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Cap 6. ALCUNE ANALISI DELL’INDAGINE 2017-2018

8.5 Sfide

Spingendo il ragionamento e lo sguardo in una prospettiva più ampia dei discorsi fin qui trattati, ci si ritrova con quanto l’Unesco, l’Unione Europea, il World Economic Forum, l’OCSE e altri “vettori

istituzionali”, operanti a livello nazionale e sovranazionale, dotati di un’elevata legittimità sociale,

espongono nei loro documenti ufficiali, assumendo un ruolo centrale nella definizione delle politiche educative a livello mondiale.

Non si possono ignorare le criticità, serve uno sforzo congiunto per individuare le soluzioni ritenute appropriate alla risoluzione dei problemi nei vari settori sociali organizzati.

67 Associazione Nazionale Presidi, https://www.roars.it/online/associazione-nazionale-presidi-fine-della-scuola-della-costituzione- e-pieni-poteri-al-capo/

68 Paletta: Professore ordinario del Dipartimento di Scienze Aziendali dell’università di Bologna, esperto in bilancio ,

programmazione strategica e innovazione di processo, anche per l’organizzazione scolastica. Ha coordinato numerose ricerche sul tema della leadership. Attualmente è coordinatore del progetto Europeo Horizon 2020.

https://www.unibo.it/sitoweb/angelo.paletta/en (consultato 4 giugno 2020). 69 ANDIS: Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici.

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171 In considerazione di questi elementi ed orientamenti, il dirigente scolastico non può non tenere conto di questa prospettiva globale, ed è chiamato in prima linea a sviluppare ed implementare, nella sua organizzazione, governance orientate alle dinamiche dell’inclusione, all’ internazionalizzazione, alla

partecipazione sociale, al riconoscimento delle qualifiche e delle certificazioni nazionali ed internazionali, alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva.

Temi questi che vanno anche nella direzione del Rapporto elaborato nel terzo Vertice mondiale sull’Educazione Globale che si è tenuto il 25- 26 settembre 2017 a Lussemburgo, in cui il contesto più ampio e le relazioni esterne delle scuole sono considerati come motori dell’innovazione, che spostano l’attenzione sui sistemi educativi, che generano l’energia e la capacità di innovazione internamente.

Questo Rapporto conduce a vedere le scuole come istituzioni di rete e parte di ecosistemi che abbracciano l’apprendimento e l’innovazione.

Il documento, ampio nei contenuti, giunge alla considerazione che, è solo concettualizzando le scuole come parte di più ampi ʻecosistemiʼ che possiamo comprendere e promuovere il cambiamento e l’innovazione (OECD, 2017).

Quanto esposto si pone anche come elemento di continuità con quanto detto nel Convegno dell’ Unesco di luglio 2001, e con quanto sostenuto da Morin (2015:103) secondo cui “Tutto ciò che non si rigenera

degenera”.

E la scuola, ha quella primaria funzione educativa di metamorfosi, di rigenerazione che non può essere offuscata a vantaggio degli adempimenti burocratici ed amministrativi o manageriali ed imprenditoriali.

Essa, ogni giorno, porta a compimento la sua missione storica dell’insegnare a saper vivere, a saper

pensare, a saper agire a tutti i livelli e con tutti gli attori, che afferiscono alla comunità scolastica.

La scuola è il presente della società, non il futuro, è il ponte per la società del futuro.

A tal proposito, risultano quanto mai attuali le indicazioni di Langer (1994) nel suo editoriale ‘Tentativo

di decalogo per la convivenza interetnica’, secondo cui occorre essere mediatori culturali, costruttori di

ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera, per pensare a sistemi organizzativi anticipanti la scuola di domani, del futuro, proiettata ad offrire gli strumenti risolutivi dei problemi della vita, coniugando la dimensione della concretezza con i concetti del sapere.

Nella stessa direzione vanno anche le tendenze, i fatti concreti, gli sviluppi osservabili, i valori qualitativi, indicati in Schooling for Tomorrow dell’OECD (2001)71 .

Per facilitare il pensiero del futuro nell'istruzione e nei sistemi educativi, Schooling for Tomorrow ha inventato sei scenari, che vanno dai sistemi burocratici stabili al completo crollo del sistema.

Essi, sono stati ampiamente utilizzati per informare il dibattito politico e lo sviluppo professionale in molti paesi e possono essere adattati, combinati o completamente reinventati.

Gli scenari sono "tipi ideali" che non dovrebbero verificarsi in forma pura nel mondo reale, amplificano deliberatamente le caratteristiche, per chiarire opzioni e scelte.

Ciò li rende talvolta provocatori, persino allarmanti e aiutano a stimolare l'attenzione.

Gli scenari proposti da Schooling for Tomorrow possono assumere varie forme in base al metodo applicato e allo scopo dell'esercizio per il quale vengono utilizzati, sono presentati in una matrice che descrive le loro caratteristiche in cinque dimensioni chiave, in modo da poter esaminare questioni simili in futuri differenti.

Le questioni considerate sono: atteggiamenti, aspettative; supporto politico, obiettivi, funzioni, equità;

organizzazioni e strutture; questioni geo-politiche; forza docente.

L'obiettivo nell'uso degli scenari è quello di rivelare le dinamiche del cambiamento e utilizzare queste intuizioni per raggiungere soluzioni sostenibili alle sfide da affrontare.

Gli scenari aiutano le parti interessate a superare le barriere comunicative e vedere come i percorsi di sviluppo attuali e alternativi potrebbero influenzare il futuro.

La capacità di illuminare i problemi e risolvere le complicazioni li rende estremamente efficaci nell'aprire nuovi orizzonti, rafforzare la leadership e consentire decisioni strategiche.

71https://www.oecd.org/site/schoolingfortomorrowknowledgebase/futuresthinking/scenarios/theschoolingfortomor rowscenarios.htm

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In estrema sintesi, gli scenari:

 forniscono un quadro del futuro dal quale potremmo "retrocedere" per scoprire quali decisioni potrebbero essere richieste in ogni fase per arrivarci.

 possono essere utilizzati per incoraggiare la discussione e aiutare la pianificazione strategica tra i responsabili politici; stimolare il discorso pubblico; supportare decisioni su questioni complesse con implicazioni a lungo termine.

 sono strumenti partecipativi che possono essere adattati a diversi compiti. Dovrebbero essere sempre utilizzati all'interno di una "cultura della curiosità" e con buone pratiche lavorative.

Il valore del Futures Thinking è aprire le menti per considerare nuove possibilità ed affrontare il cambiamento.

Lo scenario più probabile è la scuola intesa come organizzazione focalizzata sull’apprendimento(OECD, 2001).

Da quanto esposto, in tutto il lavoro di ricerca, si deduce che: per diventare un dirigente scolastico

efficace è indispensabile mettersi nella predisposizione di voler affrontare un lungo, complesso e tortuoso

viaggio, che implica la necessità di impegno intellettuale, professionale, personale ed emotivo. Tutte queste caratteristiche richiedono ‘cuori pensanti e aperti a condotte condivise’.

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Cap.9 APPENDICE: ALLEGATI, TABELLE