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L’Assemblea Generale e l’HIV/AIDS

1. I rapporti tra l’OMS e le altre Agenzie specializzate delle Nazioni Unite

2.2 L’Assemblea Generale e l’HIV/AIDS

L’epidemia di HIV/AIDS risulta centrale ai fini della nostra analisi anche perché essa è stata numerose volte al centro del dibattito in seno all’Assemblea Generale dell’ONU. Nel 2000, la lotta all’AIDS è stata riconosciuta come uno degli “United

Nations Millennium Development Goals”694: in particolare l’obiettivo prevedeva “to have, by [2015], halted and begun to reverse, the spread of HIV/AIDS”.

Nel 2001, 2006, 20011 e 2016 l’Assemblea Generale dell’ONU ha convocato dei

High-level Meetings dedicati all’HIV/AIDS, per analizzare i progressi raggiunti e

condividere i successi e le migliori prassi, così come gli insegnamenti tratti dalle passate esperienze, le lacune del sistema, gli ostacoli e le sfide che ancora dovevano essere affrontate, in modo da formulare alcune raccomandazioni per guidare e monitorare la risposta futura all’HIV/AIDS.

In particolare, nel 2001 l’Assemblea Generale, al termine della Sessione Speciale dedicata all’HIV/AIDS tenutasi a New York dal 25 al 27 giugno, ha approvato all’unanimità la “Declaration of Commitment on HIV/AIDS”695, in cui è stato

riconosciuto che l’epidemia di AIDS costituiva una “global emergency and one of

the most formidable challenges to human life and dignity.696”. L’Assemblea dichiarava così il proprio impegno solenne ad affrontare l’emergenza causata dall’HIV/AIDS, attraverso una serie di azioni che accorpava in 10 macro-aree, tra cui, ad esempio, la prevenzione, le cure e i trattamenti, la ricerca e lo sviluppo e i finanziamenti.

694 Gli United Nations Millennium Development Goals erano otto obiettivi che gli Stati membri

dell'ONU si erano impegnati a raggiungere per l'anno 2015, sanciti all’interno della Millennium

Declaration, una Risoluzione dell’Assemblea Generale approvata al termine del Millennium Summit

delle Nazioni Unite, tenutosi a New York dal 6 all’8 settembre 2000, durante il quale si era discusso sulle principali questioni da affrontare nel nuovo millennio, che stava allora iniziando. (Cfr. A/RES/55/2 – United Nations Millennium Declaration, 18 settembre 2000, disponibile su: http://www.un.org/millennium/declaration/ares552e.htm).

Gli otto obiettivi erano: sradicare la povertà estrema e la fame nel mondo; rendere universale l'istruzione primaria; promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne; ridurre la mortalità infantile; ridurre la mortalità materna; combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie; garantire la sostenibilità ambientale; sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

695 A/S-26/2 – Declaration of Commitment on HIV/AIDS, 27 giugno 2001, disponibile su: http://www.who.int/hiv/pub/advocacy/aidsdeclaration_en.pdf?ua=1.

Nel 2006 è stata invece approvata all’unanimità la “Political Declaration on

HIV/AIDS” 697, nella quale, dopo aver riaffermato i principi già sanciti nei precedenti atti del 2000 e del 2001, l’Assemblea Generale si impegnava a migliorare in maniera significativa la risposta all’AIDS e si poneva l’obiettivo di uno “universal access to comprehensive prevention programmes, treatment, care

and support by 2010”698. Nel 2011, a 30 anni dall’inizio dell’epidemia, il Hig-level

Meeting on HIV and AIDS, tenutosi a New York dall’8 al 10 giugno, ha fatto il

punto sui progressi raggiunti nell’attuazione delle precedenti Dichiarazioni del 2001 e del 2006, e ha cercato di plasmare la risposta futura all’AIDS. Al termine della riunione l’Assemblea Generale ha approvato la “Political Declaration on

HIV/AIDS: Intensifying our Efforts to Eliminate HIV/AIDS”699, in cui ha dichiarato solennemente il proprio “commitment to end the epidemic with renewed political

will and strong, accountable leadership and to work in meaningful partnership with all stakeholders at all levels to implement bold and decisive actions”700 nell’ambito

delle 10 macro-aree già in precedenza delineate.

Nel 2015 l’Assemblea Generale ha lanciato i nuovi 17 “Sustainable Development

Goals”701, successori dei “Millennium Development Goals”, che, per quanto

riguarda specificamente l’HIV/AIDS, erano stati effettivamente raggiunti. All’interno del più ampio obiettivo n. 3 di assicurare una vita sana e promuovere il benessere per tutti e a tutte le età, il nuovo Goal n. 3.3, mira a debellare completamente l’epidemia di HIV/AIDS entro il 2030.

Infine nel 2016, al termine del High-Level Meeting on Ending AIDS, tenutosi a New York dall’8 al 10 giugno, è stata adottata la “Political Declaration on Ending

AIDS”702, nella quale sono stati presi impegni lungimiranti e previste strategie

697 Cfr. A/RES/60/262 – Political Declatation on HIV/AIDS, 2 giugno 2006, disponibile su: http://data.unaids.org/pub/report/2006/20060615_hlm_politicaldeclaration_ares60262_en.pdf.

698 Cfr. par. 18 e 20 A/S-26/2.

699 Cfr. A/RES/65/277 - Political Declaration on HIV/AIDS: Intensifying our Efforts to Eliminate

HIV/AIDS, 8 luglio 2011, disponibile su:

http://www.unaids.org/sites/default/files/sub_landing/files/20110610_UN_A-RES-65-277_en.pdf.

700 Cfr. par. 49 A/RES/65/277.

701 Cfr. A/RES/70/1 - Transforming our World: the 2030 Agenda for Sustainable Development, 25

settembre 2015, disponibile su: http://undocs.org/en/A/RES/70/1.

702Cfr. A/RES/70/266 - Political Declaration on HIV and AIDS: On the Fast Track to Accelerating the Fight against HIV and to Ending the AIDS Epidemic by 2030, 22 giugno 2016, disponibile su:

concrete per velocizzare la risposta, in modo da riuscire a raggiungere l’obiettivo di porre fine all’epidemia di AIDS entro il 2030, in attuazione dei Sustainable

Development Goals. In particolare vengono elaborati degli obiettivi di più breve

periodo, da raggiungere entro il 2020, tra cui ad esempio quelli di ridurre le nuove infezioni di HIV sotto le 500 mila all’anno, ridurre le morti legate all’AIDS sotto le 500 mila all’anno ed eliminare lo stigma e la discriminazione legati all’HIV703.

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