• Non ci sono risultati.

Il cane e le disabilità cognitive: l’esperienza con ANF FAS Macerata

Il Mio Labrador – Laboratorio di pet therapy (Interventi Assistiti con gli Animali)

3. Il cane e le disabilità cognitive: l’esperienza con ANF FAS Macerata

Nella giornata UniMc for Inclusion del 27 novembre 2018, l’associazio- ne ha avuto la possibilità di mostrare la propria esperienza con ANFFAS Macerata, con cui collabora da due anni. Grazie alla partecipazione attiva di alcuni ragazzi con disabilità cognitive è stato possibile portare qualche esempio di interazione e di attività con il cane.

La letteratura riguardante gli effetti degli IAA con persone aventi pa- tologie della sfera psichica è oramai consistente. Alcuni di questi studi, tra cui quello di Kovàcs e collaboratori (2004), evidenziano un netto migliora- mento nelle attività domestiche e nell’indipendenza dei soggetti di mezza età schizofrenici sottoposti a sedute di AAA; Kruger e collaboratori (2006) hanno analizzato l’effetto positivo dell’interazione con il cane sulla sfera della gestione delle emozioni negative (in particolar modo l’ansia e l’agi- tazione), dell’integrazione sociale e dell’esercizio cognitivo. Nello studio di Berget e collaboratori (2008) i pazienti psichiatrici mostravano maggior fiducia in se stessi e migliori strategie di adattamento dopo un programma con gli animali. Uno dei lavori più recenti è quello degli italiani Scorzato e collaboratori (2017) che sottolineano il netto miglioramento dell’attenzione nel movimento, nella coordinazione oculo-motoria, nel gioco esplorativo, nell’imitazione motoria e nelle abilità sociali; tali parametri, tutti oggetti- vamente quantificabili, hanno determinato un enorme successo delle TAA in 39 adulti con gravi disabilità cognitive.

Ciascun progetto di IAA viene cucito su misura, in base alle necessità e alle caratteristiche dell’utente che ne usufruirà. In linea generale, gli inter- venti con soggetti aventi handicap psichico hanno una prima fase di desen- sibilizzazione, importante soprattutto per quelle persone che non sono mai venute a contatto con il cane o che mostrano fobie, per poi passare alla fa-

se di rinforzo del legame cane-paziente e della fiducia reciproca. A questo punto, in relazione agli obiettivi posti dall’équipe multidisciplinare e dal responsabile di progetto, si articolano le attività pratiche, le quali possono comprendere l’accudimento, per ristabilire l’equilibrio emotivo e la cura dell’altro (dunque di se stesso), le attività motorie per acquisire i concetti spazio-temporali o la motricità fine e grossolana, la stimolazione sensoria- le, la verbalizzazione delle azioni per potenziare le capacità comunicative e così via.

Tutte le attività svolte e tutti i progressi o problemi che si presentano vengono riportati per iscritto e comunicati ai responsabili, così da avere un quadro generale dell’efficacia delle sedute.

Il livello di intimità e di complicità che viene a crearsi tra paziente e cane, ma anche tra il coadiutore e l’utente, sono l’energia che muove gli IAA e che consente a tutti di tornare a casa con il sorriso.

Riferimenti bibliografici

Baragli P., Guidi A., Lanata A., Valenza G., Scilingo E.P. (2016), “Wearable System for the Evaluation of the Human-Horse Interaction: A Preliminary Study”, Electronics MDP, 5(4), p. 63.

Bekoff M., Pierce J. (2015), L’intelligenza morale degli animali, Baldini e Castoldi, Milano.

Berget B., Ekeberg Ø., O Braastad B. (2008), “Animal-assisted therapy with farm animals for persons with psychiatric disorders: effects on self-efficacy, coping ability and quality of life, a randomized controlled trial”, Clinical Practice

and Epidemiology Mental Health, 4, 9. DOI: 10.1186/1745-0179-4-9.

Berry A., Borgi M., Francia N., Alleva E., Cirulli F. (2013), “Use of assistance and therapy dogs for children with autism spectrum disorders: A critical review of the current evidence”, Journal of Alternative Complementary

Medicine, 19(2), pp. 73-80.

Bertoti D.B. (1988), “Effect of Therapeutic Horseback Riding on Posture”,

Children with Cerebral Paralisy, 68(10), pp. 1505-12.

Cairo M. (a cura di) (2016), Interventi Assistiti con gli Animali - Problemi e

prospettive di riflessione e di lavoro, Atti dei Convegni 2011 e 2015, EDUcatt, Milano.

Calvo P., Fortuny J.R., Guzmán S., Macías C., Bowen J., García M.L., Orejas O., Molins F., Tvarijonaviciute A., Cerón J.J., Bulbena A., Fatjó J. (2016), “Animal Assisted Therapy (AAT) program as a useful adjunct to conventional psychosocial rehabilitation for patients with schizophrenia: results of a small- scale randomized controlled trial”, Frontiers in psychology, 7, p. 631.

Coppinger L., Coppinger R. (2012), Dogs. Una nuova sorprendente chiave di

lettura dell’origine, dell’evoluzione e del comportamento del cane, Haqihana, Fenegò.

Cole K.M., Gawlinski A., Steers N., Kotlerman J. (2007), “Animal-Assisted Therapy in Patients Hospitalized With Heart Failure”, Am J Crit Care, 16(6), pp. 575-85.

Coren S. (1996), L’intelligenza dei cani, Oscar Mondadori, Milano. Costa P. (2016), Etologia Patologica, Aracne, Roma.

Fanfoni G. (2012), Psicologia del cane, Editrice San Giorgio, Bologna.

Friedmann E., Katcher A.H., Thomas S.A., Lynch J.J., Messent J. (1983), “Social interaction and blood pressure”, Influence of animal companions, 71(8), pp. 461-5.

Gilbert B. (1969), Il linguaggio degli animali, Sugar editore, Milano. Grandin T. (2012), La macchina degli abbracci, Adelphi, Milano.

Knight S., Edwards V. (2008), “In the company of the wolves: the physical, social, and psychological benefits of dog ownership”, Journal of Ageing and Health, 20(4), pp. 437-55.

Kovàcs Z., Kis R., Rózsa S., Rózsa L. (2004), “Animal assisted therapy for middle aged schizophrenic patients living in a social institution. A pilot study”, Sage

Journals, 8(5), pp. 483-486

Kruger K.A., Serpell J.A. (2006), “Animal-assisted interventions in mental health: Definitions and theoretical foundations”, in Fine A.H. (ed.), Handbook on

animal-assisted therapy: Theoretical foundations and guidelines for practice, US, Academic Press, San Diego, CA, pp. 21-38.

Lorenz K. (1949), L’anello di Re Salomone, Adelphi, Milano.

Lorenz K. (1980), L’etologia fondamenti e metodi, Boringhieri, Torino. Mainardi D. (1992), Il cane e la volpe, Einaudi, Milano.

Marchesini R. (2007), Pedagogia Cinofila, Alberto Perdisa Editore, Bologna. Marchesini R. (2015), Pet Therapy. Manuale pratico, De Vecchi, Milano. Nagel M. (2004), Lo stress nel cane, Haqihana, Fenegò.

Reid P. (2014), Nella mente del tuo cane, De Agostini, Novara. Piccinno S. (2014), Pet Therapy, Mental Fitness Publishing. Sala M. (2014), Un giorno da cani, Trantran Editore.

Scorzato I., Zaninotto L., Romano M., Menardi C., Cavedon L., Pegoraro A., Socche L., Zanetti P., Coppiello D. (2017), “Effects of Dog Assisted Therapy on communication and basic social skills of adults with intellectual disabilities: a pilot study”, American Association on Intellectual and

Developmental Disabilities, 55, 3, pp. 125-139.

Trumler E. (2011), A tu per tu con il cane, Orme Editori, Milano. Zampieri R., Allegri S. (2016), Un tartufo per la vita, Osiride, Rovereto.

MusE-Lab: Laboratorio di Musica