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Il progetto “strade del vino”68

, istituito con legge regionale n.5 del 2002, nasce dall'esigenza di valorizzare i territori a vocazione vinicola, con particolare riferimento ai luoghi di interesse vitivinicolo. Le strade del vino sono, infatti, dei percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, caratterizzati da particolare interesse che

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http://www.agrinnovazione.regione.sicilia.it/reti/Viticoltura/pubblicazioni/guida_vini/ViniIsol aTP.html

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Enzo Fazio, presidente della Strada del vino doc Erice; amministratore della Fazio Wines srl, casa vinicola in Erice, Trapani, 2014.

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costituiscono in sostanza un‟offerta integrata di territorio, cultura e natura lungo un percorso segnato dai vini della tradizione siciliana. Questi percorsi si snodano lungo vigneti e cantine di aziende agricole aperte al pubblico, che costituiscono strumento attraverso il quale i territori vinicoli e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica. Grazie a questa particolare tipologia di offerta, lungo le strade del vino si sviluppano attività di ricezione e di ospitalità, compresa la degustazione dei prodotti aziendali e l'organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche. Le strade del vino69 in provincia di Trapani sono quattro:

 Strada del vino Marsala-Terre d‟occidente,  Strada del vino Erice Doc,

 Strada del vino Alcamo Doc,  Strada del vino della Val di Mazara.

2.8.1. Enoteca regionale

L‟Enoteca regionale per la zona occidentale della Sicilia, con annesso Museo del Vino e delle Tradizioni siciliane, è stata realizzata all‟interno del Castello dei conti di Modica ad Alcamo. La sua finalità è quella di promuovere e valorizzare la produzione vinicola regionale a livello nazionale e internazionale con attività di presentazione, degustazione, informazione e formazione rivolta sia al mondo professionale che ai consumatori. Una di queste alleanze è il gemellaggio, tra il Comune di Alcamo e quello catanese di Castiglione di Sicilia, sede dell‟Enoteca regionale in Sicilia orientale. É un passo importante per la promozione di un territorio, le cui risorse sono messe a dura prova dalla grave crisi del settore vitivinicolo, che nei secoli ha trainato l‟economia alcamese.

Punti di forza

La vitivinicoltura rappresenta un settore70 di grande importanza per l‟economia locale i cui punti di forza sono riconducibili principalmente all‟elevata vocazionalità del territorio, combinata alla presenza di una vasta piattaforma ampelografia che sul territorio del distretto riescono a manifestare delle performance qualitative di grande

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http://www.stradadelvinoericedoc.it/public/allegati_email/NEW%20LETTER%20DICEMBR E%20pdf%201,5.pdf

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rilievo. È inoltre da sottolineare come le specificità del clima siano particolarmente adatte per produzioni che ben si caratterizzano per qualità, salubrità e rispetto dell‟ambiente, dando così una valenza multifunzionale alla vitivinicoltura siciliana indirizzata alla difesa e la tutela del paesaggio agrario ed alla ecosostenibilità delle produzioni.

Questo variegato panorama varietale unito alla molteplicità delle condizioni pedoclimatiche consentono un‟elevata differenziazione delle produzioni, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Tale diversificazione risulta particolarmente utile per l‟individuazione di strategie di segmentazione e differenziazione di prodotto molto efficaci per la penetrazione nei diversi mercati.

Riassumendo i punti di forza sono:

1. Nel Distretto Trapani è presente un ambiente climatico e pedologico favorevole per la produzione di tutte le tipologie di vini; oltre ai vini bianchi e rossi di qualità, si producono tradizionalmente vini dolci naturali e vini liquorosi;

2. La specifica vocazionalità pedoclimatica ha determinato l‟attitudine a una viticoltura basata anche su metodi di coltivazione della vite integrati e biologici; in virtù del clima asciutto e ventilato, i vigneti richiedono pochi trattamenti antiparassitari ;

3. Ampia piattaforma ampelografica con varietà autoctone interessanti dal punto di vista enologico e già conosciute e affermate a livello internazionale;

4. Nel Distretto la storia, le tradizioni , gli eventi, la cultura, la natura e paesaggi, il clima e la cucina mediterranea sono forti richiami utilizzati nella comunicazione del vino; infatti, la particolare natura del terreno ed il clima favorevole sono stati i fattori che hanno condizionato sin dall‟antichità lo sviluppo delle viticoltura in provincia di Trapani, dove i Fenici, fondando Mothia nel VIII sec. a.C., diffusero la coltivazione della vite ed il commercio del vino. Successivamente un ulteriore miglioramento alla tecnica di coltivazione della vite e di vinificazione fu apportato ai primi del 1800 dagli inglesi, in particolare da J. Woodhouse e da B. Ingham , che apprezzarono e diffusero nel mondo il vino Marsala;

5. I vini del Distretto di Trapani sono tradizione, storia, cultura, che è possibile apprezzare nei percorsi eno-gastronomici ed enoturistici proposti dalle 4 strade del vino; 6. I vini del Distretto generalmente possono essere messi in bottiglia senza ricorrere al taglio con vini di annate precedenti, dando vita a bottiglie cosidette “millesimate”;

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7. Nell‟ambito dei vini del territorio si evidenzia una spiccata tipicità: i vini bianchi risultano strutturati, corposi, morbidi e persistenti, in cui si evidenzia l‟aroma primario tipico dovuto all‟interazione del vitigno con le condizioni pedoclimatiche e alle pratiche colturali; i vini rossi, invece, si caratterizzano per le tonalità ed intensità di colore, per la ricchezza di tannini dolci, per la buona corposità, per la facile fermentazione malolattica e per la celere evoluzione polifienolica, che li fa apparire anche giovani, fruttati, armonici e persistenti;

8. Nell‟ultimo decennio nel Distretto si è avviato un processo di riconversione delle varietà di uve bianche e delle varietà di uve rosse, in risposta alle nuove richieste del mercato. L'attività ha portato al riconoscimento della possibile qualificazione di alcuni vitigni autoctoni (Nero d'Avola, Grillo, Catarratto, Lucido ed Extralucido, Frappato); che danno origine a produzioni tipiche qualificate che rispondono alle richieste del mercato. Inoltre si è registrato un ampliamento della piattaforma ampelografica con l‟introduzione di varietà alloctone di pregio;

9. Nel Distretto sono presenti numerose imprese vinicole di ottima immagine e posizionate sulle fasce medio-alte e alte del mercato del vino anche internazionale , aperte, inoltre, alle innovazioni di processo e di prodotto.

Punti di debolezza

1. Le debolezze strutturali delle imprese viticole del Distretto, come è noto, sono una bassa dimensione media, con ancora un‟elevata incidenza delle imprese con meno di 5 ettari di Sau, l‟elevata età media dei conduttori agricoli e lo scarso ricambio generazionale, dovuto negli ultimi anni alla diminuzione drastica della redditività del comparto;

2. La presenza ancora elevata di vigneti specializzati alla produzione di vini destinati, nel recente passato, alla distillazione preventiva e da orientare ora verso il mercato del vino sfuso di qualità;

3. La percentuale elevata di produzione trasformata dalle cantine sociali che, tranne alcuni importanti esempi, è scarsamente orientata alla politica della qualità, al marketing e alla comunicazione;

4. Lo scarso utilizzo quantitativo delle attuali 6 DOC del Distretto Trapani, fatta eccezione per la Marsala che attualmente rappresenta da solo più del 50% della produzione DOC regionale;

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5. Nel Distretto Trapani sono di piccole dimensioni, tranne alcune importanti eccezioni, le imprese di trasformazione e commercializzazione.