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Cartografica Pusterla: l’attenzione per le risorse umane e la comunità 13

3. La ricerca relativa alle aziende familiari AIdAF: i casi di studio 3

3.8. Cartografica Pusterla: l’attenzione per le risorse umane e la comunità 13

L’azienda viene fondata nel 1880 a Tradate, in provincia di Varese, da Antonio Pusterla per produrre scatole per aziende farmaceutiche.

Il fondatore muore nel 1920 lasciando la conduzione dell’azienda a una cooperativa di operai. Dopo solo un biennio di questa conduzione l’azienda, in forti difficoltà economiche, viene rilevata dal nonno dell’attuale direttore generale.

Egli pur avendo già proprie attività imprenditoriali nel settore della distribuzione di acqua e energia elettrica e in quello delle macchine elettriche per la mietitrebbia, mantiene in vita la cartografica e, anzi, ne consente un continuo aggiornamento tecnologico.

Nel decennio successivo, la nazionalizzazione dell’energia elettrica e l’attribuzione ad aziende municipalizzate dell’erogazione di acqua, portano la famiglia Meana – proprietaria dell’azienda - a concentrarsi sul business della produzione di scatole, orientandola però al comparto di cosmetici e profumi made in Italy.

Gli ultimi venti anni sono stati caratterizzati da un trend di forte crescita che ha portato a due ampliamenti (uno dei quali è in corso) dello stabilimento produttivo - nel frattempo trasferito a Vengono Inferiore - e all’acquisizione nel 1999 di un’azienda francese, la Coffrets, che svolgeva parte delle fasi della Cartografica Pusterla. Attualmente, in Francia sono occupati circa 50 dipendenti, che si aggiungono ai 55 del sito italiano e ad un decina di un piccolo opificio in Romania.

Alle origini dell’iniziativa

La famiglia Meana ha da sempre creduto nel ruolo “sociale” dell’impresa, come ente che non solo deve produrre profitto per remunerare il capitale investito, ma deve farsi carico di diverse attese provenienti dai propri interlocutori.

In particolare, l’azienda si è dimostrata particolarmente sensibile nei confronti dei propri dipendenti e della comunità in cui è inserita. La soddisfazione di entrambi è ritenuta una chiave del successo aziendale.

Testimonia la rilevanza della RSI per l’azienda anche il fatto che siano direttamente il Direttore Generale e il Presidente ad occuparsi di tali questioni.

I contenuti

La spinta all’internazionalizzazione, che ha caratterizzato negli ultimi anni l’attività aziendale, ha indotto nel personale il desiderio di conoscere e parlare almeno una lingua straniera. Su sollecitazione di un certo numero di dipendenti, nel triennio che va dal 1996 al 1998 viene quindi impostato un programma rivolto a tutti coloro che dovevano colloquiare nell’esercizio delle loro funzioni con persone non italiane; in primis, il personale dell’area tecnica e dell’area commerciale. I corsi di inglese, svolti in azienda, avevano una cadenza settimanale per un monte complessivo di una trentina di lezioni l’anno.

L’acquisizione della Coffrets ha riproposto nel 1999 lo stesso problema relativamente all’uso del francese, poco conosciuto all’interno dell’azienda. Per rispondere a questa esigenza, sentita da un numero minore di persone, si è optato per una settimana di lezioni full immersion a Parigi o Limoges. L’iniziativa ha riguardato una persona all’anno dal 2000 a oggi ed è rivolta a coloro che più di altri in azienda detengono rapporti con la controllata francese: il direttore generale, il direttore di stabilimento, il responsabile qualità, il responsabile del controllo commerciale, il tecnico di produzione.

Sempre in tema di politiche del personale si segnala la collaborazione tra la Cartografica Pusterla e il locale Centro di Formazione Professionale che si sviluppa attraverso due direttrici:

− visite in azienda da parte degli studenti e lezioni tenute da tecnici dell’impresa;

− disponibilità di stage di qualche settimana per gli studenti. In questo modo l’impresa ha aperto un canale privilegiato di rapporti con il mondo della formazione professionale che le consente di selezionare gli studenti più meritevoli.

L’attenzione della famiglia Meana si rivolge anche alla comunità. Tra le diverse attività a favore del territorio in cui opera, la più significativa è quella della promozione della casa-famiglia della Fondazione Velini in collaborazione con la Signora Velini, proprietaria dell’immobile che ha reso possibile l’iniziativa. Nel 1988, Cartografica Pusterla ha curato la creazione di tale casa famiglia partendo dalla donazione da parte della proprietaria di una bellissima e grande casa a una fondazione che si occupasse di assistenza agli anziani fornendo loro un appoggio non soltanto sanitario. La casa è sempre stata curata e mantenuta anche dalla famiglia proprietaria dell’azienda. Si trattava infatti del luogo in cui ha risieduto fino alla morte il nonno dell’attuale Direttore Generale. E’ stato proprio il Direttore Generale di Cartografica Pusterla a proporre il progetto alla Signora Velini, incontrando la sua immediata adesione.

La casa, circondata da un ampio giardino, si trova al centro del paese, consentendo così agli ospiti di raggiungere facilmente e senza pericolo i principali centri aggregativi (parrocchia, comune e bar della piazza).

Aperta nel 1989 con una disponibilità di ventiquattro posti letto, oggi la casa albergo offre asilo a quaranta persone tra cui diversi malati affetti dal morbo di Alzheimer, grazie alla creazione di un reparto ad essi riservato. Nella struttura attualmente prestano la propria opera ventitre persone, tra medici e infermieri, oltre all’ausilio di numerosi volontari. La casa famiglia trova sostegno economico nei contributi regionali e comunali, nelle offerte di benefattori (tra cui anche Cartografica Pusterla) e nelle rette pagate dagli ospiti ed ha come referente il parroco del paese. Tra le altre iniziative sostenute da Cartografica Pusterla a favore della comunità merita di essere segnalato il restauro di una tela del Settecento, successivamente donata alla parrocchia sul cui territorio sorge lo stabilimento produttivo.

I benefici per gli stakeholder

Per quanto riguarda le iniziative a favore del personale, tutti i dipendenti che hanno avuto l’opportunità di frequentare i corsi di lingua straniera sono rimasti molto soddisfatti per l’iniziativa che ha migliorato la loro professionalità e li ha resi più sicuri sul lavoro.

Anche la collaborazione con il Centro di Formazione Professionale ha dato i suoi frutti: circa la metà dei quindici tecnici oggi presenti in azienda sono stati assunti grazie a questo rapporto.

Per quanto concerne le iniziative a favore della comunità, per una precisa scelta della famiglia Meana, non si è puntato ad alcun ritorno d’immagine significativo, preferendo la riservatezza.