LA FRANCIA AD EXPO
4.3. Focus tematici sulla partecipazione francese ad Expo
4.3.3. Patto Nazionale di Lotta contro lo Spreco Alimentare
Ulteriore campo di approfondimento, di primaria importanza in relazione al tema dell’alimentazione e di cui la Francia si fa promotrice, è la questione riguardante gli sprechi alimentari. Centrale alla tematica del primo pilastro della partecipazione francese, il paese ha messo a punto, a questo proposito, il Patto Nazionale di Lotta
130
contro lo Spreco Alimentare94. La sfida è quella riguardante la food security e la capacità di poter riuscire a garantire l’accesso al cibo al futuro dell’umanità, sulla base di previsioni delineate dalla Fao. Lanciato nel 2013, questo programma è il risultato del contributo apportato dai principali attori delle filiere alimentari, intenzionati ad affrontare uno degli aspetti più complicati riguardanti il consumo alimentare. In corso di produzione e lungo tutta la catena alimentare, i prodotti iniziali subiscono trattamenti e trasformazioni per renderli pronti per la grande distribuzione ed il consumo finale. Purtroppo, questo processo presenta alcune mancanze importanti le quali rappresentano le determinanti che danno vita allo spreco alimentare. La quantità di prodotto giornalmente esclusa da questo processo, se correttamente reintegrato e riutilizzato, potrebbe in parte contribuire alla questione della food security posta in principio. Gli scopi che questo patto intende raggiungere si distribuiscono a vari livelli del percorso produttivo. Esso intende, in primo luogo, analizzare i punti deboli che caratterizzano la società di oggi dominata dalla mentalità del consumismo e dell’eccesso alimentare. Si propone, inoltre, di riflettere sulla questione ambientale e sull’impatto dell’azione dell’uomo. Agire, tenendo ben presente questa tematica, permetterebbe, infatti, di rivedere le priorità del processo produttivo e di rimettere tutti i tasselli che lo compongono in una rinnovata visione d’insieme. La protezione delle risorse naturali va di pari passo con il risparmio delle risorse, al fine di diminuire le conseguenze negative della mano dell’uomo sul naturale funzionamento degli ecosistemi e di ridurre la quantità di rifiuti risultanti dal processo. In conclusione, il forte impegno ed il raggiungimento degli obiettivi sopramenzionati porteranno ad un aumento del potere d’acquisto con condizioni economiche favorevoli alla produzione, alla
commercializzazione e allo sviluppo. L’applicazione ed il successo di questa iniziativa sono accompagnati e supportati
dalla FAO, dallo United Nations Environment Programme (UNEP) e dal PNA oltre ad attori in maggior modo legati all’attività alimentare quali rappresentanti dei produttori agricoli, federazioni dei mercati all’ingrosso, industrie agroalimentari, la grande distribuzione, il settore della ristorazione e le collettività territoriali. L’obiettivo comune è quello di tenere alta l’attenzione sul tema dello spreco alimentare e le sue implicazioni in ogni specifica realtà del settore agroalimentare, dai metodi di conservazione ai
processi logistici, dal consumatore alle abitudini alimentari individuali.
94
Ministère de l’Agriculture de l’Agroalimentaire et de la Forêt, Pacte National de Lutte contre le
131
Le misure portate avanti e sostenute dalla collaborazione di questi diversi attori puntano a specifici aspetti legati alla problematica dello spreco alimentare nella volontà di abbracciare ed analizzare a 360° le implicazione che ne derivano. Il primo passo avanza nella direzione degli istituti scolastici. Le scuole, infatti, si pongono come ottimo centro di diffusione di informazione e di attività di sensibilizzazione. L’intento, in questo contesto, è quello di dar vita a dei moduli o corsi incentrati sulla tematica dell’alimentazione in tutte le sue declinazioni, nel dettaglio quelle legate al valore del cibo e ai rifiuti delle pratiche alimentari. Dapprima negli istituti agrari, questa iniziativa si allargherà ad includere il settore della ristorazione collettiva attuata all’interno del quadro scolastico, o ancora le scuole alberghiere, al fine di fornire un modello alimentare efficace, valido ed economico che coinvolga non solo la parte formativa ed educativa ma anche quella più pratica riguardante l’attività nelle mense scolastiche.
L’intervento del Patto Nazionale è teso ad includere pertanto anche la ristorazione collettiva e commerciale. A riguardo, è prevista l’introduzione di clausole relative alle pratiche di distribuzione su larga scala dei pasti in scuole, aziende, ospedali. Le regole e precisazioni saranno applicate a partire dai metodi e processi di preparazione dei pasti, dalla composizione e quantità di cibo delle singole porzioni, alla necessità di adattare sempre di più la domanda all’offerta di cibo nelle mense e di mettere a disposizione meccanismi che permettano di prevedere il numero di commensali, la fornitura di materie prime e la sensibilizzazione ai consumatori beneficiari di questo genere di servizio. Una rinnovata regolamentazione riguarderà poi l’attività di donazione di cibo dove la necessità di maggiore chiarezza circa le misure di trasferimento di proprietà e responsabilità diventa sempre più forte ed incalzante. Disporre di una conoscenza più approfondita del corpus legislativo che regola queste pratiche permetterebbe di rendere il sistema di donazioni più veloce, agevole ed accessibile anche in termini di regole di igiene e sanitarie. Ulteriore campo di applicazione è quello concernente la gestione dei rifiuti e la prevenzione di pratiche dannose per l’ambiente. Questa tematica sarà centrale al Patto Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti che agirà di concerto al presente patto, il cui coordinamento risulta fondamentale per garantire la coerenza nell’applicazione delle misure per la lotta contro gli sprechi alimentari. Il Patto Nazionale contro gli sprechi alimentari farà in modo di contribuire alla promozione ed all’eventuale istituzione di ulteriori programmi sulla base delle specifiche necessità regionali per agire in maniera diretta ed immediata su quelle che sono le naturali declinazioni del tema a livello più dettagliato. Ecco, allora, che esso si collegherà a tematiche riguardanti, oltre che la
132
gestione dei rifiuti, il clima ed energia, o l’educazione in ambito di salute e sanità. Da non trascurare, infine, sono le diciture presenti sulle confezioni tese ad informare il consumatore circa la data limite di consumazione del prodotto. Spesse volte la dicitura Data Limite di Utilizzo Ottimale (DLUO) viene erroneamente interpretata dal consumatore come vera e propria data “limite”, appunto, di scadenza del prodotto senza invece essere informato circa la possibilità di poter consumare il prodotto oltre tale data. È per questo che tale dicitura è stata sostituita con l’espressione “da consumarsi preferibilmente entro…”, il cui utilizzo è stato reso obbligatorio a partire dal dicembre 201495. Queste misure saranno accompagnate in tutto il loro percorso di attuazione da una campagna di comunicazione destinata ad un pubblico tanto adulto che adolescente come motivo di impegno personale in questa lotta. L’informazione e la comunicazione verranno inoltre curate da un apposito sito internet il quale sarà fonte di conoscenza e di notizie quali reportage, guide, protocolli ad incentivare, al contempo, l’intervento diretto della voce dei cittadini sul tema come momento di scambio e condivisione.