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Capitolo 5 La declinabilità didattica del Group-based Early Start Denver Model (G-

5.4 Il Group-Based Early Start Denver Model

5.4.4 Lo sviluppo delle attività curriculari

Al fine favorire il processo di apprendimento degli alunni con disturbo dello spettro autistico, gli adulti che guidano le attività devono far si che le attività si svolgano in modo tale che il bambino lavori sugli obiettivi programmati e che vi sia abbastanza tempo per richiedere al bambino di ripetere le azioni, abilità acquisite.

Le classi della scuola dell’infanzia offrono una varietà di esperienze che cambiano giorno per giorno e settimana per settimana, spesso anche in base alla cultura della comunità nella quale la scuola sorge. Mentre alcune attività di gruppo sono più propizie allo sviluppo di alcuni obiettivi rispetto ad altri (ad esempio, le attività di gioco come il percorso a ostacoli o il trampolino sono più adatte per indirizzare le abilità grosso-motorie rispetto alle abilità di autonomia), nel G-ESDM, si cerca di lavorare su più obiettivi di diversi domini di sviluppo contemporaneamente. Ciò aumenta le opportunità di apprendimento per il bambino e promuove la generalizzazione delle capacità attraverso le routine quotidiane. Pertanto, attraverso le attività di gruppo organizzate, le routine di gioco e le routine di vita quotidiana ogni interazione e ogni momento sono ricchi di opportunità di apprendimento sociale.

Agli insegnanti che utilizzano il G-ESDM è chiesto di sviluppare programmi giornalieri e settimanali di attività da proporre nella classe e della scansione temporale delle attività.

L’organizzazione dello spazio, la definizione degli obiettivi e la scelta dei materiali non bastano a garantire l’efficacia del G-ESDM: molto dipende dal lavoro del team. Tutti i suoi componenti devono cooperare e comunicazione tra loro. In qualsiasi momento durante ogni attività curriculare, i componenti del team devono sapere dove dovrebbero essere e cosa dovrebbero fare. Ciò si ottiene stabilendo ruoli e responsabilità per ogni adulto presente in classe ed all’interno di ogni attività curriculare che si svolgerà nel corso della giornata.

La prima figura che deve essere individuata è quella del “direttore”; dovrebbe essere svolta da un docente ed il suo principale compito è quello di coordinare il lavoro di ciascun membro del gruppo. Il “direttore”, inoltre, ha il compito della conduzione delle attività curriculari, comprese le attività dei piccoli gruppi e di gruppo ampio. Egli è dunque responsabile del coinvolgimento dei bambini durante le attività curriculari e dello sviluppo di attività che mirino agli obiettivi individualizzati.

Un ruolo chiave nella classe G-ESDM è il “supporto invisibile”, utilizzato durante attività in cui ci si aspetta che i bambini partecipino e ricevano istruzioni da un adulto. Lo scopo del “supporto invisibile” è quello di facilitare la partecipazione dei bambini senza far distogliere a questi ultimi l’attenzione dal “direttore”. Durante le attività il direttore prende il centro della scena e incentiva tutti gli alunni a partecipare alle attività. Il supporto invisibile si posiziona dietro i bambini, pronto ad aiutare in diversi modi: può incoraggiare i bambini a rispondere agli stimoli del direttore, può gestire comportamenti problema, può richiamare l’attenzione dei bambini che si distraggono.

Un altro ruolo chiave per le attività curriculari è quello del “float”. Durante le attività di gioco chi svolge il ruolo del “float” deve monitorare l’ambiente in generale e “fluttuare” da un gruppo all’altro per sostenere un impegno costante nelle attività e per reindirizzare i bambini ai centri di attività, se necessario. Il “float” può supportare il direttore in diversi modi: può fornire materiali particolari, riorganizzare i bambini nel centro giochi, spostare i bambini dentro e fuori dal centro giochi, garantire che il numero di bambini in ciascun centro giochi sia appropriato, incoraggiare i bambini ad unirsi a gruppi diversi, assicurare che il direttore abbia un po’ di tempo libero per raccogliere i dati o rivedere gli obiettivi di apprendimento programmati.

Al fine di comprendere se le attività si stanno svolgendo nel modo più efficace possibile, il gruppo di ricerca statunitense ha sviluppato una serie di misure di fedeltà all’implementazione del G-ESDM, tali scale fornire indicazioni su cosa fare e come farlo correttamente.

Il G-ESDM Classroom Implementation fidelity tool è uno strumento progettato per supportare educatori e terapisti nella valutazione dell’aderenza alle procedure del modello G-ESDM e agli standard del curriculum - compresa l’organizzazione fisica della classe e ruoli e responsabilità del personale. Lo strumento utilizza un sistema di valutazione a tre punti basato su scala Likert per misurare gli aspetti della configurazione della classe e la consegna del curriculum G-ESDM. La “fedeltà” al modello viene raggiunta quando tutte le componenti chiave del programma vengono implementate in linea con i principi e gli standard G-ESDM con un alto livello di accuratezza. Gli aspetti specifici dell’implementazione della classe includono l’organizzazione della classe, le opportunità di apprendimento, l’interazione tra pari, la gestione delle attività di gruppo, la raccolta dei dati, il rispetto dei ruoli e delle responsabilità, l’individualizzazione del programma.

Il G-ESDM Small Group Fidelity Tool è progettato per valutare l’aderenza alle strategie di intervento del G-ESDM. Lo strumento utilizza un sistema di valutazione a cinque punti basato su scala Likert e copre 13 procedure di intervento chiave. Queste includono la gestione dell’attenzione del bambino, la capacità di organizzare episodi didattici basati sulla sequenza antecedenti- comportamento-conseguenze, l’uso accurato delle tecniche dello shaping, modeling, prompting, chaining, capacità dell’adulto di modulare l’arousal del bambino, gestione di comportamenti disadattivi, uso di un linguaggio adeguato allo sviluppo dei bambini, appropriatezza della lingua ecc…