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Lʼeditoria italiana negli anni Sessanta: inizia la rivoluzione

Bruno Munari e Luigi Veronesi rimangono due casi isolati perché, per quasi ventʼanni, fino alla metà degli anni Sessanta, nessuna casa editrice dedica spazio allʼarte e alla storia dellʼarte per ragazzi.

Appare oltremodo intrigante la pubblicazione, nel 1965, di Enzo Mari83 che progetta un

libro˗gioco, oggi prodotto da Corraini, considerato tuttora uno dei più interessanti medium

per stimolare la creatività infantile, Il gioco delle favole84. Sono 12 tavolette, quarantacin-

que animali, ogni tavola è unʼunità composta di una scena centrale e due scene laterali: a ogni scena può corrispondere una storia, ma il racconto può svilupparsi nella tavoletta suc- cessiva, oppure può comporsi con unʼaltra storia intersecata alla prima e così via: lascia al bambino la totale libertà di smontare e rimontare gli scenari, come fossero le quinte teatrali della propria personalissima storia.

83 Artista, architetto e designer di fama internazionale, Enzo Mari è considerato uno dei maggiori t e-

orici del design italiano e mondiale. Formatosi in letteratura e arte all ’Accademia di Brera dal 1952 al 1956, dà al via alla propria carriera artistica negli anni 50 con mostre personali e collettive in gallerie e musei d`arte contemporanea segnalandosi come esponente di spicco dell’Arte Programmata e cinetica. Il suo lavoro di artista˗designer è premiato negli anni da numerose pubblicazioni, mo stre e riconoscimenti (tra cui quattro Compassi d`oro). Enzo Mari si dedica anche alla ricerca e progettazione per l`arredamento urbano, alla pubblicazione di libri di design e per bambini, e alla didattica. Molte sue cr e- azioni fanno oggi parte delle collezioni di importanti musei di arte contemporanea italiani, europei e sta- tunitensi. Cfr. Mari, E. ˗ Casavecchia, B., (a cura di), 25 modi per piantare un chiodo. Settant’anni di idee e progetti per difendere un sogno, Milano, Mondadori, 2011.

84 Mari, E., Il gioco delle favole, Milano, Danese, 1965.

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Una casa editrice allʼinizio della sua attività, la Emme di Rossellina Archinto, pubblica

Piccolo blu, piccolo giallo85, creato da Leo Lionni86 e uscito negli Usa nel 1959 (abbiamo visto pubblicato in Germania nel ʼ62), storia di unʼamicizia tra due macchie di colore, un testo che segna un radicale cambiamento nella produzione dei libri per i bambini più picco- li, ripubblicato continuamente fino ai giorni nostri.

Lionni sulla nascita di Little blue, little yellow:

Avvenne il giorno in cui dovevo portare a Greenwich i miei due nipoti [...]. Pippo aveva allora cinque anni e Annie tre [...]. Eravamo in anticipo e il vagone era quasi vuoto e così, nel giro di pochi minuti, quei due angioletti si trasformarono in due diabolici piccoli acrobati, intenti a balzare da un sedile allʼaltro. [...] mi resi conto che, se non riuscivo a farmi venire in mente qualcosa di geniale, quello sa- rebbe stato un viaggio da incubo. Con un gesto automatico, aprii la cartella, tirai fuori la copia staffet- ta di un numero di «Life», mostrai la copertina ai due bimbi e cercai di dire qualcosa di buffo a propo- sito delle pubblicità, via via che sfogliavo la rivista, finché una pagina con un disegno in blu, giallo e verde non mi diede unʼidea. «Allora», dissi. «Vi racconto una storia». Staccai la pagina e la feci a pezzettini. I bambini seguirono i preparativi con trepidazione. Presi un pezzo di carta blu e ne feci pic- coli dischi. Lo stesso feci poi con i pezzi gialli e verdi. [...] e con voce profonda, dissi: «Questo è pic- colo blu e questo è piccolo giallo»87.

A parte il gioco dei colori, che si fondono e si trasformano, questo piccolo˗grande libro dʼarte si interroga su che cosa siano la diversità, lʼidentità, la condivisione, la multicultura-

85 Lionni, L., Piccolo blu, piccolo giallo, Milano, Emme edizioni, 1967.

———, Piccolo blu, piccolo giallo, Milano, Babalibri, 1999.

86 Leo Lionni, autore di innumerevoli e pluripremiati libri per bambini è stato anche un celebrato

designer, grafico, art director, pittore, scultore, illustratore. Nato in Olanda nel 1910 da un intagliatore di diamanti e una cantante lirica, con zii collezionisti d’arte moderna e architetti, fin da bambino è assiduo fre- quentatore del Rijksmuseum di Amsterdam. La vita di Lionni trascorrerà fra gli Stati Uniti e l’Italia dove co- nosce la futura moglie Nora Maffi, figlia di uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano. Scoperto da Ma- rinetti partecipa al movimento futurista; in seguito deve lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali e si trasfe- risce a Philadelphia dove inizia a lavorare in un’agenzia pubblicitaria. La sua opera ha lasciato un’impronta profonda nella grafica contemporanea e nel mondo dell’editoria. L’unicità dei suoi libri, insieme commerciali e poetici, rendono Leo Lionni un autore unico nel mondo della letteratura infantile. La sua creatività, così le- gata all’arte moderna, spiega il fascino che i suoi libri esercitano sugli adulti, ma che dire del successo che ri- scuotono, ancora oggi, sui più piccoli? Ebbene, fra i tanti doni di Lionni, c’è la capacità di comprendere pro- fondamente la mente dei bambini, capacità da cui discende l’identificazione con gli animali e l’assenza di una morale esplicita sostituita dalla creazione di un mondo di valori – unicità dell’individuo, cooperazione, pace, diplomazia – che rendono le sue storie delle favole contemporanee. Leo Lionni è morto nel 1999 all’età di 89 anni, ma i suoi libri continuano a vivere nelle camerette dei bambini di tutto il mondo. Biografia in http://www.babalibri.it [consultato il 25 novembre 2015].

87 Lionni, L. ˗ Negri, M. Cappa, F. (a cura di), Tra i miei due mondi, Roma, Donzelli, 2014, pp. 234˗35.

Trad. di Maffi, M., dellʼoriginale Lionni, L., Between Worlds. The Autobiography of Leo Lionni, New York, Alfred A. Knopf, 1997.

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lità, la libertà: non a caso rientra tra i libri messi allʼindice in una fantomatica e alquanto grottesca caccia a libri˗gender88.

Nel 1968 dalla fervida e prolifica ingegnosità di Munari nasce un altro dei suoi capola- vori, Nella nebbia di Milano. «Munari ci propone soluzioni anche tipograficamente genia- li: libri fatti con materiali diversi dalla carta, libri costruiti con fogli di differente trasparen-

za in modo da introdurre il lettore Nella nebbia di Milano»89. Il lettore, adulto o bambino,

viene completamente coinvolto ed entra attivamente nel racconto, in un percorso fatto di immagini e suggestioni create dallʼuso di carte diverse fustellate e disegnate. Un viaggio dentro la lattiginosa opacità della nebbia di Milano, un approdo nellʼallegra vivacità del mondo del circo90.

Sul fronte della letteratura per lʼinfanzia tout court nel 1964 si inaugurò la prima edi- zione della Fiera del Libro per Ragazzi: era il 4 aprile quando a Palazzo Re Enzo cominciò la bellissima storia di un evento che non ha eguali nel mondo. Tra le Case editrici parteci- panti ˗ 44 espositori da 11 Paesi ˗ è da ricordare il record di adesioni che venne dalla Gran Bretagna, ovviamente lusinghiero per la Fiera bolognese, dato il rilievo mondiale in quegli anni della produzione editoriale inglese. Lo stesso si può dire della Francia. Inoltre, «nel 1967, in occasione della quarta Fiera del libro per ragazzi di Bologna, si apre la prima mo- stra degli illustratori per ragazzi curata dal Centro Didattico Nazionale di Firenze che anti- cipa così lʼedizione Biennale della Illustrazione per ragazzi che si svolge nel maggio suc-

cessivo a Firenze e vede la partecipazione di 53 illustratori italiani»91, importante perché

mette in evidenza la grande incidenza che ha il mondo dellʼillustrazione nel mondo dellʼeditoria per ragazzi e «soprattutto lʼimportanza dellʼautonomia degli illustratori, della

loro capacità di ―leggere tra le paroleˮ di un testo o di pensare un testo in prima persona»92.

88 Il caso dei libri ritirati dalle scuole a Venezia: i fatti, in http://topipittori.blogspot.it/2015/07/il-caso-

dei-libri-ritirati-dalle-scuole.html [consultato il 25 novembre 2015].

89 Boero, P. ˗ De Luca, C., La letteratura per lʼinfanzia, Bari˗Roma, Laterza (1999) 2005, p. 303. 90 Munari, B., Nella nebbia di Milano, Milano, Emme edizioni, 1968.

———, Nella nebbia di Milano, Mantova, Corraini, (1996) 2008. 91 Boero, P. ˗ De Luca, C., La letteratura per lʼinfanzia, cit, p. 302.

92 Ibidem. Si consultino inoltre i saggi contenuti nel testo a cura di Giorgia Grilli, Bologna ˗ Cin-

quant’anni di libri per ragazzi da tutto il mondo, Bologna, Bononia University Press, 2013: Faeti, A., Un so- gno lungo mezzo secolo, pp. 15˗34. Poesio, C., Gli inizi, pp. 50˗57;

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Viene istituito il primo insegnamento di Letteratura per lʼinfanzia, disciplina presente nell’ambito accademico italiano dal 1962 (a partire dall’ateneo di Padova nel 1967 da An- na Maria Bernardinis, e poi nelle sedi di Bari, Roma e Firenze) e vanno moltiplicandosi le

prime esperienze didattiche alternative, da Mario Lodi, a Don Milani, a Gianni Rodari93.

Nel 1965 nasce anche la rivista trimestrale ―Il Minuzzolo‖, per poi diventare ―LG Argo- menti‖ nel 1976. In tanti anni di attività nel settore della letteratura per ragazzi ―LG‖ (Let- teratura Giovanile) ha sempre conservato un ruolo di rilievo nel campo della ricerca e della riflessione critica sulla produzione editoriale per ragazzi a livello nazionale ed internazio- nale.