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I principali paesi partner »

8. Gli scambi con l’estero »

8.3. I principali paesi partner »

L’analisi comparata degli scambi commerciali distinti per paese partner dell’Emilia-Romagna e dell’Italia, permette di evidenziare alcune specificità degli scambi regionali rispetto al dato nazionale. L’analisi, come è ormai con- suetudine, viene effettuata sui dati degli ultimi due anni, 2013 e 2014.

Con riferimento ai mercati di approvvigionamento di prodotti del settore primario (tabella 8.5), anche nel 2014 la Francia continua a mantenere, ormai da anni, il primato indiscusso, con una quota di mercato che passa dal 16,1% al 15,4% in Emilia-Romagna e stabile dal 18,0% al 16,4% in ambito naziona- le. Seguono sul mercato regionale, ma nettamente distanziati dal leader tran- salpino e con un ordine talora diverso da quello dell’anno precedente, USA (11,9%), Ucraina (9,0%), Brasile (7,2%), Paesi Bassi (6,2%), Spagna (4,7%), Germania (4,6%) e Ungheria (4,3%). Entra a far parte dei primi otto fornitori l’Ungheria ed esce la Bulgaria, che nel 2013 occupava la settima posizione. Sette degli otto maggiori fornitori dell’Emilia-Romagna – resta esclusa l’Ucraina, sostituita dal Canada –, sono, sia pur con ordine e quote di mercato talora molto diverse, anche i maggiori fornitori di materie prime dell’Italia; non cambia rispetto al 2013 l’ordine dei primi tre fornitori: dopo la Francia si collocano Spagna (8,2%) e Paesi Bassi (6,3%); seguono, poi, con quote di mercato piuttosto modeste, USA (5,2%), Brasile (4,6%), Canada (4,3%), Germania (3,9%) e Ungheria (3,5%). Tra gli 8 maggiori fornitori di materie prime agricole ricadono tre paesi extracomunitari a livello sia regionale (Ucraina, Brasile e USA) che in ambito nazionale (USA, Brasile e Canada.

Nel 2013-2014, con riferimento, in particolare, ai paesi dell’UE-15 le quote sulle importazioni di prodotti del settore primario risultano in flessione sia in ambito regionale che a livello nazionale: passano rispettivamente dal 39,7% al 38,5% e dal 47,4% al 45,5%. Invece, la quota di mercato detenuta, nell’ultimo biennio, dagli ultimi 13 paesi entrati nell’UE, cala dal 14,9% al 13,4% in Emi-

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2014

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Tabella 8.5 - Importazioni di prodotti agro-alimentari dell’Emilia-Romagna e dell’Italia: quote percentuali dei primi 8 paesi nel 2013 e 2014*

2013 2014 *

Emilia-Romagna Italia Emilia-Romagna Italia

Posizione in gradua- toria Quota % Posizione in gra- duatoria Quota % Posizione in gradua- toria Quota % Posizione in gradua- toria Quota % SETTORE PRIMARIO Francia 1 16,06 1 17,99 Francia 1 15,44 1 16,41 Ucraina 2 10,52 7 3,59 USA 2 11,86 4 5,15 Brasile 3 8,83 4 4,46 Ucraina 3 9,00 10 2,76 USA 4 7,25 6 4,08 Brasile 4 7,17 5 4,64

Paesi Bassi 5 6,40 3 6,29 Paesi Bassi 5 6,21 3 6,26

Spagna 6 5,33 2 8,67 Spagna 6 4,65 2 8,20 Bulgaria 7 4,52 22 1,13 Germania 7 4,58 7 3,94 Germania 8 4,31 5 4,09 Ungheria 8 4,27 8 3,48 Ungheria 9 3,73 8 3,49 Canada 9 3,49 6 4,27 UE 15 39,74 47,41 UE 15 38,54 45,53 UE 28 54,59 57,57 UE 28 51,92 55,77

INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE

Germania 1 15,41 1 19,20 Germania 1 14,48 1 18,41 Spagna 2 8,95 3 10,55 Spagna 2 8,98 3 12,72 Francia 3 7,57 2 13,50 Paesi Bassi 3 8,01 4 8,04 Paesi Bassi 4 7,32 4 8,21 Francia 4 7,47 2 12,93 Argentina 5 5,08 11 2,03 Argentina 5 5,49 10 2,21 Indonesia 6 4,09 8 2,97 Indonesia 6 4,60 7 3,53 Polonia 7 3,57 7 3,07 Polonia 7 3,82 8 3,32 Danimarca 8 3,55 9 2,53 Danimarca 8 3,50 9 2,39 Belgio 11 2,74 6 3,73 Austria 9 2,92 5 3,97 Austria 12 2,73 5 4,12 Belgio 10 2,72 6 3,61 UE 15 53,19 68,43 UE 15 52,96 68,18 UE 28 62,93 76,44 UE 28 62,30 76,40 TOTALE AGRO-ALIMENTARE Germania 1 12,66 2 14,26 Germania 1 11,97 2 13,73 Francia 2 9,67 1 14,97 Francia 2 9,49 1 14,05 Spagna 3 8,06 3 9,94 Spagna 3 7,89 3 11,26 Paesi Bassi 4 7,09 4 7,58 Paesi Bassi 4 7,55 4 7,47

Brasile 5 4,27 9 2,36 USA 5 4,36 9 2,49 Argentina 6 4,15 14 1,73 Argentina 6 4,33 13 1,86 Indonesia 7 3,23 8 2,40 Ucraina 7 3,75 17 1,38 USA 8 3,15 11 2,09 Brasile 8 3,65 10 2,36 Polonia 11 2,94 7 2,41 Indonesia 9 3,54 7 2,70 Austria 12 2,81 5 3,68 Polonia 10 3,04 8 2,58 Belgio 14 2,52 6 2,87 Austria 12 2,84 5 3,57 Belgio 13 2,50 6 2,79 UE 15 49,87 61,55 UE 15 49,31 60,86 UE 28 60,87 70,27 UE 28 59,67 69,73 * Dati provvisori.

8. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

lia-Romagna e resta stabile sul 10,2% per l’Italia. Contemporaneamente il CR4, vale a dire la quota percentuale di mercato detenuta dai quattro principali fornitori risulta in crescita, dal 42,7% al 43,5%, in ambito regionale e in fles- sione dal 37,4% al 36,0% a livello nazionale.

Quanto alla destinazione delle esportazioni di prodotti del settore primario (tabella 8.6), si osserva, come per le importazioni, una maggior stabilità dei paesi partner dell’Italia rispetto a quelli della regione: sono 7 i paesi che rien- trano tra gli 8 maggiori fornitori in ambito sia regionale che nazionale. Per l’Italia, l’incidenza percentuale dei prodotti collocati sul mercato tedesco, passa dal 27,2% al 25,2%; contemporaneamente in regione la relativa quota di merca- to, caratterizzata da continue fluttuazioni, cala dal 30,4% al 28,7%. Seguono, nel 2014, come principali mercati di esportazione di prodotti agricoli dell’Emilia-Romagna, nell’ordine, Francia, Spagna, Olanda, Regno Unito, Au- stria, Polonia e Svizzera. A livello nazionale, l’ordine dei primi quattro paesi non cambia, rispetto all’anno precedente: dopo la Germania si collocano Fran- cia, Austria e Spagna; poi, a seguire: Regno Unito, Svizzera, Paesi Bassi e Bel- gio. Si tratta, in tutti i casi, solo di paesi UE, ad eccezione della Svizzera, pre- sente tra gli otto principali partner in entrambi gli ambiti territoriali.

Nel 2014 l’aggregato UE-15 assorbe ben il 66,2% delle esportazioni regio- nali di prodotti agricoli e il 63,9% di quelle nazionali. Se si aggiungono anche i 13 nuovi paesi membri, e si passa quindi all’UE-28, la quota sale ancora in modo sostanziale, senza evidenziare significative differenze tra il dato regiona- le e quello nazionale, attestandosi rispettivamente al 79,0% e al 77,2%. Le esportazioni di prodotti agricoli, quindi, risultano molto concentrate sui paesi dell’Unione Europea, sia per gli operatori della regione che per quelli dell’Italia, certo anche a causa dell’ancora importante principio della preferen- za comunitaria e del mercato unico, che si traducono in una protezione, sia pu- re meno intensa che in passato, dai prodotti concorrenti di provenienza extra- UE.

Inoltre, la concentrazione geografica delle esportazioni di prodotti del set- tore primario appare maggiore rispetto a quella rilevata per le importazioni, soprattutto in ambito nazionale: la quota delle esportazioni collocate sui quat- tro mercati più importanti nell’ultimo biennio passa dal 48,8% al 48,2% in ambito regionale e dal 48,5% al 45,8% se riferita al mercato nazionale.

Per i prodotti dell’industria alimentare, i primi otto paesi partner dell’Emilia-Romagna, dal lato delle importazioni, restano gli stessi e quasi sempre nello stesso ordine, sia nel 2013 che nel 2014. Dopo la Germania, pri- mo fornitore con una quota in leggera flessione nell’ultimo biennio (dal 15,4% al 14,5%), si collocano Spagna, Paesi Bassi, Francia, Argentina, Indonesia, Polonia e Danimarca. Anche a livello nazionale sei dei primi otto paesi appena

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Tabella 8.6 - Esportazioni di prodotti agro-alimentari dell’Emilia-Romagna e dell’Italia: quote percentuali dei primi 8 paesi nel 2013 e 2014*

2013 2014 *

Emilia-Romagna Italia Emilia-Romagna Italia

Posizione in gradua- toria Quota % Posizione in gra- duatoria Quota % Posizione in gradua- toria Quota % Posizione in gradua- toria Quota % SETTORE PRIMARIO Germania 1 30,35 1 27,16 Germania 1 28,74 1 25,15 Francia 2 7,82 2 10,31 Francia 2 8,03 2 10,05 Regno Unito 3 5,39 6 4,69 Spagna 3 6,64 4 5,21 Spagna 4 5,21 4 5,34 Paesi Bassi 4 4,76 7 4,38 Paesi Bassi 5 4,43 7 4,62 Regno Unito 5 4,28 5 4,98 Austria 6 4,40 3 5,68 Austria 6 4,18 3 5,43 Svizzera 7 2,94 5 4,95 Polonia 7 3,09 9 3,21 Polonia 8 2,45 9 3,17 Svizzera 8 2,48 6 4,65 Belgio 10 2,20 8 3,33 Belgio 11 2,19 8 3,33 UE 15 67,40 66,62 UE 15 66,21 63,94 UE 28 78,19 79,19 UE 28 78,96 77,21

INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE

Germania 1 19,28 1 16,77 Germania 1 18,50 1 16,34 Francia 2 16,54 2 11,83 Francia 2 16,22 2 11,70 Regno Unito 3 7,29 4 9,07 Regno Unito 3 7,24 4 9,44

USA 4 6,27 3 10,19 USA 4 6,70 3 10,44

Spagna 5 3,61 8 2,99 Spagna 5 3,88 8 3,02

Belgio 6 2,79 9 2,84 Belgio 6 2,76 9 2,85

Russia 7 2,65 12 2,23 Paesi Bassi 7 2,55 6 3,42 Austria 8 2,58 6 3,36 Austria 8 2,49 7 3,22 Paesi Bassi 10 2,45 7 3,29 Svizzera 10 2,30 5 3,74 Svizzera 11 2,19 5 3,76 UE 15 62,39 56,81 UE 15 61,75 56,67 UE 28 70,15 63,81 UE 28 69,32 63,90 TOTALE AGRO-ALIMENTARE Germania 1 21,03 1 18,63 Germania 1 20,10 1 17,86 Francia 2 15,16 2 11,56 Francia 2 14,94 2 11,42 Regno Unito 3 6,99 4 8,28 Regno Unito 3 6,78 4 8,67

USA 4 5,42 3 8,56 USA 4 5,84 3 8,87

Spagna 5 3,86 8 3,41 Spagna 5 4,31 8 3,40

Austria 6 2,87 6 3,77 Paesi Bassi 6 2,89 7 3,58 Paesi Bassi 7 2,77 7 3,52 Austria 7 2,76 6 3,60

Belgio 8 2,70 9 2,93 Belgio 8 2,67 9 2,93

Svizzera 11 2,31 5 3,97 Svizzera 9 2,33 5 3,90

UE 15 63,18 58,57 UE 15 62,44 57,93

UE 28 71,42 66,56 UE 28 70,82 66,20

* Dati provvisori.

8. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

citati si collocano nei primi otto posti, ma con un ordine diverso rispetto a quello appena descritto per il mercato regionale, ma quasi perfettamente so- vrapponibile a quello nazionale del 2013. La Francia occupa stabilmente il se- condo posto dopo la Germania, ed è seguita da Spagna, Paesi Bassi, Austria, Belgio, Indonesia e Polonia. L’Argentina rappresenta il maggior mercato ex- tracomunitario di approvvigionamento per l’Emilia-Romagna; nell’ultimo biennio resta stabile al 5° posto e la sua quota passa dal 5,1% al 5,5%. L’altro paese non UE è l’Indonesia; la sua quota di mercato sale dal 4,1% al 4,6%, ma anche in questo caso resta ferma in sesta posizione. Questo paese rappresenta anche l’unico mercato non UE che rientra tra gli otto maggiori fornitori di prodotti trasformazione dell’Italia con una quota in crescita dal 3,0% al 3,5%.

Il CR4 presenta per il mercato regionale valori sostanzialmente stabili e marcatamente più bassi di quelli calcolati per l’intero Paese: nel 2014, i quat- tro maggiori fornitori dell’Emilia-Romagna coprono il 38,9% delle importa- zioni regionali di prodotti dell’industria alimentare e delle bevande; lo stesso indicatore riferito al mercato nazionale sale contemporaneamente dal 51,4% al 52,1%.

I paesi dell’Unione Europea a 15, inoltre, con una quota sostanzialmente stabile nell’ultimo biennio, forniscono poco più della metà delle importazioni regionali ed oltre i due terzi di quelle nazionali. Cala leggermente, invece, nell’ultimo biennio, la quota regionale delle importazioni dell’Emilia- Romagna provenienti dall’UE-28, mentre non cambia l’analoga quota calcola- ta per l’Italia.

Dal lato delle esportazioni di prodotti trasformati, la Germania resta, come per i prodotti agricoli, il mercato di destinazione più importante con quote in leggera flessione, sia a livello regionale che nazionale: nel primo caso, tra il 2013 e il 2014, la quota passa dal 19,3% al 18,5% e nel secondo dal 16,8% al 16,3%. Sul mercato regionale seguono, in ordine di importanza, Francia, Re- gno Unito e USA: questi paesi mantengono lo stesso ordine durante gli ultimi nove anni e quote di mercato praticamente stabili. A seguire, si collocano Spa- gna, Belgio, Olanda e Austria. Gli Stati Uniti rappresentano il principale mer- cato di esportazione non comunitario sia per l’Emilia-Romagna che per l’Italia: nel primo caso, con riferimento al 2014, con una quota del 6,7% sono il quarto paese di destinazione, mentre a livello nazionale rappresentano addi- rittura il terzo mercato con una quota del 10,4%, sostanzialmente in linea con quella dell’anno precedente. Con riferimento alle esportazioni nazionali gli USA sono preceduti dalla Francia, con una quota che negli ultimi due anni passa dal 11,6% all’11,4%, e seguiti da Regno Unito (9,4%), Svizzera (3,7%), Olanda (3,4%), Austria (3,2%) e Spagna (3,0%).

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calcolato per l’Italia: 48,7% contro 47,9%; rispetto all’anno precedente, il pri- mo dato evidenzia, per il terzo anno consecutivo, una leggera flessione, pari a 0,7 punti percentuali, mentre il secondo resta stabile sul 47,9%.

Se dal lato delle importazioni di prodotti dell’industria alimentare e delle bevande il ruolo dei paesi dell’UE risulta maggiore a livello nazionale rispetto a quanto si rileva in ambito regionale e la situazione non cambia per le impor- tazioni di materie prime, dal lato delle esportazioni, sia per le materie prime che, soprattutto, per i prodotti trasformati è vero il contrario: nel 2014, ad esempio, il 69,3% delle esportazioni regionali di prodotti trasformati è stato venduto negli altri 27 paesi dell’UE-28, mentre a livello nazionale la stessa quota non va oltre il 63,9%.

Relativamente alla bilancia agro-alimentare complessiva, l’Emilia- Romagna, nel 2014 presenta un saldo attivo superiore ai 100 milioni di euro con Germania (332 milioni di euro), Regno Unito (311 milioni di euro), Fran- cia (209 milioni di euro), Giappone (118 milioni di euro) e Svizzera (115 mi- lioni di euro). Di contro, piuttosto marcato appare il suo deficit agro- alimentare con Paesi Bassi (324 milioni di euro), Argentina (272 milioni di eu- ro), Spagna (268 milioni di euro), Ucraina (228 milioni di euro), Indonesia (222 milioni di euro), Brasile (192 milioni di euro), Polonia (109 milioni di eu- ro), Ungheria (103 milioni di euro) e Danimarca (100 milioni di euro).