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Capitolo 5 La declinabilità didattica del Group-based Early Start Denver Model (G-

5.2 Metodologia della ricerca

Il lavoro di ricerca si configura come studio di fattibilità volto ad indagare, attraverso l’analisi della letteratura scientifica di riferimento, l’accettabilità, l’implementazione, adattamento ed integrazione del Group-Based Early Start Denver Model all’interno della scuola dell’infanzia italiana.

Gli studi di fattibilità vengono condotti al fine di comprendere se un intervento possa essere sperimentato o meno. Lo studio consente di valutare se le ricerche, idee e le scoperte su un determinato tema possono essere utilizzate ed adattate al fine di condurre sperimentazioni che siano realizzabili e sostenibili. Uno studio di fattibilità non solo individua il “che cosa” può essere sperimentato ma anche quali metodi di ricerca possono essere utilizzati o quali “aggiustamenti” l’intervento deve subire al fine di poter essere implementato.

Gli studi di fattibilità vengono condotti e sono indicati quando: ci sono pochi studi o dati pubblicati; gli studi precedenti condotti con una specifica popolazione non erano basati su una conoscenza approfondita dei valori socio- culturali di riferimento; si necessita di ulteriori ricerche per sostenere la validità e l’efficacia del metodo; sono state condotte ricerche che, utilizzato un metodo simile, non hanno avuto successo; le ricerche precedenti hanno avuto esiti positivi ma in contesti diversi rispetto a quelli di interesse.

Uno studio condotto da Bowen e colleghi (2009) individua otto principali aree di interesse che vengono trattate negli studi di fattibilità. La prima area è relativa all’accettabilità, ovvero come i destinatari della ricerca potrebbero reagire a quanto viene proposto. La seconda area è quella della richiesta; essa consiste in uno studio di analisi dei bisogni circa l’intervento che di vuole proporre. La terza area riguarda l’implementazione; consiste in uno studio volto a comprendere se un intervento può essere trasposto senza adattamenti in un nuovo contesto. La quarta area riguarda la realizzabilità e riguarda lo studio delle misure in cui un intervento può essere erogato in termini di risorse, impegno, tempo, ecc… Vi sono studi di fattibilità che si concentrano, invece, sull’adattamento ovvero sullo studio degli elementi dell’intervento che necessitano di un cambiamento (programma di intervento, procedure di intervento) al fine di essere effettivamente implementato in un nuovo contesto. Gli studi sull’integrazione, invece, cercano di individuare gli elementi del sistema che ospita l’intervento che necessita di un adattamento all’intervento. Gli studi sull’espansione e di efficacia limitata cercano, invece, di comprendere il potenziale successo dell’intervento sperimentato in un campione ristretto.

All’interno del presente lavoro si concentrerà l’attenzione su:

- accettabilità; i principi e i valori del G-ESDM rispecchiano quelli dell’inclusione educativa del modello italiano? La proposta di una eventuale sperimentazione potrebbe essere accettata all’interno del sistema educativo italiano?

- implementazione; il G-ESDM può essere sperimentato così come progettato dai ricercatori di riferimento nel contesto italiano?

- adattamento; quali programmi e/o procedure all’interno del G- ESDM necessitano di un adattamento al contesto italiano al fine di poter essere sperimentato?

- integrazione; quali adattamenti, invece, deve subire il sistema educativo per poter rendere sperimentabile il modello del G- ESDM?

A queste domande si cercherà di rispondere attraverso il presente lavoro di tesi che, nelle prossime pagine, si svilupperà in due principali parti:

- analisi della letteratura scientifica di riferimento sul G-ESDM; - comparazione tra gli elementi costitutivi del modello e quelli

della scuola dell’infanzia italiana.

Le fonti primarie prese in esame - gli articoli ed i testi pubblicati sul G- ESDM - sono:

- Vivanti, G., Duncan, E., Dawson, G., Rogers, S.J., (2017). Implementing the Group-Based Early Start Denver Model for Preschoolers with Autism. Springer, Cham.

- Vivanti, G., Paynter, J., Duncan, E., Fothergill, H., Dissanayake, C., Rogers, S. J., & Victorian ASELCC Team. (2014). Effectiveness and feasibility of the Early Start Denver Model implemented in a group-based community childcare setting. Journal of autism and developmental disorders, 44(12), 3140- 3153.

- Vivanti, G., Dissanayake, C., Zierhut, C., Rogers, S. J., & Victorian ASELCC Team. (2013). Brief report: Predictors of outcomes in the Early Start Denver Model delivered in a group setting. Journal of Autism and Developmental Disorders, 43(7), 1717-1724.

- Vismara, L. A., Young, G. S., & Rogers, S. J. (2013). Community dissemination of the Early Start Denver Model: Implications for science and practice. Topics in Early Childhood Special Education, 32(4), 223-233.

Fonti correlate prese in esame sono:

- Dawson, G., Jones, E. J., Merkle, K., Venema, K., Lowy, R., Faja, S., ... & Smith, M. (2012). Early behavioral intervention is

associated with normalized brain activity in young children with autism. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 51(11), 1150-1159;

- Dawson, G., Rogers, S., Munson, J., Smith, M., Winter, J., Greenson, J., ... & Varley, J. (2010). Randomized, controlled trial of an intervention for toddlers with autism: the Early Start Denver Model. Pediatrics, 125(1), e17-e23;

- Rogers, S. J., Estes, A., Lord, C., Vismara, L., Winter, J., Fitzpatrick, A., ... & Dawson, G. (2012). Effects of a brief Early Start Denver Model (ESDM)–based parent intervention on toddlers at risk for autism spectrum disorders: A randomized controlled trial. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 51(10), 1052-1065;

- Trembath, D., & Vivanti, G. (2014). Problematic but predictive: Individual differences in children with autism spectrum disorders. International Journal of Speech-Language Pathology, 16(1), 57-60;

- Vismara, L. A., & Rogers, S. J. (2008). The Early Start Denver Model: A case study of an innovative practice. Journal of Early Intervention, 31(1), 91-108;

- Vismara, L. A., Colombi, C., & Rogers, S. J. (2009). Can one hour per week of therapy lead to lasting changes in young children with autism?. Autism, 13(1), 93-115;

- Vivanti, G., & Rogers, S. J. (2014). Autism and the mirror neuron system: insights from learning and teaching. Phil. Trans. R. Soc. B, 369(1644), 20130184;

- Vivanti, G., Dissanayake, C., Zierhut, C., Rogers, S. J., & Victorian ASELCC Team. (2013). Brief report: Predictors of outcomes in the Early Start Denver Model delivered in a group setting. Journal of Autism and Developmental Disorders, 43(7), 1717-1724;

- Vivanti, G., Paynter, J., Duncan, E., Fothergill, H., Dissanayake, C., Rogers, S. J., & Victorian ASELCC Team. (2014). Effectiveness and feasibility of the Early Start Denver Model

implemented in a group-based community childcare setting. Journal of autism and developmental disorders, 44(12), 3140- 3153;

- Rogers, S. J., & Dawson, G. (2010). Early Start Denver Model for young children with autism: Promoting language, learning, and engagement. Guilford Press.

I parte

5.3 Alle origini del Group-Based Early Start Denver Model (G-