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METODI DI COSTRUZIONE DEGLI INDICI DI PREZZO

2.3 Il metodo della regressione edonica

In questo paragrafo si considera un'applicazione empirica84. Il metodo del prezzo

edonico fonda le sue origini nell'economia agraria;85 Frederick V. Waugh (1928)86

pubblicò il suo lavoro pionieristico sull'influenza dei fattori qualitativi nei prezzi degli ortaggi. Waugh ha impiegato il metodo della regressione sul prezzo riguardante gli asparagi di Boston secondo tre parametri qualitativi: il tono di colore, la misura del gambo e l'uniformità delle punte; il suo intento era quello di determinare l'importanza che i consumatori davano a tali attributi. Successivamente, Court (1939) studiò la variazione dei prezzi nel mercato automobilistico in relazione alle caratteristiche di performance87.

La prima applicazione della metodologia della regressione edonica allo studio dell'andamento dei prezzi di mercato viene attribuito a Rosen (1974). I prezzi edonici vengono da lui definiti come dei prezzi impliciti degli attributi dei beni, che sono rivelati dagli agenti economici88. È quindi il prezzo di un certo attributo

implicito nell'osservazione del prezzo di vendita un particolare bene; la funzione di prezzo edonico, quindi, descrive il prezzo atteso (o il logaritmo del prezzo atteso) in funzione di un insieme di caratteristiche89.

Da circa quarant'anni, negli Stati Uniti, l'analisi edonimetrica è stata applicata al fine di stimare, per mezzo di prezzi espliciti, la domanda di beni eterogenei privi di mercato, come caratteristiche abitative o risorse pubbliche, ma in grado di influire sui prezzi di altri beni90. Le analisi edonimetriche possono essere

raggruppate in due categorie. La prima si occupa di individuare il rapporto tra i prezzi dei beni immobiliari e la varietà di caratteristiche abitative o territoriali; si tratta di un modello tipicamente estimativo o di valutazione a scopo di

84 Verbeek M., Econometria. Bologna, Zanichelli, 2006. p. 57.

85 Campos N. F. e Barbosa R. L., Paintings and numbers: an econometric investigation of sales

rates, prices, and return in Latin American art auctions. Oxford Economic Paper, n. 61, pp. 28-51, 2009. p. 36.

86 Waugh F. V., Quality Factors Influencing Vegetable Prices. American Journal of Agricultural

Economics, vol. 10, n. 2, pp. 185-196, 1928.

87 Court A., Hedonic price indexes with automotiv examples. The Dynamics of Automobile

Demand. General Motor Corporation, pp. 99-117, 1939.

88 Rosen S., Hedonic prices and implicit markets: product differentiation in pure competion. The

Journal of Political Economy, vol.28 n.1, pp. 34-55, 1974. p. 34.

89 Verbeek M., Econometria. op. cit. p. 57.

90 Bravi M., Il metodo edonimetrico nella valutazione pubblica. Genio Rurale, n. 1, pp. 13-22.

imposizione fiscale, mentre la seconda categoria di studi ha come riferimento principale l'ambito delle politiche pubbliche e si basa sull'assunzione che il valore ricercato è quello dell'esternalità economica di alcuni beni pubblici91.

L'applicazione della metodologia al campo dell'arte si deve a Chanel (1995)92.

Secondo lo studioso francese, un “non-economista” potrebbe ritenere che un'opera d'arte abbia un valore e un prezzo soggettivo, risultante da un consenso generale; ma grazie all'econometria, è possibile studiare in modo oggettivo tutti quegli elementi che concorrono alla determinazione del prezzo e che quindi non possono e non devono essere trascurati (Chanel, 1995). Grazie al metodo della regressione edonica, è possibile costruire un indice per il mercato dell'arte che permetta di analizzare il rendimento di questo segmento del mercato: nello studio effettuato da Chanel (1995) si è preferito calcolare il prezzo delle opere con il metodo della regressione edonica rispetto a quello della repeated sales regression, che a parere dell'autore risulta di più difficile applicazione (Chanel, 1995).

In uno studio successivo, Chanel e Ginsburgh (1996)93 seguendo proprio la

concezione edonica, hanno evidenziato come i beni non vengano domandati in quanto tali, ma in quanto portatori di alcune caratteristiche richieste dai consumatori94.

In questa metodologia si ipotizza come la dinamica del prezzo di un'opera sia legata all'andamento complessivo del mercato aggiustato per l'effetto esercitato dalle numerose caratteristiche (l'artista, il soggetto, il materiale utilizzato, la tecnica pittorica, ecc.), che identificano il dipinto e ne fanno un oggetto unico95.

Ad ogni caratteristica (alcune di queste sono anche quantitative, come la dimensione dell'opera) viene attribuito un “peso” monetario; si assume che ogni caratteristica, anche immateriale, possa essere oggetto di una valutazione economica poiché è fonte di piacere o di utilità per il compratore.

Il metodo di regressione edonica può essere allora espresso dalla formula:

91 Bravi M., Il metodo edonimetrico nella valutazione pubblica. Genio Rurale, n. 1, pp. 13-22.

1994.

92 Chanel O., Is art market behaviour predictable?. European Economic Review, n.39, pp. 529-537,

1995.

93 Chanel O., Gérard-Varet A. L. e Ginsburgh V., The relevance of Hedonic Price Indices. Journal

of Cultural Economics, vol. 20, pp. 1-24, 1996.

94 Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica. In Biordi M.e Candela

G., L'arte etnica tra cultura e mercato. op. cit. p. 44.

ln Pktm=1 M αmXmktt =1 T βtδtkt con k=1,...,K; m=1,...,M; t=1,...,T

dove Pkt rappresenta il prezzo del bene k al tempo t; Xmkt è una determinata caratteristica del bene k al tempo t; δt è la variabile dummy con valore uguale a 1 per una vendita verificatasi nel tempo t96.

Neutralizzando l'effetto di tutte queste caratteristiche specifiche, rimane il prezzo di un « dipinto grigio », eseguito da un maestro standard, con tecniche standard ecc.; dal prezzo di questo dipinto grigio in diversi periodi si ottiene un indice di prezzo per il mercato. Questa metodologia tiene quindi conto della diversa qualità artistica dei dipinti.

Il principale limite di questo metodo è relativo alla difficoltà di individuare tutte le caratteristiche artistiche rilevanti nella determinazione del prezzo, poiché anche queste sono soggette a una valutazione soggettiva; soprattutto col mutare dei gusti del pubblico, la stima del dipinto grigio può essere distorta, alterando quindi il valore dell'indice.