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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 12 dicembre 2010 Apertura di seduta Presidente

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12 dicembre 2010 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera. Allora iniziamo il Consiglio Comunale. Il numero è presente, facciamo Segretario l’appello.

Segretario Generale – appello nominale Punto n. 1)

MOZIONE DEI CONSIGLIERI RIGANTI E SILIPRANDI IN TEMA DI DISFUNZIONALITÀ LAVORI RIFACIMENTO VIA CAVALLOTTI E REALIZZAZIONE IMPIANTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA PIAZZA MANARA -

Presidente

Bene, affrontiamo il primo punto all’ordine del giorno: Mozione dei Consiglieri Riganti e Siliprandi in tema di disfunzionalità lavori rifacimento via Cavallotti e realizzazione impianto illuminazione pubblica piazza Manara. La parola alla Consigliera Siliprandi, che ha sottoscritto la mozione.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. È una mozione che in realtà ha seguito il nostro Enzo Riganti e comunque che io ho condiviso ovviamente, condiviso nel merito, perché sappiamo che il problema, soprattutto il problema di via Cavallotti è un problema annoso, è un problema che ha disturbato molto la città, che ha creato molto disagio nei confronti dei cittadini e anche dei commercianti, non solo disagio ma anche proprio danno materiale, un problema annoso che non si è risolto, perché sappiamo che con l’ultima variazione di Bilancio abbiamo dovuto prevedere altri soldi per risistemare la via Felice Cavallotti. Noi non crediamo, Enzo non credeva, anche nella rapidità che è stata invocata o promessa dall’Assessore per quanto riguarda la risistemazione speriamo definitiva di via Cavallotti.

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Quindi ci sentiamo presi in giro e pensiamo che i cittadini soprattutto vengono presi in giro per l’ennesima volta perché in realtà i lavori sono ancora da completare e i disagi non sono mai finiti. È chiaro che, mi rendo conto che l’Assessore dirà, in realtà è un problema che noi abbiamo ereditato, che non è colpa nostra e tutto quello che vuole, però comunque ci doveva essere prima di adesso un controllo e una definizione. Quindi noi non accettiamo che ancora si debba definire via Cavallotti e che ancora ci debbano essere dei disagi.

Un’altra cosa che è molto criticabile è il problema della piazza Manara, perché sappiamo che è stata ripavimentata recentemente;

effettivamente la pavimentazione è stata fatta bene, non c’è niente da dire, però sembra che non sia stata prevista una illuminazione adeguata. Io prima di continuare nella esposizione della mozione vorrei che l’Assessore in qualche maniera mi rispondesse soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione di piazza Manara. Quando Enzo Riganti ed io invitiamo la Sig.ra Sindaca, è chiaro che è un invito, non può essere certamente un dispositivo, perché è solo la Sig.ra Sindaca che può dimettere o non dimettere gli Assessori, certamente non siamo noi Consiglieri che possiamo decidere questo. Però l’invito lo possiamo fare, è legittimo, anche perché recentemente la Sig.ra Sindaca ha licenziato due Assessori e non abbiamo neanche ben capito il motivo, per cui voglio dire, siccome è abbastanza sua abitudine licenziare gli Assessori, allora visto che qui c’è una critica forte da fare all’Assessore Quadri, vediamo se la Sindaca ritiene di trattarlo come gli altri due Assessori che ha licenziato da pochi mesi; quindi è stata un po’

un’incongruenza tenere degli Assessori per 4 anni e poi licenziarli al quinto anno; così come potrebbe sembrare una incongruenza chiedere il licenziamento dell’Assessore Quadri, però visto che fa parte del modus operandi della Sindaca, per questo motivo noi abbiamo ritenuto di criticare fortemente questa Giunta, la Sindaca e quindi anche le scelte dell’Assessore e non solo dell’Assessore, ma di tutta la Giunta e del Sindaco, come dicevo prima. Grazie.

Presidente

Bene, la parola all’Assessore Quadri.

Assessore Quadri

Sì, siccome la Siliprandi sa già che cosa risponderò, lascio rispondere a Assolari per quanto riguarda la linea tecnica; poi sarà il Sindaco, se deciderà come rispondere alle mie dimissioni. Grazie.

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Allora, l’Arch. Assolari.

Arch. Assolari

Buona sera. Io mi sono preso alcuni appunti, quindi lo leggerò direttamente come l’ho scritto, sperando di chiarire questi due aspetti riguardo via Felice Cavallotti e piazza Manara. L’intervento di riqualificazione della via Cavallotti è iniziato con l’appalto nel mese di maggio del 2008 alla ditta Coges, che si è aggiudicata l’appalto, di Bergamo e in seguito all’andamento dei lavori l’Amministrazione Comunale ha proceduto in modo unilaterale con proprio provvedimento del 19.1.2010, di quest’anno, al recesso dal contratto a termini di Regolamento dei lavori pubblici. Il 12 febbraio di quest’anno il direttore dei lavori, l’Arch. Sergio ---- di Bergamo, accertava la completa rimozione dal cantiere di tutti i materiali dell’impresa e dichiarava quindi ultimati a quella data i lavori eseguiti dall’impresa Coges con la presa d’atto delle opere non eseguite, in quanto il recesso è avvenuto prima del completamento delle opere previste in contratto, per volontà dell’Amministrazione e delle opere non eseguite a perfetta regola d’arte, perché anche le elaborazioni non eseguite a perfetta regola d’arte e già contestate al direttore dei lavori, sono state prese in carico. E infatti la strada è stata riaperta proprio nel mese di febbraio di quest’anno interamente.

Il collaudatore incaricato dei collaudi dell’opera, l’Ing. Mario Mailoni di Bergamo, nel frattempo ha esperito numerosi sopralluoghi in contraddittorio con il direttore dei lavori e con l’impresa e per accertare la collaudabilità delle opere o la loro non collaudabilità, sulla base della documentazione agli atti dell’Amministrazione Comunale e in base anche ai riscontri effettuati sul posto. L’ingegnere collaudatore sta ultimando la raccolta della documentazione a cura dell’impresa e del direttore dei lavori, dopodiché consegnerà all’Amministrazione Comunale il certificato di collaudo dei lavori. Il direttore dei lavori già durante l’esecuzione e quindi col pagamento dei SAL, non ha accettato alcune lavorazioni eseguite dall’impresa, quali ad esempio il disallineamento dei pozzetti, dei chiusini per la raccolta delle acque piovane e l’errata posa della pavimentazione dei cubetti di porfido della sede stradale, del tratto che va dalla via Sen. Colleoni fino a via Cesare Battisti, in quanto dopo il recesso l’Amministrazione ha appaltato i lavori di completamento della via Felice Cavallotti nel tratto di monte, cioè quello da via Tiragallo a via Sen. Colleoni, lavori conclusi e consegnati all’Amministrazione senza alcuna contestazione.

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L’errata esecuzione della pavimentazione da parte della ditta Coges è stata anche rilevata dal responsabile del procedimento nella relazione trasmessa al collaudatore sul conto finale. Successivamente è stata assunta la decisione, proprio per rimuovere queste lavorazioni non effettuate a regola d’arte, di rifare la pavimentazione in cubetti di porfido e procedere alla nuova posa della pavimentazione riutilizzando per quanto possibile lo stesso materiale posato, cioè gli stessi cubetti di porfido. Ma effettuando la sigillatura, come ho avuto modo di dire anche in una volta precedente, con apposite resine che consentiranno la riapertura della strada al transito completo, anche dei mezzi pesanti, nel giro di 48 ore, anziché attendere i tempi di presa della boiacca di cemento.

L’appalto dei lavori di rifacimento della pavimentazione è in corso, cioè abbiamo inviato le lettere di invito a ditte specializzate nella posa e nella lavorazione delle pavimentazioni in pietra; stiamo attendendo le offerte da parte di queste ditte, poi procederemo all’apertura di queste offerte. Volevo aggiungere questo, che i costi dell’intervento di ripristino saranno recuperati attraverso l’applicazione delle detrazioni per danni di forza maggiore per vizi e difetti, delle lavorazioni contestate all’impresa appaltatrice dei lavori originari. La variazione di Bilancio che è stata chiesta a integrazione del capitolo di spesa era per avere la disponibilità da subito delle somme necessarie per riappaltare quei lavori di rifacimento. Ma in ogni caso questa differenza che impegniamo adesso verrà recuperata con queste detrazioni che verranno applicate sulla contabilità dei lavori dell’impresa Coges.

Per quanto riguarda la piazza Manara, le opere di rifacimento della pavimentazione sono state precedute dalla… cioè prima di rifare la pavimentazione sono state predisposte nel sottosuolo tutte quelle opere necessarie per potenziare l’illuminazione della piazza, cioè cavidotti, pozzetti e quant’altro; operando con punti luce su pali, infatti all’interno della piazza in tre punti sono stati predisposti dei plinti con i cavidotti per l’alimentazione e sono stati ricoperti con i cubetti di porfido, ma che si possono vedere perché sono stati posati in modo come un cerchio; quindi sappiamo dove sono ubicati questi tre plinti per poter installare in futuro tre punti luce su palo. E poi è stato potenziato anche, in previsione dell’impianto di illuminazione, abbiamo operato anche con illuminazione sul sottogronda di fabbricati; cioè in corrispondenza dei fabbricati, ai piedi del fabbricato abbiamo portato le alimentazioni elettriche, in modo che si possa poi fare i collegamenti, come già ce ne sono alcuni, portando la lampada nel sottogronda del fabbricato e quindi facendo il collegamento diretto.

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Sono stati realizzati i cavidotti, i plinti d sostegno quindi nelle tre posizioni previste dallo studio illuminotecnico che è stato realizzato dalla ditta che ha fornito le apparecchiature per il centro storico, cioè abbiamo interpellato la stessa ditta che ha fornito le lampade, quelle caratteristiche che abbiamo installato in tutte le vie del centro storico, e abbiamo chiesto, loro hanno la possibilità di studiare, di fare dei programmi, dove potevano essere meglio collocati questi punti di illuminazione. Ci hanno dato, ci hanno supportato in questo senso e abbiamo realizzato quindi la predisposizione sotto traccia di tutti questi impianti.

Al momento stiamo anche progettando l’arredo della piazza e dallo studio di questo arredo potrebbero venire delle indicazioni ulteriori sull’impianto di illuminazione. Faccio presente che la messa in opera di tali opere, quindi di illuminazione che sono previste nel quadro economico delle somme a disposizione del progetto di rifacimento della piazza, non comporterà ulteriori manomissioni della pavimentazione recentemente realizzata, in virtù delle già predisposte opere nel sottosuolo. Quindi abbiamo la possibilità di realizzare l’illuminazione sia con pali del tipo analogo a quelli installati nel centro storico dentro la piazza, sia con alimentazione sottogronda di fabbricati e anche di poter illuminare dei particolari, se ce ne sarà bisogno, in base al progetto che stiamo studiando. Ho finito.

Presidente

Bene, grazie. Qualche Consigliere vuole chiedere qualche altro chiarimento? Consigliere Fumagalli.

Consigliere Fumagalli

Grazie e buona sera. Mi ha già risposto il dirigente Assolari, la domanda era semplice, la piazza in base agli arredi e alle illuminazioni è ultimata oppure no? Quindi grazie per la risposta.

Presidente

Bene. C’è il Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Io torno ancora sulla piazza anche perché l’argomentazione su via Felice Cavallotti penso che sia già venuta tre o quattro volte in Consiglio, e la prima volta era proprio giunta in Consiglio a seguito di un’interpellanza mia e del Consigliere Riganti. Era ancor prima che i

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lavori fossero finiti, infatti la prima volta che abbiamo trattato l’argomento era quando si era deciso, secondo noi giustamente da parte di questa Amministrazione, di pavimentare la roggia. In quell’occasione lamentavamo dei ritardi, lamentavamo che la via era chiusa da mesi, c’erano stati articoli sul giornale, mi ricordo di un’azienda alla fine della via Felice Cavallotti che diceva siamo mesi che stiamo aspettando che finiscano questi lavori ecc. ecc.

Allora, mi va bene tutto quello che ha detto l’Arch. Assolari, ma mi chiedo, ma io non do una colpa a Quadri, perché Quadri è un Assessore e non fa il tecnico, ma io mi chiedo, ma i tecnici del Comune di Treviglio quando noi sollevavamo eccezioni in questo Consiglio Comunale, noi che siamo estranei alla direzione dei lavori, vedevamo che i lavori non andavano bene, che c’erano ritardi, che non funzionava qualcosa, dove erano? Cioè dove erano? Io mi ricordo la prima risposta che è stata data in questo Consiglio da parte dei tecnici era: va tutto bene, anzi la strada è molto bella. Lo troviamo registrato da qualche parte.

Evidentemente avevamo ragione noi, quando già un anno e mezzo fa dicevamo c’è qualcosa che non funziona in via Felice Cavallotti.

Oggi mi si dice ha la responsabilità l’impresa, ha responsabilità uno, ha responsabilità l’altro. Io dico la responsabilità ce l’ha l’Amministrazione Comunale di Treviglio che con i propri tecnici non ha seguito in modo adeguato i lavori e sicuramente non ce l’ha l’Assessore Quadri, che ha fatto l’Assessore ma non ha diretto i lavori, né poteva farlo. Perciò io sono critico nei confronti dell’Amministrazione Comunale per la gestione di via Felice Cavallotti, ma sono contrario a questa interpellanza, a questa mozione che si conclude chiedendo le dimissioni di un Assessore che a mio parere non ha nessuna colpa se non quella di presiedere un ufficio, ma dove… ho fatto l’Assessore anche io, le mani non sono legate, ma sono addirittura chiuse dal nastro isolante.

Invece per quanto riguarda piazza Luciano Manara, mi sta bene la scelta che è stata fatta di prevedere più punti di illuminazione, però ricordo anche su questo argomento che non in questo mandato, ma addirittura nel precedente mandato a Zordan, una delle contestazioni grosse che veniva sollevata da parte proprio dell’attuale Maggioranza che all’epoca era all’Opposizione, in parte era all’Opposizione e in parte era in Maggioranza, si diceva, ma il problema della piazza di Treviglio è l’illuminazione. Non era tanto la pavimentazione, la pavimentazione c’era un problema, però se non ricordo male deve essere stata rifatta una decina di anni fa, 12 o 13 anni fa la pavimentazione della nostra piazza, comunque c’era stato un bel rifacimento. Il problema vero era quello dell’illuminazione, perché è una piazza poco illuminata, si

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c’era sicurezza, e mi sembrava che questo fosse uno dei punti principali da discutere.

Allora, mi sento stasera rispondere dal dirigente dove mi si dice, sì, abbiamo previsto, vedo di interpretare il suo pensiero, abbiamo previsto più punti di illuminazione di questa piazza, però le idee non le abbiamo chiare, perché decideremo come illuminare la piazza a seconda di come faremo l’arredo urbano. Io ritengo che a prescindere dall’arredo urbano, la piazza principale del Comune di Treviglio debba essere illuminata, non possiamo attendere altri mesi di avere una piazza buia, e passato Natale, quando ci toglieremo quella luminaria che vediamo bene dalla finestra, sarà ancora più buia. Presumo che ci sia un’urgenza particolare per giungere a risolvere finalmente il problema dell’illuminazione della piazza, che da anni ne discutiamo. Illuminiamola questa benedetta piazza che è bellissima nel centro di Treviglio e merita di essere illuminata.

Pertanto, finisco qua il mio intervento che è anche come dichiarazione di voto, il mio gruppo voterà contro questa mozione della Consigliera Siliprandi, però rimarcando che a nostro parere ci sono delle grosse manchevolezze da parte dell’Amministrazione Comunale. Grazie.

Presidente

Qualche altro intervento? Il Consigliere Brambilla.

Consigliere Brambilla

Grazie Presidente. Intervengo per quanto riguarda la piazza Manara;

via Cavallotti insomma sappiamo come sono andate le cose, l’unica cosa che mi consola è che non dobbiamo spendere dei soldi in più anche se ci sarà qualche disagio ancora. Per quanto riguarda invece la piazza Manara, io ho già avuto occasione di farlo presente, ma adesso approfitto della presenza del tecnico per chiedere, nel caso di spostamento dell’edicola da dove è stata messa adesso, in quanto personalmente, ma ho sentito anche altri pareri, non trovo che sia la posizione ideale per quanto riguarda la visione della piazza e dei monumenti che ci sono, dei vari ingressi da via Verga e da via Roma e da via Galliari, però può essere una questione personale. Però nel caso di spostamento ci sono grosse difficoltà, oppure potrebbe comunque, nell’ambito del discorso di arredo, se effettivamente questo mio dubbio di vederlo un po’ ingombrante magari si può risolvere? Punto di domanda. Finisco qua, grazie.

Presidente

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Il Consigliere Fumagalli aveva richiesto ancora la parola.

Consigliere Fumagalli

Grazie Presidente. Visto che l’Arch. Assolari ci ha confermato che i lavori non sono stati ultimati, verranno ultimati, i tempi quali sono?

Entro quando questo verrà fatto? Cioè va bene avere individuato i posti dove verranno messe le illuminazioni nuove, e probabilmente dove verranno messi gli arredi, ma questo quando verrà fatto? Entro quanto tempo? Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Basilio Mangano.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. Sull’argomento dal punto di vista politico non mi sento di condividere appieno la mozione, anche se condivido l’aspetto introduttivo e meno quello deliberativo, in quanto condivido perfettamente le criticità che ci sono, un po’ meno le dimissioni dell’Assessore, a meno che non si appuri che lui è responsabile politicamente, per volontà politica, in questa vicenda che è una vicenda che io considero negativa in assoluto per Treviglio, non peraltro, per i due anni per cui è stata chiusa la via e che ha comportato sicuramente delle difficoltà ai commercianti presenti, a chi fa dell’attività la ragione della sua vita lavorativa, questo che questo tenere due anni chiusa una via effettivamente non è cosa di poco conto.

Io non so l’Amministrazione cosa ha abbia fatto nei confronti di questi esercenti che si sono trovati a pagare per colpe non loro; è giusto che quando si faccia un’opera pubblica che ci sia il tempo necessario per realizzarla, è meno condivisibile quando questi tempi si allungano oltremodo con delle ricadute negative. Adesso io non so Assessore se i soldi, le risorse saranno sufficienti oppure dovremo mettere delle altre risorse, io penso che metteremo altre risorse, perché il lavoro deve essere fatto a regola d’arte, io penso che… io non sono un tecnico, poi lo vedremo alla prova dei fatti, ma il porfido che c’è già là, quello scelto, in termini di grandezza è quello giusto, è quello corretto rispetto alla mobilità? Quindi questa è un’altra… perché mi dicono che alcuni sono già saltati, dopo due mesi che era stato ultimato e non collaudato.

Quindi è diciamo un periodo critico per quanto riguarda questa opera pubblica.

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Per quanto riguarda invece la piazza, allora io dico che qua anche questo caso ci voleva un po’ di maggiore decisione e anche io quando era stata fatta l’illuminazione con la passata Amministrazione, l’avevo condivisa perfettamente per tutto il resto, ma avevo sollecitato all’epoca che bisognava intervenire immediatamente in questa piazza, che è in queste condizioni in termini di luminosità da 5 anni. Effettivamente chi viene a Treviglio rimane colpito da questa situazione particolare, che penso che ognuno di noi… tant’è che se si sono previsti tre punti luce vuole dire che anche voi avete ritenuto opportuno che la piazza andava illuminata.

Il dirigente mi dice che i tre punti luce sono stati individuati, ma io immagino che bisognava dare un colpo d’ala e una maggiore velocità nella scelta e nella realizzazione, perché se i tre punti luce sono stati già individuati, immagino che là metteremo i pali e siccome la piazza per rifarla sono stati impiegati tre mesi o quello che è, quindi c’era tutto il tempo necessario per stabilire che tipo di illuminazione doveva essere realizzata e penso che proprio avendo finito la piazza, sarebbe stata una cosa positiva anche la realizzazione dell’illuminazione. Mi auguro che ciò avvenga in tempi brevi, non dico brevissimi, ma brevi, in maniera tale che per il prossimo anno possiamo avere la piazza illuminata degnamente, e per quanto riguarda la mozione in sé e per sé, per quanto mi riguarda ci asterremo. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola la Consigliera Siliprandi, per chiarimenti o per dichiarazione di voto?

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. No, la dichiarazione suppongo che la faremo dopo.

Chiarimenti, sì, chiarimenti. Penso sia anche importante che si capisca quello che è il significato vero di questa mozione, anche per poi dovrà votare immagino. Quindi non solo chiarimenti richiesti, ma anche chiarimenti che io voglio dare. Anche poi mi sembra Presidente, non per polemica glielo dico, ma è intervenuto due volte Fumagalli.

Presidente

È vero. Aveva ritirato la prima richiesta.

Consigliera Siliprandi

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Va bene, non c’è polemica, ci mancherebbe altro! L’Arch. Assolari dice, l’appalto è iniziato nel maggio 2008, quindi siamo già al 2011, si parla ancora di via Cavallotti purtroppo. Io capisco tutto, posso capire, cerco di capire, certamente non posso capire che i cittadini si accollino ancora del disagio e soprattutto che i commercianti abbiano ancora dei danni notevoli. Io mi chiedo, voi dite non costa niente perché comunque sia questi soldi che noi spendiamo, noi li anticipiamo. Però vi dico, il disagio dei cittadini chi lo paga? Lo pagate voi, lo paga la ditta, lo paga nessuno? E gli esercenti chi li rimborsa? Qui non si tratta soltanto di quanto costano i cubetti di porfido o piuttosto la resina, qui si parla soprattutto di disagio, che è durato tre anni e sembra non finire mai, è una storia infinita questa. È inaccettabile, vuol dire che comunque qualcuno ha lavorato male e che comunque qualcuno non è riuscito a capire che qualcuno lavorava male. Mi dicono i miei colleghi Consiglieri, bé l’Assessore Quadri poveretto non c’entra… ma lui è l’Assessore predisposto, a chi mi devo rivolgere, all’Assessore alla cultura? Non credo. È Lei? Non credo.

E allora è chiaro che politicamente una responsabilità c’è, secondo me c’è da parte di tutta la Giunta e del Sindaco, ma se dobbiamo individuare sicuramente dell’Assessore Quadri, per quanto simpatico mi possa essere, non c’entra, ma qui si parla di un disagio notevole e quindi di un qualcosa che è andato male. I dirigenti avranno le loro responsabilità, ma sono indirizzati politicamente da questa Giunta se non sbaglio, credo che funzioni così, no? Quindi… o sbaglio Manenti?

Perché tu dici è colpa dei dirigenti. No, io dico è responsabilità politica dell’Assessore Quadri e di questa Giunta, quindi anche del Sindaco. I dirigenti seguono credo quello che politicamente questa Giunta l’indirizzo che dà, quindi non mi sembra di dover accanirmi sui dirigenti e poi comunque non è compito del Consigliere Comunale questo.

Quindi chi paga il disagio dei cittadini? Chi rimborsa gli esercenti?

Domanda, domanda che si fanno anche i trevigliesi? Poi un’altra domanda un po’ tecnica, io purtroppo non c’è più Enzo Riganti e lui avrebbe forse capito senza bisogno di spiegazioni, ma queste apposite resine che in 48 ore sigillano tutto e quindi evitano tempi lunghissimi della malta ecc., ma quanto costano, chi le paga in più, e perché non si usano sempre allora se così rapide, perché non si sono usate per questa piazza e avremmo… va bè, si sono usate, allora perché non si sono usate prima per via Cavallotti? Cioè sembra di avere trovato una soluzione che si poteva trovare nel 2008 oppure sono resine che sono comparse sul mercato nel 2010? Faccio la farmacista, però può darsi che sia una cosa nuovissima.

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Per quanto riguarda l’illuminazione, io dico, a parte che tre punti luce sono pochi e voi mi risponderete che ci sono anche quelli ovviamente sotto grondaia e quindi saranno più di tre punti luce, Enzo Riganti sosteneva e io devo credere a lui, ma comunque penso fosse un tecnico Riganti, e lui di tracce sinceramente non ne ha viste, lui parlava di quelle sottogrondaia, ma io dico ma possibile che almeno tre, non dico tanti ma tre punti luce non li potevate prevedere? Ma quanto costano?

Possibile che noi dobbiamo restare ancora al buio e soprattutto qui non è soltanto un fatto di illuminazione e di estetica, ma è soprattutto un fatto di sicurezza. Voi direte va bè, è solo una sicurezza percepita ecc.

No, non è vero, io abito qui, voi avete idea di quanti extracomunitari litigano ed altro in questa piazza? No, non ne avete idea. Va bè…

Presidente Coraggio!...

Consigliera Siliprandi

Scusate, è così, io li vedo tutti di colore, non so di quale colore ma è così, perché evidentemente abbiamo una cultura diversa. Ma insomma sono persone anche loro, chiamiamole persone extracomunitarie.

Certamente sono persone, non nego che siano persone, però comunque evidentemente sono più litigiosi e comunque evidentemente con poca illuminazione preferiscono litigare fuori che in casa. Non so cosa dire, ma questi sono i fatti.

Presidente

Va bene, Consigliera ecco … Consigliera Siliprandi

Allora, ci fosse illuminazione, forse saremmo tutti più contenti, comprese le persone extracomunitarie forse.

(Intervento fuori microfono)

Forse tu, non so... adesso non cercate di fare i provocatori a tutti i costi…

Presidente

Cerchiamo di continuare però e concludere.

Consigliera Siliprandi

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Io ho concluso, vorrei qualche risposta e comunque sia è chiaro che noi riteniamo, noi intendo dire Enzo come se fosse ancora qui con me, che la responsabilità politica dell’Assessore Quadri c’è e c’è grande come una casa o come via Cavallotti o come piazza Manara, come volete intenderla voi.

Presidente

Va bene. C’è ancora una richiesta, sono chiarimenti? Ah no, non siamo ancora arrivati, ci sono alcuni chiarimenti prima. L'Arch. Assolari.

Arch. Assolari

Allora, intanto al Consigliere Manenti, il quale fa riferimento per la via Cavallotti a una mancanza di controllo; effettivamente dall’esterno uno non può fare che queste considerazioni e dice: ma come, c’è un Ufficio Tecnico, perché non ha potuto controllare prima? Io non voglio difendermi, ma sicuramente come voi sapete bene questa direzione lavori non è stata portata avanti dall’Ufficio Tecnico del Comune, nel senso che c’era un direttore dei lavori esterno, questo non è sufficiente perché comunque il controllo da parte dell’Amministrazione c’è sempre, c’è un responsabile del procedimento che segue. Però se le notizie non vengono portate in modo continuo, capite che può succedere che si arriva a verificare alcune questioni quando ormai i lavori sono stati eseguiti. Per esempio noi quando ci siamo accorti e faceva riferimento il Consigliere, che era stata portata la questione della pavimentazione della roggia e della spalatura della roggia già prima, abbiamo rilevato la necessità di avere un’ulteriore controllo che non fosse quello dell’Amministrazione che è anche parte interessata, che non è parte terza nell’esecuzione dei lavori, c’è l’impresa, c’è il direttore dei lavori, e l’Amministrazione non può schierarsi da uno o dall’altro. Abbiamo nominato un collaudatore in corso d’opera, quindi c’era anche una terza figura che seguiva i lavori e dava delle direttive sia al direttore lavori che all’impresa.

Posto tutte queste figure che agivano sul cantiere, comunque è successo questo fatto, è successo che la pavimentazione è stata posata nel modo che abbiamo visto, i pozzetti ci siamo accorti che erano disallineati e non potevamo vederlo prima, perché io non vado con il metro a vedere, però c’è un direttore lavori, c’è un collaudatore, c’è l’impresa, quando posano un pozzetto si immagina che questo pozzetto venga posizionato nella mezzeria della sede stradale e noi ce ne siamo accorti quando ormai la pavimentazione era posata e che abbiamo visto che c’era il porfido e il pozzetto che era leggermente spostato. Queste

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verifiche l’Ufficio Tecnico non le può fare, le può fare solo chi è lì sul cantiere giorno per giorno.

Voglio dire anche un’altra questione. Ci siamo accorti, secondo me per tempo, non è vero che i lavori sono durati due anni, perché a maggio abbiamo fatto l’appalto nel 2008, sono iniziati nel luglio dello stesso anno e già nell’agosto del 2009 i lavori della pavimentazione erano finiti, ma la strada, come ha ricordato il Consigliere Comunale, non era nemmeno possibile prenderla in carico perché il collaudatore diceva c’erano delle cose che non andavano. Alla fine l’impresa ha ricevuto in quel periodo due ordini di servizio, uno anche a fine di novembre.

Siccome l’impresa non si dava da fare nel mettere a posto queste situazioni pericolose, abbiamo deciso di rescindere il contratto. Però i residenti potevano tranquillamente percorrere la strada tutta intera già dal mese di luglio/agosto del 2009. Noi alla fine di dicembre del 2009 abbiamo preso questa decisione ed è stata notificata all’impresa il 12 di gennaio del 2010, dopodiché sono partite le procedure che conoscete già.

Effettivamente c’era anche il Sig. Pattelli all’inizio della via che lamentava l’impossibilità di raggiungere il proprio laboratorio, ma perché erano nel momento in cui si stavano realizzando le pavimentazioni e siccome le pavimentazioni richiedevano due o tre settimane di presa di questa boiacca di sigillatura, che l’impresa non si assumeva la responsabilità perché diceva poi si sposta e quant’altro, e alla fine ha subito un po’ di disagi, il primo che era Pattelli, ma poi gli altri mano a mano la strada si apriva e hanno potuto anche utilizzarla.

Per quanto riguarda invece i punti di illuminazione della piazza che è buia, è vero anche questo, la piazza, quando è stata realizzata l’illuminazione sei anni fa, credo nel ’94-‘95, 2004-2005... scusate, era già allora l’esito di questa – mi è stato riferito perché io a quel tempo non c’ero qui, per dire che non sono ---- di tutto e quindi era stata segnalata questa necessità, però all’epoca, se vi ricordate, mancava anche un punto luce sull’angolo della via Galliari, perché il proprietario dell’immobile non ci consentiva di posizionare la lampada lì, quindi era ulteriormente buia. Poi si pensava si metterà quella lampada, siccome c’era un progetto illuminotecnico fatto dall’Arch. Antico di Milano, si pensava che questa questione si risolvesse. Invece non si è risolta.

Ora noi abbiamo predisposto l’impianto come dicevo, per poter sopperire a questa situazione di illuminazione carente, quindi con queste nuove possibilità di mettere sia punti luce a palo nella piazza, tre posizioni, due qui e una verso la via San Martino e comunque anche l’alimentazione di ulteriori lampade sottogronda. C’è la predisposizione.

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Poi per quanto riguarda la risposta breve al Consigliere Brambilla dell’edicola, era stata spostata perché originariamente era in questa posizione, è stata spostata e montata dalla parte più verso Brambilla, quando adesso è stata rifatta la piazza è stata riportata in questa posizione; questa posizione è quasi quella originaria, due o tre metri;

però prima era stata spostata dall’altra parte. Comunque lo spostamento dell’edicola sicuramente ha un costo, perché non è imbullonata alla pavimentazione, vuole dire rimuovere l’edicola, fare una nuova piastra di ancoraggio sotto i… quindi ha un costo. Tutto ha un costo, cosa più o cosa meno, questa comunque mi sento di dire che ha un costo abbastanza rilevante proprio per il plinto di fondazione che deve essere realizzato.

I tempi per l’illuminazione. Rispondo a Fumagalli. Allora, noi abbiamo predisposto il tutto e siccome la scelta, come avete potuto capire, non è una cosa molto semplice perché c’è un progetto di illuminazione, c’è un Regolamento comunale per l’illuminazione e che va seguito e rispettato, che dà delle indicazioni abbastanza precise, e quindi la scelta dell’illuminazione dipende anche dal tipo di arredo che si va a posizionare nella piazza, ci sono una serie di variabili che ad oggi non abbiamo risolto. C’era il tempo, a poterlo fare prima, però non siamo riusciti a farlo per tante ragioni e non voglio qui riportare. Comunque siamo arrivati a questa situazione. E quindi non so dire quanto è, però è collegato molto al discorso dell’arredo.

Poi sempre il Consigliere Mangano faceva un riferimento ai tempi della realizzazione della via Cavallotti, ma credo di aver detto prima anche perché i lavori sono andati così per le lunghe; dovevano comunque durare più di un anno già come tempi.

Poi per la piazza illuminata, credo che è sì buia, va illuminata e la risposta è quella che dicevo prima. Un’ultima risposta per la dottoressa Siliprandi, riguardo i disagi per i commercianti. Sono stati incontrati dal Sindaco e dall’Assessore i commercianti della via Cavallotti, è stato prospettato quello che è stato detto qui in questo Consiglio Comunale un mese fa in occasione della variazione di Bilancio per la via Cavallotti e con loro è stato concordato che il periodo migliore per eseguire i lavori, per dare meno disagi in questo rifacimento della pavimentazione è verso la fine di febbraio, da febbraio in avanti e quindi noi ci adegueremo anche alle istanze dei commercianti.

Poi la resina costa di più… tra l’altro è un brevetto, ci sono diversi tipi ma sono dei brevetti perché sono stati utilizzati solo negli ultimi due

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leggermente più costosa, perché come tutte le novità si tende a farle pagare un po’ di più, però questo costo ulteriore si risolve in un minore disagio e quindi in una economicità per la riapertura della strada e quindi ridurre questi disagi, quindi si può sopportare. Io avrei finito.

Presidente

Grazie. Siccome è stato chiamato in causa più volte l’Assessore Quadri, la parola all’Assessore Quadri.

Assessore Quadri

Io non vorrei aggiungere molto di più rispetto a quello che è già stato detto in ordine tecnico. In ordine politico, se vogliamo fare questa distinzione su una strada, possiamo farla nel senso che certamente questa Amministrazione si è assunta una responsabilità, che è la responsabilità di dare corso a un progetto che era già impacchettato e confezionato dalla Giunta Minuti. Per cui la Giunta Minuti aveva già previsto questo progetto di via Felice Cavallotti, che aveva un direttore dei lavori ed aveva un progetto già eseguito.

Aggiungo un pezzo, anche quello che ho sempre detto, probabilmente questa cosa che viene sottovalutata la ridico un’altra volta, non volevo entrare nel merito, ma la via Felice Cavallotti con questo progetto non comprendeva il rifacimento della roggia. Credo che qualsiasi tecnico o qualsiasi persona che mastica di edilizia, sa perfettamente che nel momento in cui io vado ad intaccare un fondo stradale con una roggia che è delimitata da un muretto a secco, molto probabilmente nel momento in cui comincio a scavare cade il muro. Ci siamo assunti la responsabilità politica appunto di dare corso comunque a un progetto che secondo noi era monco e che era già impacchettato, ma semplicemente perché era fermo da 15 anni, con due ricorsi pendenti al TAR, probabilmente il rifacimento del progetto per dargli dignità vera voleva forse dire ritornare al TAR e passare altri 15 anni in attesa della risoluzione di via Felice Cavallotti.

Quindi queste responsabilità politiche noi ce le siamo assunte, ce le siamo assunte anche nel momento in cui abbiamo certamente notato che i lavori non proseguivano nel modo ordinato e corretto, ma ci siamo chiesti una cosa semplicissima, se si entrava in contenzioso in quel momento, probabilmente il contenzioso avrebbe significato uno stop dei lavori. Non stiamo parlando di un cantiere, non stiamo parlando di una costruzione di una casa, stiamo parlando di un’arteria di Treviglio.

Quindi chiudere in attesa di giudizio una strada non era semplicissimo, abbiamo preferito continuare e arrivare alla fine, per poter poi entrare in

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contenzioso e risanare tutto quello che doveva essere fatto. Io credo che non ci siano grosse responsabilità da parte dei tecnici comunali, non le ho viste e questo lavoro è stato seguito attentamente dai tecnici, è stato seguito attentamente dal sottoscritto, credo invece che sulle responsabilità politiche questa Giunta se le è assunte e le ha sempre fatte. Grazie.

Presidente

Prima delle dichiarazioni di voto il Sindaco vuole fare delle dichiarazioni.

Sindaco

Grazie Presidente. Sì, per dire che assolutamente l’invito è rimandato al mittente e per compiacermi in fondo, perché stasera ho avuto modo di capire che non avendo altre critiche da fare a questa Amministrazione, continuiamo a tornare sullo scivolone, perché abbiamo fatto pubblica ammenda, abbiamo ammesso l’errore fatto, lo abbiamo ammesso noi e i nostri tecnici altrettanto umilmente l’hanno ammesso; quindi siamo qui per riparare all’errore, credo che nella vita anche alla dottoressa Siliprandi sia capitato di fare qualche errore, vogliamo riparare e forse togliamo il giocattolino di mano per la campagna elettorale, perché in campagna elettorale non si potrà più, visto che la via sarà resa più agevole e non avrà più questi difetti che tutti noi abbiamo visto, che abbiamo ammesso, ma che ci assumiamo di fronte alla popolazione, non…

Cambio cassetta

… sulle stesse cose, va bè che reptita juvant, ma Dott.ssa Siliprandi quante volte dobbiamo ripeterle queste cose! Lo dico alto e forte, l’Arch.

Assolari me l’ha confermato, stante i prezzi attuali, non spenderemo una lira in più di quanto già stanziato per la via Cavallotti e lo dico, spero, per l’ultima volta.

Poi mi spiace molto perché dopo tanti anni di esperienza in Consiglio Comunale ancora la Dott.ssa Siliprandi, la Consigliera Siliprandi confonde i compiti tecnici con quelli politici; la Bassanini ha tanti anni e mi spiace perché mettere in difficoltà tecnici che fanno il loro mestiere, sbagliando come tutti noi e come tutti voi, però questo mi sembra una caduta di gusto, una brusca scivolata e una brusca caduta di stile.

Per quanto riguarda piazza Manara, è invece la cosa rispetto alla quale

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ma come è bella, la lasci con arredi essenziali perché è bella così ampia, è bella così pulita, è bella così semplice e non capisco, a parte i problemi di sicurezza, ma ragazzi sapete prima di avere un marciapiede e una pista ciclabile quanti incidenti ci sono stati in via Cavallotti? Ma possibile che parliamo della sicurezza per la gente che si siede sulle panchine in piazza Manara e non parliamo di sicurezza… ora è in sicurezza la via Cavallotti, chi paga chi ha avuto gli incidenti in via Cavallotti prima di questo intervento? Per essere un po’ retorica e per riprendere gli slogan della Dott.ssa Siliprandi.

Piazza Manara, che secondo me è un gioiellino e ringrazio tanto i tecnici che l’hanno realizzata davvero in pochissimo tempo, seguendo per bene l’impresa e ottenendo un ottimo risultato, sarà arredata e avrà la luce che auspicate. Parentesi, io mi sono insediata qui in un momento in cui parecchi cittadini scrivevano mail del tipo: Sindaco, la luce di piazza Manara. Ho preso in seria considerazione questa lamentela, ho pregato l'Arch. Antico, ho pregato insieme all’Assessore Quadri e insieme all’Assessore Tura l’Arch. Antico di venire per una assemblea pubblica che ho fatto all’UPIM con l’Arch. Antico, ho invitato tutte le persone, l’Arch. Antico ha spiegato le ragioni per cui secondo lei e il suo studio la luce non deve essere forte nelle zone in cui si chiede sicurezza, perché la luce forte toglie i contorni, mentre la luce più debole aiuta ad individuare maggiormente i pericoli; riporto un suo parere che non è il mio, però lo riporto, dopodiché ci siamo detti:

quando facciamo piazza Manara rivedremo questa cosa. Da allora devo dire non ho più avuto alcuna mail dai cittadini.

Allora, non è che noi vogliamo… si dice: la luce va fatta a prescindere dall’arredo urbano. Ragazzi, io amo la mia Città, voglio prendermi cura della mia Città e quindi non voglio fare uno zoccolo e una ciabatta nella mia Città. Era per noi semplicissimo, anzi devo dire che sono stata io a fermare i tecnici che avrebbero già ordinato alcuni arredi e alcuni tipi di illuminazione, ma perché io voglio vedere questo arredo in continuità con quello di piazza Garibaldi e di piazza 25 aprile, perché io ritengo che prendersi cura degli spazi come facciamo per casa nostra, significa fare questa cosa qui. E quindi unire alla funzionalità anche l’estetica, perché una città bella, che ha continuità, dentro la quale si vedono i percorsi, è diversa da una città dove per finire in fretta si fa uno zoccolo e una ciabatta.

Per rispondere al Consigliere Fumagalli, io ritengo che per marzo la piazza sia arredata e abbia la luce che tutti aspettiamo che abbia.

Grazie.

Presidente

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Per dichiarazione di voto il Consigliere Reduzzi. Ravasi…

Consigliere Ravasi

Torno un attimo, e mi perdoni Sindaco se intervengo dopo di Lei, sull’incompiuta via Felice Cavallotti, ma solamente per tre considerazioni molto brevi. È stato detto che non c’è nessuna spesa aggiuntiva, è stato detto che c’è stato un recesso contrattuale, mi chiedo: in fatto di recesso contrattuale è stato fatto un arbitrato oppure no? Se è stato fatto un arbitrato, dei costi in più sicuramente ci sono stati. Ovvero, è stata prevista una trattenuta di garanzia in quella fase, per pagare poi eventualmente i lavori che dovevano essere definiti in una successiva fase? Ovvero, esiste una garanzia fidejussoria ancora a mani del Comune per quell’opera incompiuta? E se sì, di che valore è e se è escutibile. Ovvero, perché questa Amministrazione Comunale non ha previsto di fare un’azione di responsabilità nei confronti del direttore lavori, perché secondo il mio modesto parere la vera responsabilità è del direttore lavori. Quindi mi chiedo perché non si è intrapresa quella strada o magari l’avete intrapresa. Tutto qua, questi chiarimenti.

Presidente

Sì, però volevo chiedere, se ci sono questioni tecniche, ora o mai più perché poi arriviamo alla dichiarazione di voto. L’ultima allora precisazione tecnica, a meno che qualcuno abbia ancora dei dubbi o delle incertezze. Ultimo quesito tecnico.

Arch. Assolari

Non ho preso appunti però mi pare di ricordare tutto quello che ha chiesto. Allora, intanto c’è una polizza di garanzia che in fase contrattuale l’appaltatore è tenuto a istituire, che è pari al 10%; è già un argomento affrontato, pari al 10% dell’importo dei lavori a base d’appalto. Come diceva prima l’Assessore Quadri, abbiamo preferito non risolvere il contratto in danno dell’impresa e quindi generando un contenzioso che avrebbe bloccato il cantiere, così come si sarebbe trovato con le buche, il porfido metà fatto e metà no e quindi prima di poterla aprire avremmo dovuto risolvere il contenzioso; ma abbiamo preferito, quando la strada è stata ultimata e ci siamo accorti poi dei difetti più gravosi, ricorrere al recesso che è previsto dall’art. 134 del Regolamento, il vecchio Regolamento che è ancora in vigore per pochi giorni sui lavori pubblici… sei mesi di proroga, però diciamo c’è già il nuovo Regolamento dei lavori pubblici.

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Questo cosa vuol dire? Che è un recesso unilaterale che l’Amministrazione, senza dover motivare il perché, dice all’impresa: io non voglio più continuare con te il nostro rapporto contrattuale. Non le compete nulla, tranne che il pagamento del 10%, del decimo tra la differenza dei 4/5 dei lavori da eseguire e quelli eseguiti. Siccome lei aveva eseguito più dei 4/5, non abbiamo dovuto nemmeno corrispondere questo decimo. Quindi per noi è stata una risoluzione senza onere per l’Amministrazione. Questo però ci ha consentito di fare liberare immediatamente il cantiere, di prendere in carico la strada e di aprirla tutta al transito, anche quel tronco di strada realizzato.

Naturalmente l’impresa ha fatto le sue riserve, c’è una parte contabile che sta andando avanti, il che vuol dire che l’impresa ha fatto le sue riserve, chiede più soldi, dice ho avuto dei danni… il Comune, col direttore dei lavori, il RUP, il collaudatore, gli stanno dicendo: non ti spetta niente, anzi sei tu che mi devi dare i soldi a me. E alla fine si chiuderà così. Dopodiché si potrebbe anche impugnare, fare un ricorso, però questa qui è una vicenda che andrà avanti. Ma dal punto di vista contabile, della contabilità dei lavori pubblici, noi siamo a posto, non dobbiamo corrispondere niente. No, non c’è nessun arbitrato.

(Intervento fuori microfono)

No, perché non sono state rilevate delle responsabilità dirette, cioè non so…

Presidente Bene, allora…

Arch. Assolari

Sì, poi c’è la cauzione sulla quale eventualmente, oltre che al credito che vanta l’impresa, l’Amministrazione si può rivalere per escutere anche quelle somme che non trovano nella contabilità il soddisfacimento.

Presidente

Bene, dichiarazione di voto allora. Luigi Reduzzi.

Consigliere Reduzzi

Alcune argomentazioni sono già state portate sia dall’Assessore Quadri, sia dal Sindaco. Io rapidamente cerco di motivare la mia dichiarazione di voto contrario a questa mozione in questo modo. Se non va bene la Bassanini, mi rifaccio a un tipico nostro proverbio padano, ofelé fa il to mesté. La Bassanini questo diceva, il Consiglio Comunale dà l’indirizzo

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politico, la Giunta lo mette in esecuzione, la struttura amministrativa, il personale provvedere a realizzare quanto deciso dal Consiglio, gestito dalla Giunta e quant’altro. Dopodiché a me va bene tutto, io ho imparato molte cose stasera, per esempio che una cosa è quello che può fare il Consiglio Comunale e una cosa è quello che può fare l’Assessore, una cosa è quello che può fare il personale nostro comunale, che ha comunque dei vincoli legislativi a cui deve fare fronte ecc. ecc. e che non possono, da coloro che rispondono in prima persona, essere passati sotto gamba, perché noi le battute le possiamo anche fare perché tanto non paghiamo niente di tasca nostra, qualcuno invece paga di tasca sua se invece di battute fa, scusate il termine, delle stupidate. Questa è la prima considerazione.

Dopodiché io non sono tenuto a conoscere la differenza tra la boiacca, la resina ecc. ecc., modestamente faccio il mio mestiere di pensionato, cerco di farlo dignitosamente, ma non mi sognerei mai di intervenire su queste questioni per il noto principio che citavo all’inizio. Dall’altro lato mi sembra veramente un eccesso di esagerazione perché non mi sembra che l’Assessore Quadri abbia avuto nel corso del suo lavoro di Assessore questo problema e basta; io capisco una richiesta di dimissioni nei confronti di un Assessore che su tutta una serie di questioni importanti, gravi, pesanti ecc., ha avuto delle palesi responsabilità, perché io qui di responsabilità dell’Assessore Quadri rispetto a questa questione non ne ho ancora viste, ma se anche se le avessi viste su questa questione, e qui mi rifaccio a quel noto detto di Cartesio, la ragione, il buonsenso, lui era ottimista, è la dote più diffusa tra gli uomini, ma era ottimista, sottolineo, il buonsenso mi direbbe che vado a percentuale e dico: su 100 cose che lui doveva fare ne ha cannate, scusate il termine, 98, bè insomma chiedo le dimissioni. Ma se su 100 cose che doveva fare ho il dubbio che su una ci sia qualche problema, mi sembra veramente fuori dal buonsenso chiedere le dimissioni per questo, anche perché e chiudo, a questo punto rilancerei e direi: ma chi l’ha nominato? L’ha nominato il Sindaco, perché mi sembra che gli Assessori non vengano eletti dal Consiglio Comunale, ma nominati dal Sindaco, a questo punto, coerenza per coerenza, chiedo le dimissioni del Sindaco. Ma mi sembra una cosa abbastanza assurda. Quindi dichiarazione di voto contrario.

Presidente

Grazie. La parola al Consigliere Giuseppe Scarpellino.

Consigliere Scarpellino

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Grazie Presidente. Nel corso di questo mandato, essendo esordiente, più di una volta mi sono scontrato appunto con questo dogma della Legge Bassanini che in effetti riconosce ai tecnici piena autonomia nell’ambito delle loro prerogative, per cui in effetti devo in questo caso concordare che nei confronti del direttore dei lavori forse questa Amministrazione è stata sin troppo tollerante, perché è pur vero che si può sbagliare, è pur vero che ovviamente la parte politica lo ha riconosciuto con molta onestà, per cui anticipo già la dichiarazione di voto, la mozione per il gruppo che rappresento è irricevibile, quindi voteremo contro; però è anche vero che i cittadini hanno subito un notevole disagio, non solo, ma anche l’immagine pubblica di questa Amministrazione è andata alla berlina per la nota faccenda della strada, per cui io credo maggiore severità nei confronti dei tecnici responsabili restituirebbe sicuramente alla Città maggiore dignità e ai cittadini quel riconoscimento dei disagi subiti che questa Amministrazione e questo Consiglio ha il diritto di difendere e di rappresentare. Per cui confermo il voto contrario alla mozione. Grazie.

Presidente

La parola alla Consigliera Patrizia Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Sono un po’ stupita, stupita perché Sindaca, da un lato Lei dice che questo è uno scivolone, quindi ammette uno scivolone, ammette un errore. Allora voglio dire, Bassanini o non Bassanini, voi ammettete un errore ovviamente di natura politica. Ma io mi chiedo e Lei dice, sostiene, che questo è l’unico scivolone che Lei ha compiuto.

Io vorrei capire quali altri può avere compiuto visto che non ha fatto altro. Perché vorrei capire cosa avete compiuto, ma meno male, perché meno male che l’ex UPIM è ancora lì, perché sarebbe veramente una cosa imbarazzante un armadillo di vetro dove non si sa bene che cosa ci faccia, ma soprattutto i 7 milioni che fareste spendere ai cittadini svendendo le farmacie le farmacie che non siete stati capaci di svendere, meno male! Ma meno male che non avete fatto altri errori, perché saremmo davvero per altri 30 anni a subirne. E meno male che avete fatto soltanto malamente via Cavallotti, perché anche la piazza Paolo VI ne stanno subendo i cittadini di disagi!

Quelle poche che avete fatto le avete fatte malamente, meno male che ammettete lo scivolone. Spero che in questi quattro mesi risicati che vi restano non ricorriate a altri scivoloni, perché lo ammette Lei stessa, voglio dire, noi della Minoranza non possiamo non sottolineare gli errori, faremmo malissimo il nostro mestiere, che è quello purtroppo di

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proporre e di criticare. Purtroppo noi possiamo proporre poco perché anche quello che proponiamo voi lo cestinate e la critica non l’accettate.

Ma ritornando a via Cavallotti, io non ho parole perché è vero e ha detto bene Scarpellino quando ricorda che davvero è stata molto risibile l’Amministrazione, si è messa alla berlina, ci sono state anche persone che hanno adottato i tombini, 200 tombini, siamo arrivati al ridicolo.

Ma il problema dei tombini era che davvero, al di là del saliscendi, non si poteva passare per quella strada, perché nessuno gli è venuto neanche in mente di mettere una passerella di legno, che costerà 100 Euro, bastavano 2 o 3 passerelle di legno e si poteva camminare.

Veramente era impossibile, perché c’era il fango, l’acqua, il tombino alto… cioè nemmeno una passerella di legno, che non ci voleva mica tanto poi, non è che ci voglia chissà quale progetto. E i tempi e soprattutto il risultato pessimo. Io qui non sto a discutere sul progetto, io qui sto a discutere sulla realizzazione del progetto che non è ancora stata ultimata e ha purtroppo avuto un percorso che tutti conosciamo e che ammettete anche voi.

Mi dice Reduzzi, ma insomma, io potrei anche essere d’accordo se fosse l’unico scivolone o l’unico errore dell’Assessore Quadri. Io chiederei a Reduzzi, anzi ha detto su 100 forse… ma in realtà le altre 99 cose che ha realizzato Quadri io vorrei capire quali sono, non dico 99, ditemene 9. Non lo so, quindi non cerchiamo di… adesso io per carità sono d’accordo anche su chi dice dovremmo in realtà chiedere la sfiducia del Sindaco, perché sappiamo tutti, ma l’ho detto come premessa, ho detto che era simbolico, perché è chiaro che noi non possiamo chiedere la sfiducia di un Assessore, non compete a noi.

Questo l’ho detto nella premessa. È un invito che facciamo al Sindaco e siccome il Sindaco è molto sensibile a questo aspetto perché ha licenziato recentemente due Assessori e non abbiamo neanche ben capito per quali errori li abbia licenziati, allora abbiamo detto…

Presidente

Dichiarazione di voto per favore…

Consigliera Siliprandi

È questa la dichiarazione di voto. La Lega Nord vota ovviamente a favore di questa mozione, invita il Sindaco a sfiduciare un altro Assessore, visto che è sua abitudine e visto che l’errore Lei oltretutto l’ammette. Scusi Presidente, ma devo anche sottolineare una piccola cosa per quanto riguarda piazza Manara, perché un arredo adesso,

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almeno quello, perché se stiamo ad aspettare chissà quale arredo, la piazza sarà buia per altri 5 anni? Preferiamo una ciabatta e uno zoccolo a niente, veramente, perché soprattutto se è illuminata e quando Lei parla di illuminazione lieve anziché illuminazione forte, ma almeno che ci fosse quella lieve! Perché non credo che tre punti luce costino così tanto, costerà parecchio un arredo. Teniamoci questo, ma almeno illuminato. Abbiamo un bellissimo campanile, una bellissima piazza, diamogli un po’ di luce, anche lieve, non importa, va bene così, ma diamogliela, ma no entro marzo, perché non ci crediamo Sig.ra Sindaca, sono 5 anni che Lei governa, ha fatto semplicemente quel poco che ha fatto e lo fatto come dice Lei con degli scivoloni.

Certamente Enzo Riganti voterebbe con me, mi rendo conto che il resto della Minoranza si astiene perché… o vota contro, ma qualcuno mi sembra che si astenga e noi coerentemente votiamo a favore.

Presidente

Il Sindaco fa dichiarazione di voto.

Sindaco

Nel dichiarare il mio voto contrario, affermo che l’ammissione di errori è sintomo di intelligenza; non ha il Sindaco la sfera di cristallo che ha la Dott.ssa Siliprandi e il suo delirio di onnipotenza, ma la tenacia sì e quindi non canti vittoria Consigliera, perché l’UPIM e le farmacie possono essere dietro l’angolo.

Presidente

Bene, allora votazione. Votiamo con la macchina. Esprimiamo il voto con il sistema elettronico, se funziona. Quindi è aperta la votazione.

Non funziona e allora torniamo al sistema antico e cioè chi approva questa mozione alza la mano. La Consigliera Siliprandi. Chi vota contro questa mozione? Abbiamo un attimo di pazienza… Per me è sempre meglio l’espressione chiara e palese con l’alzata di mano. Votiamo con alzata di mano, però attendiamo un attimo il Sindaco.

Continuiamo allora le operazioni di voto. Chi è contrario a questa mozione alza la mano. Chi si astiene alza la mano. 3 astenuti. È respinta, la mozione è respinta.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 13 dicembre 2010

Punto n. 2)

ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DI PARCHEGGIO A PARZIALE MODIFICA ALLA CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO URBANISTICO IMMOBILI SITI IN VIA C.

BATTISTI – VIA FILZI DENOMINATO “EX ERME STAMPA” - Presidente

Passiamo ora al punto n. 2: Acquisizione al patrimonio comunale di parcheggio a parziale modifica alla convenzione per l’attuazione del Piano di recupero urbanistico immobili siti in via C. Battisti – via Filzi denominato “ex Erme Stampa”. Ermes o Erme? Va bene, andremo a verificare con esattezza. L’illustrazione all’Assessore all’urbanistica.

Prego. Assessore Fulvio Adobati.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. Si tratta dell’acquisizione al patrimonio comunale del parcheggio realizzato nel Piano di recupero ex Erme Stampa, quello della società Bergamo Verde, un Piano di recupero che era stato approvato nel 2001. Il testo della convenzione prevedeva come molti atti convenzionali di questo tipo, di assoggettare il parcheggio, una proprietà privata ma all’uso pubblico. L’operatore in realtà aveva presentato un anno fa una sua proposta immaginando di gestire direttamente il parcheggio, cosa che stante l’uso pubblico non è percorribile e sostanzialmente, stante le richieste dell’Amministrazione di mantenere aperto per l’intera giornata e anche il sabato quel parcheggio per le necessità che ci sono di posti auto sull’intorno della prima circonvallazione di Treviglio, il parcheggio è ubicato al primo piano interrato dell’immobile che conoscete all’angolo tra viale C.

Battisti e via Fabio Filzi e si tratta di un parcheggio di 71 posti auto; a fronte delle necessità dell’Amministrazione rappresentate e degli oneri derivati anche poi dalla gestione dell’operatore, insomma si è convenuta l’opportunità di acquisire gratuitamente al patrimonio comunale il parcheggio attraverso questa modifica parziale dell’atto convenzionale e di inserire quei 71 posti auto all’interno di quel disegno di programmazione della sosta che vuole arrivare a attrezzare la sosta intorno al centro di Treviglio in alcuni punti attrezzati e

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progressivamente riorganizzarla anche per riqualificare la rete stradale dei viali.

Quindi in buona sostanza con questa modificazione convenzionale abbiamo la possibilità di attuare le opere necessarie poi per l’apertura e l’assoggettamento di questo parcheggio a una gestione che ragionevolmente è una gestione analoga a quella dei vicini posti su strada, quindi con parcheggi azzurri per intenderci. Non so se l’Arch.

Morabito vuole aggiungere qualcosa, siamo a disposizione per le domande.

Presidente

Eventualmente richieste di chiarimenti o informazioni. Non ci sono particolari richieste. Allora dichiarazione di voto sull’acquisizione al patrimonio comunale di questi parcheggi? Non ci sono particolari dichiarazioni per cui mettiamo in votazione. Allora in votazione l’acquisizione in patrimonio di questo parcheggio della Erme Stampa. La votazione è palese. Chi è d’accordo alza la mano. All’unanimità. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene… va bene.

Immediata esecutività. Chi è d’accordo per l’immediata esecutività.

All’unanimità. Chi è contrario? Chi si astiene? Bene.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12 dicembre 2010 Punto n. 3)

PIANO REGOLATORE GENERALE – VARIANTE N. 20 – ADOZIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 25 COMMA 1 E 26 COMMA 3 TER DELLA LEGGE REGIONALE 11.03.2005 N. 12, DELL’ART. 2 COMMA 2 LETTERE A) E C) DELLA LEGGE REGIONALE 23.06.1977 N. 23 E RETTIFICA PER ERRORE MATERIALE DIGITALIZZAZIONE SUPPORTI CARTACEI AI SENSI DELL’ART. 25 COMMA 8 QUINQUIES DELLA L.R. 12/2005 E S.M.I. CON LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART3 DELLA LEGGE REGIONALE 23.06.1997 N. 23 -

Presidente

Passiamo al punto 3: Piano Regolatore Generale – Variante n. 20 – Adozione ai sensi degli artt. 25 comma 1 e 26 comma 3 ter della legge regionale 11.03.2005 n. 12, dell’art. 2 comma 2 lettere a) e c) della legge regionale 23.06.1977 n. 23 e rettifica per errore materiale digitalizzazione supporti cartacei ai sensi dell’art. 25 ecc. ecc.

Per cui la variante n. 20 al PRG. La illustra l’Assessore Adobati.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. È una variante finalizzata all’inserimento nello strumento urbanistico di opere pubbliche, oltre che di rettifica di piccoli errori materiali sulla cartografia occorsi durante la digitalizzazione. Le opere pubbliche sono poi la pista ciclabile per via Brignano e alcune opere connesse al quadruplicamento della rete ferroviaria, ma l’Arch.

Morabito poi vi… La parola all’Arch. Morabito per i chiarimenti.

Arch. Morabito

Buna sera. La variante consiste, qui c’è un errore nel testo scusate, è scappato, perché in un primo momento si era pensato di fare un’unica variante sia per le opere pubbliche che riguardano il territorio comunale, fatte dal Comune di Treviglio e comprensive di quelle che deve fare RSI. Poi in un secondo tempo si è pensato di divederle in due, in modo da renderle molto più snelle nel senso che non possono… magari un’opposizione fatta su una variante vada a influire sull’altra variante.

Però quando abbiamo fatto il testo probabilmente ci è sfuggito un qualcosa nel testo.

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Comunque una parte delle opere che sono comprese nella variante 20 riguardano anche opere già realizzate dalle Ferrovie, che sono quelle di via Ezzelino da Romano, che è la strada che si diparte da via del Bosco e passa all’interno dell’area ferroviaria e va a servire la sottostazione elettrica più altri edifici che esistono. Sono opere quindi già realizzate, si tratta di aggiornare la cartografia non solo di questa opera già fatta dalle ferrovie dello Stato, ma si è pensato anche di inserire la rotonda che è prevista dal Programma integrato di intervento ex Baslini, che sarà realizzata a carico dei proponenti il P.I.I.

L’altra è la rettifica di due errori di cui ci siamo accorti adesso purtroppo, che riguardano il passaggio dal cartaceo alla forma digitale del Piano Regolatore vigente. Una è la via Pontirolo, la sistemazione dei marciapiedi e dell’incrocio con la piazza della Chiesa e un’altra rettifica riguarda un’area di via Acquedotto che era stata indicata come sede stradale, ma invece è verde privato vincolato e deriva già da una variazione al Piano Regolatore di qualche anno fa. L’altra opera che andiamo a inserire nel Piano Regolatore vigente e che ancora non è realizzata, è la pista ciclabile che unisce Treviglio al territorio di Brignano. L’inserimento di questa opera pubblica prevista dal Comune di Treviglio è finalizzata a imporre il vincolo preordinato all’esproprio sullo strumento urbanistico.

Prima dell’adozione di questa variante si sono espletate le procedure dall’attuale legge sugli espropri, cioè abbiamo comunicato a tutti i proprietari che sono interessati all’esproprio l’avvio del procedimento, invitandoli a presentare delle osservazioni preventivo. Nel periodo in cui era possibile presentare le osservazioni, ne sono arrivate tre e ve le elenco velocemente, una è pervenuta dalla Sicatef, che richiede il mantenimento lungo la via Brignano della recinzione esistente ed i relativi accessi carrali e pedonali, di prevedere la formazione di accessi carrali alle aree individuate dai mappali 948 e 3162 e il mantenimento o ricostruzione delle derivazioni di acque irrigue.

L’altra osservazione è stata presentata dalla Agricola 4 e anche questa praticamente dice le stesse cose, quindi mantenimento delle recinzioni esistenti, formazione di accessi carrali ai mappali di proprietà fiancheggianti la futura opera ciclabile, e il mantenimento e ricostruzione delle derivazioni di acque irrigue. La terza osservazione è stata presentata dalla ditta RCK Zero, con la quale si richiede la conferma della recinzione esistente lungo la via Brignano e dei relativi accessi, e la formazione di un invito per l’accesso degli automezzi dalla via Brignano, in corrispondenza dell’accesso pedonale.

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Queste osservazioni sono state inviate ai colleghi dei lavori pubblici, che hanno redatto il progetto preliminare e definitivo della pista ciclabile per Brignano, che hanno risposto all’osservazione della Sicatef che è accoglibile in tutti i suoi tre punti di richiesta; la stessa cosa per la Agricola 4, accoglibile in tutti i suoi tre punti di richiesta, demandando naturalmente al progetto definitivo e esecutivo la previsione dei vari accessi che vengono richiesti e ritenuta accoglibile anche nei suoi due punti l’osservazione proposta dalla RCK Zero.

A questo punto si porta in Consiglio Comunale la proposta di delibera per apporre il vincolo preordinato all’esproprio che ci è necessario per avviare le procedure di esproprio nei confronti dei proprietari.

Presidente

Bene, qualche altro che ha qualche chiarimento. Una precisazione, dobbiamo votare punto per punto queste modifiche, queste varianti.

Abbiamo la pista ciclabile di via Brignano, poi la nuova viabilità tra le linee ferroviarie nella via del Bosco, via Ezzelino da Romano per l’esattezza, che fu arrestato e fatto prigioniero proprio in quelle zone e poi alcune rettifiche per errori di digitalizzazione. Allora chiedo al Segretario, le due varianti le votiamo una per una, invece le rettifiche per errori di digitalizzazione…

(Intervento fuori microfono)

… unitariamente, tutto assieme.

Allora, per la pista ciclabile di via Brignano, sempre la votazione per alzata di mano. Chi è d’accordo alza la mano. Chi vota contro? Chi si astiene? Bene, è approvata.

Poi, nuova viabilità nella via interclusa tra le linee ferroviarie, la via Ezzelino da Romano, chi approva questa variante alza la mano.

All’unanimità. Chi è contrario? Chi si astiene? Nessuno. All’unanimità.

Allora, invece le rettifiche per errori di digitalizzazione, tenendo presente poi che anche le osservazioni che sono state presentate sono state tutte accolte, chi è d’accordo alza la mano. Chi vota contro? Chi si astiene? Bene.

Ora, votate una per una, votiamo tutta assieme la variante, perché è una variante unica, n. 20. Chi approva quindi in conclusione la variante n. 20 nel suo complesso alza la mano. Chi vota contro? Chi si astiene?

Approvata all’unanimità.

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