AEROPORTUALE IL CASO S.A.T S.p.A.
4.2. IL PIANO DEI CONT
La contabilità generale comprende le scritture e le registrazioni contabili per mezzo delle quali si rilevano i fatti svolti durante l'amministrazione aziendale117
.
Si possono studiare sotto l'aspetto economico, cioè considerando i dati di costo e ricavo nel periodo stabilito con successiva rilevazione del risultato economico consuntivo, ma anche nella visione finanziaria, cioè rivolgendo
116
Ibidem 117
Cfr. F. CERBIONI, L. CINQUINI, U. SOSTENERO, Contabilità e bilancio, McGraw-Hill, Milano, 2011, pag. 55.
l'attenzione ai pagamenti e agli incassi di somme di denaro e a tutte le altre manifestazioni numerarie che si verificano nel periodo.
La contabilità generale viene predisposta riferendosi ad un periodo specifico, definito periodo amministrativo.
Durante tale lasso di tempo, viene realizzato il bilancio d'esercizio che delinea con chiarezza e in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'azienda.
La contabilità generale ed il bilancio d'esercizio, quindi, danno origine a una funzione informativa di carattere primario nel sistema di controllo, poichè formano gli strumenti che combinano la struttura informativa dello stesso.
Nello specifico, la prima fase informativa viene compiuta dalle voci che si possono riscontrare nella contabilità generale, in seguito nel bilancio. Tutto ciò per mezzo della configurazione del piano dei conti118.
Infatti il primo punto per la formazione di un efficiente sistema informativo aziendale è la preparazione del piano dei conti che si effettua secondo le distinte peculiarità dell'attività sviluppata nella singola azienda.
La sua struttura, sia in linea generale, quindi anche per le aziende aeroportuali, esige preliminarmente il controllo e l'identificazione dei soggetti utilizzatori delle informazioni contabili. Questi sono divisi in due categorie: utilizzatori finali ed utilizzatori di grado intermedio.
Per tale ragione, le voci presenti nel piano dei conti devono esprimere le esigenze di entrambe queste tipologie di soggetti e comunicare al meglio le caratteristiche dell'attività compiuta dalle aziende oggetto di analisi.
Il piano dei conti svolge la mansione di confermare una sana gestione aziendale a tutti i soggetti interessati, dato che garantisce che l'esecuzione di questa soddisfi tutti i procedimenti prodotti in serie ad ogni livello della struttura organizzativa ed in ogni processo interno.
Quest'ottica serve per ottenere un miglioramento della prestazione offerta e dell'assistenza al cliente.
118
Si veda: L. MARCHI, Contabilità d'impresa e valori di bilancio, Giappicchelli, Torino, 2004, pag. 72.
Ciò si raggiunge se abbiamo un valido piano dei conti che consenta un'equa ed esatta allocazione dei fatti aziendali in specifiche voci. La conseguenza è che si cerca di realizzare una migliore collocazione dei ricavi e dei costi per agevolare il controllo da parte degli organi aziendali responsabili.
Nella realtà aeroportuale, la configurazione del piano dei conti muta in funzione al tipo di attività aeroportuali, alle caratteristiche dei soggetti responsabili, al proprietario dell'area aeroportuale e alle sue infrastrutture, in quanto, mediante tali parametri, si modifica la natura delle entrate e delle uscite finanziarie.
Anche i ricavi ed i costi si adattano per seguire vari parametri, come, per esempio, la tipologia di gestione, la varietà di servizi offerti e la presenza di sub- concessioni.
Per un'esatta comprensione del piano dei conti, bisogna esaminare le poste principali, qui di seguito descritte, cominciando dalle poste patrimoniali attive e passive, per poi passare allo studio delle componenti economiche del risultato d'esercizio, ricavi e costi.
La nostra ricerca inizia dall'analisi delle voci attive del piano dei conti di un'azienda aeroportuale tipo di medie dimensioni, concentrando il nostro interesse su quei conti che riteniamo più significativi. Il nostro riferimento è lo schema riportato nelle tavola 4.1 dove, comunque, abbiamo collocato solo le macro voci.
Nel conto Costi ed oneri pluriennali sono compresi:
costi per il software, che compongono le spese sostenute per processi creati specificamente per la gestione del sistema informativo dell'aeroporto. Il loro importo può essere di elevata entità;
costi pluriennali per le opere di manutenzione straordinaria su beni in concessione, quali, ad esempio, terreni, infrastrutture, piste, piazzali aeromobili, parcheggi esterni, rete di viabilità interna ed esterna;
costi per la manutenzione straordinaria su impianti ed infrastrutture centralizzate, le infrastrutture centralizzate sono il complesso di strumenti utili per l'attuazione dell'attività di handling e per la
manutenzione ordinaria dell'aeroplano, fra queste funzioni si possono citare i nastri di carico e scarico dei bagagli, i banchi di check-in, i mezzi di rampa per il de-icing e i finger (appositi tunnel mobili) che garantiscono la discesa dei passeggeri dagli aeromobili direttamente nell'area aeroportuale. Per attrezzare lo scalo con tali strutture, l'azienda aeroportuale deve investire fortemente, per cui l'amministrazione dei costi e dei ricavi che ne conseguono esprime un punto fondamentale della fase contabile, sul quale i dirigenti aeroportuali stanno convogliando sempre di più il proprio interesse.
Tavola 4.1 - Modello sintetico delle voci dell'attivo collocate in un piano dei conti di un'azienda aeroportuale di medie dimensioni
Fonte: G. BRONZETTI, Le imprese di gestione aeroportuali. Aspetti di pianificazione e controllo, FrancoAngeli,Milano, 2002, pag. 139.
Il conto Immobilizzazione devolvibili comprende i beni strumentali effettuati con mezzi finanziari autonomi che, grazie alla tipologia di concessione rilasciata, devono essere, al termine del periodo stabilito, devoluti gratuitamente all'ente concedente.
Nel nostro ordinamento questa disciplina viene utilizzata per tutte le aziende che usufruiscono di beni in regime di concessione. Alla fine della concessione stessa, si impone loro il trasferimento a titolo gratuito dei beni strumentali interessati.
Nell'ambiente aeroportuale, questi beni sono i terreni, i fabbricati, gli impianti generici, specifici e sistemi elettronici, inclusi nella parte landside e, nel caso di gestione diretta, anche gli impianti della zona dell'airside.
Ancora tra le Immobilizzazioni devolvibili alcune volte possiamo segnalare anche i beni ricevuti in concessione, cioè i beni di proprietà dell'ente concedente, già presenti nell'area aeroportuale al momento del rilascio della concessione stessa. In bilancio, però, il valore di questi beni è rintracciabile tra i Conti d'ordine, poichè, come detto in precedenza, non riguardano dei beni di proprietà dell'azienda di gestione, ma i beni di terzi.
Inoltre, per approfondire lo studio, si fa notare che alcuni piani dei conti possono considerare la voce Beni realizzati per conto dello Stato, per individuare quelle opere costruite dall'azienda di gestione in regime di concessione di realizzazione per conto e con fondi dello Stato, sulla cui esecuzione l'azienda non acquisisce nè utili nè perdite. Tali beni, talvolta, sono inseriti tra i Conti d'ordine nella voce Altri, per la sezione conseguita e rendicontata all'ente concedente. In altre situazioni, possono anche essere collocati nell'attivo dello Stato patrimoniale tra le Rimanenze: lavori in corso su ordinazione, per la parte che si deve ancora costruire e non ancora rendicontata alla data di chiusura dell'esercizio. Per l'attuazione di tali opere l'azienda di gestione aeroportuale riscuote dall'ente concedente importi che sono situati tra i debiti nella voce Acconti e che sono contabilizzate sulla base dello stato di avanzamento dei lavori.
Sempre connesso a tale argomento, cioè ai Beni ricevuti in concessione ed ai Beni realizzati per conto dello Stato, che una volta ultimati e rendicontati sono mostrati tra i Conti d'ordine per il valore totale, in quanto impiegati dall'azienda di gestione per l'intero periodo della concessione, si hanno tra le Immobilizzazioni immateriali le Opere di ammodernamento e riqualificazione effettuate su tali beni per mezzo dell'utilizzo di strumenti finanziari autonomi. Questa soluzione si spiega con il fatto che tali somme rappresentano miglioramenti sui beni di terzi che hanno un'utilità pluriennale.
Il conto Beni devolvibili: infrastrutture centralizzate indica quelle strutture che sono formate non con degli investimenti autonomi, ma con finanziamenti statali. Come tali, questi beni devono essere assegnati all'ente concedente alla fine della concessione.
Altra voce da segnalare è il conto Immobilizzazioni finanziarie che comprende il valore delle partecipazioni possedute in altre società119. Questa posta è importante, poichè le aziende aeroportuali hanno cominciato ad investire in altre strutture aeroportuali, sia italiane che straniere, determinando sinergie gestionali.
Per finire, si analizza il conto Crediti che include i crediti per le somme fatturate ed incassate dalle compagnie aeree per l'attività di handling effettuata a favore di queste, per i diritti aeroportuali, per il servizio di gestione ed assistenza tecnica, nonchè per le altre prestazioni caratteristiche dell'attività di un'azienda di gestione aeroportuale.
Il nostro studio sul piano dei conti di un'azienda aeroportuale tipo prosegue con l'analisi delle voci che formano il netto ed il passivo (Tav. 4.2).
Queste rappresentano un'ulteriore peculiarità per la categoria di azienda analizzata. Troviamo ad esempio il Fondo ammortamento finanziario beni devolvibili120.
119
Cfr. G. BORGHNI, M. PEVERELLI, Il nuovo piano dei conti, Pirola, Milano, 1992, pag. 196.
120
Si veda: G. GIOVANDO, L'impresa di gestione aeroportuale. Aspetti strategici, di gestione e di bilancio, Giappicchelli, Torino, 2012, pag 170 ss.
Tale fondo serve per specificare la parte di ammortamento dei beni che, a termine della concessione, vengono riconsegnati a titolo totalmente gratuito all'ente concedente.
Da un'ottica prettamente contabile l'ammortamento finanziario e il relativo fondo non dimostrano il livello di utilizzo del bene, ma puntualizzano, apertamente sotto l'aspetto finanziario, la spesa che il concessionario affronta per ristrutturare il bene devoluto.
Tavola 4.2 - Modello sintetico delle voci del netto e del passivo di un piano dei conti di un'azienda aeroportuale di medie dimensioni
Fonte: : G. BRONZETTI, Le imprese di gestione aeroportuali. Aspetti di pianificazione e controllo, FrancoAngeli, Milano, 2002, pag. 144.
Nelle aziende di gestione aeroportuale sono contemplati i fondi di ammortamento finanziario connessi ai beni presenti nell'attivo, quali i fabbricati, gli impianti, i sistemi elettronici. Inoltre l'attenzione va rivolta alle voci che sottolineano il tipo e la fonte di finanziamento esterno che ha utilizzato l'azienda. Per esempio, se lo stanziamento proviene dal credito bancario, vi è scritto Debiti verso banche.
La voce Debiti verso altri finanziatori descrive i finanziamenti che provengono da altri soggetti come per esempio all'interno del gruppo, da società controllate e collegate o controllanti.
Anche la Comunità Europea collabora all'accrescimento del settore aeroportuale per mezzo di vari tipi di aiuti economici, tra i quali i finanziamenti elargiti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo di Coesione; le garanzie assegnate tramite il Fondo d'Investimento Europeo; i prestiti concessi dalla Banca di Investimento Europeo.
Il nostro approfondimento sul piano dei conti continua con le voci che formano i ricavi. Queste si possono estrapolare dalle attività legate al volo o dalle attività commerciali e, generalmente, sono divise in due grandi tipologie:
aviation e non aviation (Tav. 4.3)121. Ovviamente consideriamo solo quelle che valutiamo significative per l'azienda di gestione aeroportuale di medie dimensioni. Fanno parte del gruppo aviation i ricavi dipendenti dalle attività direttamente legate agli aeromobili. Essi sono la più considerevole fonte di guadagno per gli aeroporti.
Sono compresi i Ricavi assistenza a terra, distinti in Ricavi assistenza voli di linea (divisi ulteriormente in Voli di linea nazionali, Voli di linea comunitari e Voli di linea internazionali); Ricavi assistenza voli charter; Ricavi assistenza altri voli (a loro volta separati secondo la fonte da cui provengono, cioè Voli postali, Voli privati, Voli cargo e Voli con gli elicotteri).
121
Per approfondimenti si veda: V. FASONE, La strategia corporate nelle aziende di gestione aeroportuale: principali criticità e tendenze evolutive, Giuffrè, Milano, 2011, pag. 49.
Queste voci comprendono i diversi ricavi provenienti dall'attività di
handling effettuata, sia in modo diretto che in modo indiretto, (in questa
situazione, i ricavi scaturiscono dalle royalties e dagli affitti pagati dagli altri soggetti titolari del servizio dell'azienda di gestione aeroportuale), alla varie compagnie aeree o ai voli privati transitati nell'aeroporto.
Di rilievo fondamentale vi è la voce Tasse e diritti aeroportuali che include le Tasse imbarco passeggeri, anch'esse divise in sottoconti che individuano l'origine dei guadagni (ad esempio tasse d'imbarco passeggeri, Voli di linea nazionali, Voli comunitari, Voli internazionali, Voli charter ed Altri voli).
Tavola 4.3 - Modello sintetico delle voci accese ai ricavi di un piano dei conti di un'azienda aeroportuale di medie dimensioni
Fonte: : G. BRONZETTI, Le imprese di gestione aeroportuali. Aspetti di pianificazione e controllo, FrancoAngeli,Milano,2002, pag. 146.
Per quanto riguarda questo tipo di guadagno, la procedura contabile scelta negli aeroporti europei è diversa: alcune volte i diritti sono compresi nel prezzo del biglietto e poi versati dai vettori ai gestori dello scalo; in altri casi la cifra in più è raccolta direttamente dai passeggeri.
Quest'ultima soluzione è spesso quella adottata dalle compagnie aeree che in apparenza non aumentano le proprie tariffe. Tale metodo sfavorisce i viaggiatori, in quanto prolunga i tempi di imbarco.
In certi Stati, le tasse di imbarco cambiano in relazione della tipologia dei passeggeri e in base all'ora del giorno, dei giorni della settimana o dei periodi dell'anno in cui si effettuano i voli. Le derivanti modifiche tariffarie sono di solito notevoli.
Il riferimento ai passeggeri continua con la voce Diritti di sicurezza passeggeri e bagaglio a mano che realizzano somme attribuite al passeggero per alcuni servizi specifici di sicurezza effettuati dal gestore aeroportuale. In questa casistica rientrano la verifica del bagaglio a mano e la riconciliazione del bagaglio al seguito. Grazie a questo sistema il passeggero deve sapere qual è la propria valigia prima dell'imbarco, per cui si lasciano a terra i bagagli non accompagnati, poichè considerati sospetti.
La parte più considerevole di ricavi aviation è composta dai Diritti di approdo e di partenza degli aeromobili. Essi si misurano in base al peso dell'aereo (normalmente il peso massimo nella fase del decollo) e sono ripartiti tra diritti di approdo, in funzione dell'atterraggio e diritti di partenza, derivanti al decollo, il cui principio per stabilire le tariffe rimane lo stesso.
Le tariffe, invece, cambiano seguendo altri criteri, per esempio la rumorosità dell'aereo, l'ora di approdo e il tragitto dei voli. Utilizzando questo metodo, l'azienda aeroportuale prova a smistare i voli durante la giornata e diminuire le tariffe per le connessioni nazionali. Alcune ipotesi presumono che i guadagni per l'atterraggio includono anche l'attività di assistenza di volo, se tale prestazione è fornita in maniera diretta dal gestore.
Il conto di ricavo legato ai diritti di approdo e di partenza è inoltre frammentato in sottoconti che si riferiscono alla fonte di provenienza, cioè alla
classificazione del volo. Per questo si riscontra un'altra divisione tra voli nazionali, comunitari, internazionali, charter ed altri voli.
Tra i ricavi aviation ci sono i Diritti di sosta aeromobili che sono incentrati sul parcheggio degli aerei e il possibile ricovero in hangar. Questa tariffa è oraria ed è stabilita in base al peso. Viene adottata solo nella situazione in cui la sosta nell'aeroporto si prolunghi per una durata maggiore ad uno specificato periodo, in genere rappresentato da due a sei ore di sosta. I Diritti di imbarco e di sbarco merci sono composti dalle tariffe adottate per l'imbarco e per lo sbarco delle merci, collegate direttamente alle compagnie aeree che, a loro volta, ribaltano il costo ai viaggiatori.
Inoltre, in alcuni piani dei conti, come voce residuale tra i ricavi aviation, vi è la voce Altri ricavi che è legata a particolari prestazioni aggiuntive fornite alle compagnie aeree. Ci riferiamo per esempio, ai servizi aggiuntivi di sicurezza prestati alle compagnie aeree che ne fanno esplicita domanda.
Vi sono inclusi, inoltre, i guadagni per lo sfruttamento di chiari strumenti per lo sbarco e l'imbarco dei viaggiatori, allorchè tale tariffa non sia già inserita in altre voci dei ricavi aviation nella zona handling, per esempio gli autobus navetta o le passerelle telescopiche per lo sbarco e l'imbarco diretto dei viaggiatori degli aerei.
Alla tipologia non aviation si riferiscono quei ricavi connessi all'attività commerciale e di utilizzo degli altri sedimi situati nell'aeroporto.
Un esempio di ricavo non aviation è composto dalle royalties relative alla locazione di negozi, dalla vip lounge, dalle sub-concessioni, dagli autonoleggi, dal parcheggio e da tutti i ricavi legati da attività pubblicitaria e promozionale.
La ripartizione dei ricavi eseguita fino ad ora rispetta la prassi seguita nei bilanci delle aziende aeroportuali italiane e dei maggiori aeroporti mondiali, ma è difficile a priori attuare una classificazione delle voci che formano l'area aviation e non aviation. Infatti in base al sistema attuato nell'aerostazione alcune voci possono essere inserite nell'una o nell'altra area.
Di seguito tratteremo le voci che danno origine ai costi: in un'ottica amministrativa per centri di responsabilità, il modello dei costi deriva da quello già visto per i ricavi.
I costi aeroportuali si suddividono in costi relativi all'attività aviation e non
aviation, anche se vanno fatte delle puntualizzazioni.
Infatti stabilire quali sono i costi aviation è una situazione più complessa in confronto a quella dei ricavi aviation, poichè i costi sono catalogati e determinati in modo diverso rispetto allo Stato dove è situato il sedime aeroportuale.
La divisione dei costi effettuata nell'esercizio, si attua nella contabilità analitica, dato che è in quella circostanza che i soggetti hanno più informazioni per decidere come muoversi all'interno della struttura122.
Il piano dei costi derivante dalla contabilità generale (Tav. 4.4) non indica sottoconti aperti alle tipologie di costi aviation o non aviation.
Per la costruzione di infrastrutture aeroportuali, quali ad esempio le piste e tutte le altre strutture utili per lo sviluppo dell'attività aeronautica, sono indispensabili elevati investimenti introduttivi che sono collocati tra le parti attive dello Stato patrimoniale tra i costi pluriennali. Questi investimenti influiscono sul Conto economico dell'azienda sia per mezzo dei costi di manutenzione e di svalutazione, sia grazie all'ammortamento dei costi stessi.
Per tale ragione, dal punto di vista dei costi, la funzione dell'investimento occupa un livello di fondamentale importanza nel Conto economico di un'azienda aeroportuale ed obbliga i dirigenti a stime di medio termine per controllare l'adeguatezza dell'investimento medesimo.
Gli Ammortamenti sono così elencati:
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, si riferiscono alla quota dei costi di impianto e di ampliamento, di ricerca e di sviluppo123
, di pubblicità, di acquisizione dei software e delle concessioni di licenze;
122
Per approfondimento sul concetto di contabilità analitica, si veda: G. LIBERATORE, N. PERSIANI, Contabilità analitica per le decisioni economiche, Cedam, Padova, 1995.
123
Si veda: C. BARBIERI, Bilancio d'esercizio e reddito d'impresa, Il Sole 24 Ore, Milano, 2008, pag. 214.
ammortamenti delle opere di manutenzione straordinaria su beni in concessione, riguardano le quote di costo dei terreni, dei piazzali, delle piste, delle aree impiegate a parcheggi. In questo caso, ci si può riferire a quanto descritto in precedenza sui principi dei beni in concessione;
ammortamenti relativi alle opere di manutenzione straordinaria effettuate sulle infrastrutture centralizzate, comprendono le quote di costo degli impianti e delle strutture aeroportuali centralizzate, dei beni aeroportuali di uso riservato e di uso comune;
ammortamenti effettuati sui beni gratuitamente devolvibili, essi si collegano alla quota di costo dei fabbricati, delle costruzione leggere, degli impianti, dei mobili, degli arredi oppure dei sistemi elettronici;
ammortamenti effettuati sui beni di proprietà dell'azienda di gestione.
Una tipologia diversa dalle altre è l'Ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili che è permesso per il numero degli anni di durata della concessione del bene medesimo.
Nel piano dei conti è elaborata una gamma di conti accessi alle Svalutazioni delle immobilizzazioni, anche se sia essi gratuitamente devolvibili o di proprietà dell'azienda di gestione.
In una visione generale i costi operativi sono sia legati all'attività aviation e
non aviation: quella aviation consiste nei costi connessi al personale direttamente
collocato per la funzione di handling; il costo del personale incaricato ai servizi di carico e di scarico bagagli, gestione passeggeri, pulizia aeromobile, manutenzione, ecc; i costi del materiale di consumo, per esempio le zavorre, il liquido de-icing, il liquido toilette.
Lo stesso ragionamento può essere eseguito per i costi originati dalle