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Prescrizioni generali concernenti la progettazione e la costruzione

PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE, ISPEZIONI E PROVE DI CISTERNE MOBILI E

6.7.4 Prescrizioni relative alla progettazione, costruzione, ispezioni e prove delle cisterne mobili destinate al trasporto di gas liquefatti refrigerati

6.7.4.2 Prescrizioni generali concernenti la progettazione e la costruzione

6.7.4.2.1 I serbatoi devono essere progettati e costruiti conformemente alle disposizioni di un codice per i reci-pienti a pressione, approvato dall'autorità competente. I serbatoi e le camicie devono essere costruiti con materiali metallici adatti alla formatura. Le camicie devono essere d'acciaio. Materiali non metallici possono essere utilizzati per gli attacchi e i supporti tra il serbatoio e la camicia, a condizione che sia dimostrato che le proprietà dei materiali alla temperatura minima di calcolo siano soddisfacenti. In li-nea di principio, i materiali devono essere conformi a norme nazionali o internazionali dei materiali. Per i serbatoi e le camicie saldate, si devono utilizzare soltanto materiali la cui saldabilità sia pienamente dimostrata. I giunti di saldatura devono essere fatti a regola d'arte ed offrire ogni garanzia di sicurez-za. Se il procedimento di fabbricazione o i materiali utilizzati lo esigono, i serbatoi devono subire un trattamento termico per garantire un'appropriata resistenza della saldatura e delle zone termicamente interessate. Per la scelta del materiale, si deve tenere conto della temperatura minima di calcolo riguardo ai rischi di rottura fragile, della fragilizzazione da idrogeno, della corrosione fessurante sotto tensione e della resistenza agli urti. Se si utilizza un acciaio a grana fine, il valore garantito del limite di snervamento non deve essere superiore a 460 N/mm2, e il valore garantito del limite superiore della resistenza alla trazione non deve essere superiore a 725 N/mm2, conformemente alle specifiche del materiale. I materiali della cisterna mobile devono essere adatti all'ambiente esterno nel quale avviene il trasporto.

6.7.4.2.2 Tutte le parti di una cisterna mobile, compresi gli organi, le guarnizioni di tenuta e le tubazioni, che possano normalmente entrare in contatto con il gas liquefatto refrigerato trasportato, devono essere compatibili con il gas in questione.

6.7.4.2.3 Deve essere evitato il contatto tra metalli differenti, che possa dare origine a corrosione galvanica.

6.7.4.2.4 Il sistema d'isolamento termico deve comprendere un rivestimento completo del o dei serbatoi con materiali isolanti efficaci. L'isolamento esterno deve essere protetto da un involucro atto a prevenire l'ingresso d'umidità ed evitare altri danneggiamenti nelle normali condizioni di trasporto.

6.7.4.2.5 Se una camicia è chiusa in modo tale da essere a tenuta di gas, si deve prevedere un dispositivo per impedire che la pressione nello strato isolante raggiunga un valore pericoloso.

6.7.4.2.6 Le cisterne mobili destinate al trasporto di gas liquefatti refrigerati aventi un punto di ebollizione al di sotto di meno (-)182°C, alla pressione atmosferica, non devono comprendere materiali che possano reagire pericolosamente a contatto con l'ossigeno o atmosfere arricchite d'ossigeno, se essi sono situati nelle parti dell'isolamento termico quando ci sia un rischio di contatto con l'ossigeno o con un fluido arricchito d'ossigeno.

6.7.4.2.7 Il materiale isolante non deve deteriorarsi indebitamente durante il servizio.

6.7.4.2.8 Il tempo di tenuta di riferimento deve esser determinato per ogni gas liquefatto refrigerato destinato al trasporto in cisterne mobili.

6.7.4.2.8.1 Il tempo di tenuta di riferimento deve esser determinato secondo un metodo riconosciuto dall'autorità competente, tenendo conto:

a. dell’efficacia del sistema d’isolamento, determinata conformemente al 6.7.4.2.8.2;

b. della più bassa pressione del o dei dispositivi limitatoci di pressione;

c. delle condizioni iniziali di riempimento;

d. di una ipotetica temperatura ambiente di 30°C;

e. delle proprietà fisiche di ciascun gas liquefatto refrigerato da trasportare.

6.7.4.2.8.2 L’efficacia del sistema d’isolamento (apporto di calore in watt) è determinata sottoponendo la cisterna mobile ad una prova in accordo ad un metodo riconosciuto dall’autorità competente. Questa prova può consistere in:

a. una prova a pressione costante (per esempio alla pressione atmosferica) in cui la perdita di gas liquefatto refrigerato è misurata in un determinato periodo di tempo; o

b. una prova in sistema chiuso in cui l’elevazione di pressione nel serbatoio è misurata su un certo periodo di tempo.

Si deve tenere conto delle variazioni della pressione atmosferica nel caso di prova a pressione co-stante. Per entrambe le prove, sarà necessario effettuare delle correzioni al fine di tenere conto delle variazioni della temperatura ambiente in rapporto al valore ipotetico di 30°C della temperatura am-biente di riferimento.

NOTA: Per determinare tempo di tenuta reale prima di ogni trasporto, vedere il 4.2.3.7.

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Trasporto stradale di merci pericolose 1085

6.7.4.2.9 La camicia di una cisterna a doppia parete isolata sotto vuoto deve avere una pressione esterna di calcolo di almeno 100 kPa (1 bar) (pressione manometrica) calcolata secondo un codice tecnico riconosciuto, o una pressione critica calcolata di collasso di almeno 200 kPa (2 bar) (pressione mano-metrica). Nel calcolo della resistenza della camicia alla pressione esterna si può tenere conto di rinforzi interni ed esterni.

6.7.4.2.10 Le cisterne mobili devono essere progettate e costruite con supporti che offrano una base stabile durante il trasporto e con adeguati attacchi di sollevamento e di fissaggio.

6.7.4.2.11 Le cisterne mobili devono essere progettate per sopportare senza perdita del contenuto, come mi-nimo, la pressione interna esercitata dal contenuto e i carichi statici, dinamici e termici nelle normali condizioni di movimentazione e di trasporto. Il progetto deve dimostrare che sono stati presi in consi-derazione gli effetti della fatica, causati dall’applicazione ripetuta di questi carichi, lungo tutta la durata della vita prevista della cisterna mobile.

6.7.4.2.12 Le cisterne mobili e i loro mezzi di fissaggio devono poter sopportare, al carico massimo autorizzato, le seguenti forze statiche applicate separatamente:

a. nel senso di marcia: due volte la MLMA moltiplicata per l’accelerazione di gravità (g)1; b. orizzontalmente, perpendicolarmente al senso di marcia: la MLMA (nel caso in cui il senso di

marcia non sia chiaramente determinato, le forze devono essere uguali a due volte la MLMA) moltiplicata per l’accelerazione di gravità (g)1;

c. verticalmente, dal basso in alto: la MLMA moltiplicata per l’accelerazione di gravità (g)1; e d. verticalmente, dall’alto in basso: due volte la MLMA (il carico totale include l’effetto della

gravità) moltiplicata per l’accelerazione di gravità (g)1.

6.7.4.2.13 Per ciascuna delle forze del 6.7.4.2.12, devono essere rispettati i seguenti coefficienti di sicurezza:

a. per i materiali con limite di snervamento definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5 in rappor-to al limite di snervamenrappor-to garantirappor-to,

b. per i materiali senza limite di snervamento definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5 in rap-porto al limite di snervamento garantito allo 0,2% di allungamento, o, per gli acciai austenitici, all’1% di allungamento.

6.7.4.2.14 I valori del limite di snervamento o del limite di snervamento garantito saranno i valori specificati nelle norme nazionali o internazionali dei materiali. Nel caso d’acciai austenitici, i valori minimi, specificati nelle norme dei materiali, possono essere aumentati fino al 15% se questi valori più elevati sono atte-stati nel certificato di ispezione del materiale. Se non esistono norme per il metallo in questione o se sono utilizzati materiali non metallici, il valore da utilizzare, per il limite di snervamento o per il limite di snervamento all’allungamento, deve essere approvato dall’autorità competente.

6.7.4.2.15 Le cisterne mobili utilizzate per trasportare gas liquefatti refrigerati infiammabili devono poter essere messe a terra elettricamente.

6.7.4.3 Criteri di progettazione

6.7.4.3.1 I serbatoi devono avere una sezione circolare.

6.7.4.3.2 I serbatoi devono essere progettati e costruiti per resistere ad una pressione di prova almeno uguale a 1,3 volte la PSMA. Per i serbatoi ad isolamento sotto vuoto, la pressione di prova non deve essere inferiore a 1,3 volte la PSMA aumentata di 100 kPa (1 bar). La pressione di prova non deve essere in nessun caso inferiore a 300 kPa (3 bar) (pressione manometrica). Si devono anche considerare i requisiti relativi allo spessore minimo dei serbatoi specificati dal 6.7.4.4.2 al 6.7.4.4.7.

6.7.4.3.3 Per i metalli che hanno limite di snervamento definito o che sono caratterizzati da un limite di sner-vamento garantito (in genere, limite di snersner-vamento allo 0,2 % d’allungamento o all’1% per gli acciai austenitici), lo sforzo primario di membrana σ (sigma) del serbatoio, dovuto alla pressione di prova, non deve superare il minore dei valori 0,75 Re o 0,50 Rm, dove :

Re = limite di snervamento in N/mm2, o limite di snervamento garantito allo 0,2%

d’allungamento o all’1% per gli acciai austenitici;

Rm = resistenza minima alla trazione in N/mm2.

6.7.4.3.3.1 I valori Re e Rm da utilizzare devono essere i valori minimi specificati dalle norme nazionali o interna-zionali dei materiali. Nel caso d’acciai austenitici i valori minimi, specificati per Re e Rm nelle norme

1 Ai fini dei calcoli: g = 9,81 m/s2

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dei materiali, possono essere aumentati fino al 15% se questi valori più elevati sono attestati nel certificato di ispezione del materiale. Se non esistono norme per il metallo in questione, i valori Re e Rm utilizzati devono essere approvati dall’autorità competente o da un organismo da essa designato.

6.7.4.3.3.2 Gli acciai il cui rapporto Re/Rm è superiore a 0,85 non sono ammessi per la costruzione di serbatoi saldati. I valori Re e Rm da utilizzare per calcolare questo rapporto devono essere quelli che sono specificati nel certificato di ispezione del materiale.

6.7.4.3.3.3 Gli acciai utilizzati per la costruzione dei serbatoi devono avere un allungamento alla rottura, in per-centuale, di almeno 10.000/Rm con un minimo assoluto del 16% per gli acciai a grana fine e del 20%

per gli altri acciai. L’alluminio e le leghe d’alluminio utilizzati per la costruzione dei serbatoi devono avere un allungamento alla rottura, in percentuale, di almeno 10.000/6Rm con un minimo assoluto del 12%.

6.7.4.3.3.4 Al fine di determinare i valori reali dei materiali, si deve notare che, per la lamiera, l’asse dei provini per la prova di trazione deve essere perpendicolare (trasversalmente) al senso di laminazione. L’allun-gamento permanente alla rottura deve essere misurato su provini di sezione trasversale rettangolare conformemente alla norma ISO 6892:1998 utilizzando una distanza tra i riferimenti di 50 mm.

6.7.4.4 Spessore minimo del serbatoio

6.7.4.4.1 Lo spessore minimo di un serbatoio deve essere uguale al più elevato dei seguenti valori:

a. lo spessore minimo determinato conformemente alle prescrizioni da 6.7.4.4.2 a 6.7.4.4.7; e b. lo spessore minimo determinato conformemente ad un codice approvato per recipienti a

pressione, tenuto conto delle prescrizioni del 6.7.4.3.

6.7.4.4.2 Per i serbatoi il cui diametro è uguale o inferiore a 1,80 m, lo spessore della parete non deve essere inferiore a 5 mm nel caso dell’acciaio di riferimento o ad un valore equivalente nel caso di un altro me-tallo. Per i serbatoi aventi più di 1,80 m di diametro lo spessore della parete non deve essere inferiore a 6 mm nel caso dell’acciaio di riferimento o ad un valore equivalente nel caso di un altro metallo.

6.7.4.4.3 Per i serbatoi di cisterne ad isolamento sotto vuoto aventi un diametro uguale o inferiore a 1,80 m, lo spessore della parete non deve essere inferiore a 3 mm nel caso dell’acciaio di riferimento o ad un valore equivalente nel caso di un altro metallo. Per i serbatoi aventi più di 1,80 m di diametro lo spessore della parete non deve essere inferiore a 4 mm nel caso dell’acciaio di riferimento o ad un valore equivalente nel caso di un altro metallo.

6.7.4.4.4 Per le cisterne ad isolamento sotto vuoto, lo spessore totale della camicia e del serbatoio deve corri-spondere allo spessore minimo prescritto al 6.7.4.4.2, lo spessore del serbatoio propriamente detto non deve essere inferiore allo spessore minimo prescritto al 6.7.4.4.3.

6.7.4.4.5 I serbatoi non devono avere meno di 3 mm di spessore quale che sia il materiale di costruzione.

6.7.4.4.6 Lo spessore equivalente di un metallo, diverso dall’acciaio di riferimento secondo 6.7.4.4.2 e 6.7.4.4.3 deve essere determinato con l’aiuto della seguente formula:

e

"

= 21,4×e

*

Rm

"

×A

"

.

in cui

e1 = spessore equivalente richiesto (in mm) del metallo utilizzato;

e0 = spessore minimo (in mm) specificato per l’acciaio di riferimento al 6.7.4.4.2 e 6.7.4.4.3;

Rm1 = resistenza minima garantita alla trazione (in N/mm2) del metallo utilizzato (vedere 6.7.4.3.3):

A1 = allungamento minimo garantito (in %) alla rottura del metallo utilizzato secondo le norme nazionali o internazionali.

6.7.4.4.7 In nessun caso lo spessore della parete del serbatoio deve essere inferiore ai valori prescritti da 6.7.4.4.1 a 6.7.4.4.5. Tutte le parti del serbatoio devono avere lo spessore minimo fissato da 6.7.4.4.1 a 6.7.4.4.6. Questo spessore non deve tenere conto di una tolleranza per la corrosione.

6.7.4.4.8 Non ci devono essere brusche variazioni di spessore della lamiera nei raccordi tra i fondi e la virola dei serbatoio.

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Trasporto stradale di merci pericolose 1087 6.7.4.5 Equipaggiamento di servizio

6.7.4.5.1 L’equipaggiamento di servizio deve essere disposto in modo da essere protetto contro i rischi di strappo o danneggiamento, durante il trasporto o la movimentazione. Se il collegamento tra il telaio e la cisterna o la camicia e il serbatoio permette uno spostamento relativo, il fissaggio dell’equipaggia-mento deve permettere tale spostadell’equipaggia-mento senza rischio di avaria per gli organi.

Le connessioni esterne di svuotamento (raccordi delle tubazioni, organi di chiusura), la valvola di arresto interna e la sua sede devono essere protetti contro i rischi di strappo sotto l'effetto di forze esterne (utilizzando, per esempio, zone schermate). I dispositivi di riempimento e di svuotamento (comprese le flange e i tappi filettati), e tutte le coperture di protezione, devono poter essere garantiti contro ogni apertura accidentale.

6.7.4.5.2 Ogni apertura di riempimento e di svuotamento delle cisterne mobili utilizzate per il trasporto di gas liquefatti refrigerati infiammabili deve essere munita di almeno tre dispositivi di chiusura in serie in-dipendenti gli uni dagli altri, di cui il primo è una valvola di arresto situata il più vicino possibile alla camicia, il secondo una valvola di arresto e il terzo una flangia piena o un dispositivo equivalente. Il dispositivo di chiusura situato più vicino possibile alla camicia deve essere un dispositivo a chiusura rapida, funzionante automaticamente in caso di spostamento accidentale della cisterna mobile du-rante il riempimento o lo svuotamento o in caso di avvolgimento nelle fiamme. Questo dispositivo deve poter essere azionato con un comando a distanza.

6.7.4.5.3 Ogni apertura di riempimento e di svuotamento delle cisterne mobili utilizzate per il trasporto di gas liquefatti refrigerati non infiammabili deve essere munita di almeno due chiusure in serie indipendenti, di cui la prima è una valvola di arresto situata il più vicino possibile all'involucro e la seconda una flangia piena o un dispositivo equivalente.

6.7.4.5.4 Per le sezioni di tubazioni che possono essere chiuse alle due estremità e nelle quali possono restare imprigionati prodotti liquidi, deve esser previsto un sistema di scarico funzionante automaticamente per evitare una sovrappressione all'interno della tubazione.

6.7.4.5.5 Per le cisterne ad isolamento sotto vuoto non è richiesta un'apertura d'ispezione.

6.7.4.5.6 Le connessioni esterne devono essere raggruppate, per quanto possibile.

6.7.4.5.7 Ogni connessione di una cisterna mobile deve essere chiaramente marcata per indicare la sua fun-zione.

6.7.4.5.8 Ogni valvola di arresto o altro mezzo di chiusura deve essere progettato e costruito in funzione di una pressione normale almeno uguale alla PSMA del serbatoio, tenendo conto della temperatura prevista durante il trasporto. Tutte le valvole di arresto a vite devono chiudersi con un movimento in senso orario del volantino. Per le altre valvole di arresto, la posizione (aperto o chiuso) e il senso di chiusura devono essere chiaramente indicati. Tutte le valvole di arresto devono essere progettate in modo da impedire un'apertura accidentale.

6.7.4.5.9 In caso di utilizzazione di un equipaggiamento di messa in pressione, le connessioni per liquidi e va-pori a questo equipaggiamento devono essere muniti di una valvola situata il più vicino possibile alla camicia per impedire la perdita di contenuto in caso di danneggiamento subito dall'equipaggiamento di messa in pressione..

6.7.4.5.10 Le tubazioni devono essere progettate, costruite e installate, in modo da evitare ogni rischio di dan-neggiamento dovuto alla dilatazione e contrazione termica, ad urti o vibrazioni meccaniche. Tutte le tubazioni devono essere di un appropriato materiale. Al fine di evitare perdite a seguito di un incendio, si devono utilizzare soltanto tubazioni d'acciaio e giunti saldati tra la camicia e il raccordo della pri-ma chiusura di ogni uscita. Il metodo di fissaggio della chiusura a questa connessione deve essere giudicato soddisfacente dall'autorità competente o da un organismo da essa designato. Altrove, le giunzioni delle tubazioni devono essere saldate quando ciò sia necessario.

6.7.4.5.11 I giunti delle tubazioni di rame devono essere brasati o costituiti da un raccordo metallico d'uguale resistenza. Il punto di fusione del materiale di brasatura non deve essere inferiore a 525°C. I giunti non devono indebolire la resistenza della tubazione come accadrebbe per un giunto filettato.

6.7.4.5.12 I materiali per la costruzione delle valvole e degli accessori devono avere proprietà soddisfacenti alle più basse temperature di servizio della cisterna mobile.

6.7.4.5.13 La pressione di scoppio, di tutte le tubazioni e di tutti gli organi della tubazione deve essere non in-feriore al più elevato dei seguenti valori: quattro volte la PSMA del serbatoio, oppure quattro volte la pressione alla quale questo può essere sottoposto in servizio per azione di una pompa o di un altro dispositivo (ad eccezione dei dispositivi di decompressione).

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6.7.4.6 Dispositivi di decompressione

6.7.4.6.1 Ogni serbatoio deve essere equipaggiato con almeno due dispositivi indipendenti di decompressione a molla. I dispositivi si devono aprire automaticamente ad una pressione non inferiore alla PSMA ed essere completamente aperti ad una pressione uguale al 110 % della PSMA. Dopo lo scarico, que-sti dispositivi devono chiudersi ad una pressione che non deve essere inferiore a più del 10% della pressione d'inizio d'apertura e devono restare chiusi a tutte le pressioni più basse. I dispositivi di decompressione devono essere di un tipo atto a resistere agli sforzi dinamici, compresi quelli dovuti al movimento del liquido.

6.7.4.6.2 I serbatoi per il trasporto di gas liquefatti refrigerati non infiammabili e di idrogeno possono, inoltre, essere provvisti di dischi di rottura montati in parallelo con i dispositivi di decompressione a molla, come è indicato al 6.7.4.7.2 e 6.7.4.7.3.

6.7.4.6.3 I dispositivi di decompressione devono essere progettati in modo da impedire l’ingresso di materie estranee, la perdita di gas o lo sviluppo di ogni sovrappressione pericolosa.

6.7.4.6.4 I dispositivi di decompressione devono essere approvati dall’autorità competente o da un organismo da essa designato.

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