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Il profilo dei lavoratori interinali

DATI AMMINISTRATIVI PER LA PROVINCIA DI MILANO

4.3 La domanda e l’offerta di lavoro interinale

4.3.3 Il profilo dei lavoratori interinali

Ricerche condotte in ambito nazionale hanno messo in evidenza che i lavoratori interinali si distinguono rispetto alle altre tipologie di lavoratori rispetto ad alcune caratteristiche socio anagrafiche. Negli anni la presenza femminile è andata progressivamente aumentando e oggi il lavoro interinale è una formula contrattuale piuttosto diffusa tra le donne occupate. Naturalmente, in relazione alle caratteristiche produttive (dimensioni aziendali e settoriali) vi sono delle differenze nelle tre ripartizioni territoriali, così che al Nord e nel Centro la presenza femminile risulta decisamente più elevata che al Sud. Il lavoro interinale in Italia ha tradizionalmente interessato soprattutto i giovani in ingresso nel mercato del lavoro anche se diverse fonti segnalano un progressivo spostamento verso fasce di età più adulte (Ministero del Lavoro, 2001; 2003; 2005). Tendenzialmente, le lavoratrici interinali sembrano mediamente più adulte degli uomini con alcune differenze a livello territoriale; nel Nord i maschi sono per lo più giovani e per loro il lavoro interinale è soprattutto una formula di ingresso. Le donne, invece, sono meno concentrate nelle classi più giovani e lavorano con questa tipologia contrattuale anche oltre i 40 anni, probabilmente come reingresso nel mercato del lavoro (Ires, 2005). Rispetto alle caratteristiche anagrafiche, in Italia, i lavoratori stranieri sono sovra rappresentati nel lavoro interinale (circa il 20%) ed hanno caratteristiche anagrafiche diverse dai lavoratori interinali italiani, ossia sono prevalentemente uomini e mediamente adulti (Ires, 2003; Iacus, Porro e Vezzulli, 2004). Infine, i lavoratori interinali hanno per lo più livelli di studio medi e medio – bassi (soprattutto scuola dell’obbligo e diploma di scuola media – superiore) e le donne sembrerebbero in media più scolarizzate degli uomini (Ires, 2005).

Nel seguito si analizza in dettaglio il profilo dei lavoratori interinali in provincia di Milano, utilizzando lo specifico data set dei lavoratori che contiene 58.109 soggetti a cui sono associati le 108.248missioniinterinali iniziate nel corso dell’anno 2006. Da questi

dati è possibile estrapolare informazioni relativamente al genere, l’età, la cittadinanza e il livello di istruzione.

I lavoratori interinali in provincia di Milano sono per il 52,1% uomini e per il 47,9% donne; sebbene sussista una leggera prevalenza del genere maschile nel comparto dell’interinale si osserva un’elevata presenza delle donne tipica delle regioni del Nord - Italia.

Tabella 4.7: distribuzioni dei lavoratori interinali per genere Frequenza Percentuale Genere Maschio 30265 52,1% Femmina 27838 47,9% Dato mancante 6 0,0% Totale 58109 100,0% Fonte: CRISP (2006)

Rispetto alla distribuzione dei lavoratori interinali per classe di età, anche in provincia di Milano i dati confermano una maggiore incidenza delle classi di età più giovani. Nel 2006 il 55% dei lavoratori coinvolti da almeno una missione di lavoro interinale ha meno di 30 anni e quasi il 30% ha meno di 25 anni. Un altro 30% è rappresentato da lavoratori con un’età compresa tra i 30 e i 39 anni. Il peso comunque significativo delle fasce di lavoratori di età più avanzata (il 15% dei lavoratori interinali ha più di 40 anni) è in linea con quanto segnalato dalle fonti nazionali oggi disponibili, che mostrano un progressivo spostamento dell’interinale verso le classi di popolazione più adulta87.

Tabella 4.8: distribuzione dei lavoratori interinali per classi di età Classi di età Frequenza Percentuale

15-19 2886 4,97 20-24 14490 24,94 25-29 14472 24,90 30-34 10563 18,18 35-39 6468 11,13 40-44 4505 7,75 45-49 2693 4,63 > 50 2032 3,50 Totale 58109 100% Fonte: CRISP (2006)

Nonostante il territorio di Milano si caratterizzi per un livello di sviluppo economico superiore a molte parti d’Italia, i lavoratori impiegati nell’interinale sono in possesso di

87 Analisi svolte sui dati CRISP hanno messo in evidenza che, anche qualora si confrontino le distribuzioni per età dei lavoratori interinali e delle altre categorie di lavoratori in provincia di Milano (persone interessate da avviamenti con tipologie di contratti diversi dal lavoro interinale) emerge che l’età media dei primi risulta significativamente più bassa.

titoli di studio mediamente bassi. Il 42% degli interinali in provincia di Milano ha solo la licenza media, il 31,7% ha conseguito un diploma di scuola superiore mentre soltanto il 9,2% ha un titolo universitario o post universitario (il restante 4% ha conseguito un titolo di formazione breve o istruzione professionale). Nell’interpretazione di questi dati occorre tenere presente la quota di dati mancanti relativamente al titolo di studio che risulta pari al 33% cui si aggiunge un 7% di casi in cui il titolo non è specificato.

Vale la pena, infine, sottolineare che i potenziali lavoratori interinali, cioè quelli che si rivolgono alle agenzie di somministrazione, sono relativamente più istruiti di quelli che poi effettivamente ottengono una missione. Dalla ricerca Ires (2005) emerge, ad esempio, che tra coloro i quali si rivolgono alle agenzie per il lavoro siano prevalenti quelli che hanno un diploma (64,2%), mentre quasi il 30% ha un titolo di studio basso (licenza elementare o media). Pochi sono quelli in possesso di una laurea (6,6%). E’ ipotizzabile dunque che anche i giovani più scolarizzati tentino di trovare un lavoro attraverso le agenzie di somministrazione, ma di fatto, sono le persone con più bassi titoli di studio ad avere maggiori chance occupazionali nell’interinale. Ciò è riconducibile, da una parte alle ragioni che spingono le aziende a rivolgersi alle agenzie, che, come abbiamo visto, richiedono prevalentemente profili medio - bassa, dall’altra dalla maggiore selettività di chi è più scolarizzato il quale oltretutto ha maggiori probabilità di ricevere altre proposte lavorative.

Tabella 4.9: distribuzione dei lavoratori interinali per titolo di studio Titolo di studio Frequenza Percentuale

Licenza media 16380 42.1%

Formazione professionale breve,

istruzione professionale 2483 6.4% Diploma scuola superiore 12343 31.7%

Diploma universitario 469 1.2%

Laurea - post laurea 3118 8.0%

Titolo non specificato 4135 10.6%

Totale 38928 100.0%

Dato mancante 19181 33.0%

Totale complessivo 58109 -

Fonte: CRISP (2006)

Anche in provincia di Milano, come in Italia, sussistono alcune differenze tra gli uomini e le donne come dimostrano le analisi congiunte per genere, età e titolo di studio. Le lavoratrici interinali sono tendenzialmente più adulte degli uomini; gli uomini sono più presenti nelle classi di età più giovani, 15-24 anni, mentre le donne prevalgono nelle coorti immediatamente successive, 25-34 anni; le donne sono inoltre presenti in misura maggiore rispetto agli uomini nelle coorti di età oltre i 35 anni.

Le donne sono anche più istruite, mediamente, rispetto agli uomini. Di queste il 25% è in possesso del diploma di scuola media superiore contro il 18% degli uomini e il 24% ha solo la licenza media contro il 33% degli uomini; le donne sono presenti poi in misura maggiore anche tra coloro che posseggono una laurea.

Fonte: CRISP (2006)

Figura 4.2: distribuzione percentuale dei lavoratori interinali per genere e livello di istruzione

Fonte: CRISP (2006)

Uomini e donne si distinguono anche per le aree socio lavorative occupate nell’interinale (Carmignani, Rustichelli, 2001). Guardando le distribuzioni delle missioni per genere, qualifica e settore produttivo si osserva infatti come le donne sono occupate principalmente nei settori del terziario e ricoprono professioni impiegatizie o professionalità qualificate nelle attività commerciali e nei servizi. Al contrario gli uomini sono più spesso impiegati nei settori dell’industria, dell’estrazione e della fabbricazione e ricoprono professioni prevalentemente operaie e non qualificate.

Fonte: CRISP (2006)

Figura 4.4: distribuzione percentuale delle missioni per genere e settore produttivo

Fonte: CRISP (2006)

Come anticipato, un aspetto che contraddistingue il lavoro interinale in Italia si riferisce alla presenza significativa di lavoratori immigrati. In provincia di Milano l’86,3% dei lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale nel 2006 è di origine italiana contro il 13,7% degli stranieri (come nel caso del titolo di studio, anche rispetto alla cittadinanza il dato amministrativo è viziato dalla presenza di un numero consistente di dati mancanti, il 20,7%). Di questi il 30,7% è di origine asiatica, il 26,8% africana e il 24% è composto da cittadini europei.

La popolazione straniera interinale si distingue da quella italiana per alcune caratteristiche anagrafiche. I lavoratori stranieri sono in prevalenza uomini, mediamente più adulti: il 65,2% degli stranieri è maschio contro il 48,3% degli italiani e il 65% ha un’età superiore ai 30 contro il 43,4% degli italiani.

Tabella 4.10: distribuzione dei lavoratori interinali per cittadinanza Cittadinanza Frequenza Percentuale

Italiana 39771 86.30% Straniera 6328 13.70% Totale 46099 100.00% Dato mancante 12010 20,7% Totale complessivo 58109 - Fonte: CRISP (2006)

Tabella 4.11: distribuzione dei lavoratori interinali stranieri per paese di origine Continente Frequenza Percentuale

Asia 1944 30,72

Africa 1700 26,86

Europa 1513 23,90

America meridionale 719 11,36 America settentrionale e centrale 450 7,11

Oceania 2 0,031

Totale 6328 100,00

Fonte: CRISP (2006)

Tabella 4.12: distribuzione percentuale degli interinali per cittadinanza e classi di età Cittadi

nanza Classi di età

15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 > 50 Totale Italiana 5,9% 26,7% 24,1% 17,4% 10,4% 7,3% 4,6% 3,7% 100,0% Stranier a 2,6% 11,3% 21,1% 23,4% 19,4% 12,8% 5,8% 3,6% 100,0% Dato mancante 3,2% 26,2% 29,7% 18,1% 9,3% 6,7% 4,0% 2,9% 100,0% Totale 5,0% 24,9% 24,9% 18,2% 11,1% 7,8% 4,6% 3,5% 100,0% Fonte: CRISP (2006)

L’analisi dei profili dei lavoratori interinali occupati in provincia di Milano appaiono in linea con i risultati delle indagini più recenti condotte a livello nazionale e permettono di sintetizzare quanto segue. Gli interinali sono prevalentemente italiani, giovani (il 55% ha meno di 35 anni) e con livelli di istruzione medio bassi. Gli uomini sono per la maggior parte molto giovani con un livello di scolarità bassa (licenza media), sono occupati nei settori dell’industria e ricoprono principalmente professioni operaie e poco qualificate. Le donne sono più adulte e mediamente più istruite degli uomini, lavorano nei settori tipici del terziario e svolgono prevalentemente mansioni di tipo impiegatizio o ricoprono professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi. Gli interinali di

origine straniera, che rappresentano il 13% dell’occupazione interinale totale (nel 2006), infine, si differenziano dalla popolazione di interinali italiani in quanto risultano prevalentemente maschi e mediamente più adulti.