La libreria, titolata a Gian Burrasca, il monello di Vamba, viene fondata nel 1983, come circolo culturale e libreria per ragazzi, con sede nello storico Palazzo Bentivoglio. Nel 1991 trasloca a Palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna, e il circolo culturale diventa una cooperativa culturale che negli anni ha dato vita ad un marchio editoriale e a una intensa attività di mostre e formazione. Nel 1998 nasce ―Hoffmann giochi e giocattoliˮ, e nel ven- tennale di Giannino Stoppani, lʼAccademia Drosselmeier, Scuola per librai e giocattolai e centro studi letteratura per ragazzi.
177 Il Pepeverde, in http://www.ilpepeverde.it [consultato il 27 dicembre 2015]. 178 Babalibri, in http://www.babalibri.it [consultato il 27 dicembre 2015].
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Un piccolo gruppo di coraggiose donne bolognesi, insegnanti ed educatrici, ha comin- ciato a Bologna, a costruire una libreria per bambini e ragazzi che è anche dispensatrice di iniziative di laboratorio, di costruzione di mostre ed i percorsi fantastici e affascinanti per
ciò che concerne la narrazione fatta sia con le parole sia con le figure179.
2.11.1 Linnea nel giardino di Monet
Il loro modello iniziale è soprattutto svedese, con la traduzione di Linnea nel giardino di
Monet180, scritto da Christina Bjork e illustrato da Lena Anderson «due donne svedesi che durante un soggiorno insieme nei luoghi di Monet hanno realizzato questo piccolo gioiello,
assolutamente diverso da tutto lʼesistente»181, realizzato nel lontano 1984 e approdato in I-
talia, nella prima edizione, nel 1992. In quellʼanno si tenne a Ferrara una mostra dedicata a Monet e fu questa la scintilla che fece scattare in Grazia Gotti, una delle ―Giannineˮ, la vo- lontà di importare questo piccolo capolavoro. Grazie alla lungimiranza di Andrea Buzzoni, allora responsabile di Ferrara Arte, si creò una partnership con la casa editrice bolognese e se ne stamparono duemila copie: mille per il bookshop di Palazzo Diamanti, che ospitava
Claude Monet e i suoi amici. La collezione Monet da Giverny al Marmottan, e mille per la
libreria. Inutile dire che fu un successo e che questo libro è diventato un longseller con
numerose ristampe182. Per lʼedizione del 2010, quarta ristampa, sono stati rivisti formato,
lettering e grafica.
Il sogno di Linnea è quello di vedere dal vivo il rigoglioso giardino dellʼartista Monet, che ha scoperto in un libro con i suoi quadri pieni di verde e di fiori. Con il signor Bloom, suo vicino di casa che da giovane faceva il giardiniere, fanno le valige e vanno nella mera- vigliosa Parigi, dove si avvicina alle opere reali conservate al Marmottan, cogliendone la
179 Dallari, M., Libri sullʼarte, libri iniziatici, in «Liber», n. 27, aprile˗giugno 1995, p. 6.
180 Björk, C. ˗ Anderson, L., Linnea nel giardino di Monet, Bologna, Giannino Stoppani, 1992 (2010). 181 LiBeR, Da Linnea ad Antonia: una scelta di percorso, in «Liber», n. 27, aprile˗giugno 1995, p. 13. 182 Gotti, G., La storia di un long seller, in Zazie news, 5 agosto 2011, in zazienews.blogspot.com [con-
sultato il 30 dicembre 2015]. Cfr. Gotti, G., A scuola con i libri. Avventure di una libraia˗maestra, Milano, Rizzoli˗Bur, 2013.
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matericità della pennellata e lʼeffetto ―impressionistico‖ che solo la visione dal vero riesce a rendere in tutte le sue sfumature. Bloom e la bambina, sempre più curiosa ed entusiasta, si recano poi a Giverny dove visitano il rigoglioso giardino che fu di Monet, specchiandosi nel laghetto popolato di ninfee dalle infinite tonalità cromatiche, attraversato da un incan- tevole ponticello giapponese, ammirando tutti i colori e le forme dei diversi fiori cui il pit- tore sʼispirò in vita. Fanno persino amicizia con il pronipote di Monet, Jean˗Marie Toul- gouat, che racconta la vita del pittore, il suo amore per Camille e Alice, e per i suoi otto bambini.
Lʼoriginalità del libro sta tutta nella grafica, allegra e così varia, che mescola foto a illu- strazioni, unisce foglie e fiori veri a tele e disegni, caratteri stampati alla scrittura corsiva di Linnea, quasi si trattasse del diario di una ragazzina, un vero scrigno dove raccoglie pen- sieri ed esperienze. Una commistione tra racconto e storia dellʼarte che di sicuro fa la gioia di insegnanti e genitori, magari un poʼ meno quella dei ragazzi, più invogliati a leggere le storie ―pure‖, scevre da ―didatticismiˮ e più ricche di avventura. Eppure Linnea è un per- sonaggio che può in qualche modo affascinare, con la sua freschezza e vivacità; non si de- ve dimenticare infatti che è lontana parente di Pippi, di Martina e di Karlsonn, tutti perso- naggi nati dalla penna della Lindgren, svedese come la Björk e Anderson, le due autrici di Linnea183.
Linnea nel giardino di Monet è una miscela unica di immaginazione e di stupore, attra- verso gli occhi di una bambina scopriamo il talento e la vita di uno dei più importanti pitto- ri del Ventesimo secolo, intrattenendoci con il mistero e la bellezza dellʼarte che riproduce la natura, i suoi colori, la sua texture.
Questa piccola esploratrice è un personaggio familiare ai bambini svedesi, ed è la prota- gonista di una serie di libri ed episodi animati trasmessi dalla televisione con intento peda-
183 Sala, M., Linnea nel giardino di Monet, in Mangialibri, in http://www.mangialibri.com/ [consultato il
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gogico e formativo. In tutte le sue avventure Linnea entra in contatto con personaggi e ope- re del passato, oltre che con il mondo che la circonda.
Il film animato, Linnea nel giardino di Monet184, segue lo stesso percorso conoscitivo di
Linnea nel libro e mescola tecniche differenti, fondendo le riprese dal vero con il disegno dʼanimazione, cui si accostano fotografie dʼepoca e di opere dʼarte, a loro volta animate.
2.11.2 Il giardino dei pittori
Le ―Giannineˮ hanno inoltre tradotto e pubblicato una collana di libri delicatissima e ve- ramente ben costruita, ―Il giardino dei pittoriˮ (dalla collana francese Le jardin des pein-
tres, edizioni Casterman): anche qui sono i bambini che ci guidano nella scoperta degli ar-
tisti e, per soddisfare la loro curiosità, si fanno accompagnare da un adulto nel ripercorrere luoghi, vicende, vissuti e segreti. Lʼidea innovativa di questi testi consiste nellʼinsegnare al bambino quanto i luoghi, le città, i panorami in cui lʼartista è vissuto e ha lavorato, abbia- no influenzato la sua opera, facendo così perdere allʼartista quellʼaurea di solennità e aset- ticità e rendendolo umano ed accessibile. In questa biblioteca dʼarte incontriamo Gau- guin185, Picasso186, Degas187, Mirò188 e Chagall189, a cui si aggiunge un testo squisitamente
italiano di Antonio Faeti e Grazia Nidasio, Antonia e le bottiglie di Morandi190. Mentre i
volumi degli artisti stranieri sono rivolti a bambini della scuola primaria, dagli otto anni in su, il libro di Faeti va verso un pubblico più in età adolescenziale.
184 Linnea nel giardino di Monet, regia di Lena Anderson e Cristina Bjork; animazioni di Jonas Adner,
Jan Gustavsson, VHS, 30 min., color., son., Roma, Cecchi Gori Home Video, 1992.
Titolo originale: Linnea i malarens tradgard, Regia: Jonas Adner, Lena Anderson, Christina Bjork, Jan Gu- stavsson, Animazione: Jonas Adner, Jan Gustavsson, Musica: Luciano Salercio, Albert Zabei, Produzione: Lisbet Gabrielsson per Linnea Film HB e Filminstitut, Nazionalità: Svezia, Durata: 25 min., Anno: 1992.
185 Pierre, M. ˗ P. Moins, Buon giorno, signor Gauguin, Bologna, Giannino Stoppani, 1992. 186 Antoine, V., Un giorno nell’atelier di Picasso, Bologna, Giannino Stoppani, 1992. 187 Loumaye, J. ˗ Massart, N., Degas il gesto che dipinge, Bologna, Giannino Stoppani, 1993. 188 Blanquet, C.H., Terra e cielo: Mirò, Bologna, Giannino Stoppani, 1993.
189 Loumaye, J. ˗ Boiry, V., Violinisti sui tetti, asini in cielo: Chagall, Bologna, Giannino Stoppani, 1992. 190 Faeti, A. ˗ Nidasio, G., Antonia e le bottiglie di Morandi, Bologna, Giannino Stoppani, 1993.
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Antonia e le bottiglie di Morandi ha la sua genesi nei ricordi di
giovinezza dello studioso che a metà degli anni ʼ50 seguiva Mo- randi lungo i portici di Bologna:
Le sensazioni più profonde, il significato più intenso di quellʼinseguimento, la ricerca di una connessione tra Morandi e i suoi luoghi, la possibile indivi- duazione di motivi meno conosciuti di altri nellʼarte del pittore sono poi con- fluiti in Antonia, che pertanto ha radici lontane e profonde191.
Antonia, una ragazzina che abita a Bologna, un giorno incontra per strada lʼanziano maestro Quirico Achillini che fa fatica a
camminare per una slogatura al piede (sottile ironia di Faeti che dà il nome di Achillini allʼuomo che ha messo in fallo il calcagno) e gli offre aiuto per ritornare a casa. Il maestro la invita a salire e, dopo averle offerto un tè, le fa vedere dalla finestra il piccolo giardino del pittore Giorgio Morandi.
˗ Vieni, ti faccio vedere … Lo sai che da quella finestra si vede il giardino di Morandi? ˗ ˗ Il cantante? ˗ sussurra Antonia [...].
˗ Ma no, naturalmente il pittore, il grandissimo pittore Giorgio Morandi.
Da quel momento, comincia per Antonia un viaggio alla scoperta del grande artista bo- lognese: Quirico le narra le narra la storia del pittore, le mostra foto e riproduzioni dei qua- dri e la conduce a visitare i luoghi bolognesi che Morandi amava. Antonia ha un amico, Ludovico Bizzarri, pronto a canzonarla e a smorzare i suoi entusiasmi. La ragazzina però non lo ascolta e con sempre maggior entusiasmo continua ad andare dal maestro scoprendo ogni volta cose nuove. Alla fine anche Ludovico rimarrà affascinato da Morandi.
Il libro, graficamente progettato da Beppe Chia, è stato pubblicato dalle edizioni Gian- nino Stoppani in occasione dellʼapertura del Museo Morandi di Bologna nel 1993.
Un libro nel quale si incontrano la qualità della scrittura con il lavoro attento di una delle più impor- tanti fumettiste italiane, la ricerca storico˗artistica con le straordinarie foto firmate da Luigi Ghirri.
191 Poesio, C., Inseguendo Morandi per i portici bolognesi. Intervista ad Antonio Faeti, in «Liber», n. 27,
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Linguaggi diversi che concorrono a realizzare unʼopera corale, una speciale guida al lavoro del ―mae- stro‖ che incrocia la Storia dellʼArte con i portici di Bologna, la biografia con il cinema, la città con la collina192.
2.11.3 La Biblioteca dʼarte
La ―Biblioteca dʼarteˮ comprende tre volumi che indagano i luoghi, la natura e le perso-
ne nellʼarte193: paesaggi, ambienti, elementi naturali e figure umane rappresentati dagli ar-
tisti e le relative tecniche di esecuzione, con proposte per la sperimentazione. Le illustra- zioni sono a colori, con foto di lavori tematici, di tutti i materiali e gli strumenti usati e non mancano i riferimenti biografici ai pittori. Consigliati dagli 8˗10 anni.