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8. L’ingerenza americana

8.3 AUSA, Interim Aid, ERP

Nel n. 100 del 3 dicembre 1947 la Incom punta l’obiettivo sul Congresso americano: “Washington. Economia sul piede di casa o generosità nei soccorsi all’estero? Il

Presidente Truman nel suo discorso risponde a questo dilemma da cui il Congresso è diviso. «Le nazioni libere d’Europa – egli afferma – non sono ancora in grado di riprendersi dall’agonia della guerra» e il Presidente spiega il suo duplice proposito: rimediare alla Depressione dell’Europa, prevenire l’inflazione in America.”445 Il 17

novembre 1947 era stato approvato, dopo lunghe discussioni sull’entità degli importi, un pacchetto di aiuti immediati (Interim Aid) per le necessità più urgenti, in particolare della

443 Cfr. “Il papa riceve i promotori del «treno dell’amicizia»”, La Settimana Incom n. 116, 28 gennaio 1948. 444 Cfr. “Nel mondo del cinema. Il nostro film «Thanks America!»”, La Settimana Incom n. 140, 8 aprile

1948.

445 Cfr. “Aiuti d’emergenza all’Europa. Truman parla al Congresso”, La Settimana Incom n. 100, 3

Francia e dell’Italia. I fondi del piano Marshall non sarebbero stati disponibili prima della metà del 1948446, mentre l’urgenza della crisi economica italiana e l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale rendevano indispensabile un intervento d’emergenza. L’accordo con l’Italia per gli aiuti Interim Aid, che fu firmato a Roma il 3 gennaio 1948, prevedeva un importo di 176 milioni di dollari. “[…] Truman: «Il modo migliore per

impedire future guerre – egli conclude – è di lavorare per l’indipendenza e il benessere di tutte le nazioni». Il Congresso si è manifestato favorevole alla tesi del Presidente. Anche l’Europa applaude a ogni sincera volontà di collaborazione e di pace.” Nel n. 121 del 12

febbraio, a meno di due mesi dalle elezioni, il cinegiornale riporta ancora le discussioni in atto al Congresso americano, a proposito, questa volta, del piano Erp. Le immagini mostrano il discorso di Marshall alla Commissione senatoriale per gli Affari Esteri: “L’America è di fronte a un dilemma: o aiutare l’Europa o subire le conseguenze del

collasso dell’Europa. Dilemma non facile, perché l’America non può né deve dissimularsi i sacrifici a cui si esporrà per l’esecuzione del piano”447. L’immagine di un’America generosa e solidale si arricchisce di un’ulteriore valenza: per aiutare gli italiani il popolo americano non cede il superfluo ma compie un sacrificio. Alla firma del decreto per il piano Marhall da parte di Truman è dedicato uno degli ultimi servizi prima delle elezioni: “«Le sue immediate conseguenze daranno una smentita agli scettici – dice Truman –

Credo che la decisione del popolo americano di lavorare per una pace duratura, come questo atto dimostra, incoraggerà dovunque gli uomini liberi». Presidente Truman, gli uomini liberi di tutto il mondo si associano in questa volontà e speranza con gli americani, a cui va la loro solidale gratitudine.”448 A suggello dei legami sempre più stretti tra i due paesi la Incom, nel n. 119, mostra la firma per il Trattato di amicizia, commercio e navigazione tra Stati Uniti e Italia, avvenuta il 2 febbraio 1948: “Sforza

sottolinea che questo accordo è il primo di così vasta portata tra gli Stati Uniti e un paese europeo dopo la guerra. Dunn riassume le clausole: parità di diritti ai cittadini dei due paesi, invito alla collaborazione internazionale. Il Trattato entrerà in vigore nella prossima primavera. Secondo l’on. Lombardo esso stabilisce la piena ripresa delle relazioni tra i due paesi.”449

446 L’European Recovery Program (ERP) era stato annunciato dal segretario di Stato Marshall il 5 maggio

1947 ma fu reso operativo solo il 3 aprile 1948 con la legge promulgata da Truman. Il relativo accordo di attuazione con l’Italia venne sottoscritto il 28 giugno 1948 e ratificato il 4 agosto 1948.

447 Cfr. “Senato degli Stati Uniti. Marshall parla”, La Settimana Incom n. 121, 12 febbraio 1948.

448 Cfr. “Aiuti americani all’Europa. Truman firma il decreto”, La Settimana Incom n. 143, 14 aprile 1948. 449 Cfr. “Rapporti internazionali. Trattato con gli Stati Uniti d’America”, La Settimana Incom n. 119, 6

febbraio 1948. Alla Incom non sfugge l’opportunità di citare Lombardo, il quale era appena uscito dal Psi e si apprestava a fondare l’Unione dei socialisti italiani (8 febbraio), insieme al gruppo di «Europa Socialista»

La Settimana Incom, in sintonia con i progetti americani450, mette al centro della campagna elettorale la politica degli aiuti. Nel filmato “L’Italia risorge. Ricostruito un intero paese”, alle immagini delle case sventrate dai guastatori nazisti nel paesino di Forni, si sovrappongono quelle della ricostruzione delle abitazioni, grazie agli aiuti Unrra: “[…] gli angeli rimasti illesi nella cattedrale distrutta erano angeli custodi: gli aiuti

americani dell’Unrra-Casas si aggiunsero nella primavera del ’46 ai tenaci sforzi della popolazione che aveva cominciato a ricostruire il paese”451. All’arrivo della 400ª e 500ª nave AUSA gli operatori Incom sono presenti al porto e, oltre allo sbarco delle merci, documentano le cerimonie organizzate ad hoc alla presenza dei rappresentanti del governo e dell’ambasciatore Dunn452. Nel n. 130 del 12 marzo 1948, il servizio dedicato alla 400ª nave si conclude con un’intervista al prof. Ronchi, alto commissario per l’alimentazione: “[…] I 100.00 quintali di grano di questa nave rappresentano soltanto

una piccola quota del grano regalato dagli Stati Uniti all’Italia. Il quantitativo che sarà regalato quest’anno rappresenterà il 40% del nostro fabbisogno tesserato e il 60% del quantitativo totalmente importato. Questo grano è in sintesi la rappresentazione di quello che sarà l’aiuto del piano Marshall che provvederà grano, carbone e petrolio secondo i bisogni essenziali del nostro Paese e dai quali ricaveremo i mezzi per la nostra ricostruzione e per la riconquista della nostra indipendenza economica.» Nei prossimi mesi arriveranno nei nostri porti tre navi al giorno: lavoro alle fabbriche, pane agli uomini, i due grandi fondamenti della pace.”453 Questa intervista è particolarmente significativa, sia perché fa dipendere la capacità di provvedere alle necessità alimentari degli italiani dall’arrivo degli aiuti americani454; sia perché ricorda che questi rifornimenti

e agli ex azionisti che non sono confluiti nel Psi. L’alleanza elettorale tra Usi e Psli diede vita a Unità socialista.

450 «Il 10 febbraio il National Security Council stabiliva che gli Usa avrebbero fatto ricorso a «tutta la loro

forza politica, economica e, se necessario, militare» per «impedire la caduta dell’Italia sotto il dominio dell’Urss». […] Per la campagna elettorale si decideva di «fornire il massimo appoggio al governo italiano» con accresciuti invii di aiuti alimentari e di forniture militari per la sicurezza interna, con gesti diplomatici d’amicizia verso l’Italia e con una campagna di propaganda contro il comunismo; il NCS raccomandava in particolare di porre gli imminenti aiuti del Piano Marshall al centro della campagna propagandistica, Infine, in caso d’insurrezione comunista, le forze armate dovevano essere pronte a intervenire in appoggio al governo, in particolare in Sardgena e in Sicilia, se questi ne avesse fatto richiesta. […] Un mese più tardi il Nsc autorizzava l’invio di finanziamenti segreti ai partiti di governo, in particolare alla Dc e al Psli che ricevettero un milione di dollari per tramite della Cia.», F. Romero, op. cit., p. 256.

451

Cfr. “L’Italia risorge. Ricostruito un intero paese”, La Settimana Incom n. 134, 25 marzo 1948.

452 «James Dunn […], d’accordo con il governo italiano, stabilisce che l’arrivo di ogni centesima nave, che

non avverrà mai allo stesso porto, sia accompaganato da una cerimonia celebrativa. Civitavecchia, Bari, Genova, Napoli, ecc. ricevono così a poche settimane l’una dall’altra, la visita dell’ambasciatore americano, le cui parole, ampiamente riportate da tutta la stampa governativa, acquistano, mano a mano che ci si avvicina al 18 aprile, un tono sempre più apertamente politico.», A. Gambino, op. cit., p. 446.

453 Cfr. “Solidarietà americana. Arrivata la 400ª nave Ausa”, La Settimana Incom n. 130, 12 marzo 1948. 454 In tutta Italia fu affisso un manifesto che ricordava che “il pane che mangiamo è per il 40 per cento

sono concessi a titolo gratuito455; sia perché lascia intuire l’entità degli aiuti previsti dal Piano Marshall. Pochi giorni dopo questa intervista, il Dipartimento di Stato americano rese esplicito il carattere condizionato degli aiuti in relazione al voto degli italiani alle imminenti elezioni politiche456, ponendo fine all’ambiguità dei partiti di sinistra intorno al piano Marshall e moltiplicando l’effetto propagandistico delle campagne di aiuti. Il servizio sull’arrivo della 500ª nave si carica dunque di questo ulteriore significato: “[…]

La prima di queste navi arrivò a Genova il 27 dello scorso agosto e portava un nome significativo, Humanitas. Da allora migliaia di sacchi sono usciti da queste stive, hanno contribuito a farci trovare sulla mensa il pane quotidiano.”457

L’importanza degli aiuti AUSA per la ricostruzione è dettagliatamente esaminata nel n. 139, attraverso le parole del sottosegretario al Tesoro Petrilli, che spiega l’utilizzo del Fondo Lire AUSA, costituito dal ricavo della vendita al consumatore - ad un prezzo inferiore a quello di mercato - delle merci donate dall’America “Da tale fondo 11 miliardi

sono stati devoluti all’assistenza infantile, 130 milioni alla Croce Rossa Italiana – è noto il preoccupante stato sanitario del nostro dopoguerra - , 4 miliardi ai lavori di bonifica, 15 miliardi ai lavori pubblici nel Lazio, nelle Puglie, nell’Umbria, 150 milioni per un nuovo tubercolosario a Roma, 13 miliardi alle Ferrovie dello Stato, per la ricostruzione di ponti e viadotti, riparazione di materiale rotabile ed elettrificazione. Complessivamente 92 miliardi del Fondo Lire AUSA che aiutano la nostra ricostruzione.”458

Una volta esaurita la carica propagandistica dei «treni dell’amicizia» e del documentario «Thanks America», la Incom inserisce, quasi in ogni numero, un servizio sulla solidarietà americana, che si esercita anche al di fuori dei piani AUSA, Interim Aid e ERP: il filmato “Solidarietà americana. Aspetti dell’assistenza a Napoli”459 mostra le iniziative a favore dei bambini napoletani, organizzate dall’American Council of Volontary Agencies for Italiy; nel servizio “Aiuti americani per il patrimonio

455

Il 5 marzo, a proposito dell’arrivo della 400ª nave Ausa e del discorso pronunciato da Dunn in quell’occasione, l’«Unità» pubblicò un articolo dal titolo: L’ambasciatore americano apre la campagna

elettorale, in cui denunciò il carattere non gratuito degli aiuti, dal momento che il loro prezzo era

l’indipendenza nazionale.

456

Lo stesso Marshall, in un discorso tenuto il 20 marzo in California, ribadì che se i cittadini italiani «decidono di votare per mandare al potere un governo nel quale la forza politica dominante è un Partito che ha spesso, pubblicamente ed enfaticamente, proclamato la propria ostilità per questo programma […] al nostro governo non rimarrebbe che prendere atto che l’Italia si è tagliata fuori dai benefici dell’European Recovery Program».

457 Cfr. “Aiuti americani. È arrivata la 500ª nave AUSA”, La Settimana Incom n. 140, 8 aprile 1948. 458 Cfr. “Lavoro e assistenza. Il Fondo Lire AUSA”, La Settimana Incom n. 139, 3 aprile 1948.

459 Cfr. “Solidarietà americana. Aspetti dell’assistenza a Napoli”, La Settimana Incom n. 128, 10 marzo

zootecnico”460, la cinepresa segue lo sbarco di una parte delle 1026 vacche e dei 22 tori di razza pregiata “giunte dall’America in 14 mesi”, assegnati gratuitamente ai contadini “cui

la guerra aveva svuotate le stalle”; “Le nostre inchieste. Il palazzo di via Lucullo n° 6

Roma”461 è un lunghissimo servizio su 12 organizzazioni americane di assistenza, “tutte

di iniziativa privata, senza vincoli di alcun credo politico o religioso”, che hanno sede in

via Lucullo, le cui attività sono rivolte ai bambini, ai perseguitati dal nazismo, agli abitanti dei quartieri degradati; a queste organizzazioni la Incom dedica un secondo servizio nel n. 138, “Solidarietà americana. La «centrale» dell’assistenza”462, che mostra la trasformazione del campo di concentramento di Fossoli in un centro per l’infanzia, i pacchi dono offerti ai bambini mutilati, i macchinari diagnostici forniti agli ambulatori per la cura della paralisi infantile e della meningite tubercolare, e si conclude con la visita di Mr. e Mrs. Dunn all’Opera Don Bosco e il ringraziamento dei bambini “a nome dei

700 istituti assistiti dai 12 enti americani, a nome di 2 milioni di bambini”. Il servizio

“Per la ricostruzione. Carbone problema centrale”463 è dedicato ai rifornimenti americani di carbone, il cui impatto nell’economia italiana è rilevato, ancora una volta, da un rappresentante del governo: “[…] Sulla portata di questi aiuti americani parla il ministro

Togni: «Da alcuni mesi il nostro Paese si è trovato in condizioni di disporre di circa 800 mila tonnellate mensili di carbone, che inviatoci gratuitamente dall’America, è stato distribuito a tutte le industrie nazionali a prezzo equo. Data la carenza di produzione elettrica e la difficoltà di approvvigionamento dalla produzione europea, il carbone americano ha costituito la materia prima di base sulla quale si è poggiata la ripresa di tutte le nostre attività produttive. È stato così possibile dar lavoro regolare alle industrie che hanno potuto attuare i loro programmi senza essere esposte al rischio di sensibili variazioni di costi e realizzare il notevole incremento registrato in genere nella produzione industriale italiana, passata in soli sei mesi da oltre il 40% a oltre l’80% in confronto al 1938.»” Le interviste a ministri e sottosegretari si configurano come uno

degli strumenti più efficaci per evidenziare agli elettori il nesso Dc-Stati Uniti-pane e lavoro.

460 Cfr. “Aiuti americani per il patrimonio zootecnico”, La Settimana Incom n. 132, 19 marzo 1948.

461 Cfr. “Le nostre inchieste. Il palazzo di via Lucullo n° 6, Roma”, La Settimana Incom n. 133, 20 marzo

1948.

462 Cfr. “Solidarietà americana. La «centrale dell’assistenza»”, La Settimana Incom n. 138, 2 aprile 1948. 463