• Non ci sono risultati.

I L SETTORE BANCARIO IN I TALIA

CAPITOLO II – L E CONCENTRAZIONI TRA BANCHE

2.1 I L SETTORE BANCARIO IN I TALIA

Il sistema bancario italiano è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da repentini e profondi mutamenti che hanno spinto gli istituiti bancari verso un radicale processo di trasformazione e verso la ricerca di nuovi equilibri gestionali. Nel corso degli anni Novanta i sistemi finanziari dei principali paesi industrializzati hanno affrontato una fase di profonda trasformazione strutturale. Diminuisce il numero di intermediari finanziari, aumenta la concentrazione dei mercati, si estendono le integrazioni tra settori dell’attività finanziaria, si modifica il peso relativo delle principali aree di servizi finanziari e la competitività del sistema è caratterizzata dalla presenza di competitors afferenti a settori non finanziari.

Dal punto di vista strutturale, si è verificata una costante diminuzione delle banche insediate in Italia104. Nello specifico, nel corso del 2000 il numero delle banche è ancora diminuito, passando da 876 a 841. La flessione riguarda in prevalenza la categoria delle banche di credito cooperativo, scese da 531 a 499. La tendenza alla concentrazione si rileva anche nelle altre banche, per effetto della dinamica dei gruppi: questi sono diminuiti da 79 a 74, ma il numero delle banche italiane al loro interno è salito da 208 a 217. Le banche popolari sono passate da 49 a 44. Alla fine del 2000 la loro quota di mercato si attestava al 12 %; quella delle banche di credito cooperativo al 4%. Tra gli intermediari non bancari continua a registrarsi, soprattutto nell’ambito dei gruppi bancari e assicurativi, un incremento del numero delle società di gestione del risparmio (da 85 a 99) a fronte di un’ulteriore riduzione delle società di intermediazione mobiliare (da 183 a 171). Le società iscritte nell’elenco di cui all’art. 106 del Testo unico bancario (decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385), che svolgono attività finanziarie e prestano servizi di pagamento, sono aumentate da 1.339 a 1.357; di queste, 211 sono iscritte nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del Testo unico bancario e sono pertanto sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia.

104 Per un approfondimento sulle categorie di intermediari finanziari non bancari si rinvia, tra gli altri, a

L’evoluzione della struttura del sistema bancario continua a evidenziare un trend in diminuzione. Il numero delle banche operanti sul territorio si è contratto ulteriormente nel tempo passando dalle 841 unità nel 2000 alle 784 unità nel 2005. in realtà nell’ultimo anno c’è stato un leggero incremento e il numero delle banche è aumentato passando da 778 unità nel 2004 a 784 nel 2005 (si veda in proposito la tabella 2.1). Tabella 2.1 – La struttura del sistema finanziario italiano

Tipo di intermediario 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Banche 841 830 814 788 778 784 di cui: banche spa 240 252 253 244 237 243 banche popolari 44 44 40 38 37 36 Banche di credito coop 499 474 461 445 439 439 succursali di banche estere 58 60 60 61 60 66 Società di Intermediazione Mobiliare 171 162 153 132 115 108 SGR e Sicav 101 132 142 153 162 182 Società finanziarie iscritte nell’elenco ex art. 107 del TU 211 263 316 359 376 409 Altri intermediari vigilati (1) - - - - 2 2

(1) Bancoposta e Cassa depositi e prestiti

Fonte: Rielaborazione propria su dati Banca d’Italia, anni vari

Nonostante l’evidente cambiamento strutturale, il sistema finanziario italiano risulta essere connaturato da un elevato numero di banche sul territorio rispetto alle altre tipologie di intermediari non bancari. Nel 2005 le banche costituivano, infatti, il 52,79%, rispetto al 7,27% delle SIM e al 12,26% delle SGR e delle SICAV (si veda in proposito il grafico 2.1).

Grafico 2.1 – La composizione del sistema finanziario italiano (valori percentuali) 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Banche

Società di Intermediazione Mobiliare SGR e Sicav

Società finanziarie iscritte nell’elenco ex art. 106 del TU Altri intermediari vigilati (1)

Fonte: Rielaborazione propria su dati Banca d’Italia, anni vari

Alla fine del 2005 il sistema finanziario italiano era costituito da 784 banche105, 108 società di intermediazione mobiliare (SIM), 179 società di gestione del risparmio (SGR), 3 società di investimento a capitale variabile (Sicav), 409 altre società finanziarie iscritte nell’elenco previsto dall’art. 107 del Testo unico bancario (TUB), nonché dalla divisione Bancoposta di Poste Italiane SpA e dalla Cassa depositi e prestiti. Rispetto al 2004, è aumentato il numero delle succursali di banche estere, delle SGR e degli intermediari ex art. 107; sono diminuite le SIM (si veda la tabella 2.2)

105 La diffusione delle banche sul territorio nazionale varia dal punto di vista della localizzazione

geografica. Nel primo trimestre del 2006 si nota una prevalenza di banche e sportelli nell’Italia del Nord, in particolare, la regione che evidenzia una presenza capillare di banche e sportelli è la Lombardia con circa il 24% rispetto al valore complessivo, seguita dal Trentino Alto Adige che ospita il 14% delle banche nazionali. Per ulteriori approfondimenti sui dati relativi alla struttura del sistema bancario italiano si consultino i Bollettini Statistici predisposti dalla Banca d’Italia. Per una visione completa della struttura del sistema bancario meridionale si veda, fra gli altri, Panetta, 2004.

Tabella 2.2 – La variazione della struttura del sistema bancario 2004-2005

31 dicembre 2004 31 dicembre 2005 Numero intermediari Numero intermediari Tipo intermediario Inclusi

nei gruppi Non inclusi nei gruppi

Totale Inclusi nei gruppi Non inclusi nei gruppi Totale Gruppi bancari 83 85 Banche 227 551 778 230 554 784

di cui: banche spa 198 44 242 201 42 243

banche popolari 18 19 37 18 18 36

banche di credito cooperativo 11 428 439 11 428 439

Succursali di banche estere 60 60 66 66

Società di intermediazione mobiliare

25 90 115 23 85 108

Società di gestione del risparmio e Sicav

69 93 162 61 121 182

Società finanziarie iscritte nell’elenco ex art. 106 del TUB

213 1.306 1.519 215 1.362 1.577

di cui: iscritte nell’elenco speciale

ex art. 107 del TUB

98 278 376 101 308 409

Altri intermediari vigilati (1) 2 2 2 2 (1) Bancoposta e Cassa depositi e prestiti.

Fonte: Banca d’Italia, 2006, p. 301

Per quanto concerne la numerosità dei gruppi bancari, nel 2005, essi risultano pari a 85 e includono complessivamente 230 banche italiane, 84 tra SGR e SIM e 215 società finanziarie italiane.

Una visione completa della struttura del sistema bancario italiano non può prescindere dal porre in luce il grado di internazionalizzazione che caratterizza le banche nazionali, ossia la loro presenza all’estero. In particolare, dalla consultazione dei dati riportati nelle pubblicazioni della Banca d’Italia relative all’anno 2005, emerge che è aumentata la proiezione internazionale degli intermediari italiani e la presenza di operatori esteri sui mercati nazionali. Alla fine del 2005 i gruppi italiani presenti all’estero erano 25, come nel 2004. Considerando anche gli effetti dell’acquisizione del gruppo HVB da parte di UniCredito Italiano, il sistema bancario nazionale operava all’estero con 71 succursali e 115 filiazioni; la quota dell’attivo totale del sistema riferita all’estero si commisurava al 25%, di cui circa il 90% relativa a filiazioni (si veda in proposito la tab. 2.3).

Tabella 2.3 – Presenza all’estero delle banche italiane

31 dicembre 2004 31 dicembre 2005

Area geografica

Succursali Filiazioni Succursali Filiazioni

Europa 42 65 41 61 Austria 1 - 2 - Belgio - 1 - 1 Bosnia ed Erzegovina - 1 - 1 Bulgaria - 1 - 1 Croazia - 6 - 5 Francia 6 6 6 4 Germania 5 3 5 2 Grecia 1 - 1 - Irlanda - 3 - 3 Lussemburgo 3 12 2 14 Paesi Bassi 1 - 1 - Polonia - 1 - 1 Principato di Monaco - 2 - 2 Regno Unito 12 1 11 - Repubblica Ceca - 1 - 1 Slovacchia - 2 - 2 Romania 7 2 8 2 Russia - 1 - 1 San Marino - 2 - 2 Spagna 5 1 4 1 Svizzera - 16 - 15 Turchia 1 - 1 - Ucraina - 1 - 1 Ungheria - 2 - 2 Africa - 2 - 1 Liberia - 1 - - Madeira 1 1 America centro-settentrionale 12 5 11 3 Antille Olandesi 1 Bahama 1 1 Isole Cayman 1 3 1 2 Stati Uniti 10 1 9 1

America del Sud – 3 – 3

Argentina 1 1 Perù 1 1 Uruguay 1 1 Asia 21 - 19 - Cina 3 - 3 - Giappone 3 - 3 - Hong Kong 6 6 Libano 5 - 5 - Singapore 4 - 2 - Totale 75 75 71 68

I principali mercati di sbocco dei gruppi nazionali rimangono quelli dell’Europa orientale, obiettivo delle strategie di sviluppo commerciale negli ultimi anni; si sono aggiunti, per effetto dell’operazione di UniCredito, i mercati tedesco e austriaco. In Croazia la quota degli intermediari di proprietà di gruppi italiani rappresenta circa la metà del sistema bancario nazionale, mentre in altri paesi (Slovacchia, Bulgaria, Polonia e Austria) gli intermediari italiani dispongono di quote rilevanti, che si aggirano intorno al 20%. Rimane ancora limitata la presenza italiana nei principali paesi dell’Europa occidentale.

2.2 IL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO: LE CAUSE DEL