• Non ci sono risultati.

METODI DI COSTRUZIONE DEGLI INDICI DI PREZZO

2.4 Alcune applicazioni delle metodologie

2.4.2 Il prezzo edonico e l'arte etnica.

Nel lavoro “La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica”107

Paolo Figini ha condotto uno studio riguardante l'applicazione del metodo della regressione edonica per creare un indice per il mercato dell'arte etnica.

Come in altri studi che applicano la metodologia della regressione edonica, in Figini (2007) lo studio parte dal presupposto che ogni opera d'arte è un insieme complesso di diverse caratteristiche che ne determinano il valore finale; queste vengono distinte in fisiche (inerenti al soggetto rappresentato, ai materiali utilizzati, la tecnica, la dimensione), storiche (grado di attribuzione dell'opera all'artista o alla sua scuola, bibliografia esistente, presenza o meno a qualche mostra) e di mercato (la data, la casa d'asta, il luogo della vendita) (Figini, 2007). Alcuni di questi elementi possono essere chiari anche al compratore meno esperto; ma ci sono altri elementi che si riflettono nel prezzo finale di vendita che possono essere compresi solo dopo uno studio più attento e approfondito. Il problema che si pone è quello di trasformare questi elementi qualitativi in termini quantitativi; il metodo della regressione edonica, come si è visto al paragrafo 2.3, si adatta a questo scopo: il prezzo dell'opera viene infatti ricostruito sommando i prezzi dei singoli attributi.

Il modello edonico si presta a perfezione per la valutazione dell'arte etnica, principalmente perchè l'identità dell'artista non è importante, anzi, l'artista resta sempre anonimo, quello che conta è l'etnia cui appartiene il bene in esame. Il

106 B. S. Frey, W. W. Pommerehne, Muse e Mercati. Indagine sull'economia dell'arte. op. cit. p.

157.

107 Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica. In, Biordi M. e

grado di eterogeneità è dunque inferiore rispetto al segmento dell'arte occidentale: siccome il numero delle etnie è minore (e la loro stabilità maggiore) del numero degli artisti che formano ogni stile dell'arte occidentale, questo significa poter inserire nella regressione le dummy per etnia laddove le numerose dummy per artista non erano gestibili (Figini 2007). Inoltre anche le tecniche, i soggetti rappresentati e i materiali utilizzati sono più limitati: solitamente si trovano maschere, utensili, gioielli e poco altro, realizzati principalmente in legno, terracotta, pietra, bronzo o ferro. Poche altre caratteristiche concorrono alla determinazione della qualità artistica dell'opera: lo stato di conservazione, la dimensione, l'autenticità, la partecipazione a mostre, la presenza di riferimenti bibliografici. Le informazioni sono state reperite da una recente banca dati, la TEVAU108, che fornisce alcuni dati introduttivi che possono sia identificare le

variabili principali che determinano il valore, sia confermare l'adattabilità del metodo edonico nel fornire stime relativamente precise di come il mercato valuta le singole caratteristiche dell'arte etnica (Figini 2007). Il database, all'anno 2006, includeva 7558 osservazioni di oggetti d'arte etnica transitati nelle majors Chriestie’s e Sotheby's nelle sedi di Parigi e New York, dal 2003 al 2006. Nella Tabella 2.3 vengono riportati gli attributi indicati per ogni oggetto.

Tabella 2.3 L'arte etnica per tipologia di oggetto, 2003-2006.

Tipologia Numero complessivoValore Percentuale di opere vendute Prezzo medio mediaStima

Sculture 2200 33196000 72 21090 12464 Utensili 1335 10098000 75 10108 6226 Maschere 1012 12757000 70 17993 12234 Ornamenti 699 5558000 75 10606 6915 Oggetti sacri 670 17080000 77 33359 20298 Libri 46 27450 72 832 777 Altro (*) 1596 11414000 74 9592 5754

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica. (*) Abbigliamento, arredi, armi, strumenti musicali, tessuti, gioielli.

108 Il progetto TEVAU nasce dall'accordo tra quattro istituzioni: il Polo Scientifico Didattico di

Rimini dell'Università di Bologna per la Facoltà di Economia, il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università Svizzera italiana, il Museo degli Sguardi di Rimini e il Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano.

Il primo passo nell'uso della stima edonica è quello di fare un'osservazione di tipo statistico per individuare quegli elementi che saranno poi utili per impostare il miglior modello econometrico per ogni sottogruppo (considerato abbastanza omogeneo): ad esempio per regione geografica, per tipologia, per simbologia, per aree culturali.

Dalla Tabella 2.3 si può notare come le statue, gli utensili e le maschere siano le tipologie più scambiate sul mercato, pur con prezzi molto diversi tra loro: le sculture, infatti, hanno un prezzo medio doppio rispetto alle altre due categorie. Nella Tabella 2.4 vengono invece riportate le stesse statistiche descrittive per il continente di provenienza del bene.

Tabella 2.4 L'arte etnica per continente di provenienza dell'oggetto, 2003-2006.

Regione Numero Valore complessivo Percentuale di

opere vendute

Prezzo

medio Stima media

Africa 3896 55296000 73 19512 11509

America 2111 22178000 70 15108 9994

Oceania 1388 12051000 80 10847 6563

Eurasia 96 516000 78 6876 6823

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica.

Una suddivisione di questo tipo in realtà può risultare superficiale: il valore dell'oggetto è certamente più legato all'etnia di provenienza che non al continente di origine. Ma si possono ugualmente osservare dati interessanti: le opere africane sono le più numerose, con un prezzo medio maggiore e con il più alto rapporto prezzo-stima.

Nella Tabella 2.5 vengono indicati i materiali principali di cui è composta l'opera. Si notano subito due cose: che gli oggetti in legno registrano un alto grado di dominanza negli scambi per numero e per valore complessivo; e che ci sono grosse differenze di prezzo tra i materiali: il prezzo medio può variare dai 5000€ per gli oggetti in avorio ai circa 35000€ per quelli in pietra preziosa.

Tabella 2.5 L'arte etnica in base al materiale costitutivo dell'oggetto, 2003-2006.

Materiale Numero Valore complessivo Percentuale di

opere vendute Prezzo medio Stima media Legno/ Terracotta 4155 59625000 73 19581 11603 Ceramica 962 8096000 71 11994 8648 Pietra/ Oro 416 5735000 68 20335 11900 Argento 391 2490000 76 8411 7404 Metallo 260 1867000 72 9985 5004 Pietra preziosa 212 4285000 60 34007 14933 Avorio 180 842000 90 5198 3826 Bronzo 100 2023000 80 25609 12049 Altro (*) 857 4951000 78 7401 5519

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica. (*) Tessuto, osso/corno, fibra vegetale.

La Tabella 2.6 riporta le otto maggiori etnie in termini di frequenza tra tutte quelle presenti nella banca dati (all'incirca 180). In primo luogo va osservato che la numerosità dei lotti battuti non è relazionata al valore degli oggetti: infatti la correlazione d'ordine tra il numero e il prezzo medio è solamente pari a 0,12; in secondo luogo, le “performance” delle etnie sono tra loro molto diverse: i prezzi medi di aggiudicazione variano da poche a molte migliaia di euro e i rapporti tra prezzo e stima spaziano dall'1,13 degli Akan, all'1,27 dei Senufo e 1,29 dei Colima, 1,39 dei Baulè, 1,54 dei Dan e degli Yoruba, fino all'1,73 dei Maya e 1,77 dei Dogon (Figini, 2007)

Si nota un elemento interessante riguardo all'etnia Luba: se per numerosità di opere scambiate risulta solo dodicesima, per valore di scambi si posiziona seconda solo dopo ai Maya: il prezzo medio di aggiudicazione per questi beni è di circa 80000€, con un rapporto record tra prezzo e stima (3,53).

Tabella 2.6 L'arte etnica divisa in base alle principali etnie, 2003-2006.

Etnia Numero Valore complessivo Percentuale di

opere vendute

Prezzo

medio Stima media

Maya 345 7105000 63 32442 18774 Yoruba 281 2378000 74 11433 7418 Baoulè 209 3045000 73 19743 14239 Dan 207 2060000 66 15145 9862 Senufo 141 1932000 65 21227 16653 Dogon 130 1624000 75 16569 9395 Colima 128 966680 70 10741 8342 Akan 106 170000 91 1771 1561 Luba 85 4971000 74 78899 22338 Altre etnie 2256 33355000 73 20252 12781

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica.

Due caratteristiche che a priori influenzano il prezzo delle opere in questione (ma non solo) sono lo stato di conservazione e l'eventuale presenza di patine; le statistiche di questi due attributi sono riportati nelle Tabelle 2.7 e 2.8. Dai dati emerge come lo stato di conservazione sia una variabile difficilmente valutabile (Figini, 2007) e nel 98% dei casi i beni sono stati giudicati approssimativamente “buoni”. Nonostante non sia possibile avere delle analisi approfondite per questi elementi, si nota come il valore attribuito a un “ottimo” stato di conservazione sia nettamente superiore agli altri: non solo la stima è più alta, ma lo è anche il rapporto prezzo-stima (2,55 contro solo un 1,55 per “buono”). Si conferma anche in questo segmento del mercato la tendenza dei bidders a pagare di più per quelle opere di qualità superiore alla media.

Il lavoro di Figini (2007) non è nato con lo scopo di discutere o analizzare il valore antropologico e artistico dei beni di arte etnica, ma si è cercato di analizzare il valore commerciale di tali opere. Tramite l'utilizzo del metodo della regressione edonica e della banca dati TEVAU si è cercato di dare una valutazione quantitativa, e quindi più precisa, dell'extra-valore che nasce da certi attributi dell'opera (Figini, 2007).

Tabella 2.7 L'arte etnica in base allo stato di conservazione, 2003-2006.

Stato Numero Valore complessivo Percentuale di

opere vendute Prezzo medio Stima media Ottimo 142 9758000 82 83403 32653 Buono 7371 79800000 73 14800 9562 Discreto 34 499000 65 22662 17647 Mediocre 2 46000 100 23040 14250 Non indicato 9 27000 89 3352 3428

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica.

Tabella 2.8 L'arte etnica in base alla patina, 2003-2006

Patina Numero Valore complessivo Percentuale di

opere vendute Prezzo medio Stima media Non specificata 4055 35812000 74 11989 8328 Aggettivo elogiativo 1881 39487000 73 28511 15329 Presente 1539 13820000 72 12541 7849 Aggettivo dispregiativo 83 1010000 81 15080 12133

Fonte: Figini P., La valutazione dell'investimento in arte: il caso dell'arte etnica.

2.4.3 Il metodo del dipinto rappresentativo come base per la costruzione di