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La trasformazione è un tempo presente continuo; un tempo in cui alla volontà si unisce la costanza, l‟amore, la capacità di innovare senza tralasciare le origini. È un tempo persistente come il profumo dei mosti, il bagliore del sole mediterraneo che scotta le pelli corrugandole; e riempie di gustoso sapore ogni acino d‟ogni raspo d‟uva siciliana. Il presente continuo è l‟unico modo di vivere di chi non aspetta; di chi crea dal nulla attraverso l‟amore per le proprie radici, per la cultura, per la ricerca, per le nuove tecnologie, per il “Futuro Moderno”. Tutto ciò è nell‟anima d‟ogni goccia di vino che la Carlo Pellegrino produce nel rispetto della natura; ed è nell‟anima di chi ne godrà l‟emozione riflessiva, cosciente e attenta, bevendo non solo miele di Bacco, ma una cultura millenaria, il mare, i monti, le luci, le terre, gli odori, le architetture e le filosofie di questa terra. Perché, noi tutti, dobbiamo accorgerci di questo Nuovo che appare all‟orizzonte dell‟umanità come nell‟albe eterne di queste nostre vite innaffiate di luminosa eccellenza succosa di vini.

6.5.1. Il sogno

Paolo Pellegrino196 compiva dieci anni, ma quel giorno aveva già deciso chi sarebbe stato per tutta la sua vita. Proiettò con la mente le immagini di un Sé, già adulto, e immaginò le scene di un futuro nuovo.

Sarebbe diventato notaio, ma avrebbe percorso una sua strada fatta d‟amore per quella terra generosa… “Qual è il mio Sogno?” – “Io voglio essere un grande uomo; e voglio che il mondo si accorga del mio passaggio su questa Terra”… Questo pensiero fu la chiave del suo successo....

In quella terra e in quel sole che tanto amava e che gli donavano energia, c‟era l‟idea di un “Futuro Moderno”: la cultura e il vino della sua terra.

Sarebbero stati, questi, l‟espressione del suo concreto gesto di volontà nella sua azione creatrice.

6.5.2. La Storia

Come le antiche storie; la storia della Pellegrino è la leggenda di un‟isola felice immersa nell‟amore per il proprio lavoro. Da una terra baciata dagli dei, la tradizione palpita di vita conquistando il mondo”.

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In queste parole c‟è la sintesi di una cultura che trasmette agli uomini, attraverso la storia, il retaggio dei valori e dei comportamenti. La fortuna del vino Marsala iniziò grazie agli Inglesi che, dopo aver prodotto e commercializzato i vini Porto, Madera, Jerez, avendo sostato a Marsala nel 1773; e avendo assaggiato il meraviglioso vino prodotto nella zona, applicando le stesse tecniche di produzione degli altri Vini Liquorosi che già conoscevano, lanciarono la nuova specialità sui mercati del mondo.

6.5.3. Il profilo aziendale

La Carlo Pellegrino197 & C. SPA fu fondata nel 1880 ed il suo sviluppo è stato storicamente parallelo all‟espansione della conoscenza del Marsala nel mondo; ha un capitale sociale € 2.400.000 il cui controllo è detenuto dalle famiglie eredi dei fondatori, giunti ormai alla sesta generazione. L‟azienda dispone di tre unità operative:

• una cantina principale sita in Marsala, che copre una superficie di circa 30.000 mq. con una capacità di affinamento di circa 120.000 hl. (di cui 30.000 hl. in rovere) ed una modernissima linea di imbottigliamento con una capacità media effettiva di 10.000 pezzi/ora;

• una moderna cantina di vinificazione, situata alla periferia di Marsala, in contrada Cardilla;

• una cantina di vinificazione nell‟isola di Pantelleria (C/da Kuddie Rosse) dove l‟Azienda ha profuso ingenti risorse con lo scopo di recuperare la produzione dei famosi Moscati e Passiti DOC, vero fiore all‟occhiello dell‟enologia siciliana.

La Pellegrino ha sempre valorizzato il primato della terra. I vigneti di proprietà hanno un‟estensione di oltre 150 ettari, siti in diversi poderi; un caleidoscopio di microclimi, di suoli, di esposizioni che hanno sempre costituito la base del successo del marchio: un immenso laboratorio a cielo aperto per selezionare il meglio delle vigne coltivate direttamente sotto la direzione della famiglia con la sola filosofia di produrre il meglio, facendo seguire ad una rigorosa selezione delle uve segue una ancor più attenta vinificazione.

L‟Azienda, negli ultimi anni, inoltre, ha investito nell‟ammodernamento delle unità produttive, nell‟affinamento dei prodotti (con l‟adozione di numerose barriques sia per i vini rossi che per alcune varietà di marsala), nella commercializzazione dei già citati prodotti di Pantelleria ed ha posto costante attenzione al controllo della qualità in tutte

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le fasi della produzione. Pellegrino si colloca tra le prime 100 Aziende Vinicole Italiane ed è la terza Azienda Vinicola Siciliana. L‟ Azienda è leader nei vini di Pantelleria D.O.C. con una quota di mercato in volume del 65% e nei vini Marsala D.O.C. con una quota di mercato del 24,8%.

La Pellegrino, con 55 dipendenti, oltre gli stagionali , ha prodotto oltre 6 milioni di bottiglie, realizzando un fatturato 18,3 milioni di euro.

Il Management è composto da Pietro Alagna, Presidente, Benedetto Renda Amministratore Delegato, Massimo Bellina, Export Manager ed Emilio Ridolfi, Italia Manager.

Dal punto di vista dei mercati, il fatturato è realizzato al 64,5% sul territorio nazionale e per il 35,5% all‟estero.

• Nel territorio nazionale, le vendite sono realizzate attraverso una rete di circa 80 agenti specializzati nel canale Ho.re.ca e da 6 Key Account Gdo.

• I principali mercati esteri sono: Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Germania, Canada, Giappone, Cina, Paesi Bassi, Polonia, Olanda e Danimarca.

Relativamente alle categorie dei prodotti, i Vini di Pantelleria rappresentano il 27% del fatturato, i Vini Marsala il 19,5%, i Vini Liquorosi il 15,5%%, le Creme il 5% e i Vini da Tavola il 25%, 8% altro.

I sistemi aziendali di gestione della qualità e di gestione ambientale sono certificati rispettivamente UNI EN ISO 9001:2000 e UNI EN ISO ISO 14001: 2004. Inoltre, nel 2004, l‟unità operativa di via del Fante Marsala ha ottenuto la registrazione EMAS (Sistema Comunitario Ecogestionale e di Audit). Da giugno 2008 la Pellegrino ha ottenuto la certificazione BRC (British Retail Consortium) IFS (International Food Standard).

Le tappe del continuo successo e dell‟espansione aziendale furono stigmatizzate dalle generazioni che si succedettero. Paolo Pellegrino, figlio di Carlo e Josephine, insieme al cognato Vincenzo Alagna, assunta la direzione tecnico-amministrativa dell‟Azienda, fece spiccare il volo alla Pellegrino. La storia della famiglia e dell‟Azienda proseguono parallele e il patrimonio di esperienza di vigna e di cantina trovano continuità con il Cavaliere del Lavoro Benedetto Tumbarello, marito di Agata Pellegrino e Presidente della Società fino al 1996. Oggi, Pietro Alagna è il Presidente e Benedetto Renda l‟Amministratore Delegato; Massimo Bellina è Export Manager; collaborano Paola Alagna, Caterina Tumbarello e Maria Chiara Bellina che rappresenta la sesta

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generazione. Validissimo è l‟apporto professionale del Direttore Commerciale Emilio Ridolfi. In sintesi è questo l‟albero genealogico di una famiglia che in oltre centotrent‟anni di storia non ha mai disgiunto le sue aspirazioni da quelle dello sviluppo aziendale.

Nella storia dell‟Azienda, le donne hanno avuto un ruolo importante, direi predominante soprattutto per la mancanza, in alcune generazioni, di figli maschi. In compenso, fortunati matrimoni hanno permesso la continuità nell‟ottima direzione dell‟Azienda e nel suo sviluppo… “Un esempio è la bisnonna, Josephine Despagne”.