ENVIRONMENTAL RESPONSIBILITY
4. IL FENOMENO DELLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE PER LE IMPRESE TRANSNAZIONAL
4.4 L A PRATICABILITÀ DELLE SCELTE DI RESPONSABILITÀ AMBIENTALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Nell’ultimo decennio, le iniziative a livello europeo e internazionale volte al raggiungimento di obiettivi socialmente responsabili, sono divenute di maggior attualità non solo tra le grandi imprese, abituate ad operare nei mercati globalizzati, ma anche tra le imprese di dimensioni medio-piccole (PMI).
A livello comunitario è stato giustamente evidenziato che “la responsabilità sociale delle imprese è un concetto piuttosto complesso sviluppato in riferimento alle grandi imprese e non è forse l’espressione più adatta da utilizzare per comunicare con le PMI e cercare d’interessarle a questa tematica”; è, invece, più corretto parlare, in relazione alle PMI, di “imprenditorialità responsabile” 195. Il concetto d’imprenditorialità responsabile associa, infatti, la vocazione imprenditoriale, necessaria sul piano individuale per creare e gestire una piccola impresa, ad un più ampio senso di responsabilità nei confronti della società.
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Commissione Europea, Imprenditorialità responsabile - Una raccolta di esempi di buona pratica rilevati tra le piccole e medie imprese di tutta Europa, pag. 9, in www.europa.eu.
Certamente, la via della responsabilità ambientale d’impresa è più facilmente percorribile dalle grandi multinazionali che dalle piccole o medie imprese, in quanto tali comportamenti sono resi più facili dalla logica dei grandi numeri196. L’elevata disponibilità finanziaria, la dimensione degli organici aziendali, l’ampiezza dei mercati di azione, coniugati alla maggiore esposizione alla pubblica opinione e alla più elevata capacità di competizione nel mercato globale, fa sì che le grandi corporation utilizzino la RAI per ottenere quel quid pluris per trasformare una grande impresa in un’impresa vincente.
La questione diventa più problematica nel contesto delle piccole e medie imprese. Giustamente è stato considerato, in relazione alla più generale responsabilità sociale, che “è fondamentale che essa sia più ampiamente applicata nell’ambito delle PMI, comprese le microimprese, poiché il loro apporto all’economia e all’occupazione è il più importante197”.
Per queste, però, i costi del cambiamento, dell’innovazione, della sua certificazione e comunicazione esterna, non sono spesso in linea con le capacità d’investimento dell’imprenditore e non sono sostenibili per
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A. CASOTTI, La responsabilità sociale delle imprese – Definizione, certificazione, bilancio sociale e codici etici, cit., pag. 70, “Le PMI molto spesso non sono dotate di grandi strutture interne alle quali poter delegare la risoluzione di problemi, ed anzi, molto spesso, tutto ruota intorno all’imprenditore il quale è quindi impegnato giorno per giorno nella gestione della propria impresa. Proprio questo aspetto del problema fa sì che la Responsabilità Sociale sia vista come “un affare per grandi aziende” e ciò faccia perdere di vista i vantaggi che da una impostazione diversa potrebbero derivare in termini di competitività e di continuità, miglior cura dei clienti esistenti e acquisizione di nuovi clienti, sviluppo di nuovi prodotti o adeguamento dei prodotti esistenti alle esigenze del mercato”. 197
A. PEZZINI, M. DI CESARE, Le piccole e medie imprese in Europa – Innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico, responsabilità sociale e finanza d’impresa, Rubbettino, 2003, pag. 157.
i suoi bilanci198. Le elevate spese iniziali necessarie per effettuare investimenti eco-compatibili e i costi legati all’ingresso sui mercati esteri rendono certamente delicato l’effetto della globalizzazione e dell’innovazione per le piccole e medie imprese. Tuttavia, essere “piccoli” non significa necessariamente essere svantaggiati dalla competizione con i mercati mondiali, in quanto spesso le imprese di minori dimensioni si rivelano più snelle ed agevoli nel modificare le proprie scelte produttive e più sensibili alle tematiche della tutela dell’ambiente, così beneficiando, nel lungo periodo, degli investimenti ambientali effettuati199.
Nonostante ciò, si deve tenere anche presente come per molti di questi imprenditori la spinta ad impegnarsi in campo ambientale non faccia
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Affronta la tematica della difficoltà di aderire alla RSI, A. PARLATO,cit., pag. 24, che propone in proposito tre alternative possibili: “la prima è quella di operare economie di scala acquisendo le certificazioni su richiesta di una pluralità di soggetti associati ed operanti in una sola categoria produttiva, o in un solo territorio, che sia in un’area definita, un quartiere d un distretto industriale, agrario, culturale e dove sia fattibile la verifica e la certificazione di comportamenti comuni di responsabilità sociale; la seconda è quella di prevedere per le piccole e piccolissime imprese una particolare forma di certificazione semplificata ed a costi contenuti; la terza è quella che lo Stato sostenga l’assunzione della RSI agevolando le imprese di ridotta dimensione con contributi pubblici ai costi di certificazione o mercè agevolazioni fiscali, nel quadro dell’indubbio interesse dello Stato a predisporre, senza escludere la parte delle imprese numericamente più consistente, di un intero sistema produttivo, di qualità, valido per la competizione internazionale”.
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M. LAMIERI, A. LANZA, Strategie di internazionalizzazione delle piccole- medie imprese, in Imprese e Territorio, marzo 2008, pag. 14. Gli Autori rilevano come “Osservando l’evoluzione dell’integrazione commerciale e finanziaria degli anni recenti, che potremmo identificare come una seconda fase di globalizzazione, le imprese non grandi possono oggi beneficiare di maggiori ritorni legati agli investimenti all’estero, giustificati dalla diminuzione dei costi associati agli investimenti stessi. Si evidenzia infatti un marcato miglioramento degli indicatori di facilità commerciale e di investimento nei paesi recettori, e un’associata diminuzione dei costi di export e insediamento. Queste dinamiche hanno reso possibile lo sviluppo delle multinazionali tascabili”.
capo tanto ai preventivati vantaggi commerciali, ma quanto ai propri valori personali, soprattutto quando si tratta di operare a favore della comunità locale200. Tenendo in considerazione tali motivazioni, e considerando gli sforzi posti in essere dalle Istituzioni per agevolare l’assunzione di comportamenti responsabili nelle PMI, si deve ritenere che anche per l’impresa di dimensioni medio-piccole la via della sostenibilità possa considerarsi pienamente percorribile.
200
Le PMI europee e la responsabilità sociale ed ambientale, Osservatorio delle PMI europee, 2002, n. 4, Commissione europea, in www.europa.eu.int.
5. IL RICONOSCIMENTO DI COMPORTAMENTI AZIENDALI