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Portata e taratura dei dispositivi di decompressione

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE, ISPEZIONI E PROVE DI CISTERNE MOBILI E

6.7.4 Prescrizioni relative alla progettazione, costruzione, ispezioni e prove delle cisterne mobili destinate al trasporto di gas liquefatti refrigerati

6.7.4.7 Portata e taratura dei dispositivi di decompressione

6.7.4.7.1 In caso di perdita di vuoto in una cisterna ad isolamento sotto vuoto o di una perdita del 20% dell’iso-lamento in una cisterna isolata con materiali solidi, la portata combinata di tutti i dispositivi di decom-pressione installati deve essere sufficiente affinché la decom-pressione (compresa la decom-pressione accumulata) nel serbatoio non superi il 120% della PSMA.

6.7.4.7.2 Per i gas liquefatti refrigerati non infiammabili (ad eccezione dell’ossigeno) e l’idrogeno, questa portata può essere assicurata utilizzando dischi di rottura montati in parallelo con i dispositivi di sicurezza prescritti. Questi dischi devono cedere ad una pressione nominale uguale alla pressione di prova del serbatoio.

6.7.4.7.3 Nelle condizioni prescritte al 6.7.4.7.1 e 6.7.4.7.2, unitamente all’avvolgimento completo nelle fiam-me, la portata combinata di tutti i dispositivi di decompressione installati deve essere tale che la pressione nel serbatoio non superi la pressione di prova.

6.7.4.7.4 Si deve calcolare la portata richiesta dei dispositivi di decompressione conformemente ad un codice tecnico consolidato riconosciuto dall’autorità competente7.

6.7.4.8 Marcatura dei dispositivi di decompressione

6.7.4.8.1 Su ogni dispositivo di decompressione, devono essere marcate in caratteri leggibili e indelebili le seguenti indicazioni:

a. la pressione nominale di scarica (in bar o kPa) alla quale è tarato;

b. le tolleranze ammissibili per la pressione di apertura dei dispositivi di decompressione a molla;

c. la temperatura di riferimento corrispondente alla pressione nominale di scoppio dei dischi di rottura;

d. la portata nominale dei dispositivo in m3 di aria normalizzata per secondo (m3/s); e

e. la sezione di passaggio dei dispositivi di decompressione a molla e dei dischi di rottura in mm2. Per quanto possibile, devono anche apparire le seguenti informazioni:

f. il nome del fabbricante e il relativo codice a catalogo del dispositivo.

6.7.4.8.2 La portata nominale marcata sui dispositivi di decompressione deve essere calcolata conformemente alla norma ISO 4126-1:2004 e ISO 4126-7:2004.

6.7.4.9 Connessioni ai dispositivi di decompressione

6.7.4.9.1 Le connessioni ai dispositivi di decompressione devono avere dimensioni sufficienti affinché la por-tata richiesta possa arrivare senza restringimenti fino al dispositivo di sicurezza. Non devono essere installate valvole di arresto tra il serbatoio e i dispositivi di decompressione, salvo che questi siano duplicati da dispositivi equivalenti per permettere la manutenzione o per altri scopi e salvo che le valvole di arresto assicuranti il servizio dei dispositivi effettivamente in funzione siano bloccate in

posi-7 Vedere per esempio CGA S-1.2-2003 “Pressure Relief Device Standards - Part 2 - Cargo and Portable Tanks for Compressed Gases”.

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zione aperta, o salvo che le valvole di arresto siano interconnesse così che le prescrizioni del 6.7.4.7 siano sempre rispettate. Nulla deve ostruire un'apertura che porta verso un dispositivo d'aerazione o un dispositivo di decompressione, che potrebbe limitare o interrompere il flusso dal serbatoio verso questi dispositivi. Le tubazioni d'aerazione situate a valle dei dispositivi di decompressione, quando esistono, devono permettere lo scarico dei vapori o dei liquidi nell'atmosfera esercitando solo una contropressione minima sui dispositivi di decompressione.

6.7.4.10 Ubicazione dei dispositivi di decompressione

6.7.4.10.1 Gli ingressi dei dispositivi di decompressione devono essere situati in cima ai serbatoi, il più vicino possibile al centro longitudinale e trasversale del serbatoio. Nelle condizioni di riempimento massimo, tutti gli ingressi dei dispositivi di decompressione devono essere situati nella fase vapore del serbatoio e i dispositivi devono essere installati in modo tale che il vapore d'evacuazione possa fuoriuscire sen-za incontrare ostacoli. Per i gas liquefatti refrigerati il vapore da scaricare deve essere diretto lontano dalla cisterna in modo che non possa ricadere su di essa. I dispositivi di protezione che deviano il flusso di vapore sono ammessi, a condizione che non sia ridotta la portata richiesta dei dispositivi di decompressione.

6.7.4.10.2 Devono essere prese delle misure per prevenire l’accesso ai dispositivi di decompressione da parte di persone non autorizzate e per evitare che siano danneggiati in caso di ribaltamento della cisterna mobile.

6.7.4.11 Dispositivi di misura

6.7.4.11.1 Una cisterna mobile deve essere equipaggiata di uno o più dispositivi di misura, a meno che sia previ-sto il riempimento per pesata. Non devono essere utilizzati indicatori di livello di vetro o di altri materiali fragili a diretto contatto con il contenuto della cisterna.

6.7.4.11.2 Deve essere prevista una connessione per un manometro per vuoto nella camicia delle cisterne mobili isolate sotto vuoto.

6.7.4.12 Supporti, telai, attacchi di sollevamento e di fissaggio delle cisterne mobili

6.7.4.12.1 Le cisterne mobili devono essere progettate e costruite con supporti che offrano una base stabile du-rante il trasporto. Devono essere prese in considerazione a questo scopo le forze di cui al 6.7.4.2.12 e i coefficienti di sicurezza di cui al 6.7.4.2.13. Sono accettabili basamenti, telai, imbracature o altre strutture analoghe.

6.7.4.12.2 Gli sforzi combinati esercitati dalle strutture (imbracature. telai, ecc.) e dagli attacchi di sollevamento e di fissaggio delle cisterne mobili non devono generare sforzi eccessivi su una qualunque parte della cisterna. Tutte le cisterne mobili devono essere munite d'attacchi permanenti di sollevamento e di fissaggio. Questi attacchi devono, di preferenza, essere montati sui supporti della cisterna mobile, ma essi possono essere montati su piastre di rinforzo fissate alla cisterna nei punti in cui è sostenuta.

6.7.4.12.3 Nella progettazione dei supporti e dei telai, si deve tenere conto degli effetti di corrosione dovuti alle condizioni ambientali.

6.7.4.12.4 Le tasche per carrelli elevatori devono poter essere chiuse. I mezzi di chiusura di queste tasche per carrelli elevatori devono essere elementi permanenti del telaio o essere fissati in modo permanente al telaio. Le cisterne mobili ad un solo compartimento la cui lunghezza è inferiore a 3,65 m non devono essere provviste di tasche per carrelli elevatori chiuse, a condizione che:

a. il serbatoio e tutti gli organi siano ben protetti contro gli urti pale del carrello elevatore; e b. la distanza tra i centri dei passaggi delle tasche per carrelli elevatori sia almeno uguale alla

metà della lunghezza massima della cisterna mobile.

6.7.4.12.5 Se le cisterne mobili non sono protette durante il trasporto conformemente al 4.2.3.3, i serbatoi e l’equipaggiamento di servizio devono essere protetti contro il danneggiamento del serbatoio e dell’e-quipaggiamento di servizio causato da un urto laterale o longitudinale o da un ribaltamento. Gli organi esterni devono essere protetti in modo che il contenuto del serbatoio non possa fuoriuscire in caso di urto o di ribaltamento della cisterna mobile sui suoi organi. Esempi di misure di protezione:

a. la protezione contro gli urti laterali può consistere in sbarre longitudinali che proteggono il serbatoio sui due lati, alla altezza della linea mediana;

b. la protezione delle cisterne mobili contro i ribaltamenti può consistere in cerchi di rinforzo o sbarre fissate attraverso il telaio;

c. la protezione contro i tamponamenti può consistere in un paraurti oppure in un telaio;

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d. la protezione del serbatoio contro i danneggiamenti causati da urti o dal ribaltamento utiliz-zando un telaio secondo ISO 1496-3:1995.

e. la protezione della cisterna mobile contro gli urti o il ribaltamento può essere costituita da una camicia di isolamento sotto vuoto.

6.7.4.13 Approvazione del progetto

6.7.4.13.1 L’autorità competente o un organismo da essa designato, deve redigere un certificato di approvazio-ne del progetto, per ogni nuovo modello di cisterna mobile. Questo certificato deve attestare che la cisterna mobile è stata controllata dall’autorità competente, è adeguata all’uso previsto e risponde alle prescrizioni generali enunciate nel presente capitolo. Quando una serie di cisterne mobili è fabbricata senza modifiche della progettazione, il certificato è valido per tutta la serie. Il certificato deve menzionare il rapporto di prova del prototipo, i gas liquefatti refrigerati il cui trasporto è autorizzato, i materiali di costruzione del serbatoio e dell’involucro come pure un numero d’approvazione. Il numero d'approva-zione si compone della sigla o del marchio distintivo dello Stato nel quale l’approvad'approva-zione è stata data, indicato con la sigla distintiva utilizzata per i veicoli nella circolazione internazionale2, e da un numero di registrazione. I certificati devono indicare eventuali approvazioni alternative conformi al 6.7.1.2.

Un'approvazione del progetto può servire per l'approvazione delle cisterne mobili più piccole costrui-te con macostrui-teriali della scostrui-tessa natura e dello scostrui-tesso spessore, secondo la scostrui-tessa costrui-tecnica di fabbricazio-ne, con supporti identici ed altri pertinenti dispositivi di tipo equivalente.

6.7.4.13.2 Il rapporto di prova del prototipo per l’approvazione del progetto deve comprendere almeno:

a. i risultati delle prove applicabili relativi al telaio specificate nella norma ISO 1496-3:1995;

b. i risultati dell'ispezione iniziale e della prova conformemente al 6.7.4.14.3;

c. i risultati della prova d’impatto del 6.7.4.14.1, se applicabile.

6.7.4.14 Ispezioni e prove

6.7.4.14.1 Le cisterne mobili rispondenti alla definizione di “container” nella Convenzione internazionale sulla sicurezza dei container (CSC) del 1972, come modificata, non devono essere utilizzate a meno che siano state riconosciute idonee dopo che un prototipo rappresentativo di ogni modello è stato sotto-posto alla prova dinamica di impatto longitudinale, prescritta nel del Manuale delle prove e dei criteri, Parte IV, sezione 41.

6.7.4.14.2 La cisterna e gli equipaggiamenti di ogni cisterna mobile devono essere sottoposti ad una ispezione ed una prova prima di essere messi in servizio per la prima volta (ispezione iniziale e prova) e, in seguito, a ispezioni e prove ad intervalli di cinque anni al massimo (ispezioni periodiche e prove quin-quennali), con una ispezione periodica intermedia e prova (ispezione periodica e prova dei due anni e mezzo) a metà tra l’ispezione periodica e prova dei cinque anni. L’ispezione e prova dei due anni e mezzo può essere effettuata entro i tre mesi dalla data indicata. Una ispezione ed una prova eccezio-nali, quando questo sia necessario secondo 6.7.4.14.7, si devono effettuare senza tenere conto delle ultime ispezioni e prove periodiche.

6.7.4.14.3 L'ispezione e la prova iniziale di una cisterna mobile devono comprendere un controllo delle caratteristi-che di progettazione, un esame interno ed esterno della cisterna mobile e delle sue connessioni, tenuto conto dei gas liquefatti refrigerati che devono essere trasportati, ed una prova di pressione utilizzando le pressioni di prova del 6.7.4.3.2. La prova di pressione può essere eseguita sotto forma di prova idraulica o utilizzando un altro liquido o un altro gas con l'accordo dell'autorità competente o dell'organismo da essa designato. Prima che la cisterna mobile sia messa in servizio, si deve procedere ad una prova di tenuta e ad un controllo del buon funzionamento di tutto l'equipaggiamento di servizio. Se il serbatoio e le sue connessioni hanno subito separatamente una prova di pressione, essi devono essere sottoposti insieme, dopo montaggio, ad una prova di tenuta. Tutte le saldature sottoposte a sforzi devono essere oggetto, durante la prova iniziale, di un controllo non distruttivo per radiografia, mediante ultrasuoni o un altro metodo non distruttivo appropriato. Ciò non si applica alla camicia.

2 La sigla distintiva dello Stato di immatricolazione usato per i veicoli a motore e rimorchi nella circolazione internazionale, ad esempio in conformità con la Convenzione sulla circolazione stradale di Ginevra del 1949 o con la Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale del 1968.

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6.7.4.14.4 Le ispezioni e le prove a intervalli di cinque anni e di due anni mezzo devono comprendere un esa-me esterno della cisterna mobile e delle sue connessioni, tenuto conto dei gas liquefatti refrigerati trasportati, una prova di tenuta e un controllo del buon funzionamento di tutto l'equipaggiamento di servizio e, se il caso, una lettura del vuoto. Nel caso di cisterne non isolate sotto vuoto, la cami-cia e l'isolamento devono essere tolti per le ispezioni e le prove periodiche a intervalli di due anni e mezzo e di cinque anni, ma solo nella misura in cui ciò sia indispensabile per una sicura valutazione.

6.7.4.14.5 (Soppresso)

6.7.4.14.6 Ispezione e prova delle cisterne mobili e riempimento dopo la data di scadenza dell'ultima ispezione e prova periodica

6.7.4.14.6.1 Le cisterne mobili non possono essere riempite e presentate al trasporto dopo la data di scadenza dell’ultima ispezione e prova periodica ad intervalli di cinque anni o di due anni e mezzo prescritti al 6.7.4.14.2. Tuttavia, le cisterne mobili riempite prima della data di scadenza di validità dell’ultima ispezione e prova periodica possono essere trasportate per un periodo non superiore a tre mesi oltre questa data. Inoltre, possono essere trasportate dopo questa data:

a. dopo svuotamento ma prima della pulizia, per essere sottoposte alla prova successiva o ispezione prima di essere di nuovo riempite; e

b. salvo che l'autorità competente non disponga altrimenti, per un periodo non superiore a sei mesi, oltre la data di scadenza dell’ultima ispezione e prova periodica, al fine di permettere il ritorno delle merci pericolose per uno smaltimento adeguato o per il riciclaggio. Il documento di trasporto deve fare riferimento a quest'esenzione.

6.7.4.14.6.2 Salvo quanto previsto al 6.7.4.14.6.1, le cisterne mobili che non hanno rispettato i tempi per l’ispe-zione e prova periodica previste di cinque anni o di due anni e mezzo possono essere riempite e presentate al trasporto soltanto se viene eseguita una nuova ispezione e prova periodica dei cinque anni secondo il 6.7.4.14.4.

6.7.4.14.7 L'ispezione e la prova eccezionali sono necessari quando la cisterna mobile presenta segni di dan-neggiamento o di corrosione, o perdite, o altri difetti indicanti una mancanza suscettibile di compro-mettere l’integrità della cisterna mobile. L’estensione dell'ispezione e della prova eccezionali deve dipendere dal grado di danneggiamento o di deterioramento della cisterna mobile. Essa deve in-globare, almeno, l'ispezione e la prova effettuati ad intervalli di due anni e mezzo conformemente al 6.7.4.14.4.

6.7.4.14.8 L’esame interno durante l'ispezione e la prova iniziali deve assicurare che il serbatoio è ispezionato per determinare la presenza di vaiolature, di corrosione o di abrasione, di segni, di colpi, di deforma-zioni, di difetti delle saldature e ogni altro difetto, comprese le perdite, suscettibili di rendere la cisterna mobile non sicura per il trasporto.

6.7.4.14.9 L’esame esterno deve assicurare che:

a. le tubazioni esterne, le valvole, i sistemi di pressurizzazione o di raffreddamento, se il caso, e le guarnizioni di tenuta siano ispezionati per rilevare segni di corrosione, difetti e ogni altri mancanza, comprese le perdite, suscettibili di rendere la cisterna mobile non sicura durante il riempimento, lo svuotamento o il trasporto;

b. i coperchi dei passi d’uomo o le loro guarnizioni di tenuta non perdano;

c. i bulloni o dadi mancanti o non serrati di ogni raccordo flangiato o delle flange piene siano sostituiti o riserrati;

d. tutti i dispositivi e le valvole d’emergenza siano esenti da corrosione, di deformazione e di ogni altro danneggiamento o difetto che possa intralciare il normale funzionamento. I di-spositivi di chiusura a distanza e le valvole di arresto a chiusura automatica devono essere manovrati per verificare il buon funzionamento;

e. i marchi prescritti sulla cisterna mobile siano leggibili e conformi alle prescrizioni applicabili; e f. il telaio, i supporti e i dispositivi di sollevamento della cisterna mobile siano in buono stato.

6.7.4.14.10 Le ispezioni e le prove indicate al 6.7.4.14.1, 6.7.4.14.3, 6.7.4.14.4, 6.7.4.14.5 e 6.7.4.14.7 devono essere effettuati o attestati da un esperto riconosciuto dall'autorità competente o da un organismo da essa designato. Se la prova di pressione fa parte dell'ispezione e della prova, la pressione deve esse-re quella indicata sulla targa della cisterna mobile. Quando è sotto pesse-ressione, la cisterna mobile deve essere ispezionata per rilevare ogni perdita del serbatoio, delle tubazioni o dell'equipaggiamento.

6.7.4.14.11 In ogni caso in cui il serbatoio abbia subito operazioni di taglio, di riscaldamento o di saldatura, questi lavori devono ricevere l'approvazione dell'autorità competente o dell'organismo da essa designato, tenuto conto del codice per recipienti a pressione utilizzato per la costruzione del serbatoio. Dopo la conclusione dei lavori, una prova di pressione deve essere effettuata alla pressione di prova iniziale.

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6.7.4.14.12 Se si rileva un difetto suscettibile di ridurre la sicurezza, la cisterna mobile non deve essere rimessa in servizio prima di essere stata riparata ed essere stata sottoposta con successo ad una nuova prova.

6.7.4.15 Marcatura

6.7.4.15.1 Ogni cisterna mobile deve recare una targa di metallo resistente alla corrosione, fissata in modo per-manente in un luogo ben visibile e facilmente accessibile per l'ispezione. Se per ragioni di sistemazione della cisterna mobile, la targa non può essere fissata in modo permanente al serbatoio, dovranno esse-re marcate su di esso almeno le informazioni pesse-reviste dal codice per esse-recipienti a pesse-ressione. Su questa targa devono essere marcati per punzonatura o altro metodo simile almeno le seguenti informazioni:

a. Proprietario

i. Numero di registrazione del proprietario;

b. Informazioni di costruzione i. Stato di costruzione;

ii. Anno di costruzione;

iii. Nome o sigla del fabbricante:

iv. Numero di serie del fabbricante;

c. Informazioni sull’approvazione

i. il simbolo ONU per gli imballaggi:

Questo simbolo deve essere utilizzato solo per certificare che un imballaggio, un container per il trasporto alla rinfusa flessibile, una cisterna mobile o un CGEM è conforme alle pertinenti prescrizioni del capitolo 6.1, 6.2, 6.3, 6.5, 6.6, 6.7 o 6.11;

ii. Stato di approvazione;

iii. Organismo designato per l’approvazione del progetto;

iv. Numero di approvazione del progetto;

v. Lettere “AA” se il modello è stato approvato sulla base di prescrizioni alternative (vedere 6.7.1.2) ;,m

vi. Marchio di identificazione del testimone alla prova di pressione iniziale;

d. Pressioni

i. PSMA (pressione manometrica in bar o kPa)3;

ii. Pressione di prova (pressione manometrica in bar o kPa)3; iii. Data della prova iniziale di pressione (mese e anno);

iv. Marchio di identificazione del testimone alla prova di pressione iniziale;

e. Temperature

i. Temperatura minima di calcolo (in °C)3; f. Materiali

i. Materiale/i del serbatoio e riferimento alla/e norme del materiale ii. Spessore equivalente in acciaio di riferimento (in mm)3; g. Capacità

i. Capacità in acqua della cisterna a 20 °C (in litri)3; h. Isolamento

i. "Termicamente isolato" o "Isolato sotto vuoto" (secondo il caso);

ii. Efficacia del sistema di isolamento (apporto di calore) (in Watt)3;

i. Tempi di tenuta — per ogni gas liquefatto refrigerato autorizzato al trasporto in cisterne mobili;

i. Nome completo del gas liquefatto refrigerato;

ii. Tempo di tenuta di riferimento (in giorni o ore)3; iii. Pressione iniziale (in bar o kPa)3;

iv. Grado di riempimento (in kg)3;

3 Deve essere precisata l'unità utilizzata.

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j. Ispezioni e prove periodiche

i. Tipo dell’ultima prova periodica (2,5 anni, 5 anni o eccezionale);

ii. Data dell’ultima prova periodica (mese o anno);

iii. Il marchio di identificazione dell’organismo autorizzato che ha effettuato l'ultima pro-va o vi ha assistito.

Figura 6.7.4.15.1: Esempio di una targa per la marcatura Numero di registrazione del proprietario

INFORMAZIONI SULLA FABBRICAZIONE Stato di fabbricazione

Anno di fabbricazione Fabbricante

Numero di serie del fabbricante INFORMAZIONI SULL’APPROVAZIONE

Stato di approvazione

Organismo autorizzato per l’approvazio-ne del progetto

Numero di approvazione del progetto ‘AA’ (se applicabile)

Codice di progettazione del serbatoio (codice del recipiente a pressione) PRESSIONI

PSMA bar o kPa

Pressione di prova bar o kPa

Data della prova di pressione iniziale: (mm/aaaa) Punzone dell’esperto:

TEMPERATURE

Minima temperatura di progetto °C a °C

MATERIALI

Materiale/i del serbatoio e riferimenti alle norme del materiale

Spessore equivalente in acciaio di

rife-rimento mm

CAPACITA’

Capacità della cisterna in acqua a 20 °C Litri

ISOLAMENTO

‘Isolato termicamente” o ‘Isolato sotto vuoto (come applicabile)

Afflusso del calore Watt

TEMPI DI MANTENIMENTO

Gas liquefatto/i refrigerato/i autorizzato/i Tempo di mantenimento di riferimento Pressione iniziale Grado di riempimento

Giorni o ore bar o kPa kg

ISPEZIONI / PROVE PERIODICHE

Tipo di prova Data della prova Punzone del testimone Tipo di prova Data della prova Punzone del testimone

(mm/aaaa) a (mm/aaaa)

6.7.4.15.2 Le seguenti indicazioni devono essere marcate in maniera duratura sulla cisterna mobile stessa o su una targa di metallo solidamente fissata alla cisterna mobile:

Nome del proprietario e dell’esercente

Nome dei o dei gas liquefatti refrigerati trasportati (e temperatura media minima del contenuto)

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Massa lorda massima ammissibile (MLMA) _________kg Massa a vuoto (Tara) _________kg

Tempo di mantenimento reale per i gas trasportati _________giorni (o ore) Istruzione di trasporto in cisterna mobile conformemente al 4.2.5.2.6.

NOTA: Per l’identificazione dei gas liquefatti refrigerati trasportati, vedere anche la parte 5.

6.7.4.15.3 Se una cisterna mobile è progettata e approvata per la movimentazione in alto mare, sulla targa di identificazione deve figurare la scritta “CISTERNA MOBILE OFFSHORE”.

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