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Organizzazioni autonome decentralizzate: un inquadramento

II. A LGORITMI E NUOVI OPERATORI

2. Organizzazioni autonome decentralizzate: un inquadramento

Non esiste una definizione univoca di organizzazione decentralizzata. È noto che il termine DAO (Decentralised Autonomous Organization) indica «una organizzazione la cui attività e il cui potere esecutivo sono ottenuti e gestiti attraverso regole codificate, come programmi per computer chiamati Smart

Contract»202. Dunque, si tratta di un modello di organizzazione di un gruppo le cui regole interne sono assolutamente trasparenti e che è governato senza la necessità di un’autorità centrale per il tramite di sistemi informatici e algoritmi. La definizione è però tutt’altro che rivelatrice. Alcuni hanno, così, tracciato una distinzione tra organizzazioni decentralizzate in senso ampio (Decentralised

Organization, DO) e organizzazioni autonome decentralizzate

(Decentralised Autonomous Organization, DAO)203. Le prime si

200 M. CASTELLAS, The Rise of Networked society, Cambridge-Oxford, 1996.

201 È d’obbligo il riferimento a L. LESSIG, Code and Other Laws of Cyberspace, New York, 1999, il quale, a più riprese nello stesso volume, sottolinea come gli Stati e il sistema giuridico hanno sempre bisogno di un ben preciso target affinché le regole da essi imposte siano efficaci.

202 Cfr. Wikipedia, voce Decentralised Autonomous Organisation.

203 Così, P. DE FILIPPI-A. WRIGHT, Blockchain and the Law. The Rule of Code, Cambridge-London, 2018, pp. 136 ss, 146, 148. Le Organizzazioni decentralizzate sono definite come «new organizations that rely on blockchain technology and smart contracts, which are not run on a any central server but rather are executed in distributed manner by an entire network». Le DAO, invece, sono qualificate come «a particular kind of decentralized organization that is neither run nor controlled by

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caratterizzerebbero per il fatto di essere comunque amministrate da una o più persone fisiche, agendo l’algoritmo del sistema informatico solo in funzione di snellimento e automazione della governace del gruppo. Le seconde, invece, sarebbero gestite unicamente da un sistema informatico, costituendo la blockchain e gli smart contract il protocollo di comunicazione per consentire ai sistemi algoritmici di interagire204. Infine, una sottocategoria delle organizzazioni autonome decentralizzate sono le società autonome decentralizzate (Decentralised Autonomous Corporations, DAC), termine coniato da Daniel Larimer, cofondatore di Bitshares, Steemit ed EOS205, secondo cui una DAC rispetto a una DO o una DAO riconosce ai propri membri dividendi206. In questa sede, si userà semplicemente il termine DAO per indicare ogni tipologia di organizzazione decentralizzata che presenti alcuni tratti comuni.

La prima rudimentale organizzazione decentralizzata può essere identificata proprio con il sistema Bitcoin, proprio in ragione del fatto che il sistema e i comportamenti dei membri erano coordinati da precise regole di consenso. Con la diffusione della tecnologia bockchain, il modello dell’organizzazione decentralizzata è stato poi variamente declinato da un punto di vista tecnico e sperimentato per lo svolgimento delle più svariate attività. Con il tempo, sono emersi sistemi caratterizzati da una ben maggiore sofisticazione. Si considerino al riguardo i seguenti esempi.

(1) Dash207. Il sistema Dash costituisce il primo esperimento di organizzazione decentralizzata. Nato a seguito di un fork da Bitcoin nel 2014 e noto inizialmente con il nome di “Darkcoin” o “Xcoin”, Dash implementa una serie di funzioni ulteriori. In particolare, any person but entirely by code». M. SWAN, Blockchain. Blueprint for a New Economy, 2015, cit., p. 98, ravvede una organizzazione collaborativa decentralizzata laddove «there are smart contracts as agents running on blockchains that execute range of prespecified or preapproved tasks based on events and changing conditions».

204 La distinzione è approfondita da Vitalik Buterin, il quale stressa il concetto di automazione. Si veda, ETHEREUM BLOG, DAOs, DACs, DAs and More: An Incomplete Terminology Guide, May 6, 2014.

205 Si tratta di distinti protocolli blockchain supportati da diverse comunità (cfr. https://bitshares.org, https://steemit.com, https://eos.io/).

206 Vedi, Vitalik Buterin, nota 204, secondo cui il concetto è fuorviante dato che «all DAOs contain internal capital that can be owned, and the value of that internal capital can easily go up as the DAO becomes more powerful/popular, so a large portion of DAOs are inevitably going to be DAC-like to some extent».

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vengono previsti un sistema di autogoverno e un sistema di autofinanziamento decentralizzati e interamente programmati sul protocollo della rete208. Ruolo cruciale all’interno del sistema è svolto dai c.d. masternode, nodi che rivestono la funzione di custodi e soggetti fiduciari della rete209 e che devono, per ricoprire il ruolo, destinare a garanzia del loro corretto operato una somma di 1000 Dash. Ogni masternode all’interno del sistema è ammesso al voto in relazione alle decisioni tecniche di implementazione del protocollo. Inoltre, è previsto che una porzione del block reward, ossia del prezzo relativo all’autenticazione di ciascuna transazione è trattenuta in deposito (escrow) dal network stesso e destinata, previa votazione dei nodi, a iniziative di promozione e sviluppo del sistema, che passano per l’individuazione di un “contractor”210. Chiunque può avanzare una proposta relativa a un’iniziativa da intraprendere nel sistema che preveda l’utilizzo di fondi. Generalmente, ciò avviene attraverso una pre-proposta sul forum Dash, la cui formulazione richiede il pagamento di una somma di token211. Diversi canali sono poi previsti per tracciare l’andamento delle votazioni e favorire la discussione212. In definitiva, Dash implementa sul protocollo un sistema di

governance automatico, basato sull’individuazione di alcune figure

soggettive cui sono demandate relative responsabilità e su incentivi monetari per limitare comportamenti opportunistici.

(2) TheDAO. Nell’aprile 2016, Slock, una start-up tedesca, annunciava il lancio di un progetto su Ethereum per operare

208 In particolare, l’obiettivo di Dash è la creazione di un «decentralised management system based on the masternode voting mechanism». (cfr. https://docs.dash.org/en/stable/governance/understanding.html).

209 Ibidem, «masternode operators establish a social contract with the network they benefit from and are bound to act as caretakers, dedicating their time, due diligence work and a portion of the network rewards to furthering the ecosystem».

210 Ibidem, «Contractors of the blockchain can be developers, outreach professionals, team leaders, attorneys or even people appointed to do specific tasks».

211 Ibidem, «Proposals generally begin life as simple pre-proposal forum posts on the Dash Forum, where feedback and suggestions are solicited from the general community. Once the proposal owner decides they have a reasonable chance of passing their proposal, it is created as a governance object on the blockchain. A fee of 5 DASH is associated with this action to prevent spam and ensure only serious proposals make it to this stage. Several tools exist to allow masternode operators to comfortably review and vote on proposals».

212 Il riferimento è ai siti Dash Central (https://www.dashcentral.org) per facilitare la discussione, Dash Nexus (https://app.dashnexus.org/proposals/leaderboard) per monitorare le votazioni e Dash Watch (https://dashwatch.org) per monitorare l’abilità dei “contractor” di eseguire le loro prestazioni.

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investimenti attraverso una organizzazione decentralizzata (TheDAO). L’intenzione era costruire un sistema informatico che potesse ricevere fondi e svolgere attività finanziarie coordinando le azioni di un gruppo spontaneo di sottoscrittori. Chiunque poteva inviare fondi a TheDAO per il tramite di uno smart contract, ricevendo come corrispettivo

token di quella specifica organizzazione, rappresentativi di diritti di

voto e di ripartizione dei futuri utili. Per agire TheDAO avrebbe poi necessitato di un “contractor”, nominato a maggioranza tra i token

holders che si fossero candidati al ruolo, attraverso la presentazione di

una “proposta”213. In estrema sintesi, l’obiettivo era quello di sviluppare un’infrastruttura informatica che potesse mettere a sistema una pluralità di risorse umane e finanziarie per dirigerle esternamente verso scopi condivisi. Il codice di programmazione del sistema finiva per enucleare delle precise regole, onde risolvere alcuni dei problemi che si determinano all’interno di una società per azioni214.

(3) 0x. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un protocollo che faciliti lo scambio in via decentralizzata di token Ethereum215.

L’infrastruttura 0x, basata su Ethereum216, implementa un sistema sofisticato di smart contract per lo scambio sicuro ed

213 WHITEPAPER, Decentralised Autonomous Organization to Automate Governance, 2016. I principi di funzionamento del sistema possono essere sintetizzati come segue: (1) La DAO è, prima di tutto, un programma, uno smart contract. (2) Una DAO necessita di Ether per operare transazioni su Ethereum; dunque, al momento della costituzione (fase di creazione), la prima funzione di una DAO era quella di ricevere Ether. (3) Chi invia fondi alla DAO ottiene come corrispettivo altri token, assegnati proporzionalmente all’entità di finanziamento. Tali token attribuiscono diritti di voto in proporzione al capitale sottoscritto. (4) Una DAO non può fare altro che ricevere fondi, non può sviluppare un prodotto, un software, un hardware etc etc; per poter agire una DAO ha bisogno di un c.d. “Contractor”. (5) Ciascun token holder può candidarsi come “Contractor”, sottomettendo una “proposta”, che viene approvata se votata da una percentuale di token holder rappresentativa della maggioranza dei token in circolazione. (6) Se la proposta viene approvata, la DAO trasferisce i fondi di cui alla proposta a uno specifico smart contract, che rappresenta quello specifico progetto del “Contractor”. Si trattava, in altri termini di «an unincorporated organization that issued the “DAO token” to represent an interest in a venture capital fund. The DAO had no purported owner, and parties purchased DAO tokens by transmitting ether to a smart contract managing the DAO». Così, P. DE FILIPPI-A. WRIGHT, op. cit., p. 101.

214 Ad esempio, al fine di evitare il problema della tirannia della maggioranza, i token holders che non avessero condiviso l’obiettivo della proposta avrebbero potuto ottenere indietro i propri fondi, attraverso una scissione dalla DAO originaria.

215 0x (https://0x.org) non è il solo progetto di scambio (c.d. exchange) decentralizzato. Accanto a esso possono menzionarsi EtherDelta (https://etherdelta.com) e Idex (https://idex.market/eth/idex), che, nonostante le differenze tecniche presentano la medesima struttura decentralizzata.

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economico di token. Se gli scambi di cripto-asset (c.d exchange) tradizionali si basano su infrastrutture proprietarie, 0x costituisce un protocollo open source che dà vita a un’infrastruttura di scambio distribuita e gestita in modo collaborativo da tutti i membri del sistema. Un particolare ruolo è svolto dai c.d. relayers, soggetti che mantengono un book di negoziazione, trasmettendo gli ordini di negoziazione fuori catena, senza, tuttavia, eseguirli direttamente. I

relayers vengono retribuiti per il loro servizio in token ZRX, la cui

titolarità consente, peraltro, di votare le modifiche del protocollo. (4) Colony217. Il progetto Colony si compone di un insieme di tecnologie basate su Ethereum per consentire agli sviluppatori di integrare processi decentralizzati di lavoro, decision-making e gestione finanziaria nelle loro applicazioni218. Ciò è possibile grazie alla creazione di reti, le c.d. colonie, che formano organizzazioni decentralizzate, per lo svolgimento dei più svariati compiti (task)219. Ciascun compito viene demandato a tre figure soggettive, identificate in relazione all’indirizzo: un manager, incaricato di definire e coordinarne lo svolgimento, un lavoratore, con il compito della sua esecuzione e un controllore, incaricato di verificare se il task è stato svolto in modo soddisfacente. Ogni colonia può prevedere poi l’emissione di CLNY token sul modello ERC20, che, oltre a essere funzionali alla retribuzione del lavoro dei membri della rete, attribuiscono ai titolari il diritto di partecipare al processo di estrazione di nuovi token e alla gestione del sistema. Ogni membro della colonia, che abbia un certo livello di reputazione – calcolato da un algoritmo su una serie di parametri - può pubblicare una proposta di finanziamento. I fondi vengono inviati presso un centro di finanziamento (funding pot) della colonia, che costituisce un portafogli autonomo collegato allo svolgimento di un task specifico. Infine, è previsto un meccanismo di risoluzione delle controversie: ciascun membro della rete può disapprovare una decisione del

manager e chiedere una votazione pubblica in materia. A tal fine, quel

216 Per un esame dell’evoluzione delle blockchain e delle novità introdotte da Ethereum, si rimanda al capitolo III.

217 Cfr. https://colony.io

218 TECHNICAL WHITEPAPER, Colony, 2019-07-01, p. 1.

219 Ibidem, p. 9. Il c.d. task costituisce l’unità elementare di lavoro in seno all’organizzazione. Si pensi, ad esempio, allo sviluppo di una particolare applicazione informatica.

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membro del sistema deve però possedere un elevato livello di reputazione e deve stanziare (stake) un certo numero di token, una percentuale dei quali viene trattenuta laddove all’esito della votazione, l’azione proposta venga respinta.

All’esito di tali esempi, è allora possibile evidenziare alcuni tratti comuni. Le organizzazioni decentralizzate sono organizzazioni di persone (i) basate sulla tecnologia blockchain e organizzate secondo modelli completamente decentralizzati, (ii) che consentono a un gruppo di individui il perseguimento di obiettivi comuni ben precisi formalizzati nel white paper, (iii) che si avvalgono di token per dare alla vita un sistema di incentivi interno all’attività dei propri membri, (iv) le cui attività interne ed esterne sono svolte per il tramite di smart contract e (v) che presentano proprie regole di governance, iscritte nell’algoritmo del sistema.