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Il materiale dell’imballaggio secondario non è preso in considerazione per la scelta della prova o del condizionamento per la prova

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE E ALLE PROVE DI IMBALLAGGI PER LE MATERIE INFETTANTI

NOTA 2: Il materiale dell’imballaggio secondario non è preso in considerazione per la scelta della prova o del condizionamento per la prova

Spiegazioni relative alla utilizzazione della tabella:

Se l’imballaggio da provare è costituito da una cassa esterna di cartone con un recipiente primario di plastica, cinque campioni devono essere sottoposti ad una prova di aspersione con acqua (vedere 6.3.5.3.5.1) prima della prova di caduta, e cinque altri devono essere condizionati a -18°C (vedere 6.3.5.3.5.2) prima della prova di caduta. Se l’imballaggio è destinato a contenere ghiaccio secco, un solo campione supplementare deve subire una prova di caduta conformemente a 6.3.5.3.5.3.

Gli imballaggi preparati per il trasporto devono essere sottoposti alle prove prescritte al 6.3.5.3 e 6.3.5.4. Per gli imballaggi esterni, le rubriche della tabella rinviano al cartone o altri materiali analoghi le cui prestazioni possono essere rapidamente modificate dalla umidità, alle materie plastiche che rischiano di infragilirsi a bassa temperatura, o a altri materiali come il metallo, le cui prestazioni non sono modificate dalla umidità o dalla temperatura.

6.3.5.3 Prova di caduta

6.3.5.3.1 Altezza di caduta e bersaglio

I campioni devono essere sottoposti a una prova di caduta libera da una altezza di 9 metri su una superficie non elastica, orizzontale, piana, massiccia e rigida conformemente alle disposizioni del 6.1.5.3.4.

6.3.5.3.2 Numero di campioni di prova e orientamento del campione per la prova di caduta

6.3.5.3.2.1 Se i campioni hanno forma di una cassa, cinque campioni devono essere provati successivamente nelle seguenti orientazioni:

a. di piatto sul fondo;

b. di piatto sulla superficie superiore;

c. di piatto sul lato più lungo;

d. di piatto sul lato più corto;

e. su un angolo.

6.3.5.3.2.2 Se i campioni hanno forma di un fusto o di una tanica, tre campioni devono essere provati successi-vamente nelle seguenti orientazioni:

a. in diagonale sul bordo superiore, con il centro di gravità situato direttamente sopra il punto di impatto;

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b. in diagonale sul bordo inferiore;

c. di piatto sulla virola o sul lato.

6.3.5.3.3 Il campione deve essere lasciato cadere nella orientazione indicata, ma è ammesso che, per ragioni aerodinamiche, l’impatto non avvenga in questa posizione.

6.3.5.3.4 Dopo la serie di cadute applicabile, non si deve constatare alcuna perdita proveniente dal o dai reci-pienti primari che devono rimanere protetti dal materiale di imbottitura o assorbente nell’imballaggio secondario.

6.3.5.3.5 Preparazione particolare dei campioni per la prova di caduta 6.3.5.3.5.1 Cartone — Prova di aspersione con acqua

Imballaggi esterni di cartone: Il campione deve essere sottoposto per almeno 1 h a una aspersione con acqua che simuli l’esposizione a una precipitazione piovosa di circa 5 cm per ora. In seguito deve essere sottoposto alla prova descritta al 6.3.5.3.1.

6.3.5.3.5.2 Plastica- Condizionamento a freddo

Recipienti primari o imballaggi esterni di plastica: La temperatura del campione di prova e del suo contenuto deve essere ridotta a -18°C o meno per un periodo di almeno 24 h e, nei 15 minuti dopo il ritiro dal sistema di condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova descritta al 6.3.5.3.1. Se il campione contiene ghiaccio secco, la durata del condizionamento deve essere ridotta a 4 ore.

6.3.5.3.5.3 Imballaggi destinati a contenere ghiaccio secco — Prova di caduta supplementare

Se l'imballaggio è destinato a contenere ghiaccio secco, deve essere sottoposto a una prova supplementare oltre quella specificata al 6.3.5.3.1 e, se del caso, al 6.3.5.3.5.1 o al 6.3.5.3.5.2.

Un campione deve essere tenuto in deposito fino a quando il ghiaccio secco è interamente va-porizzato, quindi deve essere sottoposto alla prova di caduta nella posizione, scelta tra quelle descritte al 6.3.5.3.2.1 o al 6.3.5.3.2.2, secondo il caso, che sia la più suscettibile di causare un cedimento dell'imballaggio.

6.3.5.4 Prova di perforazione

6.3.5.4.1 Imballaggi aventi una massa lorda di 7 kg o meno

I campioni devono essere sistemati su una superficie piana e dura. Una barra cilindrica di acciaio, di massa di almeno 7 kg e con un diametro di 38 mm, la cui estremità di impatto ha un raggio massimo di 6 mm (vedere Figura 6.3.5.4.2), deve essere lasciata cadere in caduta libera verticale da un’altezza di 1 m misurata tra l’estremità di impatto e l’area di impatto del campione. Un campione deve essere posizionato sulla sua base e un secondo perpendicolarmente alla posizione utilizzata per il primo. In ogni caso si deve fare cadere la barra di acciaio mirando al recipiente primario. Dopo ogni impatto, è ritenuta accettabile la perforazione dell’imballaggio secondario a condizione che non vi sia perdita dal o dai recipienti primari.

6.3.5.4.2 Imballaggi aventi una massa lorda superiore a 7 kg

I campioni devono esser fatti cadere sull'estremità di una barra cilindrica di acciaio disposta ver-ticalmente su una superficie piana e dura. Essa deve avere un diametro di 38 mm e, all'estremità superiore un raggio massimo di 6 mm (vedere Figura 6.3.5.4.2). La barra di acciaio deve sporgere dalla superficie per una distanza almeno uguale a quella esistente tra il centro del o dei recipienti primari e la superficie esterna dell'imballaggio esterno, e in ogni caso almeno 200 mm. Un campione deve essere lasciato cadere in caduta libera verticale, con la sua faccia superiore orientata verso il basso, da un'altezza di 1 m misurata dalla sommità della barra di acciaio. Un secondo campione deve essere lasciato cadere dalla stessa altezza perpendicolarmente alla posizione utilizzata per il primo. In ogni caso, la posizione dell’imballaggio deve essere tale che la barra di acciaio possa eventualmente perforare il o i recipienti primari. Dopo ogni impatto, è ritenuta accettabile la perfo-razione dell'imballaggio secondario a condizione che non vi sia perdita dal a dai recipienti primari.

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6.3.5.5 Rapporto di prova

6.3.5.5.1 Un rapporto scritto di prova, contenente almeno le seguenti indicazioni deve essere redatto e messo a disposizione degli utilizzatori dell’imballaggio:

1. Nome e indirizzo del laboratorio di prova;

2. Nome e indirizzo del richiedente (se necessario);

3. Numero di identificazione unico del rapporto di prova;

4. Data della prova e del rapporto di prova;

5. Fabbricante dell’imballaggio;

6. Descrizione del prototipo dell’imballaggio (per esempio dimensioni, materiali, chiusure, spes-sore delle pareti, ecc.), compreso il metodo di fabbricazione (ad esempio per stampaggio per soffiaggio), eventualmente con disegni e/o foto;

7. Capacità massima;

8. Contenuto della prova;

9. Descrizione e risultati delle prove;

10. Il rapporto di prova deve essere firmato, con indicazione del nome e qualifica del firmatario.

6.3.5.5.2 Il rapporto di prova deve attestare che l'imballaggio così com'è preparato per il trasporto è stato pro-vato conformemente alle corrispondenti prescrizioni del presente capitolo e che l'utilizzazione di altri metodi di imballaggio o di altri elementi di imballaggio può invalidare il rapporto di prova. Una copia del rapporto di prova deve essere messo a disposizione dell'autorità competente.

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CAPITOLO 6.4

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE, PROVE

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