Sistema 1 e Sistema 2
6.2 Oltre l’analisi logica formale e la riscoperta della retorica antica
Oltre a questa cornice pragmatica linguistica, gli altri maggiori input del modello dei due autori olandesi sono:
• Il superamento dei criteri dalla logica formale come strumento di valutazione
della correttezza degli argomenti. Un frequente riferimento è quello a “The uses of argument” del 1958 di Toulmin, all’interno del quale l’autore sostiene che la
ragionevolezza di un argomento non è assoluta, ma dipendente dal contesto. Analizzando le modalità di argomentazione in ambito legale, Toulmin ha elaborato un sistema di analisi che, ridotto all’osso, ha come base tre elementi: l’affermazione (claim), le giustificazioni di questa (warrants) e le conoscenze, empiriche e non, sulle quali i primi due elementi sono fondati (ground).203
Is the logical form of a valid argument something quasi-geometrical, comparable to the shape of a triangle or the parallelism of two straight lines? Or alternatively, is it something procedural: is a formally valid argument one in proper form, as lawyers would say, rather than one laid out in a tidy and simple geometrical form? Or does the notion of logical form somehow combine both these aspects, so that to layan argument out in proper form necessarily requires the adoption of a particular geometrical layout? If this last answer is the right one, it at once creates a further problem for us: to see how and why proper procedure demands the adoption of simple geometrical shape, and how that shape guarantees in its turn the validity of our procedures.204
• Il recupero degli studi latini e greci di retorica e dialettica, per lungo tempo
abbandonati. Il testo di riferimento di questa riscoperta degli antichi è “La nouvelle réthorique” del 1958 di Perelman e Olbrechts-Tyteca, libro che si fonda
su “un moderno ritorno [...] alle teorie classiche, e alla loro matrice aristotelica, per costruire la teoria di un discorso ‘non-dimostrativo’, organizzando in sistema
202 F. H. van Emeeren, R. Grootendorst, A Systematic Theory of Argumentation: The pragma-dialectical approach, Cambridge University Press, New York 2003, p. 52. 203 Cfr. S. E. Toulmin, The Uses of Argument - Updated Edition, Cambridge
University Press, New York 2003. 204 Ivi, p. 88.
schemi argomentativi di antica origine”205. Come in Toulmin, questi autori paiono rivolgere una forte critica alla concezione logica che, a partire dal more
geometrico cartesiano, ha negato una validità razionale a dimostrazioni che non
seguano regole simili a quelle matematiche.206
Although during the last three centuries ecclesiastics have published works on problems of faith and preaching and though the 20th century has even been described as the century of advertising and propaganda, and a large number of works have been devoted to that subject, logicians and modern philosophers have become totally disinterested in our subject. It is for this reason that the present book is mostly related to the concerns of the Renaissance and, beyond that, to those of certain Greek and Latin authors, who studied the art of persuading and of convincing, the technique of deliberation and of discussion. Our work, therefore, is presented as a new rhetoric.207
• La prospettiva di una metodologia razionalista critica, ispirata alle opere di
Popper. Come il criterio di falsificazione è un tentativo di fornire uno strumento
normativo capace di determinare un metodo ragionevole di accettazione o rifiuto di una teoria scientifica, così l’approccio pragma-dialettico viene sviluppato come uno strumento normativo che fornisca dei criteri di analisi delle discussioni, tali da permettere di valutare la validità degli argomenti e del processo dialogico. Proprio per questo motivo, la forma ideale alla quale applicare il modello di van Eemeren e Grotendorst viene chiamato “discussione critica” (critical discussion), consistente in un modello astratto di confronto dialogico, che ha come unico obiettivo la risoluzione della differenza di opinione.
The critical perspective of reasonableness combines certain insights from the geometrical and anthropological perspectives with insights advanced by critical-rationalists such as Karl Popper [...]. By proposing a discussion procedure in the form of an orderly arrangement of independent rules for rational discussants who want to act reasonably, the aim of formalization is reminiscent of the geometrical approach to reasonableness.
This formal procedure in the critical sense, however, is aimed at facilitating a discussion intended to resolve a difference of opinion. The proposed procedural rules are valid as far as they really enable the discussants to resolve their differences of opinion. There is no need to assume the existence of an absolute and definitive form of reasonableness. Within the critical perspective, reasonableness is viewed as a gradual concept. The extent to which a particular rule is considered reasonable depends on
205 B. Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani, Milano 2004, p. 49. 206 Ibidem.
207 C. Perelman, L. Olbrechts-Tyteca, The New Rhetoric. A Treatise on Argumentation, University of Notre Dame Press, Notre Dame 1971, pp. 4-5.
the adequacy of that rule, as part of a procedure for conducting a critical discussion, for solving the problem at hand.208
Riassumendo, possiamo affermare che l’approccio pragma-dialettico della scuola di retorica olandese, fondato da van Eemeren e Grootendorst, si occupa dell’osservazione di un settore limitato dell’ambito di ricerca della pragmatica linguistica, ma integra le proprie basi analitiche attraverso il riferimento alle ricerche sulla retorica e sulla dialettica, combinato con quelle riguardanti la logica informale, intesa come l’insieme degli studi che cercano di colmare il vuoto che esiste tra la logica formale e le forme di ragionamento che gli uomini considerano accettabili a prescindere dalla loro rigorosità logica.209
208 Van Emeeren-Grootendorst, A Systematic Theory etc., cit., p. 16.
209 “‘Informal logic’ is to be the name for the normative study of the conditions of premise-acceptability and of the non-deductive patterns of reasonable inference at both the atomic and the compound levels” in J.A. Blair, C.V. Tindale, Groundwork in the Theory of Argumentation: Selected Papers of J. Anthony Blair, Springer, Berlin 2012, p. 47.
7 / L’approccio pragma-dialettico
Dopo aver brevemente esposto i fondamenti teorici di questo modello, procederemo alla sua esposizione. Questo capitolo ha come obiettivo quello di far comprendere al lettore la metodologia di analisi della teoria dell’argomentazione e, contemporaneamente, fornire uno modello analitico basilare. Per adempiere a questo compito, la prima parte del capitolo si appoggerà particolarmente al testo “Argumentation - Analysis, Evaluation,
Presentation” di van Eemeren e colleghi, invece, per l’elencazione delle fallacie, il mio
riferimento principale sarà “A pragmatic theory of fallacy” di Walton. Fornirò una descrizione delle strutture e alcuni esempi elementari, evitando di essere prolisso, confidando nel lettore, che sarà sicuramente in grado di generalizzare questi contenuti e potrà facilmente utilizzare questo materiale anche quando gli si presenteranno casi più complessi.
7.1 Differenze di opinione e posizioni miste/non-miste, singole/multiple