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Il lavoro in cantina è un‟arte antica che prende forza anche dal più umile dei compiti. Ben lo sapeva “Nicolò” quando, a sedici anni, entrò a far parte dell‟Azienda. Il suo lavoro consisteva nel marchiare i fusti con i numeri identificativi per l‟imbarco sulle navi che avrebbero portato i vini delle Cantine Pellegrino in tutto il mondo. Josephine Despagne che reggeva l‟Azienda nel 1941, in assenza dei suoi figli tutti in guerra, gli insegnò, così come ad altri operai, ogni attento particolare del suo lavoro. Progrediva, così, il “Sogno” di crescita delle Cantine Pellegrino: dall‟ingegno delle menti che guidavano l‟Azienda che era il “Futuro Moderno” della città in crescita.

“…La guerra continuava, i bombardamenti erano lontani dalla nostra Marsala, ma infine giunsero anche qui. Quel disgraziato 11 Maggio del 1943, molte aziende furono danneggiate, ma Pellegrino fortunatamente no. Lo stabilimento era rimasto illeso… Finita la guerra, Paul Pellegrino trasferì gli uffici a Roma per attivare nuovi mercati e dare nuova spinta vigorosa alla Società, lasciando qui, a dirigerla, il nipote Pietro Alagna e Benedetto Tumbarello, suo genero. Questo cambiamento rappresentò la rinascita della Pellegrino e l‟incremento dei suoi affari che tutti gli operai condivisero con amore per il proprio lavoro...198”

La cantina storica

La Cantina Storica della Carlo Pellegrino & C. S.p.A., nasce proprio al centro della città di Marsala, su una superficie di oltre 30.000 mq. con una capacità di circa 120.000 hl.

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Estratto da un discorso pronunciato da Nicolò Sveglia, operaio e “Maestro del Lavoro”, il 5 Giugno 2010, in occasione dei festeggiamenti per i 130 anni dell‟Azienda.

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(di cui 30.000 in rovere). La moderna linea d‟imbottigliamento, ampliata nel 2007, con la sua capacità produttiva media di 11.000 pezzi/ora rende la cantina storica tecnologicamente all‟avanguardia, pur mantenendo immutato il suo classico fascino che persiste dal 1880.

La cantina di Cardilla

Situata nelle periferie di Marsala, sorge la Cantina di Cardilla, inaugurata con la vendemmia del 2004. Nel 2006 ha visto raddoppiata la dimensione della propria struttura che ad oggi vanta una capacità di circa 24000 ettolitri (di cui 1500 in rovere). Nel 2010 è iniziata l‟opera di ristrutturazione della bariccaia, oggi splendidamente portata a termine. L‟idea alla base dei lavori è stata quella di riuscire a coniugare, in un unico progetto, lo stile moderno di tecnologie innovative con l‟intento di recupero della cultura tradizionale del vino. Questo concetto si è tradotto in scelte architettoniche precise, quale la struttura ad anfiteatro. La sala di affinamento, che si estende su una superficie di circa 670 mq., ospita botti di rovere francese “Cru d‟Allier” da 20 ettolitri ciascuna e 120 barriques da 225 litri ciascuna.

La cantina di Pantelleria

Questa Cantina è il simbolo di un‟avanguardia tecnologica aziendale e ne costituisce un vanto di grande vitalità coi suoi 10.200 ettolitri di capacità interamente in tini d‟acciaio inox: contenitori in cui gli aromi particolari del Moscato d‟Alessandria (Zibibbo), si trasformano nei pregiati Vini Passito e Moscato. Inaugurata nel 1992, utilizza, per la produzione dei suoi pregiati vini, oltre il 50% dell‟intera produzione dell‟isola. L‟individuazione degli adeguati tempi di raccolta e delle corrette metodologie di trasporto delle uve, utilizzando piccole cassette di legno atte a rispettare l‟integrità degli acini, contribuiscono a mantenere intatti gli aromi, primari ed essenziali, contenuti nelle bucce del frutto.

6.6.1. Qualità e Rispetto per L’Ambiente

Attraverso percorsi paralleli di famiglia e Azienda, avendo colto lo spirito della tradizione e del continuo cambiamento, tutte le generazioni che si sono avvicendate alla sua conduzione hanno saputo cogliere il successo che la Carlo Pellegrino merita per il suo coraggio e per la sua visione futurista, ma sempre con attenzione rivolta

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all‟ambiente ed espressa dalla cura per i particolari tecnici non invasivi e non inquinanti come, ad esempio, gli impianti fotovoltaici che danno energia pulita alla Cantina Storica di Via del Fante. A testimonianza dell‟estremo grado di qualità raggiunto, è da sottolineare che questa Cantina è certificata con standard BRC-IFS e con sistema qualità Uni En Iso 9001:2008. Alla Cantina storica, si aggiungono la moderna cantina di Cardilla e quella di Pantelleria dedicata ai Moscati e ai Passiti. Tutte le tre cantine sono dotate di sistema di gestione ambientale certificato Uni En Iso 14001. Cardilla e la “Storica” hanno inoltre ottenuto la registrazione EMAS.

6.6.2. La Cultura

Recenti ricerche individuano il turista italiano, tra i 30 e i 50 anni, come soggetto ormai consono a prenotare le proprie vacanze autonomamente sul Web, viaggiando in coppia o in gruppi, ma sempre alla ricerca di un‟offerta integrata che al vino abbini la cultura. La Carlo Pellegrino199 apre le proprie Cantine al pubblico, ormai, in ogni periodo dell‟anno, accogliendo con entusiasmo l‟enoturisti in locali appropriati per eleganza e professionalità; e rendendo disponibili, alle curiosità artistico-culturali dei visitatori, ampi spazi dedicati che esprimono la passione della Pellegrino verso tutto ciò che ha sempre espresso arte e cultura nel territorio. Da sempre, l‟Azienda ha coltivato un amore e una passione che l‟hanno portata, pian piano, ad interessarsi alla storia, alle antiche genti, all‟archeologia, al territorio, costituendo e capitalizzando un vero e proprio patrimonio di cultura che ha saputo rappresentare, nel tempo, una delle espressioni collaterali più ricche e amorevoli dell‟Azienda. Un “Sogno” d‟attenzione alla cultura che ha preso forma e che vive tutt‟oggi.

6.6.3. Le Torri

Importanti pedine, di strategico valore aziendale, sono le due grandi Torri all‟interno della Cantina Storica: frutto di tattica lungimiranza. È sempre nella trasformazione e nella capacità di ricercare che si esprime il valore di un‟Azienda che sa trovare il Nuovo: due grandi silos costruiti nel 1950, e in uso fino al 1990, hanno ricevuto nuova linfa vitale attraverso una riconversione architettonica industriale che li vede, oggi,

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Torri simbolo e ospiti di eventi che danno lustro culturale all‟Azienda e all‟intera città di Marsala.

Quattro piani con sala riunioni e cucina, sale di degustazione professionale che “guardano” un antico panorama con Favignana, Levanzo, Marettimo e lo Stagnone, protagonisti emozionanti di questa veduta senza limiti, dove le terre brillano di luce suggestiva, di giorno; e sono ombre blu, la sera. Queste Torri, vero progetto di metamorfosi culturale, sono una struttura disponibile ad ospitare altre Imprese, Tour Operator, Associazioni, Enti, alla ricerca di una location affascinante ed efficace per l‟organizzazione di meeting e incontri di vario interesse. Non ultimo il “Cooking Festival” di naturale “property” della stessa Pellegrino.

6.6.4. Ouverture Pellegrino

“Ouverture”, il nuovo spazio concepito dall'azienda “Carlo Pellegrino” per far conoscere a turisti e visitatori la storia e i prodotti d'eccellenza della cantina.

La struttura, che si sviluppa su tre piani, circondata da una superfice vitata, è un'estensione in chiave moderna delle storiche cantine. Situata in via Battaglia delle Egadi, si trova a pochi metri dallo stesso mare da cui oltre due secoli fa, giunse il giovane John Woodhouse, divenuto scopritore e ambasciatore nel mondo del vino Marsala. Con un'estensione di oltre 400 metri quadri e circa quaranta vini in degustazione, “Ouverture” è un'enoteca, ma anche una foresteria, un luogo di accoglienza e relax, una sala espositiva, un'area conferenze e tanto altro.

“Hanno pensato ad un luogo che racchiudesse le due anime dell'azienda, ovvero tradizione e innovazione, afferma Maria Chiara Bellina, responsabile della struttura, Ouverture infatti rappresenta la prima tappa di un viaggio che ripercorre a ritroso le diverse fasi della filiera vinicola, dall'esposizione, al concept creativo delle etichette, alla vinificazione e conservazione del vino nelle botti delle cantine storiche. L'intento è quello di aprire le porte della nostra azienda agli estimatori, ma anche a semplici appassionati e neofiti, per far conoscere al meglio la storia e l'evoluzione del mondo Pellegrino”.

6.6.5. Brand

Distinguere e destinare hanno una medesima “mission marketing oriented”; e la distinzione è sempre necessaria alla individuazione degli obiettivi di appeal emozionale

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nei confronti dei diversi target cui sono destinati i prodotti. La necessità di un marchio con una propria alta immagine, capace di inquadrare in sé la diversità e l‟originalità dei diversi vini, è stata, nel 1981, l‟espressione di una volontà aziendale di entrare a far parte dei mercati “allargati” della grande distribuzione, ma anche delle nicchie di consumo delle enoteche e dei ristoranti più attenti. Il Brand “Duca di Castelmonte” che prende origine dall‟acquisito titolo nobiliare da parte della famiglia Pellegrino ha così rappresentato l‟elemento marchiante, di prestigiosa influenza, che ha caratterizzato e permesso di coniare tutta una serie di “naming” originali per la categoria “HO.RE.CA.”: tipologia di vini da tavola, bianchi e rossi, di ottima qualità, dedicati ad un consumo diffuso con una propensione assoluta al “quotidiano”.