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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 14 febbraio 2008 Presidente

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 febbraio 2008

Presidente

Consiglieri buona sera, riprendiamo la seduta che è stata sospesa.

All’appello risultano presenti tutti i Consiglieri assegnati, ad eccezione del Consigliere Cremonesi – D'Auria – Gatti... c'è. Allora ristampiamo il foglio dei presenti. All’appello risultano presenti tutti i Consiglieri assegnati ad eccezione del Consiglio D'Auria, Mangano, Merisi, Minuti, Riganti e Siliprandi. Presenti gli altri. È raggiunto il prescritto numero legale, la seduta quindi è legalmente costituita alle ore 18.29.

Prima di iniziare credo sia corretto e doveroso ricordare il decesso del Militare italiano che ha subito un agguato da parte dei talebani ieri in Afghanistan durante una distribuzione di viveri, vestiario e medicinali. Il Militare si chiamava Giovanni Pezzullo, il Militare esperto che è stato aggredito assieme al contingente italiano presente in Afghanistan.

Credo sia doveroso ricordarlo in questo momento e porgere alla famiglia e all’Esercito il cordoglio del nostro Consiglio Comunale.

Proseguiamo con i lavori del Consiglio, il Vice Sindaco è assente per giustificato motivo, perché è al Consorzio della 328 dove sta svolgendo il suo ruolo istituzionale. Prima di procedere, delle comunicazioni del Sindaco. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Buona sera a tutti. Molto brevemente vi voglio informare che ieri c'è stata l’assemblea di Uniacque, infatti l’Assessore Stucchi è arrivato in ritardo in Consiglio perché ha partecipato a questa assemblea. Si è costituito un C.D.A. di tre persone, così come la norma vuole e un Comitato che deve arrivare a un patto di sindacato, soprattutto con le società che hanno la presenza di privati, quindi il nostro caso è la CO.GE.I.DE., in questo Comitato la Bassa sarà rappresentata dal Sindaco di Canonica, Graziano Pirotta.

La seconda riguarda invece l’interno dell’organizzazione comunale, informo tutti che a decorrere da alcuni giorni fa, abbiamo un unico Dirigente al territorio, nella persona dell’Arch. Assolari, che è stato nominato dirigente anche dell’Urbanistica Edilizia. Nel nostro programma era previsto l’unico dirigente per il territorio, il pensionamento dell’Arch. Maraniello ha consentito di creare questo unico Assessorato che garantirà integrazioni e coordinamento dei lavori.

L’Arch. Assolari è presente, gli auguriamo buon lavoro e sappiamo già

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che collaborerà al massimo del suo impegno e delle sue capacità.

Grazie.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo con l’ordine del giorno. Su proposta del primo cittadino vorremmo mettere in discussione prima i punti di natura urbanistica o comunque per i quali è necessaria la presenza del Funzionario per poi liberarli prima possibile e quindi svolgere per ultimo il punto 10 – “Adeguamento dello Statuto” – e il punto 11 “Approvazione Regolamento di semplificazione procedure contrattuali”. Per cui nell’ordine procederemo col punto 9 – 12 – 13 – 14 – 15 – 10 e 11. Se vi sono contrarietà da parte dei Consiglieri? Nessuno è contrario, per cui procediamo col punto n. 9 all’ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14 febbraio 2008 Punto n. 1)

RIDETERMINAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA – APPLICAZIONE RIDUZIONI PER INTERVENTI FINALIZZATI AL RISPARMIO ENERGETICO -

Presidente

Punto 9 all’ordine del giorno “Rideterminazione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria – Applicazione riduzioni per interventi finalizzati al risparmio energetico”. Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore Adobati. Prego Assessore.

Assessore Adobati

Grazie Presidente e buona sera. La rideterminazione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria è atto dovuto, essendo trascorso da oltre tre anni il termine dell’ultima determinazione degli oneri che risale al 2004. La rideterminazione degli oneri è stata effettuata dagli Uffici ai sensi della normativa vigente. Essendo il nostro Comune non ancora dotato del Piano dei servizi che come sapete è componente del Piano di governo del territorio, si utilizza la tabellazione della Legge 10/77 e su quella base è stata operata una rideterminazione degli oneri primari e secondari per interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia. Viene adesso distribuita un’ultima versione e poi arriviamo anche alle integrazioni inserite nell’ultima versione che vi è data.

La rideterminazione degli oneri in termini quantitativi comporta un aumento medio che muove intorno al 15-20% in aggiunta agli oneri precedenti. Il provvedimento che è sottoposto alla verifica e approvazione del Consiglio Comunale, è un provvedimento che contiene delle misure di incentivazione funzionale al contenimento del consumo energetico. Questo del tema delle prestazioni degli edifici del rendimento energetico è un tema, come sapete, da qualche anno parecchio dibattuto a livello nazionale e a livello regionale. Una sensibilità su questo tema delle prestazioni degli edifici in termini energetici che è venuta crescendo negli anni; la normativa nazionale col 311 stabilisce tempi e modalità di attuazione di misure sempre più restrittive dal punto di vista delle costruzioni e sempre più qualificanti

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dal punto di vista del rendimento energetico degli edifici. La Regione Lombardia con deliberazione di Giunta Regionale dell’ottobre del 2007 ha stabilito i requisiti prestazionali di costruzione degli edifici in tema di rendimento energetico.

Nello specifico faccio riferimento alla deliberazione del 31.10.2007 - n.

85773, che prevede peraltro un calcolo del consumo energetico degli edifici, che è misurato su mq. e naturalmente lo stesso calcolo è differenziato per situazione geografica, ma assumendo un’approssimazione si può dire, ripeto con approssimazione, che assomigli molto a quella che è la classe B di casa clima, insomma un 50 kw./mq./anno di consumo energetico. E questa disposizione è stata fatta valere dalla Giunta Regionale lombarda già dal primo gennaio 2008, entrerà in vigore per tutto il territorio nazionale comunque dal 2010, due anni dopo.

Quindi è un tema molto dibattuto, sul quale le attenzioni sono sempre di più, è un tema che è rimasto anche per qualche tempo in discussione perché a fronte di misure sempre più incisive di contenimento del consumo energetico. La questione posta spesso dalle Amministrazioni locali era quella poi di chi certificasse il fatto che gli obiettivi prestazionali dell’edificio fossero poi quelli che una volta edificato, fossero in essere. La Regione ha attivato da qualche tempo dei corsi di abilitazione per i certificatori e quindi si è trovato un assetto di gestione della questione del rendimento energetico che via-via va configurandosi in modo soddisfacente.

Ora sulla questione del rendimento energetico per incentivare anche una sempre maggiore attenzione sul tema e un innalzamento del livello qualitativo della costruzione di edifici e per venire incontro a chi intendesse, oltre a quanto disposto dalla normativa, lavorare nella direzione di ridurre ulteriormente il dispendio energetico, questo provvedimento introduce misure di riduzione degli oneri di urbanizzazione per coloro i quali assumendo il livello minimo disciplinato dalla delibera regionale, introducono elementi che riducono ulteriormente il dispendio energetico. Nello specifico c'è un minimo calcolo da tabelle e parametri regionali, se si va al di sotto almeno del 5%, ogni punto percentuale di riduzione del consumo energetico calcolato, è un punto che viene sottratto alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria. Vale fino al 30%. Quindi è apprezzabile dal 5% e vale dal 5 al 30%.

È da dire che questo è un tema che è in costante evoluzione, ci si preoccupa qui, mi sembra molto opportunamente, di assumere non tanto classificazioni per fasce che poi sono, ma l’effettivo dispendio calcolato sulla base dei parametri. Esiste un altro elemento qualitativo

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nella costruzione degli edifici, che oggi è meno facile misurare e non tanto quanto l’edificio consuma per vivere, ma quanto ha consumato per essere realizzato, ed è legato oltre che alle questioni di processo che sono ancora più lontane, anche ad esempio dell’approvvigionamento dei materiali. In questo caso ad esempio esiste l’esempio di casa-clima a Bolzano, che è un esempio assunto spesso a modello di riferimento, che identifica la classe A e identifica per quegli interventi che oltre a contenere il consumo energetico nella soglia minima, introducono anche elementi di attenzione su quali materiali vengono utilizzati e anche la provenienza dei materiali ad esempio, perché è coerente con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico anche quello di, compatibilmente con le scelte progettuali, far viaggiare il meno possibile il materiale, perché se fa migliaia di chilometri ogni pezzo per arrivare... come? Dopodiché tutto il mondo ha il diritto di lavorare, però forse qualche razionalizzazione è possibile. E poi è presente il geom. Finardi, il quale saprà essere molto più esaustivo di me su tutti gli aspetti anche tecnici, però in questa fase mi pare molto difficile, stante la situazione generale, misurare e apprezzare questi aspetti.

Quindi rideterminazione degli oneri, l’aumento previsto in tabella, una riduzione dal 5 al 30% per ulteriori elementi di attenzione messi in campo e certificati nella realizzazione degli edifici e poi assumo e sono stati inseriti nel testo che è stato distribuito, alcuni punti che sono stati discussi anche in Seconda Commissione, che inseriscono elementi di contenimento o riduzione degli oneri per alcune fattispecie. Nello specifico i punti che sono inseriti nel testo che vi è stato distribuito prevedono che per il centro storico, la zona A dal Decreto Ministeriale, che è centro storico principale e il nucleo di Castel Cerreto, gli oneri rimangano quelli stabiliti nel 2004, quindi non vi sia aumento nell’adeguamento.

Per gli interventi di edilizia convenzionata, come per il centro storico nessun aumento degli oneri, quindi rimangono validi i parametri del 2004. Infine di stabilire che per interventi di edilizia convenzionata a canone sociale – il canone che il Comune esercita sulle abitazioni – si utilizza come base di riferimento l’adeguato, quindi la cifra che risente anche dell’aumento che è inserito nelle tabelle, alla quale però si applica una riduzione secca del 50%. Queste misure hanno tre obiettivi che sono quelli poi insomma di privilegiare, incentivare gli interventi di recupero e qualificazione del centro storico, obiettivo sempre presente da tempo dico e comunque sempre importante e poi di non pesare su quella che è l’edilizia convenzionata e a canone sociale.

Alla luce del dibattito che ci sarà e delle deliberazioni che verranno prese, comunque se questi punti verranno assunti come punti integranti

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della delibera, si darà poi mandato al servizio Edilizia Privata perché si adegui la tabella relativa in questo senso.

Il Geom. Finardi se ha qualcosa da aggiungere, sennò siamo a disposizione per tutte le domande e questioni del caso.

Geom. Finardi

Penso che l’esposizione dell’Assessore sia stata abbastanza completa, se ci sono appunto domande, chiarimenti, perché forse per noi che la spieghiamo è completa e magari qualcuno che ha letto soltanto velocemente la delibera e magari anche ha visto sul tavolo dove questa sera avete trovato le tabelle di confronto che precedentemente non erano allegate alla proposta, vuole fare delle richieste, siamo a disposizione.

Presidente

Grazie. Ringraziamo la Giunta per la presentazione e dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Bonfichi, ne ha facoltà.

Consigliera Bonfichi

Scusate, faccio una domanda della quale io personalmente e alcuni Consiglieri Comunali hanno la risposta, però credo che sia una domanda che spesso i cittadini si pongono e alla quale non sanno dare risposta e poi ci tirano la giacchetta per strada chiedendo, ma come mai quel lavoro di ristrutturazione non è partito, come mai quella casa non è costruita o sistemata o quant'altro, quasi come se a volte fosse responsabilità dell’Amministrazione Comunale non aver incentivato o stimolato questa cosa. Per cui la domanda è: che cosa succede se non viene ritirata la licenza di costruire una volta che questa è concessa.

La seconda domanda che mi è venuta in mente in questo preciso momento è: genericamente e mediamente quanto passa nel rilascio di una licenza sul centro storico per costruire un edificio nuovo che non sia soggetto a Piano di recupero, perché allora viene più volte in Consiglio Comunale e diversamente quanto tempo passa nel momento in cui un cittadino proprietario di un immobile nel centro storico che ha bisogno di una ristrutturazione corposa, possa partire con quella ristrutturazione nel momento in cui ovviamente decida di farla. Grazie.

Presidente

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Grazie Consigliera. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

La materia degli oneri urbanizzativi è particolarmente intrigante e anche importante per il peso che ha il gettito degli oneri all'interno del Bilancio comunale, ma è intrigante perché si sviluppano al riguardo molte e differenti interpretazioni. Io ieri sera facevo una battuta, di solito mi scombussolo quando la Consigliera Siliprandi, che è sempre la benvenuta, ed altri parlano male di Treviglio, attribuendo a Treviglio tutti i mali di questo mondo e invece l'ho ritenuto ieri un peccato veniale, perché ho detto se non altro questo starà a mitigare le speculazioni che gli operatori faranno a seguito di questa delibera, puntando al rialzo dei prezzi delle abitazioni. Così cominciamo a dire che a Treviglio si muore, la gente non compra le case e i prezzi si abbassano. Naturalmente questa è una goliardia.

La materia degli oneri si presta però proprio a queste differenti valutazioni e cioè da un lato c'è chi dice ma se si aumentano gli oneri urbanizzativi ecco che si incrementa la spirale di incremento del prezzo delle abitazioni che è già altissimo, in un momento in cui per comprare le case bisogna fare i mutui con i tassi che salgono e così via. In realtà la incidenza degli oneri urbanizzativi sulle costruzioni è miserrima e qualunque speculazione degli operatori all’insegna dell’aumento dei prezzi delle abitazioni è assolutamente ingiustificata. Il provvedimento che è atto dovuto che questa Amministrazione fa con un anno di ritardo, aggiornando il precedente aumento che aveva proposto il sottoscritto al precedente Consiglio Comunale, è del tutto fisiologico, dovuto, prudente ed è addirittura fatto con un particolare garbo e con un particolare criterio di buon governo, perché da un lato recepisce e norma le novità che sono intervenute con la Legge Regionale e la Finanziaria ad incentivare il cosiddetto risparmio energetico, dall’altro compie alcune selezioni come quella di bloccare invece l’aumento per il centro storico.

Ricordo che questa materia è stata oggetto anche di interventi un po' articolati, innovativi nel passato, ma un passato non remoto, ma passato consistente, quando in occasione di un aggiornamento degli oneri urbanizzativi all'inizio degli anni ’90, si stabilì che viceversa per il centro storico vi era un decremento del 75% degli oneri urbanizzativi, che sarebbero ritornati al 50% l’anno successivo e che sarebbero tornati al regime normale l’anno dopo, come misura incentivante per le ristrutturazioni del centro storico. Modesta misura di per sé incentivante degli interventi del centro storico, più psicologica che reale, perché appunto dicevo che l’incidenza degli oneri urbanizzativi non è tale da

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sconvolgere i prezzi degli interventi edilizi e tuttavia gli operatori dell’edilizia sono per chi fa rilevazioni statistiche dei fenomeni economici, tra i più sensibili e i più ricettivi a interventi normativi, perché sono più ricettivi e si comportano quasi schizofrenicamente di fronte a qualunque provvedimento. Questo è la ragione per cui si spaventano di fronte a un delibera degli oneri. Si spaventano intorno a un aumento di uno 0,25% dei tassi interesse. Il mercato immobiliare è strano, non segue le regole normali, ma questo è un ragionamento a parte.

Io volevo soltanto citare questi fenomeni per dire che questo provvedimento non legittima nessun aumento dei prezzi delle abitazioni;

che è un provvedimento dovuto, che è un provvedimento articolato correttamente, per cui io lo apprezzo in modo particolare. Voglio aggiungere un'altra cosa. Si dice è stato fatto un calcolo particolarmente minuzioso, come è costume della nostra ripartizione urbanistica, la migliore che ci sia sul territorio e tutti i dati che ci hanno dato, tranne l’ultimo che è arrivato in ritardo, per cui è giusto censurare il fatto, perché a me piaceva vedere ieri e l’altro ieri e non oggi, la comparazione tra la tariffa precedente e quella attuale. Tra tanti dati, ne mancava uno, cosa però perdonabile perché c'è veramente di tutto per poter valutare concretamente il provvedimento.

Voglio dire, tutti quei calcoli servono a dimostrare che per realizzare oggi un’infrastruttura o un’opera si affronta quel costo, ergo si stabilisce una tariffa. In realtà l’onere urbanizzativo quand’anche così stabilito in termini aggiornati rispetto ai prezzi di oggi per realizzare infrastrutture di urbanizzazione, non soddisfano appieno la esigenza delle urbanizzazioni che ha il territorio comunale, per la buona ragione che gli oneri urbanizzativi sono stati introdotti soltanto nel 1972 e le urbanizzazioni dal ‘72 al medioevo erano tutte da realizzare. Quindi c'erano da recuperare tutte le urbanizzazioni pregresse. In secondo luogo le urbanizzazioni non sono eterne, non sono fatte per sempre e lo sa benissimo l’Assessore al Bilancio e l’Assessore ai Lavori Pubblici, che devono impegnare la gran parte degli oneri urbanizzativi non per fare quelle opere per le quali lodevolmente l’Urbanistica ha fatto delle stime estremamente precise del costo, ma devono manutentare le opere vecchie, le opere che invecchiano, le opere che diventano vetuste, rifare le opere.

Quindi l’onere urbanizzativo non sostengano i costruttori e gli operatori dell’edilizia che è una tassa iniqua che fa recuperare al Comune più di quanto gli sarebbe dovuto, gli fa recuperare meno della metà di quanto il Comune è costretto a fare per rendere questa Città gradevole con le urbanizzazioni sufficienti e io dico con un grado di civiltà e qui ritorno ai discorsi della Siliprandi, il grado di civiltà che fa Treviglio di gran lunga

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molto più bella, molto più gradevole e molto più vivibile di tanti altri posti. In queste settimane mi trovo a lavorare in aree del cremasco, vado il mattino presto alle 7 e torno alla sera alle 6; attraverso tutti quei paesi del cremasco e certo il cremasco è zona depressa rispetto al trevigliese, ma economicamente non è mica così, perché il reddito della Provincia di Cremona è tra i primi dieci delle Province italiane e così anche il cremasco. Ma in realtà le urbanizzazioni del cremasco, mi sconvolge ogni volta vedere che non c'è un cordolo in granito, tutti i cordoli in cemento e la maggior parte hanno già subito una prima...

come si chiama? Sbeccati, perché qualche camion gli è andato addosso, si sono sventrati ed è una cosa indecente. Le rotonde e i giardini non hanno un fiore sopra, non hanno un disegno, un albero, no, sono lasciate a se stesse.

Nelle aree urbane non esiste un marciapiede e le macchine ora che passano violentemente all'interno dei centri, centri anche bellissimi, con un valore storico significativo – parlo di Vaiano, parlo di Bagnolo, di Trescore – molto belli, però dal punto di vista delle urbanizzazioni davvero penosi e mi sono inorgoglito nell’avere sotto i miei occhi per poter fare il confronto invece la qualità dell’urbanizzazione dei servizi di questa Città, che storicamente vengono mantenuti al meglio dell’efficienza a prescindere dalle Amministrazioni che si succedono.

Questo per il coraggio che c'è stato nel 1972 di introdurre gli oneri urbanizzativi e ricordo per la memoria storica, visto che ho l’età, però di vicende ne ho vissute tante. Allora, forse si ricorderà solo Giorgio Zordan, che non fu pacifico introdurre. La Regione Lombardia subordinava l’approvazione del Piano Regolatore del ‘74 all’adozione da parte del Consiglio Comunale di un’apposita tavola, colorata di giallo, delle cosiddette aree non urbanizzate, per le quali occorreva porre il vincolo della lottizzazione e contemporaneamente introdurre la delibera degli oneri. Il Consiglio non lo faceva e la Regione non approvava il Piano Regolatore di Treviglio. E acclimatare insieme questo clima di resistenza alle novità, resistenza a introdurre dei vincoli, erano la Maggioranza e la Minoranza, stavano insieme il Sindaco Riganti e il mio compagno Bottinelli. Erano tutti e fu allora in quel clima lì che io mi appassionai all’edilizia e alla politica e dissi, ma perché c'è resistenza a queste novità che sono così positive per tutti? E mi candidai a fare il membro della Commissione ----

Basta con il revival, vado fuori tema, chiedo scusa e ritorno per dire che devo faticare a convincere il mio collega Riganti che aveva delle resistenze su questa materia essendo operatore, però è operatore che il suo mestiere lo tiene da una parte e la posizione politica sta dall’altra.

Parere favorevole, il tempo che ho usato in più serve anche per dichiarazione di voto. Grazie.

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Presidente

Grazie Consigliere. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

Consigliere Scarpellino

Grazie Sig. Presidente. Io premetto che non sono appassionato e non trovo molto intriganti le tabelle, però voglio un chiarimento. Nel testo della delibera, al punto 3 viene riportato: di approvare altresì la seguente disciplina agevolativa, nessun incremento degli oneri in zona A. Però nella tabella allegata io vedo che comunque in lieve incremento c'è, me lo potete spiegare, visto che non sono un tecnico e non ho l’esperienza del collega Minuti?

Presidente

Grazie Consigliere. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Il Consigliere Minuti mi ha tirato in causa, ma non ho sentito il suo intervento, suppongo che mi abbia fatto dire cose che forse non ho detto o non le ho dette nel senso che lui ritiene. Io trovo che Treviglio potrebbe essere davvero una bella Città e che i trevigliesi purtroppo non hanno. Non sono considerati evidentemente da questa Amministrazione e anche dalle precedenti, degni di avere una Città vivibile. Abbiamo il centro storico che è qui da guardare, per cui non occorre fare commenti, basta fare due passi in centro. Non voglio andare fuori tema, però suppongo che il Consigliere Minuti mi abbia attribuito una dichiarazione che ripeto, che qui a Treviglio, come in altri paesi della bergamasca e della Lombardia si muore troppo di tumore per un inquinamento esagerato, ma qui stiamo andando fuori tema.

Quindi tornando agli oneri di urbanizzazione la Lega Nord non ritiene che debbano essere aumentati, anzi ritiene che debbano essere ridotti almeno per il centro storico. Il Consigliere Minuti prima diceva non si lamentino i costruttori. Be’ i costruttori non sono benefattori, come non è benefattrice nemmeno l’Amministrazione di Treviglio. Se noi consideriamo i costi di questa Amministrazione, molti sono assolutamente secondo me fuori luogo e mi riferisco al costo del Dirigente della polizia locale, al costo del Dirigente degli Affari Generali, ai 25 Euro spesi nell’anno precedente, nel 2007 per spese legali,

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25.000 Euro sono tanti, tanto vale avere un avvocato a tutti gli effetti dipendente. Quindi aumentano le spese dell’Amministrazione...

(intervento fuori microfono) ... certo che c’entra, perché evidentemente l’Amministrazione aumenta gli oneri perché non sa come recuperare le spese. Quindi la proposta della Lega Nord è una diminuzione degli oneri urbanizzativi almeno nel centro storico, almeno per il recupero delle abitazioni del centro storico e nessun aumento per le altre zone e ovviamente una riduzione per il risparmio energetico. Grazie.

Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Pirola, ne ha facoltà.

Consigliere Pirola

Grazie Presidente. Io vorrei passare da questo approccio enciclopedico della Consigliera Siliprandi che fa degli oneri di urbanizzazione il punto di svolta di tutta la politica finanziaria, a un approccio molto più analfabetico. Ragionavo sull’esenzione per gli interventi finalizzati al risparmio energetico proprio pensando a me stesso che ho fatto un intervento qualche anno fa e non mi ricordo quanto ho pagato di oneri di urbanizzazione. Allora poiché c'è una soglia del 30% ecc., è vero che si parla di fidejussione, mi chiedevo se avevate valutato l’ipotesi, però ripeto non li so calcolare, di introdurre una sorta di soglia minima su cui mettere la fidejussione, cioè se potessero capitare delle situazioni in cui il cittadino si trova a doversi gestire una fidejussione di qualche decina di Euro e quindi tutto il movimento per attivare la fidejussione, chiuderla ecc., alla fine non va nella logica dello snellimento e se quindi si poteva mettere un limite al di sotto del quale dire va be’... insomma. È più la burocrazia che attiviamo per coprirci del rischio economico che non il beneficio che ne abbiamo. Solo questo.

Presidente

Grazie Consigliere. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Mancini, ne ha facoltà.

Consigliere Mancini

Grazie Presidente. Io prendo spunto dal discorso del Consigliere Minuti che ha spiegato a questo Consiglio le ragioni per cui il Consiglio ha ritenuto di aumentare gli oneri di urbanizzazione del 15-20%, perché l’Assessore ce l’aveva appena enunciato che le attuali tabelle rilevano un aumento rispetto a quelle precedenti del 15-20%. Punto, nient’altro.

Viceversa dopo si è dilungato sul meritevole progetto di incentivazioni

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per le costruzioni che prevedono questi impianti per l’energia alternativa. Siccome l’Assessore non ci ha spiegato le motivazioni che hanno indotto il Comune ad aumentare del 20% e checché ne dica il Consigliere Minuti secondo me è comunque un innesto di una spirale di aumento del costo, anche se ritenuto non fondamentale questo e addirittura risibile, così almeno si è espresso il Consigliere, questo aumento rispetto al costo delle abitazioni.

Io però non volevo andare nel merito, perché evidentemente se l’Amministrazione ha ritenuto di fare questo aumento, è giusto che ci sia. Quello che invece volevo chiedere forse al Geom. Finardi che immagino sia la persona più adatta, se nella determinazione di questi oneri sono stati ricompresi anche i volumi tecnici delle costruzioni, cosa che mi sembra non avvenga nelle altre Province limitrofe a Bergamo.

Quindi questa era una domanda specifica, se nel conteggio vengono considerati i volumi tecnici, quali per esempio l’ascensore, le scuole, gli androni degli edifici di nuova costruzione, perché se così fosse io farei un emendamento a questa delibera di escludere dal conteggio degli oneri i volumi tecnici delle nuove costruzioni. Questa è la domanda specifica.

Poi però io volevo sempre riallacciarmi all’esposizione del Consigliere Minuti che dice che lui adesso sta andando a Crema dalla mattina alle 7 alla sera alle 18 e ha visto come nei Comuni del cremasco i marciapiedi e i cordoli sono tenuti meno bene che a Treviglio. Anch'io sono stato a Crema Consigliere e faccio anch'io un piccolo excursus per rimarcare e stigmatizzare alcune situazioni. Io sono arrivato a Treviglio nel 1977, 31 anni fa e non so chi fosse il Sindaco, forse me lo puoi dire meglio tu, forse era Gusmini e parlando col Sindaco di allora mi dissero che la via Verga da lì a 2-3 anni sarebbe stata ristrutturata. Sono passati 31 anni e nel frattempo hanno fatto in tempo a fallire tre aziende che volevano ristrutturare via Verga.

Invece sono andato a Crema nel 1990 e ci sono stato a lavorare per sei anni e mi sono stupito di come il centro storico fosse stato attrezzato e attrezzatissimo e funzionale rispetto a quello di Treviglio, allora mi chiedevo che cosa cambia tra Crema e Treviglio? Tu hai fatto il paragone tra Vaiano e Treviglio, io avrei fatto il paragone tra Crema e Treviglio, non c'è termine di paragone. Purtroppo l’Amministrazione di Treviglio rispetto a quella di Crema a mio avviso nei termini in cui ha spinto e ha incentivato le ristrutturazioni del centro storico, forse con una visione anche politica diversa, è arrivata vent’anni prima rispetto a Treviglio, perché noi stiamo ancora aggiustando via Verga e ancora via Roma. (interventi sovrapposti) - Siccome mi sembrava un auto-elogio da parte tua...

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Presidente

Consigliere Mancini, prosegua l’intervento, si rivolga al Presidente, ma non parlate fra di voi.

Consigliere Mancini

Questo perché? Perché io vorrei stimolare appunto l’Amministrazione a che si attivi che ad ogni intervento ci metta tutta la bontà a farle le cose, non a stopparle, perché via Verga sono 31 anni che deve essere fatta.

Adesso chiaramente questa Amministrazione non c’entra niente, però volevo dire che certi aspetti probabilmente li abbiamo toppati, adesso non so di chi è la colpa. Per cui io chiedevo e ribadisco la richiesta, se in caso fossero stati esclusi, farei un emendamento, perché si possa votare... come? Così come è tout-court no, se ricomprende gli spazi tecnici no, dopo questa è una materia che si dibatterà nella dichiarazione di voto. Grazie.

Presidente

Grazie. Consigliere Riganti, prego.

Consigliere Riganti

Grazie. Mi allaccio a quello che ha detto il Consigliere Pirola per il risparmio energetico e altre situazioni che ho letto anch'io su questa relazione, per aggiungere un particolare, un invito, un’attenzione. So che il Sig. Sindaco a questo sta attento, quegli impianti e quelle opere edili e attrezzature che dovremo fare nel nostro futuro, per il nostro futuro. Cioè noi diventiamo anziani e abbiamo bisogno di adeguare i bagni, adeguare i servizi. I nostri edifici nella maggior parte di Treviglio costruiti all’altezza di un metro da terra, perciò ci sono rampe, ascensori e quant'altro. Molte nostre abitazioni sono disposte su due piani, perciò anche questi interventi, interni o esterni, per collegare e per rendere questo. È bellissimo quello dell’impianto energetico, questi risparmi che vanno valorizzati e aiutati, però bisogna anche prevedere, sponsorizzare diciamo, questi interventi. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto a parlare. A questo punto diamo la parola all’Assessore per la replica. Prego Assessore.

Assessore Adobati

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Sì, grazie, solo per un paio di aspetti più generali e poi cedo volentieri la parola al Geom. Finardi che saprà essere esaustivo su tutti gli aspetti tecnici posti, per rimarcare di essere assolutamente d'accordo con l’interpretazione che è stata data dal Consigliere Minuti e porre anch'io qualche piacere nel lavorare coi numeri, sul mettere in comparazione quanto incide su un mq. di abitazione gli oneri di urbanizzazione, immaginiamo con la tabella che abbiamo sotto mano quanto possa incidere nell’ipotesi più gravosa 70-80 Euro al mq. commerciale e quanto incide invece per mq. commerciale venduto ad esempio il costo dell’acquisizione dell’area. Dopodiché evidentemente sono due meccanismi, però se assumiamo che il costo di acquisizione dell’area magari è un ordine di grandezza superiore addirittura, abbiamo anche la dimensione di quanto gli oneri incidano davvero nel costo della costruzione e di quanto siano altri fattori che invece determinino poi i costi di costruzione in questo mercato che concordo, quello immobiliare, che è molto articolato. Cedo la parola al Geom. Finardi.

Geom. Finardi

Vado in ordine rispetto alle richieste, anche se la prima della Consigliera Bonfichi era forse un po' fuori tema, però per non sottrarmi alla richiesta rispondo, in merito alle domande forse non tanto sue, ma del cittadino, del tipo come mai certi interventi di ristrutturazione non vengono fatti, oppure quali sono i tempi per permessi. Sarò breve su questo. Ovviamente il perché gli interventi di ristrutturazione a volte non vengono fatti, in molti casi sapete che il Comune quello che può fare è fare la pianificazione corretta e quindi prevedere i suoi strumenti urbanistici che sono il Piano Regolatore e adesso faremo il P.G.T. – Adottare i piani laddove vengono presentati, se sono immobili soggetti a Piano di recupero e rilasciare i permessi se vengono richiesti, ma a una condizione essenziale che queste cose vengano richieste. Per cui in molti casi la domanda deve essere rivolta a chi propone o non propone interventi di ristrutturazione.

Sulle tempistiche le normative attuali danno delle tempistiche per rispondere a domande dei cittadini, sto parlando, come diceva appunto la Consigliera Bonfichi, per interventi non soggetti a piano attuativo che vengono in Consiglio, quindi bene o male lo vedete e lo sapete quali sono le tempistiche di questi atti, quelli che vengono detti soggetti al rilascio di permesso di costruire, semplice permesso di costruire, termine che ha sostituito le concessioni o le vecchie licenze. Noi come Ufficio siamo obbligati a dare delle risposte a chi presenta le domande nei termini che vengono fissati dalla normativa. Le normative stabiliscono due tipi di procedure, una è la cosiddetta denuncia di inizio

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attività, la denuncia di inizio attività è uno strumento facilitato che nel resto dell’Italia è stato introdotto già una decina di anni fa, consente di iniziare i lavori entro 30 giorni, ma solo per opere minori.

La Regione Lombardia, ampliando questa possibilità, l'ha ammessa anche per interventi di maggiore entità, quindi anche per ristrutturazioni di una certa entità. Allora teoricamente, dico teoricamente e poi spiego perché ci sono 30 giorni di tempo dal momento in cui uno presenta la domanda, al momento in cui può iniziare i lavori. Dico teoricamente perché fare un progetto soprattutto di una certa entità, non le piccole opere quelle di 30 giorni vanno, completo di tutta la documentazione, non è così facile da parte del professionista stesso che lo presenta, per cui spesso e volentieri le pratiche arrivano, ma sono incomplete. Allora negli interventi grossi da noi quasi sempre si utilizza la procedura della richiesta di permesso di costruire.

La legge per questo impone a noi dei tempi di risposta che sono mediamente i 60 giorni, più altri 10 per l’integrazione della documentazione, quindi teoricamente, se il progetto è perfetto – perfetto vuol dire uno, che è rispondente a tutte le norme, secondo, se è un progetto soggetto all’esame della Commissione Paesaggio vuol dire che viene anche approvato e terzo vuol dire che ha tutta la documentazione di legge, teoricamente nei tre mesi uno ha il permesso. Ripeto teoricamente perché noi abbiamo i dati statistici da anni, li raccogliamo su questi. Spesso magari anche per scelta...

CAMBIO CASSETTA

... sono progetti dettagliati di impianti o altro, che spesso uno fa la scelta del tipo io presento il progetto, se mi dicono che di massima va bene, poi integro e con questo ottengo il permesso, quindi questo allunga un po' i tempi. Quindi dare la risposta certa quanto tempo ottengo un permesso, non esiste un dato. Posso raccogliere i dati statistici che abbiamo avuto e al cittadino che fa la richiesta possiamo dare questa risposta. Spero di aver dato sufficiente risposta anche se ripeto forse è una domanda fuori tema, ma è giusto rispondere.

Vado in ordine con le richieste, se poi perdo qualcosa me le sono segnato, però me le richiamate. Allora la richiesta del Consigliere Scarpellino, mi dice che nella delibera al punto 3 abbiamo scritto che non si prevede nessun incremento in zona A, mentre nella tabella c'è nella zona A l’incremento più o meno in termini percentuali, come nelle altre zone. La spiegazione semplice è questa, noi come Ufficio abbiamo predisposto le tabelle facendo i calcoli con gli aumenti che sarebbero dovuti in funzione degli aumenti dei costi in tutte le zone. Questa scelta come vedete infatti non a caso è in grassetto e se voi guardate la proposta che vi era stata presentata probabilmente cinque giorni fa, non

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conteneva questa, ma era stata illustrata come proposta in Commissione Consiliare.

Quindi la proposta tecnica dovrebbe prevedere l’aumento, la proposta che io chiamo politica per intenderci, invece è proprio quella di non prevedere aumenti in zona A. Quindi l’Assessore diceva prima, verrà dato mandato poi a noi, se la delibera viene approvata in questi termini, che la tabella che distribuiremo al cittadino che deve fare i conti degli oneri in zona A, avrà ancora gli importi del 2004 e non più quelli del 2008. Questo ha fatto bene a precisarlo perché uno lo capisce, però in zona A si applicheranno, se verrà approvato in questo modo, le tariffe attuali, non aggiornate. (intervento in sottofondo) – Esatto, perché la tabella è quella ed è per questo appunto che l’Assessore diceva che noi poi modifichiamo la tabella, perché la tabella è stata predisposta col calcolo semplicemente numerico. Tanto è vero che anche negli altri due punti, quello che dice: riduzione al 50%, convenzionata o altro, lì dentro non c'è, ma noi nelle tabelle che andremo a distribuire, nelle notazioni, quelle che avete in fondo, inseriremo anche questi dati, così come inseriremo le riduzioni, se verranno approvate in questi termini per il miglioramento dell’isolamento per il consumo energetico, in modo tale che chiunque deve presentare richiesta, è anche a conoscenza degli oneri esatti.

C’era il Consigliere Pirola che chiedeva una precisazione, un’informazione, come mai sulle fidejussioni, abbiamo chiesto le fidejussioni o non le abbiamo chieste. Noi abbiamo fatto un discorso semplicemente molto teorico. Il sistema della fidejussioni è un sistema che viene usato perché è l’unico strumento che ci garantisce la sicurezza col risultato finale, perché questo – non so se avete letto la procedura - prevede che in sede di progetto uno mi dice, io faccio questi calcoli e ti dico che risparmio il 20%; ho bisogno della certificazione finale, quella che farà il certificatore che adesso la Regione Lombardia finalmente ha introdotto, perché è una dichiarazione che a fine lavori un tecnico abilitato dichiarerà che effettivamente hai fatto quello che c’era scritto sulla carta, però noi siamo pieni in Ufficio di montagne di carte in ogni pratica, però ho qualche dubbio che tutto sia esattamente così, ce l’abbiamo, quindi in questo caso con la certificazione del certificatore, avremo la esatta corrispondenza fra ciò che ha chiesto e ciò che ha ottenuto.

Lo strumento da sempre che funziona appunto è quello delle fidejussioni, presumiamo. Presumiamo, perché queste riduzioni si applicano per interventi che possono anche per la piccola costruzione, però in genere quando si fa una nuova costruzione, ristrutturazione superiore al 25% e ampliamenti oltre una certa entità, per cui l’importo

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non dovrebbe essere così irrisorio, quindi l’abbiamo lasciato, l’abbiamo messo questo limite.

Il Consigliere Mancini mi sembra che chiedesse se qui sono compresi i volumi tecnici. Purtroppo questo non possiamo deciderlo qui, perché questo valore al mc., è il mc. che esce dai metodi di calcolo che abbiamo noi nell’applicare le nostre norme di Piano Regolatore o di Regolamento. Quindi il Piano Regolatore dice quando presenti un progetto cos’è che si conta ai fini della volumetria? È questo. Quindi è quello lì lo strumento che dice quanti sono i metri cubi. Questo è solo che dice la tariffa, per cui non possiamo qua oggi andare a togliere – facciamo un esempio – le scale, non so adesso le faccio un esempio – da quello strumento là che è il Piano Regolatore. Quindi è compreso ciò che appunto viene considerato volume, dopo Le dico per semplicità, tanto per fare un esempio, oggi c'è l’obbligo, sempre per il discorso risparmio energetico o altro, Lei vedrà che non esistono più le case con... è vero che sono alte 2,70 al netto, perché tutti fanno 2,70, però la soletta ormai non esiste quella da 30 che la classica, ci sono 40-45 centimetri. Il calcolo del volume di questi edifici non verrà calcolato, perché già la nostra norma lo prevede così con l’altezza 3,15 o 3,20 con lo spessore, ma sarà sempre il tre.

Quindi qui ci sono dei volumi che non necessariamente corrisponderanno, cioè sono già qualcosa meno, ma questo perché l’abbiamo nelle nostre norme. Ripeto, però non possiamo deciderlo qua, sarà quando se vogliano andare a modificare adesso lo strumento del Piano Regolatore, ma non è il caso perché si va a cambiare gli indici e quando si va nello strumento, in quella sede si può decidere quali sono gli elementi, i volumi, le scale, l’ascensore ecc., che vengono ad essere considerati o non considerati ai fini della volumetria. Oggi sono considerati, dopo se vuole l’elenco di quelli che sono considerati o meno, glielo posso fare, perché Lei ha usato un termine un po' troppo generico col volume tecnico, perché se il comignolo non è considerato, se la scuola sì. Quindi il termine volume tecnico se non ha un glossario, un dizionario, lascia addito a 37 interpretazioni, essendo qua in 37.

Questi sono considerati, perché sono considerati nelle norme...

(intervento in sottofondo del Consigliere Mancini) – ho già capito la domanda, spero di rispondere, poi veda Lei. Non fruisce, però quando le vende in genere di solito le conto, per cui si paga un po' di oneri anche su questi magari, niente a parte la battuta.

C'erano altre domande e un'altra domanda del Consigliere Riganti che faceva riferimento ad alcune specifiche per quanto riguarda gli interventi che devono essere fatti per barriere architettoniche. Anche lì esistono già delle normative specifiche in funzione di questo, cioè come

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il caso di quello che si fa l’adeguamento in caso di necessità. In questi casi esistono sia le normative che prevedono se sono soggette a autorizzazione gratuita o meno e anche le possibilità di fruire con determinati contributi, per cui l’incidenza sugli oneri non credo che esista. Se c'è qualcosa a cui non ho risposto, me lo dite.

Presidente

Grazie Geometra. Possono iscriversi per le repliche i Capigruppo. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Più che una domanda è una riflessione. Trovo risibile la riduzione legata alla riduzione del fabbisogno energetico, non è un vero incentivo, è un incentivo troppo basso. Il livello di inquinamento qui a Treviglio è troppo alto per non incentivare di più il risparmio energetico e la soglia del 30%

massima legata alla riduzione del fabbisogno energetico del 30% o più è risibile. Questa è un'altra osservazione che faccio, chiedo se non può essere valutata un'altra soluzione, un incentivo maggiore anche di altro genere eventualmente, ma sicuramente una riduzione maggiore degli oneri urbanizzativi se vi è davvero un effettivo risparmio energetico.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Nessun altro chiede di intervenire? Allora prima di dichiarare chiusa la discussione se l’Assessore voleva fare un’ultima replica, mi pareva intenzionato. Prego Assessore.

Assessore Adobati

Grazie, sì rispetto all’intervento della Consigliera Siliprandi era per comunicare che gli oneri di urbanizzazione corrispondono anche ad alcune dotazioni e veniva spiegato prima, che comunque l’Amministrazione Pubblica deve garantire agli edifici, indipendentemente dal fatto che poi anche la casa passiva di per sé che non consuma nulla in termini energetici, che consuma solo energie rinnovabili che comunque può determinare un carico urbanistico, o comunque lo determina sulle primarie, anche perché poi ci si arriva da una strada, quindi esiste questo aspetto generale degli oneri di urbanizzazione, che possono essere utilizzati come leva di incentivo per, non essere annullati o ridotti in maniera ... ci sembra già un consistente passaggio questo del 30%, considerato che poi il bilancio ha anche i suoi equilibri.

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Esiste poi ed è qui che forse in prospettiva futura ci sarà qualche spazio d’azione, lo dicevo prima, la possibilità eventualmente di capire quando si consolida questo fronte, se magari nascerà l’opportunità di identificare qualche fattore premiale rispetto all’utilizzo ad alcune tipologie di materiali, per tipo di materiale, per provenienza. Questo magari è una frontiera aperta nei prossimi mesi e lo vedremo per come evolverà questa questione. Per ora ci sembrava congrua questa riduzione. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro quindi chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per le dichiarazioni di voto, i Consiglieri Capigruppo. Consigliere Minuti, prego.

Consigliere Minuti

Avevo già anticipato la dichiarazione di voto favorevole, desidero solo aggiungere una motivazione avendo affrontato prima soprattutto gli aspetti edilizi-urbanistici di questo provvedimento, che è di carattere tributario, fiscale per certi aspetti, ma preminentemente è un provvedimento di carattere edilizio-urbanistico. Invece ritengo che vada sottolineata la caratterizzazione di politica amministrativa di bilancio tributaria di questo provvedimento, che vede due linee di tendenza sul territorio, una linea di tendenza che è sostenuta dalle Amministrazioni che fanno capo e per esempio al partito della Consigliera Siliprandi ad altri Movimenti, che tende magari a tenere bassa la tariffa degli oneri urbanizzativi, e però a concedere un vasto spreco di territorio per recuperare il medesimo gettito.

La politica lodevole del Comune di Treviglio è di tenere l’onere urbanizzativo adeguato ai costi reali, ma di non consentire sprechi del territorio. Voglio dire che abbiamo uno strumento urbanistico esaurito, non mi pare che ci sia la politica della rincorsa ad adottare il nuovo strumento urbanistico, non c'è la cultura dello spreco delle aree. Il provvedimento quindi è ulteriormente meritevole di approvazione, sia per l’aspetto di politica edilizia che per l’aspetto di politica tributaria che è correlato al risparmio del territorio. Scoccia un po' per un Consigliere di Opposizione dover fare le lodi dei provvedimenti di incremento di entrata, però quando ci vuole, ci vuole, se è giusto, è giusto. Quindi voto favorevole.

Presidente

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Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto a parlare. Consigliere Mancini, prego.

Consigliere Mancini

Grazie Presidente. Io avendo chiesto appunto se i volumi tecnici, anche se impropriamente detti, denunciati, erano ricompresi per la determinazione degli oneri e avendo avuto la risposta dal Responsabile all’Edilizia che questo non sarebbe il momento per emendare, perché manca dello strumento preciso e siccome Forza Italia non è favorevole agli aumenti di questi oneri che in questo momento storico in cui c'è una recessione sul territorio, c'è una recessione anche a livello nazionale di quasi tutto, aumentare in questo momento gli oneri di urbanizzazione, anche se in ritardo ho sentito dal Consigliere Minuti rispetto ai tempi previsti, mi sembra non opportuno. Per cui Forza Italia vota contrario a questa delibera. Grazie.

Scusi, vorrei aggiungere, pur essendo d'accordo sulla seconda parte relativa agli incentivi, però siccome la votazione è tutt’uno, giocoforza è obbligata. Avrei preferito che le due cose fossero state distinte in due separate delibere. Non è stato così, per cui mentre condivido la seconda parte, voto contro all’aumento degli oneri di urbanizzazione.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Anche la Lega Nord è assolutamente contraria agli aumenti degli oneri urbanizzativi, addirittura la Lega Nord auspicava e auspica ancora che vengano diminuiti nella zona del centro storico. Non ho capito cosa intenda dire il Consigliere Minuti quando dice che la Lega Nord è responsabile di un vasto spreco del territorio, perché non mi risulta e addirittura la Lega Nord ha due priorità imprescindibili. La prima è il recupero delle abitazioni del centro storico e non credo che questo corrisponda a un vasto spreco di territorio, perché la nostra priorità è il recupero del centro storico, cosa che questa Amministrazione purtroppo dimentica. La seconda priorità per noi, imprescindibile, è il risparmio energetico e quindi maggiori incentivi da parte di questa Amministrazione per il risparmio energetico, sia relativamente al centro storico, dove non ci sono strade da fare ecc., per cui se non altro nel centro storico potevano essere valutati degli incentivi maggiori per il risparmio energetico, anche perché è più difficile per un proprietario di abitazione in centro storico attivare un

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risparmio energetico. Quindi bisognava almeno considerare questa difficoltà. Comunque per tutti questi motivi, la Lega Nord vota contrario.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Nessun altro ha chiesto di intervenire, dichiaro aperta la votazione in forma palese e con sistema elettronico.

Dichiaro chiusa la votazione: 15 voti a favore e tre contrari, il Consiglio approva. Nessun astenuto.

Hanno votato a favore i Consiglieri: Abbate – Bonfichi – Borghi – Brambilla – Bussini – Cremonesi – Dozzi – Gatti – Guzzetti – Minuti – Pirola – Riganti – Scarpellino – Zoccoli e Zordan.

Hanno votato no i Consiglieri Mancini – Pignatelli – Siliprandi.

Deliberiamo anche l’immediata esecutività dell’atto amministrativo ora assunto. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario, due astenuti, il Consiglio approva.

Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate – Bonfichi – Borghi – Brambilla – Bussini – Cremonesi – Dozzi – Gatti – Guzzetti – Minuti – Pirola – Riganti – Scarpellino – Zoccoli e Zordan. Astenuti i Consiglieri Mancini – Siliprandi.

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Punto n. 2)

PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE DELLA GERADADDA – APPROVAZIONE CONVENZIONE INTERCOMUNALE

Presidente

Proseguiamo col punto n. 12 all’ordine del giorno avente a oggetto:

Parco locale di interesse sovracomunale della Geradadda – Approvazione convenzione intercomunale. Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore Tura. Prego Assessore.

Assessore Tura

Questa è la terza volta che il PLIS torna in Consiglio Comunale. Come ricorderete era già apparso nel luglio del 2006 perché era stata approvata l’adesione all’accordo di programma con i Comuni di Arcene, Canonica, Ciserano, Fara d’Adda e Pontirolo Nuovo e in quell’occasione avevamo anche approvato una prima perimetrazione con cui aderire al progetto del PLIS. È tornato poi una seconda volta nell’aprile 2007 perché avevamo dovuto praticamente ridefinire il perimetro per recepire delle richieste della Provincia rispetto alla compatibilità tra la destinazione urbanistica prevista nel nostro vigente strumento urbanistico e quella invece compatibile con il PLIS. In quell’occasione avevamo anche allargato il perimetro del PLIS, comprendendo una vasta porzione a nord del territorio.

Ora il passo successivo, visto che poi comunque il Comune di Fara d’Adda ha consegnato alla Provincia il perimetro di tutti i Comuni coinvolti e quello che era il documento di intenti che andava praticamente a definire il progetto, la Provincia ha riconosciuto con una delibera del 6 settembre il PLIS della Geradadda e praticamente con un successivo provvedimento dirigenziale sono stati anche condivisi quelli che sono gli obiettivi di programmazione che i Comuni si sono dati. Per cui il passo che adesso dobbiamo affrontare è quello di approvare una convenzione con i Comuni, a cui si è aggiunto anche il Comune di Casirate rispetto alla prima proposta e questa convenzione mira a stabilire quelli che sono i rapporti tra i Comuni. Rapporti che sono di natura decisoria, di natura finanziaria, di natura gestionale.

Non è l’ultimo passaggio questo, perché chiaramente poi per rendere a tutti gli effetti operativo il PLIS bisognerà anche andare a definire quello che è l’atto più importante, cioè il Regolamento che dovrà disciplinare le

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attività che si svolgeranno all'interno del PLIS. Comunque questo è un passaggio fondamentale.

Il Comune capofila è confermato nel Comune di Fara d’Adda, come era stato definito a suo tempo dai Comuni promotori. Il Comune tra l'altro di Fara d’Adda ha già ottenuto dalla Provincia un contributo di 40.000 Euro che andrà ad abbattere gli investimenti previsti nel 2008, investimenti che comunque riguardano sostanzialmente la prosecuzione di un progetto che porterà appunto a definire il Regolamento del nuovo PLIS. Regolamento che però poi dovrà ancora passare in Consiglio Comunale. Credo che dal testo della convenzione emerga come sono stati confermati gli obiettivi che hanno costituito le premesse per questo progetto condiviso dai Comuni e io credo di non dover aggiungere altro in sostanza rispetto a quello che c'è scritto, comunque sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

L’Assessore Tura ha ricordato che è la terza volta che il provvedimento viene in Consiglio e in altre occasioni abbiamo modificato il tracciato.

Voglio solo ricordare che la prima volta che si è affrontata questa materia è stata la positiva introduzione in Treviglio di due aree di interesse e di parco, che era il Parco del Roccolo e il Parco del Cerreto, che sono stati poi portati in dote al PLIS di cui si parla questa sera. In quella sede, poiché fui il proponente di quei due strumenti e contemporaneamente anche invitavo la volta scorsa, reiterando l’istanza che il Sindaco dichiarò di accogliere, di fare un passo in più e cioè di integrare il nostro Parco nel Parco dell’Adda, facendo aderire Treviglio al Parco dell’Adda, volevo sapere qualche cosa in proposito riguardo all’adesione di Treviglio al Parco dell’Adda, per sommare le garanzie del PLIS alle garanzie di un parco più grande.

Voglio però sottolineare che finora abbiamo affrontato degli aspetti puramente burocratici, organizzativi, istituzionali, ma la politica del Parco qual è? Quali sono le difese, il valore aggiunto che darà il parco per impedire che la caratteristica attuale di questo parco che non è ambientale, a parte la porzione che è contigua al fiume Adda, ma è quella di essere il colabrodo delle cave e delle discariche, perché il capoluogo è Pontirolo che è il regno delle cave. E quando ieri sera l’Assessore all’Edilizia ha fatto credo in piena buona fede e con intento positivo l’affermazione che quando si farà la ferrovia di alta capacità,

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allora cosa sceglieremo di avere, i camion che ci arrivano verticalmente portando gli inerti da nord verso sud, o forse è più opportuno reperire gli inerti a sud per non essere attraversati dal traffico degli inerti? A me veniva la pelle d’oca riguardo a questa questione qui, perché immaginavo che la questione così controversa, ma molto avanzata nella sua macabra realizzazione, che è quella di fare una cava di inerti a Casirate, al cosiddetto “bosco grosso”, che è una realtà ambientale, l’unica sopravvissuta gradevole da far godere ai cittadini, ecco che trovo uno spunto in più. Personalmente preferirei mandare ad esaurimento la cava della Vailata che nel Piano provinciale delle cave così come è, senza bisogno delle modifiche regionali, deve concludere, deve esaurirsi nell’arco del decennio, è bene mettergli una pietra sopra che si esaurisca e che si bonifichi quell’area lì e che non si parli più di cave a nord del territorio di Treviglio, senza dover aprire nuove cave.

Capisco però che questa materia è più grande di noi, è materia incandescente, è riverberata da interessi. Ho letto la cronaca della seduta del Consiglio Provinciale, dove addirittura anche le Minoranze avevano delle titubanze a esprimere una sfiducia nei confronti dell’Assessore Provinciale Pagnoncelli. Ma che titubanze?! Ma questo Piano delle cave è davvero una grande lottizzazione tra partiti? Io desidero fortemente che l’Assessore Tura, così sensibile a questa materia, faccia un passo in più e la prossima non abbia timore a portarlo la quarta, la quinta, la sesta volta all’attenzione del Consiglio questo provvedimento, e però con appunto gli indirizzi di garanzia di tutela del territorio, con il coraggio di affrontare materie anche più grandi di noi, ma anche con la fermezza di sottoporle, con giusti ragionamenti, a chi deve prendere le decisioni e che una volta tanto le prenda, non sulla base degli interessi economici propri, ma sulla base degli interessi del territorio e della comunità. Il nostro voto naturalmente è favorevole.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Il Consigliere Minuti mi ha riempito davvero il cuore di gioia e di speranza e di aspettative positive, ma non ci credo. Perché non ci credo, poi lo spiego. Quando il Consigliere Minuti dice perché non riempire la cava ex Vailata con gli inerti, previa bonifica? (interventi sovrapposti) – Ho capito male Consiglieri, lo sapevo che era una speranza mal riposta, ma molto mal riposta e infatti volevo dire che

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ricordo molto bene che in questa sede sia il Consigliere Minuti che l’Assessore Tura e adesso uso il tuo termine “macabro”, in maniera molto macabra voi avete detto sarebbe bene che mettessero l’amianto nella cava ex Vailata. Come no? Tu hai dato un giudizio positivo su avere l’amianto nella cava ex Vailata, ma scherziamo! Sicuramente l’Assessore Tura, ma anche tu hai detto che non è niente di male.

Abbiamo le registrazioni. Scusate, ho chiuso.

Presidente

Grazie Consigliera. Nessun altro è iscritto a parlare, quindi possiamo...

Consigliere Zordan prego.

Consigliere Zordan

Non è che la precedente Amministrazione sia stata ultra tempestiva nel seguire questa vicenda del piano del Parco locale, però una cosa mi colpisce, la prima delibera di questa nuova Amministrazione, nel giugno del 2006, è stata quella di aderire al Parco. È passato un anno e mezzo, stiamo arrivando al secondo anno e siamo ancora alla convenzione generale. Quindi sono convinto che sia una cosa importante la realizzazione di questo parco, ho premesso che non c’era stata molta attività prima, però mi pare che stiamo andando per le lunghe anche adesso. La prima delibera, perché era una cosa assolutamente necessaria, bisognava farla in fretta perché sennò eravamo fuori da tutte le iniziative ecc., prima delibera di questa nuova Amministrazione aderire al PLIS e siamo ancora qua alla convenzione generale. È una considerazione questa, quindi La sollecito per quanto possibile ad accelerare i tempi.

Poi nelle premesse si parla di compiti vastissimi, perché visto che gli enti succitati, cioè tutti i Comuni, ritengono opportuno e rilevante agire in sinergia per migliorare la tutela del territorio, mediante obiettivi che consentano una gestione unitaria dello stesso - è una premessa che fa riferimento, a me sono venute in mente le aggregazioni che nel corso della storia dei Comuni della Pianura si sono già verificate, aggregazioni di Comuni per arrivare a dei principi generali di gestione unitaria del territorio. Ma qui forse una premessa di questo genere è un po' ampia e generale, oramai la gestione unitaria è indicata e individuata a livello provinciale, attraverso il Piano Territoriale e le zone in cui è stato ripartito il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e l’altra domanda che volevo fare è quella relativa alla necessità di vedere qualche intervento, qualche progetto. Fino ad ora si parla ancora e sempre giustamente nella convenzione di compiti che oramai sono affidati attraverso questa convenzione al Comune capofila, ma non

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si vede ancora qualche proposta di iniziativa, né i poteri che avrà il Comune capofila su progetti, iniziative ecc. degli altri Comuni.

Il problema è, di fronte a proposte e iniziative di intervento sul territorio nostro, ma sul territorio anche degli altri Comuni, bisognerà avere sempre il parere poi dell’organo che gestirà il Parco? Ecco ci sarà una sufficiente autonomia o diventerà un aggravio e un limite per gli altri Comuni l’appartenenza? È una domanda. C'è questo pericolo?

Diventerà un aggravio di procedure, delle limitazioni di fronte al Comune capofila il fatto di aderire a questo Parco? E poi a quando la presentazione di qualche iniziativa concreta per l’attuazione di questo parco. Progetti concreti sui due parchi adottati, che adesso sono entrati a far parte del PLIS, c'erano già. A quando vedremo qualcosa?

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto a intervenire, quindi possiamo procedere con le repliche da parte dell’Esecutivo. Prego Assessore Tura, ha la parola.

Assessore Tura

Non mi sono presa appunti, però credo di ricordare le domande che sono state fatte e caso mai poi mi fate memoria voi. I Comuni che hanno già approvato la convenzione sono praticamente il Comune di Fara d’Adda, di Canonica, di Pontirolo e di Arcene, mancano ancora il Comune di Ciserano e di Casirate. Per cui fino a quando non tutti i Comuni hanno approvato la convenzione non si possono fare i passaggi successivi.

Devo dire che anch'io sono... non trovo il termine corretto, però avrei gradito indubbiamente una maggiore velocità nella realizzazione degli interventi, proprio perché l’ambiente non si fa di carta, anzi la carta direi che addirittura consuma, però chiaramente non si possono disattendere quelle che sono le procedure previste dalla legge e poi da quello che è l’accordo tra le parti, che è comunque una premessa indispensabile per fare le cose in convenzione. Quindi non basta la volontà di un singolo ente. Anzi sotto questo profilo francamente io ero anche più pessimista rispetto ai tempi che sarebbero stati necessari per arrivare ad approvare una convenzione da parte di tutti i Comuni. Invece una volta che alla fine il Comune di Fara si è trovato investito di questo ruolo, alla fine ha prodotto questa convenzione e poi i tempi sono stati piuttosto celeri. Francamente più delle mie aspettative, anche se ripeto il percorso non è chiuso perché mancano ancora due Comuni e fin quando appunto non tutti hanno approvato la convenzione, non si può

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fare il passaggio successivo, che è quello di attribuire le risorse al Comune di Fara d’Adda e quindi dargli il mandato perché poi provveda ad avviare gli interventi previsti in quello che era il programma triennale.

L’altro passaggio fondamentale però che comunque come dicevo prima è quello che definirà quelli che sono i margini di autonomia dei singoli enti rispetto al territorio che è incluso nel parco, è il Regolamento. Per cui fino a quando non andiamo a costruire il Regolamento del PLIS non possiamo andare a definire quello che faremo indipendentemente dal PLIS o meno, quindi qual è il margine di autonomia che i Comuni si riserveranno su quella fascia di territorio.

Per quanto riguarda la fase attuale proprio perché io stessa avevo l’ansia di veder realizzare degli interventi e non aspettare il momento magico del completamento di tutti questi atti burocratici, se così vogliamo chiamarli, non abbiamo interrotto quello che era il processo di progettazione che era stato avviato anche dalla scorsa Amministrazione con l’istituzione del Parco del Roccolo e del Cerreto. Tant'è vero che ai medesimi progettisti vincitori è stato attribuito un incarico di progettazione esecutiva. Progettazione esecutiva che però ha dovuto praticamente in parte essere ritarata, perché la zona del Roccolo è una zona interessata da nuovi interventi legati alle ferrovie, per cui è un po' azzardato andare a fare previsioni di interventi, quando appunto c'è ancora questa spada di Damocle che pende su quest'area. L’incarico è stato dato invece per quanto riguarda interventi nell’area nord, quindi in zona Cerreto – tra l'altro è proprio di questi giorni la presentazione della loro proposta – ed è stato chiesto anche di valutare un’alternativa rispetto alla localizzazione iniziale per quanto riguarda le aree destinate all’attività ricreativa. Tant'è vero che nella prossima Giunta i progettisti vincitori del famoso concorso di idee che la vecchia Amministrazione aveva indetto, verranno a presentare le risultanze dell’incarico che hanno avuto, quindi il progetto che hanno elaborato.

Per cui, ripeto, condivido perfettamente l’ansia di fare qualcosa di concreto, al di là di quelli che sono i tempi dettati dalla necessità di arrivare a degli atti condivisi con gli altri Comuni. Tempi che comunque sono per forza lunghi, il Comune di Treviglio non è nemmeno il primo ad approvare la convenzione e non è nemmeno l’ultimo, ne mancano ancora due. Però, come dicevo prima, non è nemmeno l’ultimo atto, seguirà ancora il Regolamento, ma proprio per questo abbiamo comunque continuato ad attivare il percorso di progettazione e continueremo a mantenere questa linea, proprio perché il tempo è già dettato dalla natura, perché le cose non si fanno... cioè le piante non crescono in un batter d’occhio, per cui non vogliamo chiaramente farci

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