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Alla base del buon grado di riconoscimento che il Belgio accorda alle arti di strada, stanno le scelte specifiche delle politiche adottate. Il Belgio sviluppa le proprie politiche culturali in seno alle realtà sub-nazionali. Lo Stato federale, infatti, non ha competenze in materia e non interviene direttamente sulla cultura. Alle Regioni, invece, spettano le disposizioni sul turismo. Le tre Comunità (francese, fiamminga e germanica) sono invece direttamente responsabili della cultura e dell'educazione227.

Nella Comunità fiamminga, il governo si è innanzitutto preoccupato di mettere in pratica misure di promozione e salvaguardia del circo tradizionale in risposta ad alcune difficoltà di vario ordine che rischiavano di minare la qualità e la portata della cultura circense nel Paese. Per quanto invece riguarda le arti di strada, un riconoscimento specifico è stato accordato con un decreto dedicato a varie forme artistiche, il “Decreto sulle Arti” (Kunstendecreet) del 12 aprile 2004 che eroga dei contributi e riconosce alcuni festival e compagnie di arte di strada. La comunità fiamminga ospita oggi tre festival riconosciuti che beneficiano di un sostegno pubblico di un milione di euro circa228. Inoltre, le città di Gand, Hasselt e Anversa sostengono

i rispettivi festival con sovvenzioni dedicate229.

Per quanto riguarda invece la comunità francese, nel 1999 cominciano a delinearsi interventi legislativi dedicati al circo ed alle arti di strada e, l'anno successivo, nasce, in seno al Ministero della Cultura della Comunità francese, il Service du Cirque, des Arts Forains et de la Rue, che viene istituito formalmente con specifico Decreto nel 2003230. Ciò costituisce un

punto di svolta decisivo, in quanto formalizza il riconoscimento istituzionale delle arti di

227 Informazioni tratte da http://www.belgium.be/fr/la_belgique/pouvoirs_publics/

228 “Politiques culturelles en faveur des arts de la rue et des arts de la piste en Europe”, op. cit. pag 8 229 Idbid.

230 Si tratta del Decreto 10 aprile 2003, relativo al riconoscimento e al sovvenzionamento del settore professionale della arti della scena. Il Decreto riguarda l'insieme delle sezioni che compongono lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, opera, danza, circo, arti di strada) e prevede una serie di sovvenzioni in forme diverse, come borse, aiuti specifici, convenzioni pluriennali. Inoltre, instaura un Consiglio Consultivo per ciascuno dei campi sopra elencati.

strada, che vengono considerate alla stregua di forme di spettacolo più tradizionale (il teatro, l'opera e la danza). I contributi che il Ministero eroga ai sensi del Decreto sono aumentati progressivamente fino a raggiungere nel 2011 una quota doppia (1.117.000 €) rispetto a quella stanziata nel 2003 (531.900 €)231.

La rete dei festival di questo Stato conta moltissime manifestazioni di dimensioni variabili che, anche quando non riescano a godere di sovvenzionamenti ministeriali, curano con puntualità la componente artistica. Bisogna tuttavia sottolineare che i festival convenzionati con il Ministero sono una piccola percentuale rispetto al totale degli eventi presenti sul territorio.

Non si deve ritenere che, a causa dell'ordinamento federale dello Stato belga, ci siano disparità fra le Regioni che lo compongono: anche le Fiandre, come la Vallonia, sono caratterizzate da un'apertura politica nei confronti dell'arte di strada. Fabien Audooren, direttore dell’Internationaal Straattheaterfestival, manifestazione fra le più rilevanti nel territorio belga – come in quello europeo – afferma che il dialogo con le autorità è buono ed i servizi municipali, la polizia e i vari interlocutori istituzionali è aperto e facilitato, anche se tutto ciò comporta un aggravio della macchina burocratica. Si tratta del presupposto basilare affinché avvenga una fruttuosa cooperazione fra artisti, organizzazioni ed istituzioni. Tuttavia, ed è sempre Audooren a puntualizzarlo, tutto ciò resta vero a condizione che si rimanga nell'ambito dei festival, che chiaramente costituiscono un punto di convergenza di interessi non solo culturali, ma anche turistici ed economici. L'intervento nello spazio pubblico non pianificato, cioè il libero esercizio dell'attività in strada da parte dei professionisti che non scelgono di legarsi ad alcun ente organizzativo, è praticamente assente.

La Regione di Bruxelles sostiene le arti circensi e le arti di strada principalmente attraverso un partenariato che il Ministero dell'Impiego ha stabilito con alcune associazioni, fra cui l'Espace Catastrophe.

Le provincie ed i comuni intraprendono inoltre una forma di sostegno all'arte itinerante basata anche sugli aiuti alla diffusione delle opere, oltre che attraverso finanziamenti. Uno dei festival “convenzionati” più conosciuti è sicuramente “Namur en mai”, che esemplifica bene la portata di questi interventi.

231 C. Ferrara, T. Fonzi, V. Lucadei, “Arte di strada: la situazione economico-legislativa in Europa”, in Open Street Handbook, FNAS, 2012.

II. Irlanda

Il governo irlandese ha iniziato il processo di riconoscimento del circo nel 2002 attraverso il suo “Arts act”, per fornire un orientamento chiaro all'azione dell'Arts Council (il Consiglio delle Arti) in sostegno alle arti circensi. È però nel 2006 che lo stesso Consiglio ha adottato una politica reale e tangibile in favore delle arti circensi, delle arti di strada e dello spettacolo dal vivo. Prima di allora, infatti, esisteva un totale vuoto legislativo in merito a queste discipline232. In linea generale, questo Ente “supports a wide range of schemes to address

different strategic objectives and different constituencies of need. One of many examples is the Artist in the Community Scheme […] this scheme is open to artists across the artforms of architecture, circus, street art and spectacle, dance, film, literature (in Irish and English), music, opera, theatre, visual arts and traditional arts”233.

Scopo dell’Arts Council è di sviluppare le arti supportando gli artisti di tutte le discipline, promuovendo l'accesso pubblico alle produzioni artistiche ed alla partecipazione alla cultura artistica, nella consapevolezza che “by demonstrating and facilitating the important

contribution the arts make to the social and economic well-being of Ireland”234 . La portata e

l'obiettivo delle azioni specifiche che vengono intraprese nei settori artistici sopra elencati prevedono quattro tipologie di intervento:

• Supporto finanziario: il Consiglio supporta e sviluppa le arti allocando fondi e premi specifici, intervenendo o prendendo iniziative ed azioni strategiche in beneficio delle arti anche laddove ci siano deficit critici ;

• Partenariati: vengono create relazioni stabili con figure di riferimento nel campo delle arti e della cultura in modo da ampliare il raggio di azione e approfondire l'impatto artistico e la diffusione delle opere.

• Consulenza: il servizio di consulenza è assicurato dallo Statuto del Consiglio e

232 “The situation of the circus in the EU Member States”, op. cit. pag 81 233 Cfr. Arts Council's annual report, 2010

prevede l’affiancamento di esperti a istituzioni od enti che ne facciano richiesta. Vengono realizzate delle strutture istituzionali avanzate composte da specialisti e agenti di consulenza che affiancano le autorità locali, in modo da fornire assistenza durante la messa a punto degli obiettivi di politica culturale. Attraverso queste figure, l’Arts Council assicura la corretta applicazione delle proprie indicazioni in materia a livello regionale e locale.

• Patrocinio: il Consiglio patrocina le arti nell'interesse comune attraverso fondi pubblici, attraverso mezzi e contesti diversificati, nella convinzione del valore intrinseco delle arti e della particolare capacità di contribuire all'identità irlandese. Il Consiglio, per quanto riguarda il settore di interesse di questa trattazione, pone circo ed arte di strada come categorie a sé stanti e, di conseguenza, destina loro trattamenti indipendenti e basati su interventi mirati che tengono conto delle specificità di ogni disciplina. Esso organizza tavoli tecnici con professionisti del settore circense e con esponenti degli artisti di strada (in forma associata o individuale), aggiornando costantemente i progetti relativi a queste realtà che comprendono, segnatamente, un centro di documentazione nazionale per il circo, le arti di strada e lo spettacolo dal vivo, e una organizzazione di sovvenzionamento. Inoltre, coordina aiuti finanziari alla produzione ed alla distribuzione, indirizzati a compagnie e festival.

Nel 2010 l'ammontare complessivo di tutti gli interventi di assistenza del Consiglio è stato di 60,334,508 euro 235, con una media di 14.500 euro ad artista per anno236. La compagnia di arte

di strada che ha fruito del massimo contributo si è vista assegnare un premio di 20.000 euro per la creazione di un singolo spettacolo di strada237.

Esistono comunque degli aiuti di tipo regionale o locale che supportano la cultura. In questo caso, sono contemplate anche le arti di strada quando fanno parte di un festival o se vengono inserite in progetti educativi. Inoltre, il budget destinato al turismo può essere impiegato anche per finanziare la distribuzione di spettacoli d'arte di strada e di circo238.

Uno dei motivi per cui l'Irlanda è così riconoscente nei confronti dell'arte di strada sta forse

235 Cfr. Arts Council's annual report, 2010 236 Ibid.

237 Tutti i finanziamenti erogati dall’Arts Council possono essere consultati online alla pagina dedicata alla consultazione: http://www.artscouncil.ie/en/we_funded.aspx

anche nel fatto che in questo Paese le parate all'aperto sono legate ad una cultura antica e mai interrotta che si esprime in particolari occasioni come, per esempio, la festa di San Patrizio. Di questo, la politica culturale tiene evidentemente conto.

Tuttavia, non mancano voci fuori dal coro. C'è chi ritiene necessario puntualizzare che, in proporzione ad altri Paesi europei, le arti di strada rimangono ancora oggi una realtà poco sviluppata in Irlanda. In effetti il numero di compagnie è inferiore rispetto a quelle che si ritrovano in Paesi la cui politica culturale è altrettanto benevola239. Ciò può essere

riconducibile al fatto che si tratta in ogni caso di una politica piuttosto recente e che fino al 2004 questo tipo di attività artistiche erano pressoché ignorate dalle istituzioni. Con ogni probabilità, le prospettive di sviluppo di questo settore sono comunque destinate a crescere, ammesso che l’impegno della nuova politica culturale mantenga gli standard che hanno caratterizzato i suoi primi anni di intervento.

Nel documento L'arte di strada come patrimonio culturale? (pagine 183-187)