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2. Le politiche comunitarie e nazionali »

2.2. Lo scenario nazionale »

2.2.3. Le quote latte »

Anche nella campagna lattiera 2013/2014 la produzione di latte è rimasta sotto il limite fissato dal quantitativo nazionale di riferimento; è stata così evitata, per il quinto anno consecutivo, l’imputazione all’Italia del prelievo supplementare da parte dell’Unione Europea (figura 2.1).

2. LE POLITICHE COMUNITARIE E NAZIONALI

É continuato anche il processo di concentrazione produttivo che contraddi- stingue il settore da diversi anni, con la scomparsa, a livello nazionale, di 1.121 allevamenti, mentre in Emilia-Romagna il calo è stato di 95 aziende. All'apertura della campagna lattiera 2014/2015 in Italia si contavano 35.177 produttori di latte, di cui 3.627 nella nostra regione.

La campagna lattiera 2013/2014

L’andamento produttivo nella campagna precedente aveva originato forti apprensioni riguardo al superamento della quota nazionale, ma il periodo 2013/2014 ha seguito invece un decorso più regolare. A campagna conclusa i calcoli effettuati da Agea hanno dissolto le residue preoccupazioni. Infatti, la produzione complessiva di latte si è attestata a 11.149.461 tonnellate, appena al di sotto del quantitativo nazionale di riferimento (11.288.543 tonnellate).

Le regioni più rappresentative non registrano scarti percentualmente rile- vanti rispetto al periodo precedente: il Piemonte risulta in aumento (978.940 tonnellate prodotte, +1,0%), mentre per il Veneto si rileva una diminuzione (1.106.667 tonnellate, -1,4%); sostanzialmente stabili rimangono le produzioni in Lombardia (4.557.427 tonnellate, -0,1%) ed in Emilia-Romagna (1.874.620 tonnellate, -0,3%). Per il dettaglio nazionale completo si veda la tabella 2.2.

Figura 2.1 - Italia. Quote nazionali di riferimento e produzione di latte durante la campagne lattiere 2004/05 - 2013/14 (migliaia di tonnellate)

10.257 10.254 10.239 10.227 10.412 10.895 10.879 10.883 10.872 10.972 10.665 10.865 10.826 10.804 10.567 10.492 10.612 10.842 10.831 10.760 10.000 10.200 10.400 10.600 10.800 11.000 11.200 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 Quantità Nazionale di Riferimento Produzioni (rettificate)

IL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE DELL’EMILIA-ROMAGNA. RAPPORTO 2014

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A livello regionale tutte le province accusano diminuzioni rispetto alla campagna precedente, con la sola eccezione di Piacenza (+2,2%). Tra le altre province, Parma fa registrare -0,5%, Reggio Emilia -0,7% e Modena -0,3%. I cali percentualmente più elevati sono concentrati nelle province meno rappre- sentative, e pertanto meno rilevanti in valori assoluti (tabella 2.3).

L'andamento produttivo da aprile a dicembre 2014

Le produzioni mensili rettificate a livello nazionale, riferite alle sole conse- gne ai caseifici – ricordiamo che per le vendite dirette i dati mensili non sono disponibili – hanno fatto segnare un aumento considerevole rispetto agli stessi mesi del periodo precedente. Fin da aprile 2014 (+2,12% rispetto ad aprile 2013) è apparsa chiara la tendenza all'innalzamento produttivo, con il conse- guente insorgere delle preoccupazioni per il potenziale esubero finale. Il trend

Tabella 2.2 - Italia. Produzioni di latte (tonnellate)

Regione 2012/13 2013/14 Var. % 2013/14 su 2012/13

Piemonte 969.440 978.940 1,0

Valle d'Aosta 43.395 42.642 -1,7

Lombardia 4.582.088 4.577.427 -0,1

Prov. Aut. Bolzano 380.086 382.897 0,7

Prov. Aut. Trento 137.376 136.183 -0,9

Veneto 1.122.204 1.106.667 -1,4

Friuli Venezia Giulia 260.495 254.848 -2,2

Liguria 6.658 6.010 -9,7 Emilia-Romagna 1.880.737 1.874.620 -0,3 Toscana 65.991 63.328 -4,0 Umbria 57.888 55.623 -3,9 Marche 34.976 32.110 -8,2 Lazio 346.108 328.955 -5,0 Abruzzo 80.386 75.372 -6,2 Molise 71.827 71.695 -0,2 Campania 218.570 211.633 -3,2 Puglia 376.855 363.002 -3,7 Basilicata 123.806 123.868 0,0 Calabria 60.679 62.515 3,0 Sicilia 190.931 191.371 0,2 Sardegna 219.215 209.755 -4,3 TOTALE 11.229.713 11.149.462 -0,7

Fonte: Elaborazioni Servizio Produzioni Animali su dati Agea. Latte consegnato ai caseifici (rettificato) + produzioni in vendita diretta.

2. LE POLITICHE COMUNITARIE E NAZIONALI

mensile è poi proseguito in costante aumento fino al +6% di agosto, per poi calare leggermente negli ultimi mesi dell'anno. Il totale del latte prodotto da aprile a dicembre 2014 assommava a 8.152.488 tonnellate, pari al 3,25% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, confermando così i timori di un pos- sibile esubero a fine campagna. Analizzando il trend delle singole regioni, la Lombardia ha aumentato la produzione di circa 125.000 tonnellate (+3,8% ri- spetto agli stessi mesi dell'anno precedente), il Piemonte di 41.000 tonnellate (+5,9%), il Veneto di 31.000 tonnellate (+4,0%); l'Emilia-Romagna ha contri- buito in misura minore all'aumento produttivo: circa 21.000 tonnellate, +1,7% rispetto agli stessi mesi del 2013.

Il recupero del prelievo supplementare trattenuto dai primi acquirenti Le attività di monitoraggio – e conseguente recupero – delle somme tratte- nute dai primi acquirenti nelle diverse campagne a titolo di prelievo supple- mentare, sono proseguite per tutto il 2014. Si tratta delle somme non versate a seguito di provvedimenti di sospensione giurisdizionale e successivamente di- venute esigibili con la definizione del giudizio a favore della Pubblica Ammi- nistrazione.

A fine anno, circa 450 ditte acquirenti avevano effettuato la dichiarazione delle somme trattenute, avvalendosi delle funzionalità del SIAN. Le risultanze hanno portato ad accertare che, a fronte di un prelievo esigibile di oltre 50 mi- lioni di euro, le somme disponibili presso gli acquirenti ammontano a circa 1.800.000 euro, quasi interamente ancora da versare ad Agea.

Questi dati sono tuttavia parziali in quanto i dichiaranti non rappresentano la totalità dei primi acquirenti coinvolti; inoltre, le risultanze sono continua-

Tabella 2.3 - Emilia-Romagna. Produzioni di latte (tonnellate)

Provincia 2012/13 2013/14 % 2013/14 su 2012/13 Piacenza 268.935 274.760 2,2 Parma 612.653 609.850 -0,5 Reggio Emilia 549.563 545.726 -0,7 Modena 321.570 320.493 -0,3 Bologna 76.759 74.748 -2,6 Ferrara 20.161 19.611 -2,7 Ravenna 19.450 19.007 -2,3 Forlì-Cesena 4.332 3.959 -8,6 Rimini 7.314 6.466 -11,6 TOTALE 1.880.737 1.874.620 -0,3

Fonte: Elaborazioni Servizio Produzioni Animali su dati Agea. Latte consegnato ai caseifici (rettificato) + produzioni in vendita diretta.

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mente soggette a modificazioni, poiché le procedure sono tuttora attive e le sentenze favorevoli all'Amministrazione si susseguono, originando continui mutamenti nelle somme esigibili dovute.

Commissione Europea – Procedura d'infrazione allo Stato italiano

L'annoso problema dei prelievi supplementari non versati ha originato una procedura d'infrazione, aperta dalla UE nei confronti dell'Italia. Già dal 2008 la Commissione ha avviato degli accertamenti in merito al prolungarsi dei con- tenziosi, inviando anche negli anni successivi continue richieste di informa- zioni e di aggiornamenti sulle modalità di riscossione e sulle modifiche norma- tive introdotte.

Le spiegazioni fornite dallo Stato italiano non hanno evitato, nel 2013, la formale costituzione in mora dell'Italia e non hanno persuaso la Commissione, che nel luglio 2014 ha trasmesso il proprio parere motivato. Secondo l’Unione Europea, le autorità italiane hanno introdotto nel corso degli anni una serie di disposizioni che hanno sortito il solo effetto di incrementare le incertezze sulle procedure di recupero, favorendo così le possibilità di opposizione o di diffe- rimento dei versamenti. Nemmeno i regimi di rateizzazione introdotti nel 2004 e nel 2009 sono serviti ad alleggerire la situazione, in quanto i produttori rap- presentanti la grande maggioranza delle somme dovute non hanno dato la pro- pria adesione. Secondo la Commissione “... questa situazione ha messo a ri- schio la realizzazione dell'obiettivo dell'Unione di raggiungere una stabilizza- zione del mercato, … creando distorsioni di concorrenza a danno dei produtto- ri italiani ed europei che si sono conformati alle limitazioni di produzione o che hanno pagato regolarmente il prelievo in caso di produzione eccedenta- ria...”.

Anche se con il 1 aprile 2014 è iniziata l’ultima campagna di applicazione, sembra proprio che il regime delle quote latte lascerà in Italia uno strascico di problemi per molti anni ancora.