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Proteggere gli altri utenti della strada Le problematiche nella prevenzione di LM ed

altri infortuni per gli utenti stradali vulnerabili (motociclisti, pedoni, ciclisti) sono complesse e si basano su interventi comportamentali congegnati per ridurre il rischio di incidenti e per fornire ambienti stradali sicuri che assicurano la separa- zione appropriata fra pedoni e ciclisti dai veicoli.

Queste problematiche sono particolarmente urgenti nei paesi a basso e medio reddito dove il livello di motorizzazione sta aumentando rapida- mente anche se il mezzo principale di trasporto rimane il camminare, andare in bicicletta o con veicoli poco sicuri come i furgoncini strapieni privi di sistemi di sicurezza per gli occupanti (9). Questo elevato volume di traffico si associa ad un aumentato rischio di incidente, ed il problema è maggiore se lo sviluppo delle infrastrutture va a rilento. In questo contesto il trasferimento delle tecnologie e l’adozione di interventi per “sistemi di sicurezza” hanno un notevole spazio di applicazione nel portare a rapide riduzioni della mortalità, morbilità e disabilità legata al traffico (44).

Tabella 3.2 Sintesi degli interventi per gli incidenti stradali Interventi che funzionano e

dovrebbero essere implementati in tutto il mondo

Promettenti, necessaria maggiore valutazione

Inefficaci o dannosi, dovrebbero essere scoraggiati

Legislazioni e rispetto delle leggi per guida in stato di ebrezza (includendo il limite di concentrazione di alcol nel sangue di 0,05 g/dl per tutti gli utenti della strada e più bassa per i neopaten- tati, l’utilizzo di alcoltest random, età minima per l’acquisto di bevande alco- liche, controllo dei punti vendita) (9)

Utilizzo di sedute rialzate per bambini che hanno superato l’età ed il peso massimo per entrare nei loro disposi- tivi auto specifici.

Educazione stradale non accompa- gnata dai cambiamenti legislativi o misure che rendono gli ambienti stra- dali o i veicoli più sicuri

Utilizzo delle cinture di sicurezza (36) Educazione scolastica per i guidatori

(37,38) Utilizzo dei sistemi di tenuta per bam-

bini (35) Mettere neonati o bambini su un sedile con l’airbag (39)

Caschi per motociclisti (34,40) Stabilire e far rispettare i limiti di velo- cità (includendo l’uso degli autovelox, limitare la velocità nei pressi delle scuole, ospedali, ecc.)

Luci di marcia diurna per i motocicli (9) Progettare le strade per separare pedoni e veicoli a due ruote dalle auto- mobili e veicoli più pesanti (9,12,41) Misure di controllo del traffico per zone ampie (42)

Sistema graduato a punti per conse- guire la patente di guida (43)

Cadute

Oltre agli incidenti stradali, le cadute contribu- iscono notevolmente alle LM. Sono stati indivi- duati quattro modalità che provocano LM, vale a dire:

cadute a pari livello (ad es. praticare sport,

inciampare su di un tappeto, cadere mentre

si porta un peso pesante [vedi Riquadro 3.2]);

cadute da altezze minori di un metro (ad

es. cadere dalle scale, cadere da un muretto basso);

cadute da altezze di un metro o più (ad es.

cadere da un palazzo o da un cavallo);

essere colpiti da un oggetto che cade (ad es.

frana di un pozzo minerario).

Molte cadute gravi capitano sul luogo di lavoro o durante gli sport, o in abitazioni o residenze poco sicure. In casa, le cadute possono verificarsi

sulle scale o a causa di altri ostacoli, e sono par- ticolarmente frequenti nelle persone anziane e molto giovani. La prevenzione delle cadute può essere migliorata apportando modifiche agli ambienti in cui vivono le persone anziane, come l’eliminazione del disordine, di tappeti rovinati e di pavimenti irregolari e fornendo buona illu- minazione, corrimani e sedili, servizi igienici e letti di altezza adeguata (48). I programmi per la valutazione dell’equilibrio possono identificare chi è a rischio e possono condurre all’implemen- tazione di misure che migliorano l’equilibrio e prevengono cadute, come categorie di esercizi e fornitura di apparecchi assistivi appropriati (ad es. deambulatori) e l’educazione degli utenti sul loro utilizzo e manutenzione.

La prevenzione delle cadute include la modi- fica dell’ambiente, la messa in atto delle leggi e dei regolamenti, l’educazione della popola- zione per quanto concerne il rischio, e fornendo

Riquadro 3.2 Cadute durante il trasporto di un carico sulla testa

In molti paesi a basso reddito le persone trasportano carichi sulla testa. I facchini trasportano regolarmente carichi sulla testa che pesano fino a 100 Kg. Questa pratica è stata osservata in Bangladesh (45), Ghana (46) e Sierra Leone (47). In Bangladesh le persone che subiscono LM cervicale causata da cadute durante il trasporto di un carico pesante sulla testa – in molti casi si tratta di prodotti agricoli, fertilizzanti o riso – sono spesso uomini giovani poveri che lavorano come facchini e agricoltori.

Il rischio di LM dovuto alle cadute durante il trasporto di un carico pesante sulla testa è molto maggiore per i facchini nuovi e senza esperienza, per i bambini, e quando il carico eccede i 50 Kg (45).

Visto che il facchino o la facchina deve sempre mantenere la testa eretta per mantenere l’equilibrio del carico, è molto difficile per lui/lei guardare la strada o il sentiero che sta percorrendo. Superfici irregolari o scivolose spesso causano cadute. Il sessanta percento dei casi accadono in zone rurali, sul terreno agricolo o su percorsi fangosi. L’individuo che cade perde l’equilibrio e la combinazione della forza della caduta e della forza del carico pesante ha come risultato un incidente ad alta energia. La persona non riesce a togliere il carico pesante dalla propria testa, o non riesce a controllare il movimento anormale del collo causato dal peso e dal momento meccanico del carico. Questo effettivamente trasforma una caduta a bassa energia in una caduta ad alta energia, con conseguente LM. I governi possono facilmente trascurare la portata di questo problema, perché questi infortuni normalmente acca- dono in comunità rurali e colpiscono individui poveri che non hanno alcuna influenza. La disoccupazione è spesso diffusa e i lavoratori infortunati vengono rimpiazzati facilmente. La portste dell’effetto di queste lesioni sull’individuo e sulle loro famiglie è comunque incommensurabile.

La prevenzione può essere ottenuta attraverso il passaggio a metodi alternativi di trasporto dei carichi. Le carriole possono trasportare carichi più pesanti e sono resistenti e più sicure. La promozione della carriola come alternativa deve essere regolamentata e supportata dal governo, e possibilmente anche sussidiata per renderla un’alternativa allettante per i datori di lavoro.

un’immediato trattamento dopo la caduta. La sin-

tesi degli interventi sono riportati nella Tabella 3.3.

Il processo di identificare situazioni nelle quali ci sia spazio per la prevenzione degli infor- tuni nel contesto occupazionale, comporta l’at- tenta analisi sia della meccanica che è alla base delle cadute sia della sequenza degli eventi che alla fine determina gli infortuni.

Violenza

L’utilizzo di armi da fuoco (usate sia per aggres- sione, che per autolesionismo o senza intenzio- nalità) è una delle cause più comuni di lesione al midollo spinale, con l’Africa sub-sahariana che detiene la percentuale registrata più alta nel mondo di LM legata alla violenza (38% di tutti i casi di LM) (52). Coltelli ed altri oggetti taglienti possono anche essere utilizzati per inflig- gere lesioni penetranti che determinano LM (53). Sono stati segnalati anche danni al midollo spi- nale risultanti da esplosioni di bombe (54). Una

piccola percentuale di cadute dall’alto sono anche dovute a autolesionismo intenzionale.

Ci sono prove che suggeriscono, come ci si aspetterebbe, una tendenza ad avere una percen- tuale minore di violenze da armi da fuoco nelle giurisdizioni dove la legge sulle armi è restrittiva e il numero di possessori di armi è limitato. Le restrizioni sulle licenze per il possesso armi e le politiche della loro compravendita – compresi i divieti, i regimi di concessione, l’età minima per gli acquirenti, il controllo di precedenti – sono state implementate e sembrano essere efficaci in paesi come Australia, Austria, Brasile e Nuova Zelanda. Studi condotti in Colombia ed in El Salvador indicano che l’applicazione dei divieti sul portare armi da fuoco in pubblico può ridurre il tasso di omicidi (55). Inoltre sono necessarie strategie diversificate per ridurre la domanda, ad esempio, di pistole, per distogliere i giovani vulnerabili a far parte di bande.

Per quanto riguarda coltelli ed altri oggetti affilati, i governi hanno bisogno, oltre alle misure di controllo, di ampie strategie che riducano i

Tabella 3.3 Sintesi degli interventi sulle cadute Categoria cadute Interventi che funzionano

e dovrebbero essere implementati in tutto il mondo Promettenti, necessaria maggiore valutazione Inefficaci o dannosi, dovrebbero essere scoraggiati

Cadute a pari livello Pavimenti in ordine e privi di

tappeti rovinati, fornire una buona illuminazione, cor- rimano e mobili di altezza appropriata

Programmi educativi che intervengono in maniera isolata

Cadute da più di un metro di altezza, ad es. grattacieli, tetti, alberi

Protezione sulle finestre dei grattacieli, barriere sui tetti (49)

Macchine agricole sicure*

Imposizione di regolamento per gli edifici (50)

Educazione dei genitori con bambini piccoli sul rischio di cadute in relazione a pro- dotti specifici (51)

Programmi educativi che intervengono in maniera isolata

Colpiti o schiacciati da un oggetto pesante, ad es. tra- sporto di oggetti sul capo

Carriole dove applicabili Regolamenti sul posto di lavoro che limitano il peso trasportato sul capo e l’età dei lavoratori*

* Gli interventi probabilmente non sono applicabili in tutti i contesti, soprattutto nei paesi a basso reddito dove le leggi del lavoro potrebbero essere scarse o non applicate.

fattori socio-economici che sono alla base dell’u- tilizzo violento di queste armi. C’è meno evidenza sull’impatto degli sforzi effettuati per ridurre la violenza associata associata all’uso di oggetti come ad esempio coltelli, rispetto all’impatto degli sforzi per ridurre la violenza associata alle armi da fuoco. Fino ad adesso le autorità competenti si sono coalizzate su misure simili a quelle in uso per il controllo delle armi da fuoco. Nel Regno Unito queste includono riforme legislative (ad es. divieti sui coltelli a serramanico, un’età minima per l’acquisto), l’applicazione più rigida delle leggi (iniziative di “ferma e perquisisci”) ed amnistie per le armi. Tuttavia, gli effetti di queste misure non sono ancora chiari (55).

Le strategie per prevenire la violenza, oltre a quelle che puntano alla riduzione di accesso a mezzi letali come le pistole ed i coltelli descritti in precedenza, comprendono le seguenti: svi- luppare relazioni sicure, stabili e amorevoli fra i bambini ed i loro genitori e badanti per preve- nire il maltrattamento minorile ed altre forme di violenza che si sviluppano negli anni; insegnare ai bambini ed agli adolescenti come agire per prevenire il coinvolgimento futuro nella violenza giovanile; ridurre l’accesso e l’utilizzo nocivo di alcol, che è un fattore di rischio per tutte le forme di violenza; promuovere l’equità fra i generi per prevenire la violenza contro le donne; cambiare le normative culturali e sociali che sostengono

la violenza; creare programmi per identificare, assistere e sostenere le vittime.