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Le uve maturate in questi suoli producono vini dal carattere straordinariamente elegante e fine, unico per i vini della Toscana meridionale. Oltre ai due antichi e tradizionali vitigni della zona, il Sangiovese-Brunello e il Moscadello (nome locale del Moscato), si sono perfettamente inseriti in questo eccezionale habitat anche molti fra i principali vitigni nobili internazionali, quali Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.

Oggi Banfi di Montalcino è un punto di riferimento per chiunque al mondo si occupi di produzione vitivinicola. Gli ettari destinati alle diverse produzioni possono essere così ripartiti:

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Grafico 28 _ Principali vigneti(ha) di Banfi

Vini di alto prestigio, sinonimo di elevata qualità, contrassegnano la linea Castello Banfi; ad ispirarne la produzione è proprio la vocazione del territorio di Montalcino e il suo particolare microclima. Grazie al richiamo della campagna e alle accurate selezioni di uve provenienti esclusivamente dai vigneti montalcinesi, prende corpo una linea di vini dove all’antica e sapiente tradizione enologica si coniugano perfettamente le tecniche più innovative;

troveranno quindi posto all’interno della linea sia i vini legati alla tradizione come il Brunello ed il Rosso di Montalcino, sia vini innovativi come il SummuS e l’ExcelsuS. Una tale scelta di diversificazione dell’offerta produttiva, compiuta già sul finire degli anni ’70 e quindi in anticipo rispetto a quella che diventerà poi una vera e propria moda italiana sul finire degli anni

’80 e negli anni ’90 in particolare, la dice lunga sull’approccio produttivo e commerciale di Banfi. Un vero, pionieristico orientamento al consumatore, alle sue esigenze e ai nuovi trend di mercato, soprattutto in chiave internazionale, che vede nell’ampiezza del portafoglio sia in termini di

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etichette prodotte che di varietà utilizzate una delle più importanti leve strategiche. Il portafoglio gravita intorno alla linea ammiraglia Castello Banfi, composta esclusivamente da vini ottenuti nella tenuta montalcinese applicando le più innovative tecniche di produzione, sia in campagna che in cantina.

Trovano qui spazio, oltre ai classici “gioielli di famiglia” come il Brunello, Rosso e Moscadello di Montalcino anche i c.d. Super Tuscans, vini nati e pensati per un consumatore internazionale e caratterizzati dalla presenza di uvaggi che “sposano” le varietà autoctone con i più blasonati vitigni esteri. Il logo che caratterizza questa linea è il seguente:

Figura 4_ Castello Banfi, il principale brand aziendale

Fonte: www.castellobanfi.it

Se la linea Castello Banfi rappresenta l’immagine ed il prestigio della tenuta montalcinese (ma anche il principale business, pesando per oltre il 40% del fatturato totale), la linea Banfi Toscana è, invece, l’espressione più autentica e genuina del vino italiano nel mondo.

Vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, che, negli anni, hanno fortemente contribuito, grazie agli oltre 5 milioni di bottiglie prodotte, alla diffusione del marchio e della filosofia Banfi nei cinque continenti.

Il logo che lo caratterizza è il seguente:

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Figura 5_ Banfi Toscana, altro brand aziendale

Fonte:www.castellobanfi.it

Altrettanto interessante (sia in termini di business, che di diversificazione) è la linea Vigne Regali prodotta nell’omonima azienda piemontese, di proprietà Banfi sin dal 1979. Qui trovano spazio i più importanti e caratteristici vini bianchi e rossi del basso Piemonte anche se, il focus di tutto l’investimento piemontese è incentrato sulla produzione di vini spumanti di qualità, noti in tutto il mondo per la loro importante qualità e tipicità. Il logo che lo caratterizza è il seguente:

Figura 6_ Vigne Regali, altro brand aziendale

Fonte:www.castellobanfi.it

Oltre alle tre precedenti linee prodotte e distribuite ve ne sono altre 5 di carattere internazionale (Cile, Canada, Australia e Francia) che sono solo distribuite in esclusiva da Banfi. Banfi risulta essere una delle poche aziende in Italia, insieme ad esempio ad Antinori, che importa e distribuisce in Italia gli champagne Krug, vini Cileni e Ungheresi, che si occupano dell’importazione e della commercializzazione di marchi internazionali. Tale attività è il risultato di due considerazioni; la prima concerne il nuovo

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orientamento dei produttori esteri che preferiscono affidare la distribuzione dei loro prodotti ad aziende vinicole ma con una più radicata esperienza nel settore, un’ampia e diretta conoscenza del mercato; la seconda è legata alla stessa Banfi ovvero alla sua vocazione internazionale, al prestigio e alla leadership che l’azienda è riuscita a crearsi nel corso degli anni sono visti come sinonimo di capacità, esperienza ed affidabilità.

Figura 7_ Gli altri brand distribuiti da Banfi

Fonte:www.castellobanfi.it

L’ampiezza del portafoglio ha consentito a Banfi, oltre ad essere leader di mercato del Brunello nel mondo, anche di esserlo per quanto riguarda i prodotti di importazione in Italia. Banfi infatti, tra le aziende italiane è quella che ha il più ampio e profondo portafoglio di prodotti importati (importando e

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distribuendo ad esempio i prodotti della seconda e terza azienda cilena, i prodotti della prima azienda australiana in Italai), dunque in termini di volume copre la maggior fetta di mercato.

Annualmente l’azienda produce circa quindici milioni di bottiglie utilizzando sia uve locali (Castello Banfi) sia uve provenienti dalle zone più vocate in Italia (Banfi Toscana). Tra queste, 700000 sono di Brunello, corrispondenti al 4,6% dell’intera offerta produttiva che però, partecipano per il 15% al fatturato complessivo. Il prodotto Brunello di Montalcino è rilevante non tanto per l’apporto che genera in termini di fatturato quanto per l’effetto alone estremamente positivo che riflette su tutte le altre linee di Banfi senza la quale, probabilmente, non ci sarebbe la certezza sull’andamento positivo sui mercati delle altre referenze. Si garantiscono, dunque, dei vantaggi notevoli a vini che per qualità sono molto lontani dal Brunello.

In termini di fatturato le prime tre linee partecipano da sole al 75% del totale, dunque le altre per il 25%.

Il mercato principale rimane quello domestico mentre in termini di export risultano fondamentali l’Europa e gli Usa.

Nell’analisi dei marchi internazionali, è bene sottolineare che alcuni di essi sono distribuiti unicamente in Italia come ad esempio gli champagne Joseph Perrier ed i vini della linea Concha y Toro, mentre per altri è possibile la riesportazione in alcuni paesi non coperti dall’azienda titolare del marchio e previa autorizzazione come Stonehaven, in altri casi come per il marchio Punta Nogal, con la cui azienda titolare dello stesso Banfi ha stretto una joint venture, è possibile riesportarlo in tutto il mondo ad esclusione dell’America meridionale.

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