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Gli avicoli e le uova »

3. Produzione e redditività del settore agricolo »

5.3. Gli avicoli e le uova »

Gli avicunicoli, capi dal ciclo produttivo breve e quindi con strutture di al- levamento molto reattive alla situazione mercantile, sono caratterizzati per un’elevata variabilità produttiva interannuale. Negli ultimi dodici anni le pro- duzioni del comparto hanno in effetti oscillato circa tra 235 e 275 migliaia di tonnellate, senza mostrare una chiara tendenza evolutiva; così, dopo che nel 2012 vi era stata una crescita di 16 mila tonnellate, essa è stata quasi totalmen- te riassorbita parte nel 2013 e parte nel 2014, anno quest’ultimo che ha visto un regresso appena inferiore al 2% (tabella 5.6). Abbastanza simile è stata l’evoluzione generale recente della produzione di uova, salvo che la caduta del 2013 è stata ben più profonda e quindi il 2014 ha mostrato invece un moderato recupero. A determinare la minor produzione di carne avicola hanno poi con- tribuito l’emergere di nuovi focolai di influenza aviaria, sia a fine estate del 2013 che negli ultimi mesi del 2014, che hanno portato all’abbattimento di un numero rilevante di polli e tacchini, anche se gli abbattimenti effettuati sono serviti a far rientrare abbastanza rapidamente le situazioni di emergenza.

La riduzione produttiva del 2013 va per l’appunto letta soprattutto come una reazione ad un andamento sfavorevole dei prezzi, che nelle medie annuali sono risultati in calo praticamente per tutte le tipologie produttive nel compar-

Tabella 5.6 - Il comparto avicolo in Emilia-Romagna 2004 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Var. % 14/13 Var. % 14/09 Var. % 14/04 Var.% media annua 13/03

QUANTITA' VENDIBILE (peso vivo '000 t)

Pollame e conigli 245,0 264,5 275,8 254,0 270,0 263,0 258,0 -1,9 -2,5 5,3 0,5

Uova (mio pezzi) 2.432,5 1.862,0 1.643,7 1.834,0 2.140,3 1.840,6 1.867,5 1,5 0,3 -23,2 -2,6 PREZZI DEI PRODOTTI AVICOLI €/kg

Polli bianchi allevati a terra,

pesati 0,94 1,07 1,02 1,16 1,17 1,21 1,12 -7,9 4,0 18,6 1,7

Galline allevate in batteria,

medie 0,16 0,41 0,31 0,45 0,50 0,46 0,43 -7,4 6,0 169,1 10,4

Conigli fino a kg 2,5 1,71 1,77 1,67 1,75 1,85 1,90 1,79 -5,7 1,0 5,1 0,5

Tacchini pesanti, maschi 1,05 1,17 1,25 1,41 1,37 1,48 1,44 -2,1 23,9 37,2 3,2

Uova fresche, gr.53-63 cat. M 0,75 1,09 0,92 0,97 1,50 1,23 1,09 -11,3 -0,2 45,2 3,8

Fonte: Elaborazioni Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici su dati Assessorato all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna e della della C.C.I.A.A. di Forlì.

5. L E PROD UZ IO NI Z OOT E C N IC H E 99

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2013

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to. La categoria più significativa, quella dei polli, aveva toccato nel 2013, con una media annua di 1,21 euro per kg, un massimo storico; lasciando sul terre- no quasi l’8%, il 2014 si è però riportato sotto il livello di tre anni prima, an- che se rimane il fatto di una crescita, nell’arco di un decennio, del 18,6%, pari all’1,7% in media all’anno.

Rispetto ai polli, la crescita sul decennio è stata per i tacchini decisamente più marcata, poiché questi capi hanno visto crescere il listino mediamente del 3,2% all’anno; dopo che il prezzo nel 2013 aveva subito una crescita vicina all’8%, nel 2014 esso ha perso poco più del 2%, restando comunque ad un li- vello superiore a quello di ciascun anno tra il 2003 e il 2012.

Il comparto delle uova veniva da un 2013 da considerarsi fortemente nega- tivo, dato che a un calo delle quantità del 14% aveva corrisposto una flessione del prezzo medio di entità ancora maggiore, ma che in realtà andava letto alla luce dello straordinario sviluppo delle quotazioni nel 2012; quest’ultimo era stato legato alle favorevoli condizioni in cui si era venuto a trovare l’allevamento nazionale, rispetto ai principali paesi concorrenti, al momento dell’applicazione delle nuove regole sul benessere animale. Il 2014 ha com- portato un ulteriore ridimensionamento importante del listino medio, sceso a 1,09 euro per kg, che comunque eccede del 13% circa quello del 2011 e man- tiene una progressione del 45% circa sull’ultimo decennio. Anche la riduzione quantitativa dell’ultimo biennio, peraltro con parziale recupero nel 2014, va re- lativizzata: il dato di 1,867 milioni di pezzi, pur inferiore di quasi il 13% ri- spetto al 2012, è comunque ampiamente superiore a quelli rilevati tra il 2019 e il 2011.

Le galline da macello seguono in genere l’andamento delle uova e così è stato nel 2013, con un prezzo medio di 43 centesimi per kg che rappresenta un livello inferiore a quelli del triennio precedente ma decisamente elevato in confronto a tutti gli anni precedenti; l’incremento medio annuo nell’ultimo de- cennio arriva addirittura al 10,4%.

I conigli fino al 2013 hanno proseguito in una regolare crescita dei prezzi che ha caratterizzato tutti gli anni recenti ad eccezione del 2010; nel 2014 vi è stato però un arretramento vicino al 5%, che si è mangiato la metà circa del progresso decennale, sceso ad una media dello 0,5% all’anno.

Andando ad analizzare gli andamenti mensili, si può osservare che sul mercato dei polli, il 2014 ha sostanzialmente confermato un andamento assai simile a quello del 2012 e del 2013, con un ciclo stagionale chiaramente deli- neato che sembrava essersi perso nelle turbolenze degli anni precedenti, ma tutto slittato verso il basso a causa di una più modesta fase di crescita nel pe- riodo primaverile (figura 5.5). Il 2013 si era chiuso a 1,17 euro per kg, in recu- pero rispetto al precedente ottobre, ma la fase positiva si fermava con il dato di

5. LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

1,19 €/kg di gennaio, scendendo poi di 9 centesimi a febbraio. A questo punto iniziava la fase di ripresa primaverile che, appunto, è stata però poco più di un accenno: il progresso tra febbraio e giugno è stato appena del 9,9%, contro ad esempio il 37% del 2013, cosicché il successivo ripiegamento fino a settembre portava a livelli di quotazione decisamente inferiori a quelli della fase iniziale dell’anno; questo si chiudeva a dicembre con un -11% su base annuale.

La quotazione dei tacchini mostra da alcuni anni una chiara tendenza posi- tiva, e tale sarebbe stata anche l’evoluzione del 2013, senza la flessione del primo trimestre; tra dicembre 2013 e marzo 2014 il prezzo ha perso infatti quasi il 31%, cosicché il divario di ciascun mese rispetto allo stesso dell’anno precedente è passato da +6,9% a -3,2%. Dopo la stasi ad aprile, la progressio- ne positiva è ripresa e il dato di dicembre, di 1,50 €/kg, rappresentava un +10,3% rispetto a otto mesi prima, pur restando di 4 centesimi sotto la chiusu- ra del 2013.

Per i cunicoltori lo schema stagionale di prezzo è normalmente molto più profondo rispetto a quello dei polli, e ad esso complementare, con vistosi cali dei listini nella prima metà dell’anno e ampi recuperi nella seconda metà. Da questo schema non si è distaccato il 2014: l’iniziale riduzione, nonostante una temporanea inversione ad aprile, anch’essa tipicamente presente nello schema

Figura 5.5 - Prezzi medi mensili all’ingrosso di alcuni avicunicoli: gennaio 2005-dicembre 2014

Fonte: Fonte: Elaborazioni Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici su dati C.C.I.A.A. di Forlì.

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2013

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stagionale, ha portato il listino dai 2,36 €/kg di dicembre 2013 agli 1,43 di lu- glio (-39,5%); da quel punto però si avviava un trimestre di segni positivi, che però non riusciva a recuperare le quotazioni di inizio 2014 e, complice un’ulteriore flessione a novembre e dicembre, l’anno si chiudeva con un calo di prezzo del 18,6% di dicembre rispetto a un anno prima.

Come sopra accennato, sia il mercato delle uova che quello delle galline da macello erano stati condizionati nel 2013 dai risultati eccezionali verificatisi nei due anni precedenti (figura 5.6). Per le uova, dicembre 2013 aveva segnato un prezzo di 1,28 euro per kg, pari al 48% in meno rispetto a un anno prima, ma al 36% in più rispetto a tre anni prima. Di qui il listino ha iniziato un 2014 ancora caratterizzato da incertezze, ma assai più tranquillo rispetto agli anni precedenti: passando per parziali aumenti a febbraio e marzo, esso è sceso fino al minimo di 1,01 €/kg di maggio (-20,9%) e ha poi riguadagnato, nei restanti sette mesi, un po’ più della metà di questo calo (+11,9%) chiudendo, con il prezzo di 1,16 €/kg, al 9,2% sotto il livello conclusivo dell’anno precedente. Le ovaiole a fine carriera hanno seguito nel corso dell’anno un’evoluzione ab- bastanza simile, ma con una fase di recupero più accentuata nella seconda par- te dell’anno, cosicché malgrado la flessione del 38,5% tra dicembre 2013 e maggio 2014, l’ultimo mese dell’anno mostrava una quotazione di quasi 57 centesimi per kg, in progresso del 9% in confronto ad un anno prima.

Figura 5.6 - Prezzi medi mensili all’ingrosso di galline e uova: gennaio 2005-dicembre 2014

Fonte: Fonte: Elaborazioni Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici su dati C.C.I.A.A. di Forlì.

5. LE PRODUZIONI ZOOTECNICHE