Cap 6. ALCUNE ANALISI DELL’INDAGINE 2017-2018
7.3 Le opinioni sul ruolo del dirigente
In questo paragrafo si cercherà di analizzare in senso diacronico, per le parti comparabili, le azioni
efficaci che il dirigente riesce a svolgere; le sue opinioni sugli attori che si muovono nel contesto
organizzativo; la sua valutazione in merito alla preparazione dei suoi docenti; la sua opinione sui temi di
35,3 45,9 46,8 54,9 55,9 59,9 64,2 71,7 16 22,3 18,8 31,7 30,1 33,5 37,5 27,3 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Didattica e pedagogia Normativa di riferimento Leadership e comunicazione Gestione organizzativa, manageriale,
pianificazione
Sistemi educativi e loro funzioni nel contesto socio economico
Gestione del bilancio e delle risorse finanziarie
Valutazione dell'insegnamento Valutazione del sistema scolastico
% del 2018 % del 2008
136
aggiornamento più utili; la sua valutazione in base alla soddisfazione personale dei diversi aspetti relativi
alla condizione di dirigente scolastico.
7.3.1. Efficacia percepita
L’intento qui è quello di comprendere se nell’opinione dei DD.SS. prevale la dimensione istituzionale, che consente di assicurare la funzionalità dell’Istituto, la dimensione di leadership, che sappia orientare l’indirizzo complessivo dell’Istituto.
Il seguente grafico ci restituisce i dati comparabili tra l’indagine svolta nel 2008 e quella del 2018. Si è scelto di confrontare il posizionamento sul valore medio delle % cumulative, relative ad una scala di misurazione che va da 1 (importanza minima) a 10 (massima importanza).
Grafico 5: Confronto delle opinioni del D.S. sullo svolgimento di azioni efficaci
Come si può notare, alla domanda: in che misura lei ritiene di riuscire a svolgere azioni efficaci nel suo
ruolo di dirigente, in ordine ai seguenti compiti? nell’indagine del 2018 i dirigenti, pur mantenendosi in
posizioni che vanno dal 7 al 10, ritengono, rispetto all’indagine del 2008, di svolgere azioni meno efficaci in 12 compiti su 18 proposti, distribuiti equamente sulle due dimensioni: istituzionale e di leadership, essenziali e complementari per dirigere la scuola.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Assicurarsi che i docenti lavorino in coerenza con il piano dell’offerta formativa della scuola
Fare in modo che i docenti svolgano il loro lavoro con attenzione alla ricerca di pratiche innovative
Gestire le supplenze/classi scoperte Fare da tramite tra la scuola e il sistema economico e produttivo Procurare risorse economiche nel territorio (finanziamenti,
sponsorizzazioni, ecc.)
Fornire una visione complessiva (vision) sulle questioni di fondo della scuola
Stimolare il perseguimento di alcune scelte di indirizzo nella scuola Responsabilizzare i docenti nel lavoro Creare un clima cooperativo tra i docenti della scuola Promuovere il miglioramento qualitativo delle prassi didattiche della
scuola
Dare supporto ai docenti più giovani Sostenere i docenti nei momenti di difficoltà Gestire i rapporti sindacali con la RSU Essere un esperto della normativa scolastica Fare da tramite tra la scuola e gli enti locali Rendere sicuri e salutari gli spazi interni ed esterni della scuola Fare da conciliatore tra le famiglie e i docenti Consigliare studenti e genitori in merito ai problemi scolastici che si
presentano 9 8 8 8 8 9 9 10 9 9 8 9 8 8 8 9 8 8 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 9 2018 2008
137 Lo scostamento maggiore in negativo di due posizioni in meno si riscontra sulle voci assicurarsi che i docenti lavorino in coerenza con il piano dell’offerta formativa della scuola e responsabilizzare i docenti nel lavoro, afferenti sia alla dimensione istituzionale che di leadership.
Questi due aspetti sembrano risultare meno efficaci ai dirigenti perché, in effetti, sono complessi da governare, in quanto condizionati da una serie di concause che influiscono sia sullo svolgimento del proprio ruolo di dirigente scolastico che su quello della funzione docente.
Il dirigente, per poter svolgere queste due azioni in modo efficace, si trova spesso ad essere un vero equilibrista dovendo: garantire il funzionamento del servizio d’istruzione per studenti e famiglie e fornire
una visione complessiva sulle questioni di fondo della scuola.
Infatti è proprio su questi due aspetti, che nell’indagine del 2008, è stata costruita “una tipologia58 che ha dato luogo a quattro gruppi di dirigenti. Un primo tipo (4% circa), che indichiamo come assenti, poiché hanno attribuito valori medi bassissimi ad ambedue le variabili, soprattutto alla seconda. Un secondo gruppo (21%), che denominiamo minimalisti, perché ha valori bassi in entrambe le variabili. Un terzo tipo (33%), che definiamo garanti, poiché ha valori elevati nella prima variabile. Un quarto gruppo (42%), che chiamiamo leader garanti, perché ha valori elevati in ambedue le variabili, in particolare nella seconda.”(Fischer 2012: 66)
Mantengono una posizione di paritaria importanza tre aspetti prevalentemente afferenti alla dimensione istituzionale e precisamente: gestire i rapporti sindacali con la RSU, essere un esperto della
normativa scolastica, fare da tramite tra la scuola e gli enti locali. Questi sembrano rappresentare una
costante imprescindibile a cui i dirigenti, anche a distanza di anni, prestano lo stesso interesse, poiché rientrano nella dimensione istituzionale richiesta dalla normativa.
I dirigenti ritengono di svolgere azioni più efficaci rispetto al 2008 nel ruolo di “conciliatore tra famiglie e
docenti, e risolutore di problematiche per studenti e genitori”. Compiti che afferiscono alla dimensione di
leadership e sono diventati di massima importanza rispetto agli altri, poiché – come si è evidenziato in varie sezioni esaminate nell’ultima indagine – negli ultimi 10 anni sono aumentati i conflitti e i contenziosi all’interno delle istituzioni scolastiche.
7.3.2 Opinioni sugli attori del contesto organizzativo
Andando a mettere a confronto i dati del questionario 2008 con quello del 2018 relativamente alla domanda: In un contesto organizzativo, gli attori si muovono in un insieme costituito da vincoli ed
opportunità. Rispetto ad un continuum ideale, in cui 1 equivale a “vincolo” e 10 equivale ad “opportunità”, lei ritiene che i soggetti ed i fattori elencati siano più un vincolo o più un’opportunità? Si possono osservare
le seguenti differenze sia sui valori di vincolo che di opportunità relativamente ad item comparabili.
Grafico 6 : Confronto 2008/2018 su items comparabili, relativi a opinioni dei DD.SS. sugli attori del contesto organizzativo (massima opportunità p.10)
Dal confronto di questi item si evincono generalmente differenze in negativo rispetto all’indagine del 2008, con uno scostamento di 3,6% per le norme che regolano i processi di lavoro e di 2,6 % per il collegio docenti. Questi dati evidenziano come ad una iniziale positiva percezione di opportunità percepita, a
58 Per costruire la tipologia è stata applicata ai due ruoli (“garantire il funzionamento del servizio d’istruzione per studenti e famiglie” e “fornire una visione complessiva ‘vision’ sulle questioni di fondo della scuola”) la cluster analysis gerarchica con il metodo Ward.
4,9 9,5 13,6 15,3 25,5 3,8 5,9 11,7 14,8 22,9 0 5 10 15 20 25 30 Rappresentanti sindacali Norme che regolano i processi di lavoro Amministrazioni di livello locale Consiglio d'Istituto Collegio dei docenti
2018 % punteggi 10 2008 % punteggi 10
138 distanza di 10 anni questi due indicatori non si sono dimostrati massime opportunità nella gestione del sistema.
Se il collegio docenti secondo l’art.7 del D.Lvo 297/94 è l’organo tecnico in materia di didattica
equiordinato al dirigente scolastico, che svolge funzioni di coordinamento, di fatto nella realtà è influenzato
dalle indicazioni della normativa che cambia continuamente e che in modi diversi lo vincola a delle scelte obbligate. A seguito di questo reale svolgimento delle sue funzioni, di conseguenza , nel tempo, il collegio docenti ha anche modificato il suo ruolo ed operato nelle scelte organizzative e didattiche.
Grafico 7: Confronto 2008/2018 su item comparabili, relativi a opinioni dei DD.SS. sugli attori del contesto organizzativo (massimo vincolo p.1)
Confrontando i dati di massimo vincolo tra le due indagini interessante appare l’andamento dell’opinione relativa al collegio dei docenti che non è considerato tra i maggior vincoli, al contrario si confermano come dei vincoli le norme che regolano i processi di lavoro con uno stacco in più di 4,7%, i rappresentanti sindacali e le amministrazioni di livello locale.
7.3.3 Opinioni sulla preparazione dei docenti e sui temi di aggiornamento più utili
Confrontando i dati diacronici e comparabili tra le due rilevazioni, per le modalità di risposta (abbastanza + molto adeguata) e (per niente + poco adeguata) è stato possibile ricavare l’opinione che i DD.SS hanno in merito alla preparazione dei docenti per alcuni temi specifici. L’andamento ricavato è possibile osservarlo nei seguenti grafici:
1,7 2,3 2,7 7 15,4 3,5 1,3 4,4 11,7 16,5 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 Consiglio d'Istituto Collegio dei docenti Amministrazioni di livello locale Norme che regolano i processi di lavoro Rappresentanti sindacali
2018 % punteggi 1 2008 % punteggi 1
139
Grafico 8: Confronto 2008/2018 (sui valori abbastanza + molto adeguata) relativo all’opinione dei DD.SS. su preparazione dei docenti in alcune tematiche comparabili.
Grafico 9: Confronto 2008/2018 (sui valori per niente + poco adeguata) relativo all’opinione dei DD.SS. su preparazione dei docenti in alcune tematiche comparabili.
Dai due grafici si distingue chiaramente che se le tematiche legate alle discipline e a quelle di carattere educativo generale non hanno dati molto variati nel tempo, maggiori scostamenti si registrano sulla carenza o inadeguata conoscenza della normativa scolastica ed utilizzo a fini didattici delle innovazioni tecnologiche. Infatti, durante il periodo di emergenza del coronavirus in cui la didattica a distanza è divenuta un obbligo, per la necessità di garantire la continuità del servizio educativo, le maggiori carenze formative nei docenti si sono riscontrate proprie nell’utilizzo a fini didattici delle innovazioni tecnologiche
7.3.4 La soddisfazione per la condizione di dirigente scolastico
Un ulteriore aspetto comparabile in senso diacronico è stata la misurazione del grado di soddisfazione per lo svolgimento del proprio ruolo. Il seguente grafico ci mostra l’andamento generale sui valori medi dei punteggi espressi su una scala di misurazione da 1 a 10.
37,4 51 71,1 78,9 95,9 19,1 41,4 74,4 79,6 96,5 0 20 40 60 80 100 120 Normativa scolastica Utilizzo a fini didattici delle innovazioni
tecnologiche
Gestione dei problemi educativi di carattere generale
Conoscenza della didattica delle discipline insegnate
Conoscenza dei concetti delle materie insegnate % del 2018 % del 2008 4,7 21,1 28,9 49 62,6 3,5 20,4 25,7 58,3 80,9 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Conoscenza dei concetti delle materie insegnate
Conoscenza della didattica delle discipline insegnate
Gestione dei problemi educativi di carattere generale
Utilizzo a fini didattici delle innovazioni tecnologiche
Normativa scolastica
% del 2018 % del 2008
140
Grafico 10:Soddisfazione per gli aspetti relativi alla funzione di dirigente scolastico (valori medi)59
Fonte: (Barberis, Carbone, 2020:17)
Dal confronto in linea generale emerge un andamento in cui diminuisce in tutte le voci il grado di soddisfazione rispetto al 2008. Quasi pari è per le voci relative al riconoscimento da parte dei docenti,
personale ATA e studenti.
Spiccata diminuzione di soddisfazione è per l’orario di lavoro e per la retribuzione, la possibilità di
lavorare serenamente, gli stimoli culturali e professionali che si trovano nel lavoro e risorse di organico della
scuola.