• Non ci sono risultati.

Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 14.11.2007 Apertura di seduta

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 14.11.2007 Apertura di seduta"

Copied!
86
0
0

Testo completo

(1)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14.11.2007 Apertura di seduta

Presidente

Diamo inizio ai lavori di questo Consiglio Comunale, dando atto che il Consiglio Comunale è legalmente costituito, avendo il numero legale necessario a deliberare. Sono presenti i Consiglieri assegnati ad eccezione dei Consiglieri Bonfichi, D’Auria, Lorenzi, Merisi e Minuti.

Prima di procedere con l’ordine del giorno, è doveroso che il Consiglio Comunale e la Giunta ricordino con un minuto di silenzio don Piero Perego, che oggi è mancato. Quindi invito a un minuto di silenzio.

SILENZIO

Grazie. Procediamo quindi con l’ordine del giorno. Il signor Sindaco proponeva oggi di svolgere innanzitutto tutta la materia urbanistica, quindi iniziando dal punto n. 6, fino al punto n. 10 e poi proseguendo con l’ordine del giorno a vostre mani. Se non vi sono opposizioni da parte del Consiglio Comunale o dei singoli Consiglieri procediamo in questo senso.

(intervento fuori microfono) Prego, signor Sindaco.

Sindaco

La motivazione è la presenza sicura da parte dell'Assessore Simonetti, che stasera può restare con noi tutta la serata e domani sera non gli è possibile. Io credo che abbia anche un senso discutere l’insieme della materia urbanistica, se le cose andranno velocemente possiamo anche vedere di terminare l’ordine del giorno, in quanto non più tardi di mezz’ora fa il Presidente dell’Ygea mi ha fatto un messaggio con il quale mi diceva, scusandosi, che non potrà essere presente domani sera per l’audizione prevista, per gravi, seri problemi lavorativi. Quindi io chiedo che il Consiglio Comunale affronti le tematiche urbanistiche, in modo tale che in questa tornata possano essere tutte discusse, con la presenza fattiva dell'Assessore Simonetti e poi si vada a vedere se è possibile...

Presidente

(2)

Grazie signor Sindaco. Prego, Consigliera Siliprandi, su questa questione dell’inversione? Ha chiesto la parola, prego.

Consigliera Siliprandi

... (intervento fuori microfono)... va bene, però dico anche che poi...

Presidente

Sì, sì, facciamo tutta la materia urbanistica e poi ricominciamo dall’1.

Procediamo quindi col punto n. 6 all'ordine del giorno.

(3)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14.11.2007

Punto n. 1)

PIANO ATTUATIVO DENOMINATO “SAN ZENO” - COMPARTO “A” - UBICATO IN ZONA DI ESPANSIONE NORD-EST, VIA SAN ZENO, DENOMINATA “BOLLONE”, PROPOSTO DAI SIGG. CARIOLI, GIULIANI E SOC. IMM. G.A. SRL – ADOZIONE IN VARIANTE AI SENSI DEL VIGENTE PRG, AI SENSI DELL’ART. 25, DELLA L.R. N.

12-2005 E S.M.I. -

Presidente

Illustra il provvedimento per la Giunta l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Grazie Presidente, buona sera signori Consiglieri. Il Piano attuativo denominato S. Zeno, comparto A, viene portato in proposta di adozione seguendo gli altri che sono già stati presentati a questo Consiglio.

Ormai il tema credo che lo conosciate, per cui non mi voglio dilungare eccessivamente, è un Piano attuativo di complessivi 16.455 metri cubi, dovuti a una volumetria di competenza da parte della proprietà di 14.967 metri cubi, a 705 metri cubi di volume di competenza dell’Amministrazione Comunale per i sedimi di proprietà pubblica che l’Amministrazione Comunale possiede in queste aree e che vengono ceduti ai proponenti per un importo di 128.000 Euro, basato sull’importo unitario deliberato da questo Consiglio a luglio e dovuto a un incremento di volume edificabile di 783 metri cubi destinato per edilizia residenziale pubblica, assieme a un analogo volume, sempre 783 metri cubi, destinato ad edilizia residenziale pubblica, che i privati realizzano sulla quota di cui avevano già diritto in precedenza. Quindi complessivamente con questo incremento il comparto diventa di 16.455 metri cubi e il Piano attuativo viene adottato in variante rispetto alla L.R.

23, perché prevede questo incremento del 10%, per il quale è necessaria la procedura di variante al Piano regolatore, diversamente il Piano attuativo non sarebbe stato necessario approvarlo con le procedure della L.R. 23.

Occorre ricordare che questo incremento del 10% viene localizzato per il 5% nel comparto e per il restante 5% rimane come incremento

(4)

disponibile da localizzare nelle altre aree del comparto, di proprietà pubblica, quindi andrà a incrementare la quota di intervento di edilizia residenziale pubblica possibile nell’ambito e questo accadrà laddove si attiverà il comparto, che è il comparto C, dove l’Amministrazione ha la più grossa quota di proprietà. Altri dati rilevanti che voi trovate su questo comparto è la definizione generale degli oneri di intervento, che sono 264.000 Euro di oneri di primaria e 252 di oneri di secondaria, con, in accordo con quanto stabilito sempre con la delibera di indirizzo di Consiglio Comunale, un’anticipazione del 25% alla convenzione, per un totale di 129.000 Euro; questa anticipazione del 25% permette all'Amministrazione già di coordinare la realizzazione di questi interventi con la realizzazione degli interventi di progettazione pubblica, perché ricordate che tutti i comparti del Bollone sono stati oggetto di una riorganizzazione prevalentemente sugli spazi pubblici e quindi l'Amministrazione si è assunta l’onere e anche l’impegno e la responsabilità di realizzare in maniera contemporanea la progettazione delle opere pubbliche, però per poter anticipare queste spese si chiede la definizione di un’anticipazione del 25% da parte delle proprietà.

Vi è altresì l’adesione espressa dai lottizzanti all’iniziativa comunale di fornitura di calore, teleriscaldamento e teleraffrescamento, mediante realizzazione di un unico impianto ubicato su area comunale, quindi vorrei dire, questo comparto aderisce appieno, come del resto gli altri già presentati in questo Consiglio, alla delibera di indirizzo che il Consiglio Comunale ha assunto a luglio, quindi il Consiglio Comunale…

scusate, a giugno… il Consiglio Comunale ha assunto la delibera di indirizzo, non una variante vincolante, ma i singoli comparti stanno aderendo a questa delibera di indirizzo. Ricordiamo che questo Piano attuativo era stato già oggetto di un esame della Commissione Edilizia nel novembre del 2006, che si era espressa evidenziando alcune problematiche, come peraltro per gli altri comparti e questa espressione di parere aveva poi dato luogo alla rivisitazione generale dell’Ufficio Urbanistica.

Ciò detto, l'Amministrazione ne propone l’adozione, io limito qui la mia relazione, mi scuso dell’estrema sintesi, ma molte cose sono già state dette in occasione degli altri Piani attuativi. Rimane evidente che per qualsiasi richiesta di chiarimento sono a disposizione. Grazie.

Presidente

Ringraziamo l'Assessore per l’illustrazione. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per gli interventi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

(5)

Consigliere Zordan

Dunque, non so, non ho capito bene, il problema anche vedo che nella convenzione… il problema della manutenzione delle piste ciclabili, che è stato oggetto di, a me va bene la soluzione adottata, la ritengo equa, però forse vale la pena accennarne. E invece una cosa che non mi ricordo più, come, e questo quesito vale anche per gli altri due comparti, la tangenziale a est, sì, la tangenziale a est rientra, non mi ricordo più proprio il particolare, l’area coinvolta dalla tangenziale rientra nelle aree cedute o erano impegnate a cedere quell’area i richiedenti? O se ne acquisisce solamente una parte?

Presidente

Grazie Consigliere. Vediamo se ci sono altre domande da porre all'Assessore, così poi può rispondere contemporaneamente. Nessun altro Consigliere desidera intervenire? Assessore prego, a lei la parola per la replica.

Assessore Simonetti

Allora, sul tema della pista ciclabile, adesso riprendere gli atti, perché ha fatto bene il Consigliere Zordan a ricordarla, c’è stata una variazione rispetto ai primi Piani attuativi assunti, relativamente all’impegno per la manutenzione degli interventi sulle piste ciclabili, è stato oggetto questo Piano attuativo e anche quelli successivi, di una variazione in convenzione. Io non ho qua con me adesso la bozza di convenzione e l’arch. Morabito, degli Uffici, che era qua con me dovrebbe avere tutte le convenzioni, se riuscissimo ad avere...

(intervento fuori microfono)

... se si può chiamare, perché sono state modificate le convenzioni su questo specifico aspetto. Se mi lascia il tempo di ritrovarla, che così, tra l’altro su questo specifico aspetto, che è stata una modifica d’ufficio, poi è intenzione dell’Ufficio presentare al Consiglio comunque una delibera di indirizzo per andare a incidere anche sui Piani attuativi che sono già stati approvati precedentemente, adottati e approvati precedentemente.

(interventi fuori microfono)

Sì, sì, allora, è l’art. 27 alla convenzione, noi avevamo riorganizzato i comparti della zona del Bollone inserendo dei percorsi ciclopedonali di servizio, quindi a differenza dell’organizzazione precedente, che aveva affidato tutto il sistema della relazione alle strade, non era chiara la ripartizione spazio pubblico e spazio privato, abbiamo invece immaginato di avere dei percorsi interni, privati di uso pubblico, ciclopedonali, svincolati dalle strade e questo era uno degli elementi di

(6)

qualificazione del progetto. Però non abbiamo immaginato la cessione di queste aree, ma lasciarle private di uso pubblico. Allora nelle convenzioni adottate e approvate avevamo messo l’impegno da parte dei privati a partecipare ai costi di manutenzione e di gestione.

L’Ufficio ha fatto rilevare che questo impegno da parte loro a partecipare ai costi di manutenzione e gestione diventava un’operazione che faceva nascere una serie di problemi, il cui beneficio era inferiore alle difficoltà di gestione che proponeva, quindi la proposta dell’Ufficio, che noi abbiamo assentito, è quella di cassare questo impegno, a partecipare tutte le singole parti alla manutenzione delle piste ciclopedonali, che di fatto sono pubbliche; rimangono su suolo privato, ma di fatto sono pubbliche. Quindi questa proposta di deliberazione contiene questa proposta di cassazione dell’art. 27 della convenzione.

Per quanto riguarda le aree invece, se mi dai la planimetria...

(interventi in sottofondo)

... allora, per quanto riguarda l’area della strada di perimetrazione a est, c’è stata l’estensione rispetto al Piano attuativo originario, che prevedeva il tracciamento sulla mezzeria, la riorganizzazione ha previsto l’estensione sull’intero sedime e in questo caso, come in altri, c’è la previsione da parte della proprietà della cessione dell’intera parte che sta anche all’esterno. Ecco, non so se ho risposto alle sue domande, la ringrazio, perché l’aspetto dell’art. 27, che è espresso nel deliberato, invece non l’avevo, per rapidità l’avevo esposto, invece è stato utile richiamarlo, perché poi ritorna e ritornerà ancora in Consiglio.

Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Nessun altro Consigliere ha chiesto la parola, dichiaro chiusa la discussione. Consigliere Merisi, nel merito voleva intervenire? Prego, Consigliere.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Solo un fatto tecnico, Assessore. Noi abbiamo in mano a questo punto l’art. 27, così cito, integrato, siccome ho captato un verbo cassato, sono quell’attimo perplesso sul testo finale; il testo finale, mi corregga se sbaglio, è quello che abbiamo in mano noi, cioè l’art. 27 integrato, che recita, i lottizzanti si impegnano a partecipare unitamente agli altri lottizzanti dei comparti della zona ai costi di realizzazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria, relativamente

(7)

all’area privata servita ad uso pubblico? Quindi è questo il testo definitivo, giusto? Quello che abbiamo in mano noi?

(interventi in sottofondo)

No, perché sennò è un attimo fare la correzione, le pare?

(interventi fuori microfono) Presidente

Consigliere Merisi, la copia della convenzione che è stata distribuita è quella proposta, lo schema di convenzione è quello proposto dalla proprietà, nel testo della delibera però si dà atto che questo Consiglio Comunale intende disciplinare diversamente la gestione delle aree private destinate ad uso pubblico, nei termini che ha detto l'Assessore.

Per cui nel momento in cui andiamo a deliberare il provvedimento consiliare, implicitamente modifichiamo anche questo testo, che è semplicemente allegato al… che è stato allegato alla documentazione distribuita, ma che verrà quindi sottoscritto nella forma corretta.

Consigliere Merisi

Per cui quello che abbiamo noi, in mano noi è quello vecchio?

Presidente

È la copia, sì, è la copia che è stata distribuita dalla proprietà.

Consigliere Merisi

Ecco, chiedevo se era possibile, seduta stante, avere la correzione, illico et immediate, per poter, se è possibile, perché mi rendo conto della… però il linguaggio tecnico certe volte porta a scompensi...

Presidente

Anche sentito il Segretario, mi faceva presente che questo è il testo proposto dalla proprietà, quindi noi non andiamo a modificare quel testo, quando il Comune andrà a sottoscrivere sottoscriverà un testo evidentemente che tiene conto delle modifiche che questo Consiglio Comunale ha deliberato in questa sede. Per cui quel testo sarà diverso.

Consigliere Merisi

Appunto, il testo che noi andiamo a deliberare qual è? È quello che citava l'Assessore prima?

Presidente

(8)

... il provvedimento che è allegato e contiene delle… è stato distribuito, in questo provvedimento consiliare il Consiglio Comunale delibera anche di modificare la proposta che viene dalla proprietà, di mantenere un regime condiviso delle spese per le aree private ad uso pubblico.

Quando il funzionario andrà a sottoscrivere la convenzione, questo testo dovrà essere modificato e verrà modificato allora.

Consigliere Merisi Non stasera?

Presidente No.

Consigliere Merisi È chiaro.

Assessore Simonetti

Ecco, però mi sembra che la domanda del Consigliere Merisi fosse, ma il testo qual è alla fine? Allora, il testo della convenzione allegata con la proposta di modifica che di fatto dice, eliminiamo la previsione di quell’art. 27...

Consigliere Merisi

Sì, la mia domanda era ulteriormente… cioè, questa proposta non l’abbiamo qui?

Assessore Simonetti Non l’abbiamo qui!

Consigliere Merisi Basta.

Assessore Simonetti

C’è solo la proposta di eliminarlo.

Consigliere Merisi

(9)

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per le dichiarazioni di voto. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Come già avevo manifestato la scorsa volta, nella seduta consiliare che precede questa, ho manifestato l’intenzione della Lega Nord Padania di astenersi e così farò anche questa sera, perché non riteniamo coerente e razionale deliberare tutti i bollini, non tutti i bollini insieme, ma separatamente, in quanto comunque fanno parte di un unico Piano attuativo. Quindi non la consideriamo una soluzione che ci aggrada e, ma non perché siamo contrari ovviamente a questi Piani di lottizzazione, siamo contrari al metodo che ha assunto questa Amministrazione per deliberare su di essi. Quindi ci asterremo anche questa volta, come i prossimi due Piani attuativi. Quindi anticipo anche la nostra intenzione di astenerci anche per i prossimi due. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Per dichiarazione di voto, il gruppo consiliare che questa sera ho l’onore di rappresentare voterà favorevole alla proposta a noi inoltrata e passatemi il termine, scusate, emendata dall'Assessore Simonetti, così come illustrato e così come riportato nel testo non definitivo della convenzione, ma nel testo definitivo della delibera.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Riganti, prego.

Consigliere Riganti

Grazie. Premetto che il voto è favorevole, però vorrei fare una breve disquisizione in merito all’edilizia economico popolare, non

(10)

specificatamente a questo caso, ma in genere, su questi del Bollone e gli altri. Vorrei iniziare con una memoria, fare un’osservazione e poi una constatazione. Allora, la memoria è questa, negli anni ’70, ’80, ’90, a Treviglio gli amministratori dei partiti al governo erano sollecitati dai Consiglieri dell’Opposizione a realizzare il 20, 25, 30% dell’edificato con i requisiti dell’edilizia economico popolare, sociale, convenzionata.

Tanto insistevano questi, ricordo tra questi alcuni nomi importanti, come Federico Crippa, lo stesso nostro Sindaco Ariella Borghi, che gli amministratori, gli altri, coloro che governavano la città dal palazzo, hanno compreso il problema o l’hanno accettato, l’hanno accolto...

(intervento fuori microfono)

... hanno ceduto, diciamo come vogliamo e se proprio non il 30% che veniva richiesto dall’Opposizione, ma almeno il 20, il 15, il 20, a volte anche il 25% dell’edilizia ha avuto a Treviglio per molti anni l’indirizzo economico-sociale.

Gli amministratori del centro sinistra, accusati ovviamente, era un’accusa dalla Minoranza di fare gli interessi dei privati, hanno mutato atteggiamento negli anni, hanno fatto i Piani di edilizia economico- popolare, hanno dato all’Aler, allora si chiamava Gescal o quant’altro e agli operatori del settore aree e mezzi; i mezzi erano le delibere, le disposizioni di indirizzi politici, perché fiorissero queste iniziative e direi che è cambiata anche la cultura, perché non solo i politici, ma anche gli operatori, sono nati nuovi operatori, ricordo le cooperative, all’Acli Casa, Di Vittorio, S. Pietro, S. Giuseppe, Lavoratori Trevigliesi, si potrebbe farne un elenco infinito, c’erano quelli di un partito, dell’altro partito, di una corporazione, di un gruppo e questi hanno costruito moltissimo a Treviglio. Devo dare atto anche che le Giunte del Sindaco Minuti hanno continuato questo indirizzo.

L’osservazione, l’osservazione è questa, perché si è costruito a Treviglio l’edilizia economico-popolare? Perché questi chiedevano l’edilizia economico-popolare? Perché c’era la necessità, la necessità di dare la casa a coloro che non l’avevano o comunque erano talmente non abbienti che non potevano arrivare ai prezzi che c’erano sul mercato, la necessità di calmierare i prezzi del mercato, la necessità di dare le case in affitto, la necessità di integrazione sociale, di sviluppo, eccetera, questa è l’osservazione. Ma aggiungo anche che gli uffici preposti e penso che erano gli uffici Assegnazione alloggi, l’Ufficio del Sindaco, l’Ufficio dell’edilizia privata, dell’Urbanistica, segnalavano quanto occorreva all’Amministrazione, perché erano loro che ricevevano questi segnali, gli input li avevano loro dal territorio, noi potremmo anche segnalare che lo facessero anche i partiti o qualcun altro, ma veniva da loro l’input e questi, l’Amministrazione Comunale, dall’input e dalle segnalazioni degli uffici preposti, assumeva le delibere necessarie

(11)

a risolvere il problema; perciò se occorreva il 15, il 20, il 30%

dell’edilizia economico-popolare si disponeva per realizzare il 15, il 20, il 30%, questo era.

La constatazione, ho quasi finito, la Giunta del Sindaco Zordan non ha fatto alcun Piano di edilizia economico-popolare, la Giunta del Sindaco Borghi non l’ha ancora fatto, perché? Perché non c’è la necessità, non c’è richiesta di aree di edilizia economico-popolare, perché se ci fosse questi interverrebbero e lo farebbero. Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale e oggi noi stiamo esaminando questi Piani attuativi, ubicati nel Bollone, poi esamineremo altri Piani o altri di altri comparti di altre zone e questi hanno un 5%, vado a memoria, di edilizia economica convenzionata e un 5% di edilizia economica sociale in più. Perché il 5% e non il 6, il 7, l’8, il 10, il 15, il 25 o il 30? Perché non c’è bisogno, non esiste, non c’è questo bisogno a Treviglio. Se ci fosse bisogno gli uffici preposti, l’avrebbero segnalato all’Amministrazione Comunale, il Sindaco, la Giunta, noi questa sera saremmo qui a discutere di edilizia economico-popolare per il 10, il 15, il 20, il 30%, avremmo un’area, cercheremmo delle aree per costruire alloggi o assegnare alloggi all’Aler o a chi ne ha necessità. Non c’è questa necessità, non c’è il problema di dare la casa ai cittadini, non ce ne sono in numero sufficiente indigenti, non ci sono sufficienti casi sociali e non c’è necessità di calmierare il mercato, probabilmente sul mercato già stanno arrivando tanti alloggi privati che si calmierà da solo.

Allora, il rammarico, un piccolo rammarico e un auspicio. Il 10% negli anni, il 10, il più 10% che noi stiamo dando oggi, se si fosse dato anche allora, probabilmente non si poteva perché non c’erano le leggi per farlo, certo che se fosse stato dato, anche allora sarebbe stata un’ottima cosa, perché queste cooperative ne avevano proprio bisogno di quel 10% in più e il rammarico è legato all’auspicio che questa formula continui, che si aiutino queste cooperative o comunque chi costruisce, per dare edilizia economica sociale, popolare, all’Aler o alle cooperative o a chi opera per queste. E l’altro auspicio e attenzione è, a spalmare gli interventi di questo genere su tutto il territorio, per evitare di creare quartieri di classe A, quartieri di classe B, C, D, o E, come extracomunitari. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Riganti. Nessun altro è iscritto a parlare. In sede di dichiarazione di voto, prego, Assessore.

Assessore Simonetti

(12)

Grazie Presidente. Penso che la natura dell’intervento e così, l’articolazione del suo ragionamento richieda una risposta, a me fa piacere l’attenzione che lei pone al tema e credo però che la misura, la valutazione della misura di questo intervento dell’attuazione dei bollini, nel comparto denominato Bollone, come sa la misura percentuale non è data da una valutazione, è data da una constatazione di una condizione di diritto precedente, che prevedeva un’edificazione di edilizia privata pari al 100% e dalla convinzione che ha questa Amministrazione che ci sia necessità comunque di intervenire sul tema dell’edilizia pubblica e che in attesa dell’esaurimento ormai prossimo del Piano di zona questa potesse essere un’occasione per iniziare a dare una risposta che sappiamo parziale.

Ma gli strumenti di legge non ci consentono di intervenire in maniera diversa, se non con l’incremento del 10% e i diritti acquisiti dai proprietari non ci mettono nelle condizioni di dire, più del 10% lo modifichiamo. Allora si è cercata una soluzione che contemperasse i diritti e le possibilità che la norma ci dà. Quindi il valore che esce, che alla fine è il 15%, il valore che esce che ritengo personalmente un valore soddisfacente, ma è dovuto da questa forbice di condizioni di partenza, non da un ragionamento di carattere strategico sulle quantità in gioco, perché credo che sulle quantità in gioco forse occorrono ben altri interventi e infatti nella programmazione stiamo cercando di inserire una ripresa del tema Piano di zona, perché crediamo che ce ne sia la necessità.

Per quanto concerne l’auspicio sull’opportunità di spalmare questi interventi in tante parti diverse della città non posso che condividerlo, nel senso che anche il fatto di inserirlo come quota percentuale di un intervento che sarebbe stato tutto di carattere privatistico, in qualche misura è già un indirizzo, è già un perseguimento di questo obiettivo. Il Piano di zona che verrà è nostra intenzione realizzarlo non come grosso comparto, come gruppi di grossi comparti, ma come pluralità di interventi minuti sul territorio, che non si identifichino marcatamente per essere zone di serie B, rispetto a zone di serie A. Quindi questo è un orientamento su cui c’è la condivisione completa della Giunta.

Rispondo anche alla Consigliera Siliprandi, dicendo, che ahimè, l’attuazione coordinata, l’approvazione coordinata di tutti i bollini credo che sarebbe stata un’operazione scorretta rispetto alle proprietà, perché noi abbiamo ora in previsione di adottarne almeno otto su nove, stiamo sollecitando anche il nono a presentare il progetto, ma se non lo presentasse dovremmo tener fermi tutti gli altri, con una situazione che ormai giace da quasi vent’anni. Quindi abbiamo ritenuto corretto portare un coordinamento d’impostazione, ma poi attuarli alla spicciolata,

(13)

perché sennò avremmo corso il rischio di rimanere fermi, magari solo anche un altro anno, un altro anno e mezzo, ma questo ci avrebbe impedito di organizzare la programmazione delle opere pubbliche in modo da poter soddisfare in maniera coordinata i progetti. Non so se ho risposto alla sua domanda.

Presidente

Grazie Assessore. Procediamo alla votazione, in forma palese, con sistema elettronico. Metto in votazione il punto n. 6 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, Piano attuativo denominato San Zeno, comparto A, ubicato in zona di espansione nord-est, via S. Zeno, denominata Bollone, proposto dai sigg. Carioli, Giuliani e soc. Imm. G.A. srl, adozione in variante al vigente PRG, ai sensi dell’art. 25 della L.R. n.

12-2005 e successive modifiche. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario, due astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Riganti, Scarpellino, Zoccoli, Zordan, astenuti i Consiglieri D’Auria e Siliprandi.

Procediamo col punto n. 7 all'ordine del giorno.

(14)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14.11.2007 Punto n. 7)

PIANO ATTUATIVO DENOMINATO “SAN MICHELE”, LOCALIZZATO IN ZONA DI ESPANSIONE NORD-EST, VIA SAN ZENO, DENOMINATA “BOLLONE”, INDIVIDUATO COME COMPARTO “H”, PROPOSTO DAI SIGG. ASSANELLI, MANENTI, GATTI – ADOZIONE IN VARIANTE AL VIGENTE PRG, AI SENSI DELL’ART. 25, DELLA L.R. N. 12-2005 E S.M.I. -

Presidente

Illustra il provvedimento per la Giunta l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Grazie. Allora, comparto H. Sono complessivamente 11.558 metri cubi, più 577 di incremento di edilizia residenziale pubblica e altri 577 che vengono lasciati nella disponibilità dell’Amministrazione, quindi è un comparto che si attua per circa 12.100 metri cubi, lasciandone 577 all’Amministrazione e con un’attuazione di 1.155 metri cubi di edilizia residenziale pubblica. Anche questo comparto, con la sottoscrizione della convenzione, è tenuto al pagamento del 25% della quota degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, per permettere la realizzazione delle opere pubbliche di coordinamento, per un totale di circa 100.000 Euro; anche questo comparto dispone del diritto volumetrico anche grazie all’acquisizione di una quota parte di volume che l’Amministrazione Pubblica ha come pertinenza delle piccole proprietà pubbliche presenti sull’area, per un totale di 305 metri cubi, che corrispondono a un acquisto da parte del privato di 58.327 Euro, che vengono dati all’Amministrazione. Il Piano attuativo del comparto H però ha già nella convenzione proposta quella correzione relativa alla manutenzione delle piste ciclopedonali, per cui non trovate nel testo della delibera quel testo che era stato votato nella delibera precedente, perché qui già la convenzione, all’art. 22, prevede ai lottizzanti la partecipazione solo ai costi di realizzazione e non di manutenzione e quindi non c’è bisogno di quell’emendamento che era stato apportato precedentemente.

Viceversa però ci sono una serie di proposte di correzioni d’ufficio e qui vi invito cortesemente a portare una grande pazienza, perché come voi

(15)

sapete queste operazioni di Piani operativi del bollini stanno andando avanti con una velocità piuttosto inusuale e quindi l’ufficio sta facendo un’opera di istruttoria molto veloce, ma che consiste nel non rimandare sempre indietro le convenzioni quando ci sono delle correzioni, cosa che è stata fatta più volte; ma quando si arriva a un livello che si ritiene possibile, si propone in ultima analisi l’adozione da parte del Consiglio Comunale con delle proposte di emendamento, questo per affrettare ulteriormente i tempi, anche perché ricordiamoci, il Consiglio Comunale nella delibera d’indirizzo aveva stabilito un aggravio di costi nel caso venisse passata la soglia di fine dicembre di quest’anno, quindi c’è un impegno da parte degli uffici di cercare di portare il numero maggiore possibile di Piani attuativi del comparto Bollone entro i termini di quest’anno, per evitare un incremento degli oneri a carico dei privati, che era stato stabilito dal Consiglio proprio per stimolarli a presentarli in anticipo.

Se però noi sappiamo si attivasse l’usuale lavoro dell’istruttoria, in cui si rimanda ai privati la correzione, questi poi la ritornano, coi tempi del protocollo, di riesame delle pratiche in ordine, rischieremmo di non arrivare in tempo. Quindi voi con la pazienza che vi chiedo, esaminate il comparto H e poi il comparto I anche con le proposte di correzione che l’istruttoria dell’ufficio evidenzia. In particolare la convenzione viene ritenuta carente di un articolo relativo alla stipula, relativo alle trascrizioni e relativo alle spese, alle controversie e alla pubblicità, che qui è proposto nel testo deliberato. Sempre dalla convenzione è emerso un errore nell’indicazione della SRC e del volume di competenza comunale, che si discosta a quanto riportato in premessa e pertanto si chiede di modificare lo stesso art. 3 della convenzione, indicando come SRC metri quadri 112,45 in luogo di 101,74, e metri cubi 337 in luogo di metri cubi 305,24. E quindi all’art. 12 della convenzione dev’essere introdotta la dicitura, 58.327,90 Euro quale corrispettivo per acquisizione volume dal Comune, per metri cubi 337,37.

Allora, ripeto, è un iter controverso, lungo e così anche le convenzioni scontano una complessità di esame d’istruttoria. Io mi sento di proporvela nonostante questo deliberato che ha queste correzioni, l’abbiamo già fatto anche per altri Piani attuativi precedenti, però questo ci permette di dare finalmente una risposta positiva a un iter molto lungo e anche alle proprietà, che da tempo attendono questo. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Grazie.

Presidente

(16)

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per gli interventi. Ha chiesto di intervenire la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

(intervento fuori microfono)

Va bene. Il Consigliere Merisi ha chiesto di intervenire, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. A parte che magari quello che ha detto l'Assessore ce lo faceva passare come velina, riuscivamo a capirlo un po' meglio, però l’assunto fondamentale, l’art. 22, Assessore per cortesia, a questo punto, con l’art. 22 così scritto, la manutenzione ordinaria e straordinaria resta in carico all'Amministrazione Comunale, giusto?

Okay, allora ho capito. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi. Nessun altro ha chiesto di intervenire.

Assessore, non ha da replicare? Dichiaro chiusa la discussione, procediamo con le dichiarazioni di voto. Invito i Consiglieri a iscriversi.

Nessuno chiede di intervenire per dichiarazione di voto. Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

No, solo una piccola battuta di risposta all'Assessore, nel senso che lei dice che sarebbe stato discriminante attendere un'unica soluzione e quindi lei dice, meno discriminante per i proprietari andare alla spicciolata e deliberare di volta in volta. Però io ricordo che i primi due, ed è per questo che io ho preso questa posizione di astensione, perché i primi due noi li abbiamo votati in luglio, il 28 luglio se non sbaglio, io tra l’altro non ho votato, però non ero molto d’accordo nel dover votare un qualcosa che non era nemmeno perfezionato, perché mi sembra di ricordare che i primi due bollini non avevano nemmeno esaurito tutta la documentazione che dovevano presentare, c’era qualcosa che mancava e che nel giro di 24 ore dovevano presentare. Allora io non ho capito come mai, allora non capivo come mai questa fretta, ma questo già gliel’avevo detto la scorsa volta, come mai questa fretta quando poi c’era un mese di ferie e si poteva andare a settembre eventualmente a deliberare qualche bollino insieme. Allora lei mi ha anche risposto poi la scorsa volta, però oggi lei mi aggiunge, sarebbe stato discriminante e adesso a me sembra di capire che ne manca solo uno.

Ma al di là che ne manchi uno, due o tre, non lo so, ma comunque sia noi ogni volta che ci vediamo votiamo due bollini, ma nel giro di tre

(17)

mesi, allora tanto valeva, voglio dire, cosa cambia per tre mesi? Perché se lei dice che è discriminante, allora io posso dire, è discriminante alla rovescia, perché i primi due che sono stati, come dire, che hanno avuto questo iter così veloce, sicuramente forse hanno avuto un vantaggio, adesso io non me ne intendo e non lo so, ma suppongo che si mettano in vendita prima degli altri, adesso non vorrei sbagliare. Cioè, perché lei dice discriminante? Io la posso vedere nell’altro modo allora.

Certamente se si trattasse di anni sono d’accordo con lei, ma siccome qui si tratta solo di pochi mesi, quindi non ci sarebbe stato, dopo tanti anni che hanno aspettato, tutto sommato non sarebbe stato, scusi.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto.

Assessore, se vuole replicare, però in effetti più che una dichiarazione di voto sono state domande, le domande forse andavano poste in sede di discussione, per cui utilizziamo...

Cambio cassetta

... delle dichiarazioni di voto per lo scopo che è previsto. Nessun altro chiede di intervenire. Procediamo quindi con la votazione, in forma palese, con sistema elettronico.

Pongo in votazione il punto n. 7 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, Piano attuativo denominato San Michele, localizzato in zona d’espansione nord-est, via S. Zeno, denominato Bollone, individuato come comparto H, proposto dai sigg. Assanelli, Manenti, Gatti, adozione in variante al vigente PRG, ai sensi dell’art. 25 della L.R. n.

12-2005 e successive modifiche. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun voto contrario, due astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Riganti, Scarpellino, Zoccoli, Zordan, astenuti i Consiglieri D’Auria e Siliprandi.

Procediamo col punto n. 8 all'ordine del giorno.

(18)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14.11.2007 Punto n. 8)

PIANO ATTUATIVO DENOMINATO “SANTA AGNESE”, LOCALIZZATO IN ZONA DI ESPANSIONE NORD-EST, VIA SAN ZENO, DENOMINATA “BOLLONE”, INDIVIDUATO COME COMPARTO

“I”, PROPOSTO DAI SIGG. CARMINATI, RONCHI, BORGHI, SOC.

EDILCOLNAGHI E ALTRI – ADOZIONE IN VARIANTE AL VIGENTE PRG, AI SENSI DELL’ART. 25, DELLA L.R. N. 12-2005 E S.M.I. -

Presidente

Illustra il provvedimento per la Giunta l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Grazie Presidente. Allora colgo l’occasione nell’illustrazione di quest’ultimo comparto, non per ridire le stesse cose, ma per dare una risposta sintetica, credo dovuta, alla Consigliera. Con questo ultimo comparto I, che portiamo in votazione stasera, se il Consiglio lo adotta avremmo già adottato sette comparti su nove e definitivamente approvati due, che abbiamo poi approvato. Questa situazione è una situazione credo positiva, perché abbiamo dato delle risposte in tempi molto brevi alle proprietà che hanno fatto istanza. Non so se riusciamo ad adottarli tutti entro la fine dell’anno, qualche difficoltà c’è, perché ci sono sempre, poi ogni comparto ha tante singole proprietà, il rischio di tener ferme le proprietà che raggiungono questo diritto di finalmente intervenire, in conformità agli indirizzi assunti dal Consiglio Comunale io credo che non valesse la pena di assumerlo, quando c’è proprio un’attesa più che decennale da parte di cittadini di fronte a questa possibilità di realizzazione. Quindi è una scelta, dopo non voglio convincerla del contrario.

Il comparto I, che votiamo in questo momento, è un comparto che ha un volume complessivo di 15.945 metri cubi, a cui si aggiungono 1.594 metri cubi di edilizia residenziale pubblica, da realizzare per metà all’interno del comparto e per metà su aree di proprietà dell’Amministrazione; ricordiamo che a questa metà da realizzare all’interno del comparto va ad aggiungersi una quota analoga che la proprietà mette a disposizione dal suo volume, quindi complessivamente sono circa 16.700 metri cubi che andiamo ad

(19)

approvare questa sera. Dei quali 621 metri cubi sono dovuti alla titolarità dell’Amministrazione, che danno luogo a un acquisto da parte della proprietà di volumi per circa 123.000 Euro, a fronte degli interventi pubblici che l'Amministrazione si è impegnata, la proprietà anche in questo caso con la convenzione si impegna all’atto della sottoscrizione a corrispondere il 25% degli oneri di urbanizzazione, corrispondente a 138.000 Euro.

Anche in questo caso abbiamo delle modifiche da aggiungere, anche in questo caso come nel precedente proponiamo la riformulazione dell’art.

3, relativo all’acquisizione della volumetria e delle aree. Volete che dia lettura di questo art. 3?

(intervento fuori microfono)

Io lo darei per letto, così come c’è da inserire l’articolo relativamente alla manutenzione delle aree destinate ad uso pubblico, nell’un caso precedente era da cassare una parte, in quello successivo era già stato corretto, in questo caso è da aggiungere, cioè abbiamo tre bollini e tre casi diversi; in questo caso noi aggiungiamo all’articolo, aree private destinate ad uso pubblico dei vari comparti della zona, che non era presente, in cui aggiungiamo l’articolo che recita, i lottizzanti si impegnano a partecipare unitamente agli altri lottizzanti dei comparti della zona ai costi della realizzazione relativamente alle aree private asservite ad uso pubblico perpetuo, per formazione piste ciclopedonali di collegamento dei comparti con le aree di verde pubblico; i costi saranno ripartiti in rapporto ai volumi edificabili di competenza, la cui disciplina viene rinviata ai successivi accordi fra privati. Quindi l’esito è comunque uguale per tutti e tre. In questo caso, ripeto, è un’aggiunta del comparto. Io mi fermerei e sono a disposizione per ogni domanda.

Grazie.

Presidente

Grazie Assessore per l’illustrazione. Dichiaro aperta la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per gli interventi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Sì, grazie. Anche questa volta avrei preferito leggerle queste modifiche, per maggiore comodità e migliore informazione. Ma volevo chiedere, sempre ritornando al discorso delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, che sono in capo all'Amministrazione Comunale, vanno nelle spese correnti queste, vero? Grazie.

(interventi in sottofondo)

(20)

Presidente

Nessun altro ha chiesto di intervenire. Dichiaro chiusa la discussione.

Procediamo alla votazione con forma palese, previe dichiarazioni di voto. Consigliere Merisi, per dichiarazione di voto? Prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. A nome del gruppo che questa sera ho l’onore di rappresentare preannuncio il parere favorevole, il voto favorevole.

Chiedo, in accoglienza a quanto detto all’inizio della discussione, della esposizione da parte dell'Assessore Simonetti, chiedo che l’estensione delle modifiche, mi passi il termine, non so come chiamarle in modo diverso per essere sintetico, vengano fatte pervenire il più in fretta possibile agli altri due bollini. Volevo però, in dichiarazione di voto, chiedo scusa, ma lei prima ha parlato di sette bollini...

(intervento fuori microfono)

... no, sette approvati con questi, adottati con questo, sono nove, sarebbero sette, ma a me ne risultano cinque, cioè, due a luglio, tre stasera fa cinque e gli altri due l’altra volta...

(interventi in sottofondo) ... ah, ecco, Okay, grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

Consigliere Zordan

Mi dichiaro sicuramente favorevole, ma volevo apprezzare e sottolineare la novità nella procedura adottata e cioè la possibilità di accelerare i tempi attraverso il rinvio con la proposta di modifica della convenzione. E’ una procedura abbastanza nuova, è stata già adottata qualche volta, ma che ha una funzione importante di snellire e stabilire un rapporto più chiaro e più di fiducia tra cittadino e Amministrazione, perché è fatta, mi pare, nell’interesse proprio dei cittadini. Il fatto cioè di non instaurare un meccanismo di richiesta, precisazioni, di richieste, con lungaggini che vengono definite lungaggini burocratiche e invece attraverso l’indicazione delle correzioni lo snellimento delle procedure.

È un fatto importante e volevo apprezzarlo, dichiarare il mio apprezzamento a questo snellimento della procedura. Voto favorevole.

Presidente

(21)

Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto per dichiarazioni di voto, procediamo quindi con la votazione, in forma palese, con sistema elettronico. Pongo in votazione il punto n. 8 all'ordine del giorno, avente ad oggetto, Piano attuativo denominato S. Agnese, localizzato in zona di espansione nord-est, via S. Zeno, denominata Bollone, individuato come comparto I, proposto dai sigg. Carminati, Ronchi, Borghi, Soc.

EdilColnaghi e altri, adozione in variante al vigente PRG, ai sensi dell’art. 25, della L.R. 12 del 2005 e successive modifiche. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario, due astenuti, il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Borghi, Brambilla, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Mangano, Merisi, Pignatelli, Pirola, Riganti, Scarpellino, Zoccoli, Zordan, astenuti i Consiglieri D’Auria e Siliprandi.

Procediamo col punto n. 9 all'ordine del giorno.

(22)

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 14.11.2007 Punto n. 9)

PIANO REGOLATORE GENERALE, VARIANTE N. 16, ADOZIONE AI SENSI DELL’ART. 25, DELLA L.R. N. 12/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE -

Presidente

Per la Giunta illustra il provvedimento l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore, ha la parola.

Assessore Simonetti

Ho una precisazione che mi corre al Consigliere Merisi, perché il n. 7 bollini sono sette bollini deliberati, ma due sono stati deliberati due volte, perché adottati e approvati e quindi sono cinque quelli che sono stati presentati a questo Consiglio, di cui due sono stati votati in adozione e in approvazione e quindi ne abbiamo ancora quattro. Ma siccome in istruttoria di questi quattro ne abbiamo tre e allora è un numero continuamente soggetto a variazioni. So che siamo prossimi alla meta, ecco, questo lo posso confermare.

Il testo di deliberato che proponiamo questa sera è quello di una variante L.R. 23, relativo ad alcune richieste di privati per interventi di natura differente, voi sapete che con l’avvio dei procedimenti urbanistici già la legge regionale 1/2001 prevedeva la necessità che le Amministrazioni avvisassero la cittadinanza dell’avvio del procedimento e si rendessero disponibili ad esaminare delle osservazioni preventive, redatte dai privati. Questo nel principio di una partecipazione dell’attore degli interessi privati alla realizzazione dello strumento urbanistico. Per queste ragioni le Amministrazioni nel redigere prima un Piano regolatore generale, poi il Piano di governo del territorio, devono necessariamente dar conto dell’esame di queste osservazioni preventive; dar conto non significa accogliere, ma significa esaminarle prima di redigere lo strumento.

La L.R. 12, nel trasformare radicalmente la disciplina di pianificazione urbanistica, ha comunque mantenuto questo istituto delle osservazioni preventive anche per il Piano di governo del territorio, conseguentemente l’Amministrazione Comunale nel 2005 ha bandito un avviso pubblico per la cittadinanza per coloro che volessero esaminare

(23)

e proporre all’esame dell'Amministrazione Comunale delle osservazioni preventive. Ne sono state presentate 120, non so se è il numero esatto, comunque almeno 120 osservazioni preventive che richiedono di essere valutato all’interno del Piano di governo del territorio. Siccome i tempi del Piano di governo del territorio per varie ragioni, tra cui anche la complessità dello strumento stesso, non sono certamente immediati, si è fatta una valutazione, peraltro di cui si è data già informazione a questo Consiglio, una valutazione di opportunità, di cercare di dare soddisfazione a quelle proposte che si riteneva per legittimità e anche per opportunità, si ritenevano compatibili con la L.R. 23.

Di queste 120 istanze poco meno di 30 sono risultate compatibili con l’istituto della variante semplificata di cui alla L.R. 23 e l'Assessorato le ha esaminate, di queste quasi tutte, trattando di varianti minori, di modifica dei modi d’intervento, di ridefinizione di grado d’intervento, di ridefinizione di perimetro, di correzioni, di piccole rettifiche, quasi tutte queste varianti si è ritenuto che non fossero in contrasto con lo spirito di redazione del Piano di governo del territorio o che comunque non andassero a inficiare scelte del Piano di governo del territorio, per cui si è proposto all’esame della Commissione consiliare un numero di 23 istanze; la Commissione consiliare è riuscita, stante i tempi brevi con cui si è portato avanti e si è proposta al Consiglio a esaminarne e a valutarne con parere favorevole 10 e visto anche il dibattito emerso su alcune di queste pratiche, in particolare quelle riguardanti gli interventi in centro storico, siccome come voi sapete è stata istituita questa estate la Commissione per il paesaggio e siccome è arrivata una richiesta in Commissione consiliare di un’opportunità di valutazione da parte della Commissione consiliare delle istanze relative alla variazione dei gradi di intervento in centro storico e siccome stante la novità dell’istituto Commissione per il paesaggio, queste nell’iter non avevano toccato la Commissione per il paesaggio, si è ritenuto in quella sede di mandarne una in Commissione per il paesaggio, quella che risultava essere un pochettino più controversa.

Siccome però il dibattito ha evidenziato questa sensibilità su questo tema e ritenuto comunque viste anche le prossime scadenze programmate di Consiglio Comunale piuttosto imminenti, ritenuto comunque di non differire nel tempo, visto che la Commissione per il paesaggio ormai sta lavorando a pieno ritmo, l'Amministrazione propone di queste 10 presentate al Consiglio di rinviare quelle tre che riguardano la trasformazione del grado d’intervento a un esame, a un supplemento di istruttoria alla Commissione per il paesaggio proprio per completare l’iter e stabilire anche ad uso degli uffici che d’ora in poi l’iter per la Commissione del paesaggio comprenderà anche questo tipo di varianti, ancorché di procedura semplificata, cioè questo è un modo per far

(24)

diventare questa una prassi che si acquisisce all’interno della valutazione.

Quindi di queste 10 presentate stasera proponiamo di stralciare le tre relative al centro storico, che saranno ripresentate col parere della Commissione paesaggio al Consiglio di imminente programmazione e invece di esaminare le restanti sette. Le restanti sette varianti che sono state illustrate in Commissione consiliare le farei brevemente reillustrare, non so se è il caso di reillustrarle all’interno del Consiglio, perché sono state già illustrate in Commissione consiliare, le reillustriamo in Consiglio se c’è questo interesse...

(interventi in sottofondo)

... allora procediamo con, ecco, area di via Geromina, il riferimento è a pag. 4 di relazione, area di via Geromina, si tratta della ridefinizione di un’area definita a vincolo di salvaguardia, fascia di rispetto ai corsi d’acqua, che viene modificata. Il privato richiedeva la trasformazione dell’intera area, comprensiva anche l’area individuata come vincolata ad uso pubblico a standard per la realizzazione di una fascia di verde pubblico lungo il corso d’acqua, l’esame d’istruttoria dell’ufficio ritiene ammissibile solo la parte relativa allo svincolo della fascia di salvaguardia dei corsi d’acqua, che viene definita come area a verde privato e come tale ha quella normativa di area a verde privato che permette limitati interventi e relativamente prevalentemente ad uso accessorio del giardino.

Poi quella successiva...

(intervento fuori microfono)

... area di via Redipuglia, riferimento pag. 5 della relazione, area di via Redipuglia, era una richiesta di passaggio di modificare la destinazione di Piano da zona B7 a zona B1, con una riperimetrazione dell’area di intervento coerente con la proprietà. Ora l’istruttoria dell’ufficio ritiene ammissibile solo la parte relativa alla ridefinizione del perimetro dell’area d’intervento e non la ridestinazione da B7 a B1, perché la ridestinazione da B7 a B1 avrebbe incrementato del 20% le possibilità edificatorie. Voi sapete che la L.R. 23 ammette l’incremento della possibilità edificatoria nel limite del 10%, si potrebbe anche ammettere un intervento superiore, ma facendo un riferimento all’area complessiva d’intervento, che non ci è parso opportuno in questa sede e quindi si è ritenuto di accogliere parzialmente con la ridefinizione del vincolo di proprietà e con l’eliminazione del...

(interventi fuori microfono)

... no, no, questo sempre col Piano attuativo, che possono sempre fare il Piano attuativo.

La terza...

(25)

(intervento fuori microfono)

... area di via Pasturana, pag. 6, si tratta di una zona che è stata inserita con una correzione precedente al Piano regolatore, come zona assoggettata a Piano attuativo, è stata estrapolata dal Piano attuativo e in realtà è stata, era inserita come Piano attuativo, viene proposta in estrapolazione al Piano attuativo perché già edificata e quindi è una zona che è coerente alla vicina zona edificata e inserirla in un Piano attuativo di nuovo impianto in realtà renderebbe difficile l’attuazione di quel comparto, pertanto la riclassificazione proposta è da, in questo caso...

(intervento fuori microfono) ... da zona B2-1 a...

(intervento fuori microfono)

... da zona C a zona B2-1 e non determina un incremento volumetrico.

Anche questa come vedete è una variante quasi più di rettifica, che però viene a rispondere a una precisa istanza dell’operatore privato.

La successiva richiesta n. 100, area di via Canonica, località Geromina, è una richiesta di intervento in un lotto...

(intervento fuori microfono)

... sì, okay, lotto B2-1, edificio isolato, che ha una possibilità edificatoria che non è completamente espressa dal lotto, stante la natura tipologica dell’edificio. Per esprimere questa possibilità edificatoria sarebbe necessario per lui procedere alla demolizione e ricostruzione del fabbricato con sopralzo. La richiesta che viene valutata è quella di estendere questa possibilità all’area che ora è in fascia di rispetto stradale, evidenziando con asterisco questa parte, per non introdurre un incremento di possibilità edificatoria, ma ammettere la spalmatura, scusate questo brutto termine, la spalmatura della medesima possibilità edificatoria anche nella parte a fianco, permettendo alla proprietà di non dover procedere alla demolizione del fabbricato di famiglia, dove già vi è abitazione. È stata ritenuta congruente tecnicamente con la variante 23 e non tale da inficiare le successive, i successi atti di Piano. La successiva richiesta, n. 105, area di via Brignano, anche questa è una variante che non richiede un incremento della possibilità edificatoria, ma una modificazione della modalità di intervento; si tratta di un’azienda agricola che ha un fabbricato in area di salvaguardia, di rispetto dei corsi d’acqua e come tale l’espansione dell’azienda, del capannone dell’attività dell’azienda agricola, che è ammesso dalle norme di Piano, potrebbe avvenire solo distante e non in adiacenza al capannone o comunque con modalità di collegamento non congruente dal punto di vista della semplicità della forma costruttiva. Quindi si chiede di eliminare il vincolo di fascia di rispetto per poter permettere l’ampliamento in aderenza.

(26)

Anche questa proposta non determina incremento della possibilità edificatoria, determina invece un maggior ordine della possibilità d’intervento e come tale permette di realizzare un fabbricato più ordinato in luogo di fabbricati disassati e lontani, quindi produce un’economia all’operatore privato e un’economia al paesaggio. Viene ritenuta congruente dagli uffici e pertinente dall'Assessorato.

Area di via Bergamo, richiesta n. 111, pag. 13, che è finalizzata alla realizzazione della rotonda di via Bergamo, quindi è un intervento di natura e d’interesse pubblico. La successiva, area di via Milano, è già stata oggetto di una valutazione da parte del Consiglio Comunale in sede di approvazione della variante, credo la n. 15, che era quella di recepimento del Piano territoriale di coordinamento provinciale, al quale sono giunte osservazioni da parte di privati, il privato che qui ha presentato istanza chiedeva l’eliminazione di una parte di vincolo di rispetto stradale, in quella sede questa domanda è stata respinta perché non pertinente, la mia dichiarazione, ha detto, non è pertinente, però siccome è una richiesta corretta è attuabile all’interno della L.R. 23 e infatti viene presentata all’interno della L.R. 23. La successiva?

Basta, le abbiamo lette tutte e sette? Ecco, queste sono le sette di cui proporrei l’esame da parte del Consiglio e l’adozione. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperta la discussione. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Era una domanda che mi era sorta così, molto spontanea, quando l'Assessore ha parlato di 120 osservazioni presentate e in parte mi ha risposto, ma non completamente. Cioè, la mia domanda sarebbe stata, qual è il criterio di scelta, in particolare qual è il metodo cronologico di scelta, in parte lei mi ha risposto dicendo, è un criterio di legittimità perché quelle non compatibilità con la legge regionale le abbiamo, ma allora la seconda domanda che mi viene spontanea è, queste osservazioni che voi ritenete non compatibilità con la legge regionale non verranno mai esaminate, oppure sono semplicemente posticipate? Poi, ne restano circa 30, di queste 30 però ne vediamo questa sera soltanto sette, tre eliminate perché facenti parte del centro storico, allora le altre 20 con quale criterio sono state posticipate, visto che comunque rispettano i criteri di legittimità rispetto alla legge regionale? Grazie.

Presidente

(27)

Grazie Consigliera. È iscritto a parlare il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

Consigliere Zordan

L'Assessore con la voce suadente ci ha illustrato le sette proposte di variante, ma ha fatto una precisazione iniziale che è di una certa gravità, mi pare, che stravolge i meccanismi di funzionamento del Consiglio Comunale e delle sue Commissioni e delle sue articolazioni.

La seconda Commissione, che è competente per questi argomenti, ha affrontato 11 proposte di variante, una per una ha deciso di rinviare il tutto per ulteriori fasi istruttorie; per le altre a maggioranza ha dato un parere favorevole a portarla, se non altro, a portarla in Consiglio Comunale. Quindi 11 esaminate, una rinviata e 10 a maggioranza, la Commissione ha deciso, se ha qualche valore la decisione della Commissione, ha deciso e ha votato di portarle al dibattito del Consiglio Comunale. Adesso vediamo che, per iniziativa della Giunta, mi pare di aver capito, invece di 10 ne sono portate solamente sette, ma se c’è qualche problema, qualche cambiamento d’impostazione, forse è meglio che venga in Consiglio Comunale, ma non attraverso manovre o cambiamenti di procedura, tenendo presente che c’era stato un po' di dibattito su una o due, ma la Commissione consiliare si era espressa assolutamente in linea con le proposte dell’ufficio e le proposte della…

almeno le proposte dell’ufficio, che aveva dichiarato ammissibile, proposto, ammissibile, non ammissibile. Quindi la Commissione, sia pure a maggioranza, si era espressa in linea proprio con gli orientamenti indicati almeno dall’ufficio. Ora ci viene detto che no, l'Amministrazione ha deciso di rivederne tre; ma se si era manifestata una maggioranza già che aveva espresso il suo parere, almeno di portarle al dibattimento del Consiglio Comunale? Ecco, questa mi pare che sia una procedura non molto felice.

Presidente

Grazie, grazie Consigliere. Sotto il profilo procedurale però il proponente chiede di inserire nell'ordine del giorno qualcosa, poi se ritiene di non farlo votare questo è corretto, sotto un profilo procedurale.

Poi altre valutazioni che non sono formali, che sono di merito, quelle ovviamente le lasciamo fare ai Consiglieri e alla Giunta. E’ iscritto a parlare il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.

Consigliere Zoccoli

(28)

Grazie Presidente. Io ho apprezzato l’intervento che ha fatto l'Assessore Simonetti, dove in sostanza nel proporre queste varianti credo che abbia fatto una riflessione aggiuntiva da questo punto di vista, rispetto a questa materia. Cioè quello che si intende estrapolare da queste varianti sono tutti interventi rilevanti che riguardano il centro storico e io rispetto a lei, Consigliere Zordan, sa la discussione che avevo fatto per quanto riguarda la demolizione e l’intervento della via Verga da questo punto di vista, nel senso che...

(intervento fuori microfono)

... no, quando era Sindaco il Consigliere Zordan, sa che la discussione che c’è stata anche in questo Consiglio Comunale era anche di non demolire il centro, un pezzo di centro storico che riguardava la via Verga, tant’è che in questo Consiglio Comunale c’è stato un grande dibattito.

Oggi siamo ancora qui in sostanza, perché gli interventi che vengono fatti sul centro storico, dal mio punto di vista e credo che questa sia una riflessione da fare anche con questi interventi di procedura veloce, devono appunto verificare e intervenire anche con una certa salvaguardia della storia della Città di Treviglio, da questo punto di vista, perché questi interventi, che ne abbiamo già visti parte, riguardano degli interventi molto importanti e delle vie anche storiche dal punto di vista di Treviglio. Perciò io credo che dovremmo, così, io mi auspico, da questo punto di vista, fare una discussione aggiuntiva.

Cosa intendo per discussione aggiuntiva? Io penso che tutti gli interventi che devono essere riguardanti il centro storico di Treviglio devono avere una sua discussione a sé stante da questo punto di vista...

Consigliere Zordan

... (intervento fuori microfono)... in Consiglio Comunale...

Consigliere Zoccoli

... in Consiglio Comunale e siamo qui e ne possiamo parlare...

(intervento fuori microfono)

... e invece tutte le altre possono avere una discussione anche un po' mischiata. Perché se non è così, noi oggi andremmo a discutere di un intervento sul centro storico, o la via Galliari o la via Roma e nel frattempo discuteremmo anche di una stalla da questo punto di vista, e capite bene l’incongruenza dei due interventi, che non vanno assimilati da questo punto di vista, ma devono avere due percorsi, secondo me, con la rilevanza importante che hanno.

(29)

Perciò io credo che la scelta, che io condivido, è di trovare una procedura, anche se c’è stata, ammetto, una discussione in Commissione, però siamo qui, io credo che vada valorizzata una procedura praticamente che sia proprio di valorizzare e analizzare al meglio questi interventi, perché sono parte importante della città e non sono piccole varianti rispetto alle altre, come sono gli altri interventi, da questo punto di vista. Perciò io credo, ecco, che debba trovare un percorso di approfondimento da questo punto di vista, perché gli interventi che ci sono non devono essere tutti mischiati con gli altri, ma devono trovare una corsia preferenziale e di approfondimento rispetto a questi temi, perché appunto si diceva che si vuole anche far intervenire anche la Commissione del paesaggio, perché è stata istituita e deve esprimere credo anche il proprio parere ed espletare il proprio ruolo.

Tenendo presente però su tutti gli interventi sul centro storico, perché sennò non ha senso da questo punto di vista, uno sì, uno no.

L’altro punto importante che abbiamo detto in Commissione, anche questo dev’essere valorizzato, nel senso che s’è detto che praticamente anche qui dovremmo avere, così, l’attenzione ecco, perché su queste cose qui si utilizza tante volte anche, non dico di proposito, ma si utilizza anche la discrezionalità come farle avanzare. Allora io credo che la Commissione praticamente deve avere la possibilità di analizzarle tutte quelle che praticamente hanno i requisiti, secondo l’Ufficio Tecnico, di avere la possibilità di analizzarle e di fare praticamente questa cernita; la Commissione cioè deve esplicitarlo lei questo ruolo, così, politico, da questo punto di vista, su come far andare avanti questa materia, che riguarda il territorio, ma non solo di Treviglio.

Ecco, io credo che questo percorso sia stato un percorso utile come primo percorso, perché appunto poi successivamente ci saranno altri interventi, cioè altre riunioni dove si analizzeranno le altre parti di questa variante 16, però io credo che l’impronta che io penso che si debba dare è che tutte o gran parte, ma penso tutte le materie che riguardano il centro storico, io penso che debbano avere una maggiore attenzione e, dal mio punto di vista, una maggiore cautela nell’intervento, perché io penso che un percorso o un intervento com’è stato fatto sulla via Verga, penso che di tutta la parte di demolire, quando c’è stato nel passato un grande lavoro fatto dalla precedente Amministrazione, che era Sindaco Minuti, dove praticamente si era fatto su quell’intervento lì tutta una serie di riflessioni, di approfondimenti e si era delineato anche un percorso di non demolire tutto ma di salvaguardare alcune parti importanti di quella via. Poi è cambiata Amministrazione, si è buttato giù tutto. Ecco, io penso che non si debba più ripetere un tipo di percorso così, perché appunto il centro storico ha la sua importanza.

(30)

Voglio aggiungere un’altra cosa, che secondo me forse non avevamo mai considerato in questi interventi, grandi, implicano anche dei giardini da questo punto di vista, che sono diventati anche, così, molto importanti per la Città di Treviglio, tra cui ci sono anche degli alberi che sono, vorrei utilizzare anche questo elemento, che sono anche dei monumenti, perché sono storici da questo punto di vista per quanto riguarda la Città di Treviglio. Perciò noi dobbiamo tenere in considerazione non solo l’immobile con la sua storia, ma anche il contesto del giardino e di questi alberi, che fanno parte della storia di Treviglio. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Mangano, ne ha facoltà.

Consigliere Mangano

Grazie Presidente. Soltanto un brevissimo intervento, per ribadire quanto già espresso dal Consigliere Zordan, cioè in Commissione i 10 argomenti erano stati affrontati e competenza della Commissione era quella se accettarli, a maggioranza, oppure rigettarli o fare un percorso diverso. La Commissione è consultiva, è il Consiglio Comunale che decide, si può sempre rivedere quello che è stato, perché questo, mi ricordo in Commissione è stato detto, l’Ufficio e l'Assessore condivide tutte e 10, anzi tutte e 11 quelle che erano state portate, di cui una per l’intervento che era, perché aveva rilevanza, andava per la Commissione paesaggio. Quello di via Roma non c’erano stati problemi, non mi pare che ci sono né alberi né giardini in questo di via Roma e il problema, è nata una discussione di ordine politico su quello su cui ha parlato Zoccoli.

La Commissione ha votato a maggioranza, compreso il suo Presidente, il Presidente ha votato a maggioranza per portarle in Consiglio, ma non è detto perché se veniva in Consiglio doveva essere approvata, per cui quello che io desidero sottolineare, riprendendo il discorso del Consigliere Zordan, è che è competenza del Consiglio, per cui era più giusto, più opportuno, che da parte della Giunta, dell'Assessore, questi sono tutti e 10, perché la Commissione li ha portati tutti e 10, indipendentemente, perché allora non ha valore il lavoro che fa la Commissione, tutti e 10 arrivano qua, non è detto che devono passare tutti e 10, i tre potevano essere votati e non passare, perché dovevano andare in Commissione paesaggio, con le motivazioni che uno crede.

Per cui per trasparenza e per opportunità io penso che era giusto che

Riferimenti

Documenti correlati

Grazie, Presidente. Ho sentito alcune dichiarazioni di voto, ma anche di intervento che sminuiscono molto le opinioni e anche le sensibilità ambientali, non solo le

Grazie, Presidente. Ritorno su questo argomento che è già stato oggetto di informativa data in Commissione consiliare territorio il 6 febbraio di quest’anno,

Grazie, Presidente. Su invito del Consigliere Mangano, io che sono di sinistra, credo di non avere nessuna preoccupazione a dire che approvo questo aumento

Volevo partire con ordine, però poi la Consigliera Siliprandi è uscita, per cui non so se è il caso di procedere con l’ordine con cui sono state presentate le

Per quanto riguarda gli spazi, credo che ne avessimo già parlato proprio in Consiglio Comunale, ora è pronto un primo documento del Piano di governo del territorio, un

Per quanto riguarda… sto guardando un po’ le cose a cui devo rispondere io, allora per quanto riguarda il Consigliere Mangano, sempre sulla gestione dei residui, tutti gli anni

Grazie Presidente. L’ordine del giorno della Consigliera Siliprandi, per quanto riguarda Rifondazione Comunista non è accoglibile, non solo per quanto riguarda il

al di là dell’aulico intervento del Consigliere Merisi sull’argomento, non c’è assolutamente questa dirittura d’arrivo e se ce n’era di bisogno il Sindaco