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I finanziamenti e le misure per il settore agricolo »

2. Le politiche comunitarie e nazionali »

2.2. Lo scenario nazionale »

2.2.2. I finanziamenti e le misure per il settore agricolo »

Il 21 agosto è entrata in vigore la legge di conversione (L. n. 116/2014) del “Decreto Competitività” (D. L. n. 91 del 24 giugno 2014) che nel corso dell’iter parlamentare ha apportato numerose modifiche al decreto originario.

Il decreto di giugno conteneva numerose misure per lo sviluppo del settore agricolo e riguardavano principalmente i giovani e il lavoro, alcune semplifi- cazioni, le imprese e la sicurezza.

I giovani beneficeranno della detrazione per le spese di affitto (19%) per un massimo di 80 euro a ettaro entro un tetto di 1.200 euro, mentre incentivi sa- ranno concessi per il datore di lavoro che assume giovani con meno di 35 anni, con lo sgravio di un terzo della retribuzione lorda. La deduzione IRAP riguar- derà contratti di almeno 3 anni per almeno 150 giornate. La deduzione per l’agricoltura è pari al 50% di quella applicata per gli altri settori e va da un im- porto minimo di 3.750 euro ad un massimo di 10.500 per giovani e donne che lavorano nel Mezzogiorno. In sede di conversione, il beneficio è stato esteso alle società agricole (art. 2 del D. Lgs. n. 99/2004), in particolare a quelle so- cietà che hanno quale oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività agrico- le e la cui ragione sociale o denominazione sociale contiene l’indicazione di “società agricola”.

Tra le semplificazioni era prevista l’istituzione del registro unico dei con- trolli, l’estensione della diffida prima delle sanzioni pecuniarie e il taglio degli

2. LE POLITICHE COMUNITARIE E NAZIONALI

adempimenti nel settore vitivinicolo.

Arrivano, inoltre, crediti d’imposta pari al 40% degli investimenti e con un limite di 50 mila euro per sostenere innovazioni, reti d’impresa ed e-commerce e di 400 mila euro per lo sviluppo di nuovi prodotti e la cooperazione di filiera. I beneficiari dei nuovi crediti d’imposta sono stati ampliati in sede di conver- sione del D. L. n. 91/2014 e sono riservati entrambi alle imprese che produco- no prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura, nonché delle PMI che producono prodotti agro-alimentari, della pesca e dell’acquacoltura.

In tema di sicurezza saranno rafforzate le azioni nella Terra dei Fuochi e ci saranno più vincoli per chi produce mozzarella di bufala DOP campana. É, inoltre, previsto un inasprimento delle sanzioni (fino a 6 mesi di reclusione) e una multa fino a 30 mila euro per chi coltiva OGM in Italia.

Queste importanti misure per lo sviluppo del settore, che valgono 260 mi- liardi nel complesso, vedono anche la proposta di rivalutazione dei redditi agricoli e dominicali rispetto a quella introdotta con la Legge di Stabilità del 2013. Viene, quindi, confermata la rivalutazione del 15% per gli anni 2013 e 2014 con un aggravio per il 2015 pari al 30% e una stabilizzazione, nel 2016, del 7%. É invece stato adottato un trattamento agevolato per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola INPS per i quali l’onere salirà al 10% nel 2015 (mentre è stato del 5% nel 2013 e nel 2014).

Il 28 novembre è stato emanato un Decreto del Ministro dell’Economia e Finanze con il quale vengono individuati i Comuni nei quali (a decorrere dall’anno di imposta 2014) si applica l’esenzione IMU relativa ai terreni agri- coli. Vi sarà una sostanziale riduzione dell’esenzione che porterà nelle casse dell’Erario circa 350 milioni di euro. In precedenza l’esenzione riguardava cir- ca la metà dei comuni italiani; il nuovo decreto comporta l’esenzione totale in circa 1.500 comuni mentre per altri 2.500 l’esenzione è riservata ai soggetti professionali (e cioè ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professio- nali, iscritti alla previdenza agricola). Le nuove disposizioni si applicano su tutto il territorio nazionale ad eccezione dei Comuni della provincia di Bolza- no (che ha istituito l’IMI in luogo dell’IMU) e sono esenti i Comuni siti ad un’altitudine superiore a 600 metri.

Il 3 dicembre il MIPAAF ha approvato la riforma del lavoro, detta Jobs Act, che avrà applicazione dal 2015 e che contiene alcune specificità rilevanti per il settore agricolo. Il decreto delegato dovrà tenere conto delle caratteristi- che del settore in termini di contratto a tempo determinato per gli operai agri- coli, per le agevolazioni contributive per le zone montane e svantaggiate e per lo speciale sistema di ammortizzatori sociali agricoli, tutti fattori non negozia- bili per le imprese e per l’occupazione nel settore.

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2014

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Il MIPAAF in ottobre ha approvato un piano di investimenti di oltre 2 mi- liardi per il triennio 2015-2017. Sono otto gli strumenti in campo per promuo- vere gli investimenti.

1. I contratti di filiera, rivolti alle piccole e medie imprese, le cooperative agricole, le OP, i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote di partecipazione del capitale di una società agricola. L’intervento avviene at- traverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni con un inve- stimento di 264 milioni di euro.

2. I contratti di distretto-filiera rivolti anche alle reti di impresa: attraverso un finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in con- to capitale pari al 25% dell’investimento, si prevede di generare nuovi in- vestimenti per 384 milioni di euro.

3. Previste anche equity a condizioni di mercato, ovvero interventi finalizzati al sostegno di progetto di sviluppo industriale o commerciale e di interna- zionalizzazione: l’intervento vorrebbe generare investimenti fino a 308 mi- lioni di euro.

4. Un fondo di garanzia a prima richiesta che copre fino al 70% (fino ad 80% nel caso di un giovane imprenditore) dell’importo finanziato dalle banche entro un milione di euro di garanzia. I nuovi investimenti saranno per 510 milioni di euro.

5. Un fondo di credito, per il quale le banche erogano mutui finanziando il 70% dell’investimento anche con l’intervento del Fondo credito Ismea. Si hanno, così, nuovi investimenti per 411 milioni di euro.

6. Aiuti alle start-up, l’acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo- agricoltori, per un contributo fino a 40 mila euro per l’abbattimento del lea- sing e investimenti ipotizzabili in 183 milioni di euro.

7. Favorire il ricambio generazionale, con interventi per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Potrebbe generare nuovi inve- stimenti per 100 milioni di euro.

8. Un fondo di investimento per il supporto di programmi di investimento di piccole e medie imprese, attraverso l’acquisizione di quote di partecipazio- ne minoritarie di fondi di investimento privati con investimenti previsti per 41 milioni di euro.