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Artebambini 6 nasce dallʼesperienza trentennale nel settore della formazione e

dell’educazione di Mauro Speraggi, pedagogista, e Paola Ciarcià, storica dell’arte e atelie-

5 Orecchio Acerbo, in www.orecchioacerbo.com [consultato il 27 dicembre 2015].

6 Per Artebambini ci limiteremo a una trattazione breve, citando solo alcuni testi, poiché è lʼunica casa e-

ditrice italiana rivolta esclusivamente allʼarte per i piccoli, che pubblica anche una rivista di derivazione fran- cese ma ora tutta nazionale e che ha caratteristiche tali da renderla ormai nota a tutti e punto di riferimento per un pubblico sia di esperti che di semplici appassionati dellʼargomento. Per i medesimi motivi non si trat-

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rista: promuove ed organizza corsi di aggiornamento, seminari, incontri, mostre d’arte e, in stretta collaborazione con gli insegnanti, conduce interventi pedagogici nelle scuole di ogni ordine e grado, nei musei, nelle biblioteche. L’esigenza era quella di documentare le attivi- tà e comunicare la metodologia educativa attuata che si ispira ai metodi della pedagogia at- tiva: l’arte, posta al centro di tutti i progetti, diventa fulcro e punto d’equilibrio e permette sia ai bambini che agli adulti di giocare, imparare, raccontare storie in modo unico e diver- tente.

Nel 2000 pubblicano il loro primo prodotto editoriale, DADA, una rivista d’arte per bambini, che diviene un pretesto per trattare qualsiasi tema o argomento del sapere in mo- do ludico, utilizzando un linguaggio semplice e confidenziale, dunque libero da qualunque forma di accademismo. Lʼavventura con DADA è il risultato della ramificazione interna- zionale dei progetti dellʼente pedagogico e nasce dall’incontro coi fondatori della rivista, Eliane Bernard e Alexandre Faure, ex docenti universitari che iniziano l’avventura della ri- vista distaccandosi dalle rigidità del sistema accademico e costruendo un prodotto agile, di forte impatto visivo e dove l’arte divenisse passepartout per trattare qualsiasi argomento dello scibile umano.

Nel titolo della testata e nelle intenzioni si fa chiaramente riferimento al movimento da- daista, nel quale gli artisti erano giovanissimi e traevano ispirazione dallʼingenuità infanti- le, ma la loro arte era anche una reazione ai venti di guerra, espressione di denuncia da rendere accessibile e fruibile a tutti: «Senza scendere in trincea anche lʼidea di Artebambi- ni è quella di opporsi alla chiusura nei confronti dellʼarte che ancora resiste nel nostro Pae-

se. E, come sempre, è meglio iniziare da piccoli»7.

Dal 2005 diviene RivistaDADA con una redazione tutta italiana e con una veste grafica più dinamica e accattivante. Ogni numero, trimestrale, può essere considerato una sorta di monografia ed è costituito da 52 pagine, che affrontano un tema sia da un punto di vista più teorico (con gli approfondimenti e l’abbecedario), sia narrativo (con una serie di racconti di autori italiani), sia pratico (con i laboratori che sono condotti dal team di Artebambini nelle scuole da più di 30 anni).

Lʼimpegno editoriale si sposta poi verso gli albi illustrati e i ―Quaderni per crescereˮ, una collana operativa, per gli adulti, in cui vengono presentati itinerari tematici di lavoro che permettano a piccoli e grandi di giocare, imparare e raccontare storie in modo unico e

terà Corraini, citata abbondantemente nel capitolo precedente, e il suo immenso e meraviglioso catalogo dʼarte.

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divertente, fino a giungere alla produzione attuale che va ben oltre i duecento titoli, origi- nali, italiani e mai comprati dallʼestero, frutto di un lavoro quotidiano di laboratori con le scuole, gli insegnanti, i musei.

Tra i primi ad essere pubblicati troviamo un giovane Alessandro Sanna con Mio caro

Van Gogh8 ˗ un albo illustrato di ampie dimensioni, pubblicato nel 2003, giocato su due colori, il giallo e il rosso mattone, con un tratto nervoso ed espressivo, in cui da una lettera di Theo a Vincent che parla del loro breve e allegro incontro ad Arles, si prende spunto per raccontare con estrema levità e con delicati ammiccamenti allusivi le principali opere del maestro olandese. In seguito ne ha scritti molti altri e nel 2006 vince il Premio Andersen nella categoria ―miglior libro fatto ad arteˮ con Hai mai visto Mondrian?9 nella collana ―Gli artistiˮ.

Le collane pubblicate sono sei: oltre alle già citate ―Quaderni per crescereˮ e ―Gli arti- stiˮ, troviamo ―Le storieˮ, ―Piccoli musei sentimentaliˮ, ―Filo rossoˮ, ―Il cantiere delle ar- tiˮ. La più densa di titoli è ―Le storieˮ, della quale ci sembra doveroso citare alcuni titoli di

Gek Tessaro, Acquaria10, dove il ciclo dell’acqua è illustrato in un racconto poetico, Il Sal-

to ˗ Di Città In Città11, che ci fa scoprire che saltare è dare corpo allʼirrefrenabile voglia di

conoscere se stessi e il mondo, Uomini Sottosopra12 che si gira e si rigira per poterne leg-

gere testo e immagini ed è una divertente ed ironica galleria di personaggi.

Nella stessa serie Fabrizio Silei ha pubblicato un cartonato adorabile Cʼera una volta13,

un libricino in apparenza semplice, adatto anche ai più piccoli, ma in realtà è all’insegna

8 Sanna, A., Mio caro Van Gogh, Bazzano, Artebambini, 2003. 9 ———, Hai mai visto Mondrian?, Bazzano, Artebambini, 2005. 10 Tessaro, G., Acquaria, Bazzano, Artebambini, 2009.

11 ———, Il Salto ˗ Di Città In Città, Bazzano, Artebambini, 2005. 12 ———, Uomini Sottosopra, Bazzano, Artebambini, 2006. 13 Silei, F., Cʼera una volta, Bazzano, Artebambini, 2011.

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dell’ars combinatoria: pochi pezzettini di cartoncino colorati giallo e rosso possono dar vi- ta ad un mondo di possibilità.

Selezionato nel 2013 da ―Nati per Leggereˮ tra i 100 libri che non dovrebbero mancare

nella biblioteca di un bambino, Saremo alberi14 del compianto Mauro Evangelista, una

piccola storia che ci parla dellʼindescrivibile bellezza della natura e delle sue differenze re- galandoci anche una pagina˗laboratorio, con allegata corda per creare il proprio albero.

In ―Quaderni per crescereˮ il già citato Tessaro ha pubblicato Priscilla E Gurdulù. Lo

Sguardo Delle Mani15 rivolto in special modo ad insegnanti e operatori, che potranno tro- vare spunti di lavoro e riflessione anche nel suo personale intendimento dell’educazione all’immagine. Al libro è allegato il dvd con estratti dei suoi spettacoli.

Tra le attività editoriali di Artebambini non possiamo non soffermarci sul ―kamishibaiˮ, un teatro d’immagini di origine giapponese utilizzato dai cantastorie. La parola significa ―teatro di carta‖ e consiste appunto in un teatrino di legno in cui vengono infilate delle ta-

14 Evangelista, M., Saremo alberi, Bazzano, Artebambini, 2010.

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vole illustrate: lo spettatore vede solo le immagini mentre il narratore, che sta dietro il tea- tro, legge il testo facendo scorrere le tavole. Questo permette non solo di leggere ad alta voce a più bambini, ma anche di creare storie nuove, di inventare, di diventare protagonisti della lettura. È un prodotto che è quasi il biglietto da visita della casa editrice che dà la possibilità di acquistare sia il teatrino stesso che le storie da utilizzare16.