• Non ci sono risultati.

Elementi valutativi del credito agrario »

6. Il credito e l’impiego dei fattori produttivi »

6.1 Il fabbisogno finanziario e il credito di banca »

6.1.1. Elementi valutativi del credito agrario »

L’esposizione debitoria delle imprese agricole nei confronti degli Istituti di credito raggiunge, a fine settembre 2014, una consistenza pari a 5.637 milioni di euro. Pertanto, dei 160 miliardi di euro di consistenza di credito totale pre- sente nelle banche della regione, la quota relativa al finanziamento con credito agrario ne rappresenta il 3,5% (tabella 6.1). Più contenuto è invece il ruolo del credito agrario nazionale all’interno del credito totale; così, la sua consistenza, pari a 44 miliardi di euro, rappresenta il 2,4% dei 1.816 miliardi di euro di cre- dito totale nazionale.

E’ anche evidenziabile che la consistenza del credito agrario regionale è una componente significativa all’interno della corrispondente variabile a livel- lo nazionale, alla quale contribuisce per una quota pari al 12,7%. Differente- mente, il credito totale regionale, pur rappresentando una componente impor- tante del credito totale nazionale, costituisce il 10% di quest’ultimo.

Tali valori consentono di affermare che in Emilia Romagna il credito agra- rio esercita una presenza significativa. Ciò è ulteriormente confermato dal suo valore medio per ettaro di SAU pari a 5.284 euro, il quale è nettamente supe- riore rispetto al corrispondente valore medio nazionale, che si ferma 3.438 eu- ro.

La consistenza del credito agrario distribuita nelle nove province della re- gione evidenzia che è la provincia di Forlì a presentare il valore più elevato di tale variabile la quale, a fine settembre 2014, raggiunge 827 milioni di euro. Valori altrettanto elevati e molto simili tra di loro sono quelli relativi alla con- sistenza del credito agrario nelle province di Bologna, Ravenna e Modena che, in ogni caso, non scendono al di sotto di 750 milioni di euro. In altre quattro province - Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara - la consistenza di tale va- riabile si attesta su valori più contenuti e prossimi a 600 milioni di euro. Ciò significa, con la sola eccezione della provincia di Rimini la cui consistenza si ferma a 152 milioni di euro, che la distribuzione della consistenza del credito agrario fra le province dell’Emilia-Romagna non si caratterizza per una diso- mogeneità di rilievo. In altri termini, il ruolo della consistenza del credito agra-

Tabella 6.1 - Il credito agrario in Emilia-Romagna e nelle sue province, a fine settembre 2014

Bologna Piacenza Parma Reggio E. Modena Ferrara Ravenna Forlì Rimini Emilia-R Italia Consistenza, in milioni di €

Credito totale 45.225 7.299 14.442 21.233 24.744 7.269 13.735 14.388 11.253 159.588 1.815.615 Credito totale in sofferenza 3.529 820 1.361 1.986 2.503 1.124 987 1.486 1.644 15.440 166.018

Credito agrario 774 602 616 596 751 546 773 827 152 5.637 44.302

Credito agrario in sofferenza 64 47 93 21 75 28 22 39 9 397 5.283

Credito agrario/HA SAU (€) 4.457 5.083 4.905 5.837 5.891 3.071 6.615 9.228 4.299 5.284 3.438

Credito agrario soff./HA SAU (€) 368 398 738 203 592 156 187 437 246 372 410

Confronti, in %

Credito totale (Pr./E.R., ER./IT) 28,3 4,6 9,0 13,3 15,5 4,6 8,6 9,0 7,1 100 8,8

Credito agrario (Pr./E.R., R./IT.) 13,7 10,7 10,9 10,6 13,3 9,7 13,7 14,7 2,7 100 12,7

Credito agrario /credito totale 1,7 8,2 4,3 2,8 3,0 7,5 5,6 5,8 1,4 3,5 2,4

Credito agr. soff. /credito tot. soff 1,8 5,7 6,8 1,0 3,0 2,5 2,2 2,6 0,5 2,6 3,2

Credito totale soff./credito tot. 7,8 11,2 9,4 9,4 10,1 15,5 7,2 10,3 14,6 9,7 9,1

Credito agrario soff./credito agr. 8,3 7,8 15,1 3,5 10,0 5,1 2,8 4,7 5,7 7,0 11,9

Variazione 2014/13, in %

Credito totale -21,5 -1,6 -2,2 0,6 -1,2 -2,2 -1,6 -0,6 -2,5 -7,9 -2,1

Credito totale in sofferenza 21,1 7,8 17,8 11,6 8,1 10,1 33,4 44,0 39,7 19,7 19,5

Credito agrario 1,4 1,5 3,7 -0,7 2,3 -4,1 1,6 2,1 0,8 1,1 0,9

dic.2013/sett.2013 1,6 0,4 3,2 -0,2 0,6 -0,9 -0,3 2,2 -2,6 0,8 0,4 mar.2014/dic.2013 -1,3 0,1 -1,2 -0,4 -0,1 -2,0 0,5 2,1 0,4 -0,2 0,7 giu.2014/mar.2014 -2,0 0,5 -0,1 -2,1 0,0 -1,7 -4,4 -0,3 1,6 -1,2 -0,9 sett.2014/giu.2014 3,1 0,6 1,8 2,0 1,7 0,5 6,1 -1,8 1,5 1,7 0,7

Credito agrario in sofferenza 8,7 2,4 14,7 5,2 24,4 3,6 29,0 23,4 137,8 15,2 15,1

Tasso di variazione 2010-2014, in %

Credito totale -0,9 -1,1 -2,6 -0,7 -0,3 -0,3 1,0 -2,4 -1,4 -0,9 1,5

Credito agrario 7,2 4,0 1,3 1,2 4,0 2,6 5,0 3,1 1,5 3,6 3,3

Fonte: Banca d'Italia - Rilevazioni interne.

6. IL CRE DIT O E L ’IMPIE G O DE I FAT T ORI PR OD UT T IVI 109

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2014

110

rio nelle nove province può essere espresso in termini percentuali rispetto alla consistenza del credito agrario regionale; tali percentuali si collocano fra il va- lore minimo, pari a 9,7%, per la provincia di Ferrara e il valore più elevato corrispondente alla provincia di Forlì, che raggiunge il 14,7%.

Con riferimento alla consistenza del credito agrario provinciale in termini medi per ettaro di SAU, la provincia di Forlì si riconferma essere la provincia con il valore più elevato e superiore a 9 mila euro. Un valore più elevato ri- spetto alla media regionale è anche per la provincia di Ravenna, che si avvici- na ai 7 mila euro. A sua volta, è la provincia di Ferrara che, anche con riferi- mento a questa variabile presenta il valore minimo in regione, si ferma ad un valore di 3 mila euro.

A sua volta, il ruolo che esercita il credito agrario all’interno del credito to- tale varia significativamente nelle diverse realtà provinciali. Ciò è in relazione al fatto che, mentre la distribuzione della consistenza del credito agrario è piut- tosto omogenea fra le diverse province, quella relativa al credito totale si con- nota per un rilevante grado di concentrazione, che vede in tre province - Bolo- gna, Reggio Emilia, Modena - assommarsi quasi il 60% di tale credito. Pertan- to, per le province di Piacenza e Ferrara, quelle con la consistenza di credito totale più bassa, la consistenza del credito agrario si approssima all’8% di quello totale; situazione decisamente diversa per la provincia di Bologna, in cui si concentra più di un quarto del credito totale e per la quale il credito agra- rio si ferma al 1,7% del credito totale.

Se da un lato è vero che la consistenza del credito agrario in Emilia Roma- gna sia espressione di una significativa fonte di finanziamento per le imprese agricole, è altrettanto vero che essa si caratterizza per una discreta staticità nell’ultimo anno. Così, nell’arco di tempo che va da fine settembre 2013 a fine settembre 2014, la sua consistenza passa da 5.575 milioni di euro a 5.637 mi- lioni di euro; ciò corrisponde ad un incremento di soli 62 milioni di euro che, in termini percentuali, rappresenta una crescita del 1,1%. Tale variazione può essere tuttavia interpretata come segnale di una ripresa, seppure minima, ri- spetto alla debolissima crescita, di 42 milioni di euro, che aveva caratterizzato il valore della consistenza del credito agrario regionale a fine settembre 2013 rispetto a quello della medesima variabile riferito a 12 mesi prima.

A livello nazionale si ripropone la condizione di lieve ripresa, anche in questo caso comunque molto modesta, della consistenza del credito agrario negli ultimi dodici mesi, periodo in cui la variazione positiva arriva a 0,9%, ri- salendo pertanto di 0.6 punti percentuali rispetto al valore che misura la varia- zione della consistenza del credito agrario a fine settembre 2013 rispetto al va- lore della corrispondente variabile relativo a 12 mesi prima.

6. IL CREDITO E L’IMPIEGO DEI FATTORI PRODUTTIVI

rio regionale negli ultimi dodici mesi, sebbene di modesta entità, si discosta nettamente dalla pesante riduzione della consistenza del credito totale regiona- le, pari a -7,9%.

Analizzando con maggiore dettaglio le variazioni all’interno del periodo che va da fine settembre 2013 a fine settembre 2014, si può constatare che permangono residui segnali della stretta creditizia. Infatti, nei quattro trimestri in cui si può suddividere tale periodo si constata che il tasso di crescita della consistenza del credito agrario cresce, a fine dicembre 2013, dello 0,8% rispet- to al corrispondente valore rilevato 3 mesi prima; si registra poi, con riferi- mento al primo trimestre del 2014, una debolissima variazione negativa pari a -0,2%; una riduzione più sostenuta pari al -1,2% caratterizza l’evoluzione dei tre mesi successivi, a cui segue, nel terzo trimestre dell’anno, una fase di cre- scita discreta, corrispondente all’1,7%. A sua volta, la consistenza del credito agrario nazionale nei quattro successivi trimestri del periodo in esame propone valori di crescita minimamente positivi a valori di debole caduta (0,4%; 0,7%; -0,9%; 0,7%).

Nel quinquennio che va da fine settembre 2010 a fine settembre 2014, il tasso di variazione medio annuo del credito agrario regionale raggiunge il 3,6%; in misura simile, il corrispondente tasso di variazione per la realtà na- zionale si attesta al 3,3%.

Pertanto, si può affermare che, pur non mancando elementi che conferma- no una difficoltà creditizia, sono presenti anche momenti di ossigeno finanzia- rio, seppure ancora di moderata intensità, che sembrano porre le premesse per un possibile allontanamento futuro dalla stretta creditizia.