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Lʼarte per Motta Junior

Nellʼambito dellʼaccordo con la Casa editrice francese ―Actes Sud Mottaˮ che pubblica i titoli del catalogo Motta Editore in Francia, viene costituita la società editoriale, denomi- nata ―Motta Juniorˮ (1997), con sede a Milano, che pubblica per il mercato italiano libri di narrativa per ragazzi, allʼincirca 45 titoli allʼanno. ―Motta Juniorˮ era al 50% di proprietà della Motta Editore e al 50% di proprietà della ―Actes Sud˗Motta franceseˮ. Nel marzo del 2008 Giunti Editore ha acquisito il 60% di Motta Junior srl, rafforzando ulteriormente la leadership nel settore dellʼeditoria per ragazzi che già detiene attraverso i marchi Dami E- ditore, Giunti Junior, Giunti Kids e Fatatrac. La distribuzione del catalogo Motta Junior è passata quindi a Giunti dal primo settembre 2008.

131 Eustachio, M., Colori. Colors colores farben couleurs, Roma, Biancoenero, 2007. 132 Nauderer, H., Animali, Roma, Biancoenero, 2007.

133 Area disabilità Torino, Bibliografie, in http://ditotest.areato.org/category/interviste-e-

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3.9.1 “LʼOcchiotattileˮ

―LʼOcchiotattileˮ è una collana dʼarte creata nel 2005, a cura di Grazia Gotti134, corre-

data da numerose fotografie, che presenta artisti del passato vicino e lontano facendoli sen- tire attuali e vivi. Tre titoli dedicati a Michelangelo, Andrea Mantegna, Annibale Carracci e un testo per omaggiare pittrici, scultrici e illustratrici troppo spesso relegate a un ruolo subalterno rispetto ai colleghi maschi. Lʼultimo della collana era stato già pubblicato nel

2004 da EL con il titolo Era Calendimaggio135 e viene

posto nella collana di Motta Junior con un nuovo titolo, una nuova veste grafica e con nuovi contributi.

Tutti i volumi hanno la copertina rigida, e i testi sono abil- mente curati e inframmezzati da ottime foto: sicuramente una collana da riproporre e utilizzabile, oltre che per la lettura in- dividuale, anche per la scuola secondaria di primo grado, dove purtroppo il livello qualitativo dei libri è basso o troppo dida- scalico e noioso.

Federica Iacobelli ha curato egregiamente la figura di un grande scultore e pittore eccelso in Michelangelo. Polvere di

marmo, pennelli in aria136, a partire dalla sua vita e da quello che lʼartista stesso aveva scritto di sé, per sé, analizzando le parole e i versi per entrare nel suo cuore e nel suo pensiero. Pertanto la lunga vita e le opere dellʼartista sono intrecciate ai temi e ai personaggi, a cui Michelangelo ha dato vita: il corag- gio di Davide e la sensualità dellʼAurora, il dolore della Pietà, la monumentalità architettonica, la magnificenza degli affre- schi della Cappella Sistina.

Nel quinto centenario della morte di Mantegna, uno dei maggiori artisti del Rinascimento, Motta Jiunior pubblica

me nuvole di roccia. Andrea Mantegna 137 di Matteo ni. Questo racconto entra nella vita del pittore fino al momento in cui, ormai vecchio, la sta lasciando. Parla del suo lavoro a Mantova, dei maestri che ha avuto, dei capolavori che ha di- pinto, dei suoi pensieri.

Un ritratto «alla rovescia» dellʼartista rinascimentale. Non una biografia, ma un viaggio nella sua pit tura, a caccia del guizzo dellʼironia che si cela dietro un profondo e crudo realismo di composizione. Una gara a trovare lo sberleffo, la strizzatina dʼocchi, la follia che sta sempre alle spalle della preci- sione della prospettiva, delle proporzioni e del disegno, e che le rende autentiche. Un bagliore umori- stico che fa la differenza tra la bravura e il genio, e che nelle opere di Mantegna brilla più che altro- ve138.

134 Co˗fondatrice della Libreria per ragazzi Giannino Stoppani e dell’Accademia Drosselmeier, scuola per

librai e giocattolai, scrive sul blog Zazie News.

135 Nanetti, A. ˗ Innocenti, R., Era Calendimaggio, San Dorligo della Valle (Trieste), EL, 2004. 136 Iacobelli, F., Michelangelo. Polvere di marmo pennelli in aria, Milano, Motta Junior, 2005. 137 Marchesini, M., Come nuvole di roccia. Andrea Mantegna, Milano, Motta Junior, 2006.

138 Bignami, S., Viaggio nel pittore dei paradossi, in la Repubblica.it, 17 settembre 2006,

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/17/viaggio-nel-pittore-dei-paradossi.html [consultato il 4 gennaio 2016].

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Il volume dedicato ad Annibale Carracci (Bologna, 1560 ˗ Roma, 1609), descrive la vita e lʼopera dellʼartista, mettendo in luce il suo lavoro nelle dimore degli aristocratici a Bologna e a Roma, dove affresca volte e pareti, mettendo in luce la sua passione divorante per la pittura che lo porterà a vivere una vita molto diversa dal resto della propria famiglia d’origine, alla quale però rimarrà legato per sempre, senza mai rinnegar- ne le origini popolane ma anzi utilizzandole a piene mani per la propria arte. Piano piano costruisce la sua carriera di artista. La gloria verrà e sarà imperitura, perché quando le ragioni dell’arte sono profonde e autentiche lasciano la loro impronta per sempre.

Ancora una volta si coglie lʼoccasione di una mostra per mandare in libreria Fagioli sullʼOlimpo. Annibale Carrac-

ci139 : a Bologna era in corso presso il Museo Civico

gico una mostra dedicata a Carracci.

Una storia tutta al femminile quella raccontata da Federica Iacobelli in Uno studio tutto per sé: storie di arte e di amici-

zia140, in cui le tre giovani protagoniste, attraverso un fittissimo scambio di mail, viaggiano nel tempo e in luoghi mente lontani, alla ricerca delle donne che si sono dedicate all’arte. Tre amiche tendono un filo rosso, attraverso il moder- nissimo mezzo della posta elettronica, sulle donne nella storia dellʼarte, un libro che può aprire a giovani menti scenari altri, come la consapevolezza che la memoria storica, non solo arti- stica, sia tutta e quasi esclusivamente memoria maschile.

Anche la grafica, molto curata, accompagna e caratterizza il

racconto, attraverso lʼuso di caratteri adeguati al mezzo con cui ciascuno scrive: vedi, ad esempio, il contrasto tra le emoticon utilizzate dalle ragazze e il carattere da ―macchina da scrivereˮ, con errori di battitura, con cui comunica il nonno di una delle protagoniste.

In Uno studio tutto per sé, lʼimpresa è stata raccontare, in un libro antologico, le artiste, le donne pit- trici, illustratrici e scultrici la cui opera costella, come scia parallela, fatalmente asincronica, la storia dellʼarte dominata da artisti scultori e pittori. Trenta artiste, da raccontare nello spazio comunemente dedicato a uno solo: il punto era «come trattare questo argomento senza farlo sentire una scelta mino- re, inferiore, rispetto alla monografia. E la risposta è stata: rendere esplicito che si parlasse di artiste, e perché». Perciò, dal momento che «nella finzione dichiaratamente esplicita, la realtà acquista maggior intensità», ha costruito una cornice, cioè una storia, entro la quale la vita e le opere di Sofonisma An- guissola tanto quanto quelle di Georgia OʼKeeffe, di Artemisia Gentileschi così come di Frida Kahlo o Camille Claudel, «fossero un motore», spiega lʼautrice: il motore che, entro le pagine del libro, co- me in un romanzo, trasforma le vite di tre adolescenti di oggi, le tre amiche, Bella Dora e Clara, nella continuità di un tramando generazionale di conoscenze141.

139 Draghetti, M., Fagioli sullʼOlimpo. Annibale Carracci, Milano, Motta Junior, 2006.

140 Iacobelli, F., Uno studio tutto per sé. Storie di arte e di amicizia, Milano, Motta Junior, 2007.

141 Torresin, B., Storie dʼarte e di amicizia così vere, eppure inventate, in la Repubblica.it, 01 aprile 2008,

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/01/storie-arte-di-amicizia-cosi-vere.html [consultato il 3 gennaio 2016].

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Attraverso lo scambio di mail, Dora, Bella e Clara riflettono sul binomio donna˗arte, sulla difficoltà di attuarlo, sulla possibilità di scindere arte maschile e femminile: visitando musei, leggendo manuali, raccogliendo informazioni biografiche, osservando quadri, si confrontano sull’arte, sulla vita, sull’amicizia, sull’inevitabile paura di crescere.

Il titolo è, ovviamente, un esplicito tributo a Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, saggio in cui la scrittrice rivendica la necessità – per le donne – di ritagliarsi uno spazio in cui esprimere e alimentare liberamente la propria creatività, e un omaggio a tutte le artiste troppo spesso dimenticate: Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi, Clara Peeters, Maria Sibylla Merian, Rosalba Carriera, Angelica Kaufmann, Elisabeth Vigéé-Lebrun, Ro- sa Bonheur, Berthe Morisot, Kitty Kielland, Mary Cassat, Harriet Backer, Edmonia Lewis, Cecilia Beaux, Emma Minnie Boyd, Marianne Von Werefkin, The red roses (Jessie WIl- lcox Smith, Elizabeth Chippen Green, Violet Oakley), Camille Claudel, Beatrix Potter, Ka- the Kollwitz, Vanessa Bell, Natalia Goncharova, Alexandra Exter, Sonia Delaunay, Geor- gia O’Keeffe, Elisabeth Chaplin, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Remedios Varo, Leo- nora Carrington.

Come precedentemente scritto, lʼultimo titolo della collana, uscito nel 2009, è Lʼamor

segreto. Dante, Beatrice, Gemma142, già Era Calendimaggio. Un libro raffinatissimo per la scrittura impeccabile di Angela Nanetti che ha attraversato e vissuto la città di Firenze e Dante a lungo prima di fermare la storia sulle pagine, e per le illustrazioni del mai troppo acclamato Roberto Innocenti, apprezzato «per il tratto figurativo, accurato nella ricostru- zione di costumi, arredi, architetture, ma anche per la poetica scaturita dal ―montaggio sce- nicoˮ, vero e proprio meccanismo narrativo capace di catturare lo sguardo e di aprire un varco tra il qui e ora e la pagina illustrata»143.

Dante è giunto alla fine del suo percorso terreno e parla di Beatrice al signore di Raven- na, Guido da Polenta: «Mai la sfiorai se non con lo sguardo, da lontano. Eppure nessuno più di me la conobbe e più profondamente lʼamò». Alle sue parole si interseca la narrazio- ne della Firenze di allora: i sogni giovanili dei poeti, le lotte intestine, lʼesilio. Dalla voce di Gemma Donati, moglie di Dante, si apprende la durezza di unʼesistenza femminile vota- ta ai figli, con un marito lontano.

142 Nanetti, A. ˗ Innocenti, R., Lʼamor segreto. Dante, Beatrice, Gemma, Milano, Motta Junior, 2009. 143 Lepri, C., La storia e le storie in Roberto Innocenti, in Lepri, C., Aedi per lʼinfanzia. Poeti e illustrato-

ri di oggi, Pisa, Pacini, 2015, p. 202.

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3.9.2 Motta Junior e lʼarte per i piccoli

Nel 2000 scopriamo una gradevolissima raccolta di filastrocche nella collana ―Piccole

gioieˮ, Filastrocche di tutti i colori144 (dai 3 anni) e nel 2007 Motta Junior offre ai futuri

Indiana Jones L’archeologia a piccoli passi145 di Raphael De Filippo, un libretto formato

quaderno che getta luce sul (vero) mestiere dell’archeologo (dai 7 anni).

Se fossi Matisse146 è stato proposto nel 2015e racconta la storia dellʼinfanzia di Henri Matisse, di come si forma il suo percorso artistico molto tempo prima che iniziasse a di- pingere, di come la madre, nel tentativo di illuminare giorni grigi e senza sole, mettesse sgargianti tappeti rossi sui pavimenti e dipingesse piatti colorati da appendere alle pareti, facendo mescolare le vernici a Henri; di come suo padre gli avesse donato dei piccioni dal piumaggio con infinite suggestioni iridescenti e di quanto amasse partecipare all’acquisto delle stoffe variopinte che invadevano il mercato locale.

Le illustrazioni di Hooper sono esse stesse un capolavoro di arte e di ingegno creativo, ha trascorso molto tempo a studiare la sensibilità e i colori di Matisse nelle riproduzioni di suoi disegni, ritagli, dipinti e disegni tessili, soprattutto nel periodo dellʼinfanzia e, attra-

verso lʼanalisi deimotivi geometrici e del lussureggiante esotismo della Provenza, ha as-

similato gli inizi artistici della tavolozza fauve di Henri: il risultato non è lʼimitazione, ma una dimensione celebrativa dellʼartista.

144 Albaut, C., Filastrocche di tutti i colori, Milano, Motta Junior, 2000. 145 De Filippo, R., L’archeologia a piccoli passi, Milano, Motta Junior, 2007. 146 MacLachlan, P. ˗ Hooper, H., Se fossi Matisse, Milano, Motta Junior, 2015.

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