• Non ci sono risultati.

Budget economico

CAPITOLO 4: IL BUDGET D’ESERCIZIO

4.4 Il Budget generale d’azienda

4.4.1 Budget economico

“Il budget di conto economico è uno dei prospetti chiave del processo di impostazione del budget. Esso mostra il profitto programmato dalla società per il periodo di budget successivo, e funge da parametro di riferimento di base per misurare la performance della società.”168 Lo scopo del controllo di gestione e del budget in particolare è definire un obiettivo di reddito e muoversi in modo da poterlo realizzare. Tale obiettivo è definito dai budget operativi, quali: il budget delle vendite, il budget della produzione, il budget della manodopera, delle materie prime e dell’energia, il budget dei costi generali, il budget degli investimenti e dei fabbisogni finanziari. “Ognuno di questi budget contiene obiettivi da perseguire durante il corso della gestione annuale: da una parte obiettivi di ricavi (budget delle vendite); dall’altra limiti di costi (budget di utilizzo delle risorse produttive). L’insieme degli obiettivi confluisce in una tavola di sintesi che è il budget del conto economico il cui saldo esprime l’obiettivo del risultato finale: il reddito d’esercizio.”169 Il budget economico è un conto economico preventivo, ossia

un prospetto di breve periodo che riepiloga e riassume i costi e i ricavi programmati nei budget operativi, i quali considerano i vari centri di responsabilità interni all’organizzazione. Pertanto, al fine di costruire un budget economico che sia logico ed efficiente, è necessario, in primo luogo, verificare la realizzabilità e la congruenza tra i vari budget operativi che lo compongono. “In merito occorre considerare che quando si analizzano le attività di staff, oltre a tener presente le risorse consumate (quanto si spende) devono anche valutarsi le relative motivazioni; in questo modo si riesce meglio a responsabilizzare i diversi operatori al raggiungimento degli obiettivi.”170 Nel budget economico sono presenti a livello globale tutte

le azioni e i programmi definiti nei budget operativi. L’obiettivo è stimare l’utile d’esercizio realizzabile nell’anno cui il budget si riferisce. “Tale reddito deriva da ipotesi che tengono conto sia degli andamenti passati, sia delle prospettive di redditività raggiungibili dall’impresa nell’ambiente in cui è inserita. Ma il raggiungimento di tale obiettivo è possibile solo se si verificano certe condizioni interne ed esterne all’impresa, il che ci rimanda a componenti del reddito positivi (ricavi d’esercizio) e negativi (costi d’esercizio).”171 Dal consolidamento dei

costi e dei ricavi rilevati nei vari budget operativi si ottiene il budget economico, in cui si rileva

168 GARRISON R. H., NOREEN E. W., BREWER P. C., Programmazione e controllo: managerial accounting

per decisioni aziendali, McGraw-Hill, Milano, 2008, pag. 314.

169 ALOI F. e A., op. cit., pag. 155.

170 FUSA E., Budget e pianificazione aziendale: tecniche, strumenti, obiettivi: con esempi e casi pratici, Il Sole

24 ore, Milano, 2005, pag. 94.

159

il reddito netto realizzabile dalla gestione dell’impresa. I budget operativi indicano gli obiettivi relativi ai costi e ai ricavi da conseguire in un determinato periodo, i quali vengono riuniti nel budget economico allo scopo di pervenire a un utile programmato. “Il requisito da tenere sempre presente per raggiungere il successo è la coerenza che deve necessariamente esistere tra gli obiettivi evidenziati nei budget operativi rispetto a quanto indicato nel budget economico globale.”172 Tale budget si presenta, a tutti gli effetti, come un Conto Economico. A livello

formale, non esistono differenze tra i due, l’unica cosa che li contraddistingue è la natura dei valori contenuti: programmati nel budget e consuntivi nel Conto Economico. È chiaro, pertanto, che il budget economico, alla pari del conto economico, a programmazione terminata deve quadrare. “Sostanzialmente, esso si presenta nella stessa forma di un conto economico e contiene i componenti positivi e negativi del risultato relativi all’esercizio a cui si riferisce il budget.”173 Questi due elementi, insieme, consentono la determinazione dell’utile d’esercizio.

A tal proposito, è necessario fare delle considerazioni in merito alle poste di conto economico che possono provocare problemi in relazione alla quadratura: gli oneri finanziari e, di conseguenza, le imposte. Per calcolare l’utile, occorre conoscere gli oneri finanziari che, a loro volta, sono determinati dall’ammontare e dalla tipologia dei debiti, i quali dipendono dal patrimonio netto in cui è presente l’utile programmato. “Lo studio e la determinazione della tipologia di fonti da cui attingere finanziamenti e dell’ammontare degli annessi interessi passivi identifica la c.d. programmazione finanziaria mediante la quale, in termini sostanziali, viene valutata la fattibilità finanziaria dei piani economici e patrimoniali predisposti per l’esercizio successivo.”174 Il problema sorge in relazione alla circolarità degli oneri finanziari e dei debiti.

Se non si conoscono i debiti, è impossibile determinare gli oneri finanziari e, di conseguenza, non si potrà pervenire all’utile. In tal modo, non sarà possibile chiudere i conti e portare a pareggio il budget. La soluzione a tale questione è fornita dalla programmazione di oneri finanziari provvisori in cui le fonti di finanziamento vengono congelate. Gli oneri finanziari si calcolano a partire dalle fonti dell’esercizio precedente, ossia supponendo che, nell’anno a venire, non si ricorra a ulteriori finanziamenti. Congelare i debiti non significa copiare i debiti relativi allo scorso esercizio, ma mantenere gli impegni già assunti e assolverli, non ricorrendo a nuovi finanziamenti. Pertanto, i debiti che ci si è impegnati ad assolvere non saranno inseriti nel budget con l’importo determinato alla chiusura del bilancio dell’esercizio precedente, ma per un valore che consideri la decurtazione della rata rimborsabile nell’esercizio di riferimento.

172 FUSA E., op. cit., pag. 111. 173 CERBIONI F., op. cit., pag. 113. 174 AVI M. S., op. cit., pag. 191.

160

Congelare le fonti permette di calcolare i relativi oneri finanziari provvisori e di determinare, conseguentemente, le imposte e l’utile. Tuttavia, tale procedimento difficilmente farà quadrare il conto economico. Pertanto, dalle differenze emerse andranno rideterminate le fonti finanziarie e, quindi, gli oneri, le imposte e l’utile fino al conseguimento della quadratura dei conti. L’identificazione degli interessi passivi consente di calcolare le imposte e l’utile programmato e di portare a pareggio il budget economico.

Il reddito d’esercizio rappresenta l’ultimo elemento del budget in quanto implica che si definiscano precedentemente stime relative al volume di vendita e del margine operativo. Per stimare adeguatamente la redditività aziendale, occorre considerare il seguente rapporto:

𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑡𝑒 =𝑚𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑛𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑣𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑖𝑡𝑎

Approssimativamente, il margine operativo non dovrebbe scendere al di sotto del 4%-5% delle vendite.

Oltre a prevedere l’utile conseguibile nell’esercizio futuro, il budget economico deve contenere i costi e mantenere l’equilibrio economico. Allo scopo di realizzare margini operativi adeguati, è necessaria la stima del consumo di beni e servizi, che in base al settore di appartenenza devono mantenersi entro determinate percentuali. È opportuno, quindi, considerare i seguenti indici:

• L’incidenza degli oneri finanziari sul volume d’affari, data dal rapporto tra oneri finanziari e ricavi netti di vendita;

• L’incidenza degli oneri finanziari sul margine operativo netto, ottenuta rapportando gli oneri finanziari al margine operativo netto.

“Quando gli oneri finanziari assorbono il 40-60% del margine operativo netto significa che la gestione, salvo eventi straordinari negativi, è in grado di realizzare risultati economici che coprono integralmente gli oneri finanziari e che rimane ancora un margine per lo sviluppo nell’azienda.”175

Una volta ottenuto un adeguato livello di equilibrio, è importante mantenerlo e, se possibile, migliorarlo in relazione ai mezzi investiti nell’organizzazione, siano essi propri o di terzi. A tal fine, è necessario tenere sotto controllo due indici:

161

• Il ROI, dato dal rapporto tra reddito operativo e capitale investito; • Il ROE, ottenuto rapportando il reddito d’esercizio al capitale proprio.

Tali indici sono collegati direttamente alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa: il rendimento del capitale proprio dipende dal rendimento del capitale investito, dal grado di indebitamento, dall’incidenza degli oneri finanziari e da altri elementi della gestione non caratteristica. Allo stesso modo, il rendimento del capitale investito deriva dal rendimento delle vendite e dalla rotazione delle attività.

La forma di tale budget è libera, si fonda su esigenze conoscitive specifiche e sull’articolazione del sistema informativo aziendale. Sebbene le strutture possano differire, esse devono garantire: la rappresentazione dei principali risultati economici intermedi oltre al reddito netto e una facile lettura che consenta di confrontare agevolmente i dati programmati. La forma del budget economico è identica a quella impiegata nella costruzione del Conto Economico tanto che, se non vi sono informazioni sul periodo di riferimento, è impossibile comprendere quale tipo di documento si stia analizzando. Il budget economico è, quindi, costruito con la stessa logica con cui si è riclassificato il Conto Economico. Di solito, si impiega una struttura di tipo scalare che evidenzi i risultati parziali delle diverse aree e il loro contributo nella determinazione del risultato finale. Evidenziare i risultati intermedi consente di individuare più facilmente gli indicatori principali delle diverse aree aziendali. Per esempio, mettere in risalto il reddito operativo derivante dalla gestione caratteristica permette di rilevare immediatamente indici rilevanti come il ROI, il ROS, ecc. Nella definizione del budget economico, si inizia con le previsioni dei ricavi di vendita ai quali si sottrarranno successivamente i costi di competenza dell’esercizio in itinere. Pertanto, nel budget economico confluisce quanto individuato nei budget operativi dei diversi settori aziendali. A tal fine, è essenziale che l’imprenditore possieda notevoli capacità di coordinamento e di sintesi per riunire le varie esigenze delle aree e dei reparti aziendali, tenendo presenti gli obiettivi della gestione annuale. Un qualsiasi schema di budget economico prevede la presenza del reddito operativo della gestione caratteristica, a cui andranno aggiunti i risultati della gestione extra-caratteristica per giungere, infine, al reddito netto. La struttura del budget economico fa ricorso a schemi simili a quelli impiegati nel Conto Economico riclassificato.

Alternativamente, è possibile utilizzare la configurazione “a margine di contribuzione”, in cui si distinguono costi fissi e variabili e costi diretti e indiretti. Come esposto in precedenza, il margine di contribuzione rappresenta la capacità aziendale di coprire i costi fissi. Il vantaggio

162

di tale configurazione è fornito dal fatto che essa consente di suddividere efficacemente i risultati della gestione tra i diversi prodotti, fornendo informazioni sul loro contributo e la loro redditività al risultato finale. Evidenziare i principali risultati intermedi permette di conoscere la “provenienza” del reddito netto e di far emergere eventuali scostamenti e inefficienze in modo da poterli correggere tempestivamente. “Al termine del periodo di riferimento, si potranno anche inserire i dati consuntivi effettivamente conseguiti, completando così i dati necessari al calcolo dei cosiddetti scostamenti, cioè della differenza tra i dati previsionali e quelli consuntivi, che costituiscono un fondamentale strumento di controllo dell’efficacia della gestione.”176

Un’ultima considerazione va effettuata in merito all’arco temporale di riferimento. Sebbene il budget abbia come oggetto di programmazione l’intero esercizio, tale documento può essere affiancato da conti economici previsionali di più breve durata (quadrimestrale, trimestrale, mensile, ecc.). Generalmente, in tali budget infrannuali non sono presenti tutti i ricavi e i costi identificati nel budget economico annuale, ma solamente quelli determinanti il reddito operativo della gestione caratteristica.

Figura 4: Il budget economico “a margine di contribuzione”, tratto da FUSA E., Budget e

pianificazione aziendale: tecniche, strumenti, obiettivi: con esempi e casi pratici, pag. 112.

176 CANTIVO V., DEBERNARDI P., DEVALLE A., op. cit., pag. 363.

Budget dei ricavi Budget dei costi

Costo del venduto Meno = Margine di contribuzione Budget costi di struttura Reddito operativo Budget finanziari Risultato ante imposte

163