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L’ultima amministrazione Abe

3. Difesa e Sicurezza: il Giappone e la corsa al riarmo

3.7 L’ultima amministrazione Abe

Il 22 ottobre 2017 Shinzo Abe è stato riconfermato alle elezioni della Camera dei rappresentanti, la Camera Bassa del Parlamento. Il Partito Liberal Democratico ha ricevuto la maggioranza dei due terzi della Camera, necessari per modificare la Costituzione.

È sempre in questa direzione che il premier ha deciso di dirigersi e soprattutto la sua politica si concentra sul raggiungimento di una posizione imponente per il Giappone in materia di sicurezza e di difesa, facendogli acquisire una maggiore flessibilità militare. Inoltre il premier vorrebbe supportare e rafforzare le alleanze con altri paesi oltre agli USA, come il Regno Unito e l’Australia. Si dà il caso che con il primo il Giappone stia pianificando la creazione di indumenti adatti alla protezione per un’eventuale guerra chimica, mentre l’Australia si appoggia alla strumentazione altamente tecnologica del Giappone per migliorare la difesa della sua flotta sottomarina38.

La strategia militare del Giappone negli ultimi anni mira a rafforzare anche le attrezzature di sorveglianza, motivo per cui le forze giapponesi sono dotate di nuovi radar molto efficienti e più reattivi rispetto a quelli utilizzati precedentemente. Sono stati fatti investimenti anche nella tecnologia spaziale, in vista di una minaccia temibile quale è la Cina.

Diverse sono le tecnologie e gli armamenti di cui si è servito il Giappone negli anni di questo mandato. Tra quelli di rilievo si trova innanzitutto il nuovo cacciabombardiere stealth

Lockeheed Martin F-35 Lighting II, per le Forze di Autodifesa Aerea (JASDF), che

rappresenta il velivolo più avanzato di quinta generazione.

Le Forze di Autodifesa terrestre (JGSDF) invece, hanno introdotto alcuni mezzi che hanno migliorato la capacità di combattimento, come il carro armato Type 10, di cui nel 2017 ne contava 68 esemplari. Questi sono dotati di un cannone a caricamento automatico e vantano una avanzata tecnologia elettronica. Inoltre, le Forze di Autodifesa marittima (JMSDF) sono fra le più attrezzate al mondo e già nel 2017 contavano circa 50 grandi unità da combattimento39. I mezzi di rilievo sono soprattutto i cacciatorpedinieri dotati di sistema

38 Stefania Massari, Giappone: il riarmo del pacifista, 31 Agosto 2017. Consultabile al sito web: https://www.lindro.it/giappone-il-riarmo-del-pacifista/

39 Tiziano Ciocchetti, Il ritorno sulla scena mondiale del Sol Levante, 27 Ottobre 2017. Consultabile al sito web: http://www.difesaonline.it/mondo-militare/il-ritorno-sulla-scena-mondiale-dellimpero-del-sol-levante

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AEGIS40, la già nominata DDH-183 Izumo e la DDH-184 Kaga41. In questo modo le forze giapponesi hanno la possibilità di esercitarsi con le forze statunitensi. Una delle esercitazioni è stata organizzata nell’agosto 2017 sul Monte Fuji della durata di cinque giorni, in cui era coinvolto un gran numero di uomini e di mezzi, tra cui 80 carri armati, 20 velivoli e 700 veicoli militari. Le immagini riportate dai media hanno fatto ripensare ad anni ormai lontani, anche se le esercitazioni congiunte con gli Usa non risultavano più essere una totale novità42. In definitiva l’esercito del Giappone si può considerare più ristretto rispetto a quello degli altri Stati, ma vanta delle migliori attrezzature e tecnologie militari del mondo. Questo è composto, secondo quanto registrato nell’agosto del 2017, da circa 2850 veicoli blindati, 700 carri armati e 100 proiettori missilistici. Le JASDF sono invece composte da circa 1594 aerei, tra cui quelli di combattimento, cargo, elicotteri e aerei di addestramento. Le JMSDF possiedono una flotta di 131 navi, tra cui corvette, cacciatorpedinieri e sottomarini. Per quanto riguarda le armi nucleari la strada è più difficile da percorrere considerando la politica parecchio restrittiva rispetto a questo argomento, ma non è detto che in futuro il Giappone non potrà tornarne in possesso viste le minacce presenti nell’area del Pacifico. Proprio per fare fronte a queste minacce, infatti, il Ministero della Difesa richiede una spesa sempre più alta per rafforzare le proprie risorse. Il bilancio richiesto per l’anno fiscale 2018/2019 era di circa 40 miliardi di euro, che corrispondeva ad un aumento del 2,54% rispetto all’anno precedente, continuando ad incrementare di anno in anno. Il tutto servirebbe sì a contrastare e a rispondere alle minacce di Cina e Corea del Nord, ma anche, secondo quanto affermato dal Dipartimento di Stato americano, ad espandere il ruolo del Giappone nell’alleanza con Washington43.

Importante, infatti, è l’interesse del Ministero della Difesa giapponese (MOD) per la ricerca destinata alle nuove tecnologie, che già nel 2016 aveva stanziato dei fondi a questo scopo. Questo non avrebbe dovuto suscitare molto scalpore vista la direzione di Abe nel corso dei suoi mandati, ma la notizia aveva provocato una polemica nell’opinione pubblica interna, poiché contraria all’orientamento “pacifista” del paese.

40 Sistema di combattimento integrato per unità navali sviluppato dalla statunitense RCA e successivamente acquisito dalla General Electric e poi dalla Martin Marietta, a sua volta assorbita nel 1995 nella Lockheed Martin che è quindi diventata responsabile del programma.

41 Unità portaeromobili da 27.000 tonnellate a pieno carico e lunghe 248 metri.

42 Giappone, iniziano le esercitazioni militari congiunte con gli USA, 25 Agosto 2017. Consultabile al sito web: https://www.lindro.it/235012-2/

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Il progetto chiamato ImPACT è costituito da un programma quinquennale, per cui sono stati stanziati circa 4 miliardi e mezzo di dollari. Inoltre, per le modalità operative faceva riferimento alla DARPA44, Agenzia del governo americano incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie in campo militare, che indicava palesemente quale modello il Giappone ha intenzione di seguire. Tutto questo rende esplicita la volontà del Giappone di ritornare sullo scenario internazionale come potenza militare e anche il governo di Washington ora spinge affinché assuma un ruolo di riferimento nell’area sud asiatica45.

Dell’amministrazione Abe restano ancora in sospeso alcune questioni, come ad esempio la modifica della Costituzione che era prevista entro il 2020, ma già nel maggio 2017, quando il primo ministro Shinzo Abe annunciò la riforma della Costituzione giapponese, fu compiuta un’indagine dalla rivista nazionale The Asahi Shimbun, il cui esito dimostrava che il 58% degli elettori era contrario. La proposta di riforma, come la volta precedente, riguardava principalmente l’articolo 9. Il primo ministro aveva proposto di eliminare i primi due paragrafi entro il 2020, eliminando così l’espressa rinuncia del Giappone a possedere forze militari, riconoscendo uno status effettivo alle Forze di Autodifesa. Il tasso di approvazione dell’amministrazione Abe mostrò una discesa, provocato anche da alcuni scandali emersi relativi alla sua amministrazione. Tra le sue motivazioni per ottenere consenso per la riforma c’era quello di dare un riconoscimento all’interno della Costituzione ai componenti delle Forze di Autodifesa, che rischiano le loro vite per proteggere il Paese. Questa affermazione però non era sufficiente a far accettare la riforma per il 55%, mentre il 37% in seguito a questa motivazione disse di poterla accettare. In questo modo i processi di modifica e di revisione della Costituzione e il progressivo aumento di sfiducia per l’amministrazione Abe, renderanno improbabile la riuscita entro i termini prefissati46.

Si aggiunge anche il fatto che alle ultime elezioni del luglio 2019, seppure abbia ottenuto quasi la metà dei voti, questi ancora una volta non sono stati sufficienti ad approvare la modifica della Costituzione. In ogni caso riuscire a raggiungere l’obiettivo diventa sempre più complicato se si pensa al fatto che, anche con la maggioranza dei voti, qualsiasi modifica

44 Defense Advanced Research Project Agency, istituita nel 1958.

45 Davide Migliore, Shinzo Abe, ministro della difesa giapponese, stanzia un fondo per la ricerca nelle

tecnologie militari, 30 Settembre 2015. Consultabile al sito web:

http://www.massacritica.eu/il-giappone-rimette-lelmetto/11089/

46 Alice Barberis, Giappone: 58% degli elettori contrari alla riforma costituzionale, in Sicurezza internazionale, 4 Maggio 2018. Consultabile al sito web:

https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2018/05/04/giappone-58-degli-elettori-contrari-alla-riforma- costituzionale/

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della Carta costituzionale deve raggiungere la maggioranza anche in un referendum popolare47.

Il governo di Abe, però, ha portato anche alcuni risultati positivi ben visibili. Innanzitutto, negli ultimi anni con il suo governo egli è riuscito a risollevare l’economia, ad aumentare il PIL ed a combattere l’inflazione, alzando la tassa sui consumi. Inoltre si è impegnato a stimolare la crescita del turismo e a migliorare il mercato del lavoro.

Nonostante le opinioni contrastanti dei partiti di opposizione e dell’opinione pubblica, la questione del riarmo sta cominciando ad essere avvertita quasi come una necessità. Si percepisce anche dal fatto che le Forze di Autodifesa stanno ricevendo una rivalutazione in senso positivo e si pensa che nel corso dei prossimi anni saranno rafforzate e ammodernate e costituiranno un simbolo dell’affermazione del Giappone nel XXI secolo. Questo ovviamente comporterà un coinvolgimento maggiore nelle future crisi internazionali48.

Infine, le ragioni di questa corsa al riarmo del Giappone riportano ai timori causati dalle tensioni nell’area del Pacifico, derivanti dal regime nordcoreano e dalla Repubblica Popolare Cinese. In relazione a quest’ultima, va fatto rifermento soprattutto alla contesa per le isole Senkaku, che, come vedremo meglio nel prossimo capitolo, dura ormai da alcuni decenni e costituisce una delle maggiori minacce alla stabilità e alla pace internazionale49.

47 Eric Johnston, Abe's push to amend Japan's Constitution faces uncertain future after Upper House vote, in

The Japan Times, 22 Luglio 2019. Consultabile al sito web:

https://www.japantimes.co.jp/news/2019/07/22/national/politics-diplomacy/abes-push-amend-japans- constitution-faces-uncertain-future-upper-house-vote/#.Xpx_lcgzbIU/

48 T. Ciocchetti, Il ritorno sulla scena mondiale del Sol Levante, op. cit. 49 R. Motta Sosa, Asia-Pacifico: il riarmo del Giappone, op. cit.

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CAPITOLO IV

4. Il ruolo strategico dell’alleanza bilaterale e delle basi statunitensi in

Giappone dopo la Guerra fredda