2. L’azione tecnico-operativa dell’OMS nelle emergenze sanitarie
3.6 Il secondo caso di “public health emergency of international concern” (PHEIC):
Il 5 maggio 2014493 il D-G dell’OMS ha dichiarato per la seconda volta l’esistenza
di una PHEIC, in relazione alla diffusione del Polio-virus494 in varie regioni
dell’Africa e in Medio Oriente. La scelta di dichiarare la Polio una “public health
emergency of international concern” poteva apparire non del tutto logica495, essendo stati registrati solo pochi casi. In realtà il D-G ha deciso di dichiarare la PHEIC in quanto le piccole sacche di polio in Afghanistan, Pakistan e Nigeria stavano mettendo a rischio il debellamento della malattia a livello globale, iniziato nel 1988 con il lancio della Global Polio Eradication Initiative (GPEI)496. La nuova
493 WHO, Statement on the Meeting of the International Health Regulations Emergency Committee Concerning the International Spread of Wild Poliovirus, 5 maggio 2014, disponibile su:
http://www.who.int/mediacentre/news/statements/2014/polio-20140505/en.
494 La Poliomielite è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce
soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. La malattia è causata da tre tipi di Polio-virus (1, 2 e 3), appartenente al genere Enterovirus, che invadono il sistema nervoso nel giro di poche ore, distruggendo le cellule neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi più gravi, totale. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Nella forma più grave il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. La Polio colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età (cfr. la pagina web del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto Superiore di Sanità dedicata alla Poliomielite: http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/polio.asp).
495 L.O. GOSTIN, R. KATZ, The International Health Regulations cit., p. 274.
496 All’inizio del XX secolo la Polio era una delle malattie più temute nei paesi industrializzati, e
paralizzava centinaia di migliaia di bambini ogni anno. Grazie all’introduzione dei vaccini negli anni ’50-60 però la Polio è stata messa sotto controllo in breve tempo e praticamente eliminata da questi paesi. La malattia è invece rimasta un grave problema nei paesi in via di sviluppo e nel 1988 è stata creata la Global Polio Eradication Initiative allo scopo di eradicare definitivamente la Polio a livello mondiale. Da allora più di 2,5 miliardi di bambini sono stati vaccinati, l’incidenza globale
diffusione del virus era dovuta ai lunghi conflitti militari in atto in quelle zone, che hanno limitato grandemente l’accesso ai servizi sanitari, e probabilmente anche ad un movimento contrario ai vaccini anti-polio, nato per ragioni politiche e religiose497.
Anche nel caso della Polio ovviamente è stato convocato un Emergency Committee, che ha consigliato delle temporary recommendations per ridurre il rischio che il virus potesse propagarsi dai paesi endemici ad altri paesi deboli498. Le misure sono poi state riviste ogni tre mesi dal Comitato che tuttora, da ultimo nell’agosto del 2017499, ritiene che il Poliovirus continui a costituire una PEICH e sia necessario il mantenimento delle misure temporanee, argomentando soprattutto sulla base dell’instabilità politica delle regioni in cui è in corso l’epidemia.
della malattia è diminuita del 99% e al momento solo 3 Stati non hanno mai cessato di avere casi attivi (Pakistan, Afghanistan e Nigeria). Riuscire ad eliminare l’ultimo 1% però si sta verificando essere molto difficile a causa dell’instabilità politica, delle guerre e della difficoltà di raggiungere la popolazione a causa di infrastrutture carenti (cfr. http://polioeradication.org/polio-today/history-of- polio/).
497 Nel 2011 Shakil Afridi, un dottore pakistano, è stato reclutato dalla CIA per raccogliere dei
campioni di DNA per confermare la presenza di Osama bin Laden in Pakistan, in vista del suo assassinio, e per compiere tale missione ha messo in piedi un finto programma di vaccini contro l’epatite B nella città di Abbottabad. Questo inganno avrebbe alimentato una vasta diffidenza nei confronti delle campagne vaccinali, danneggiando seriamente il programma di eradicazione globale della Polio. Poco dopo l’assassinio di bin Laden i Talebani infatti hanno proibito i vaccini anti-polio in varie zone del Pakistan sotto il loro controllo e hanno messo in atto una serie di attacchi al personale sanitario incaricato di eseguire i vaccini. In seguito anche il governo Pakistano ha rinunciato al programma di eradicazione, ordinando al personale sanitario di varie organizzazioni umanitarie di lasciare il paese; e le stesse Nazioni Unite hanno ritirato temporaneamente il loro staff del programma di eradicazione della Polio nel 2012. Nel maggio 2014 l’amministrazione di Obama ha dichiarato formalmente di aver cessato dall’agosto del 2013 la propria strategia di utilizzo delle campagne vaccinali a scopi spionistici, senza però scusarsi pubblicamente per aver violato la vecchia prassi di una stretta separazione dell’assistenza umanitaria dalle operazioni militari e di intelligence. Gli effetti negativi però sono stati palesi: la maggioranza dei casi di Polio riportati nel 2014 sono stati registrati in Pakistan, e casi registrati in Afghanistan, Siria e Iraq si sono rivelati collegati geneticamente a quelli del Pakistan, a dimostrazione della profonda connessione tra terrorismo, instabilità politica e salute pubblica. (cfr. L.O. Gostin, Global Polio Eradication: Espionage,
Disinformation, and the Politics of Vaccination, The Milbank Quarterly, vol. 92, n. 3, 2014, p. 413-
414 e anche A. ROUL, The Pakistani Taliban’s Campaign Against Polio Vaccination, CTC SENTINEL, vol. 7, issue 8, 2014, pp. 17-19).
498 WHO, Guidance for Implementation of the IHR Temporary Recommendations under the IHR (2005) to Reduce the International Spread of Polio, 16 maggio 2014, disponibile su:
https://www.medbox.org/who-guidance-for-implementation-of-the-ihr-temporary-
recommendations-under-the-ihr-2005-to-reduce-the-international-spread-of-polio/download.pdf.
499 WHO, Statement on the 14th IHR Emergency Committee Meeting Regarding the International Spread of Wild Poliovirus, 3 agosto 2017, disponibile su: http://www.who.int/mediacentre/news/statements/2017/14th-ihr-polio/en/.
La PHEIC relativa alla Polio appare dunque come non convenzionale, volta forse più a ottenere supporto politico in alcuni Stati che ad allertare il mondo di una nuova diffusione su larga scala della malattia500, oltre che a servire certamente da stimolo per il raggiungimento dell’obiettivo dell’eradicazione globale della Polio.