• Non ci sono risultati.

Isagro: il bilancio socio-ambientale 15

3. La ricerca relativa alle aziende familiari AIdAF: i casi di studio 3

3.10. Isagro: il bilancio socio-ambientale 15

Isagro, nata nel 1992 dalla fusione delle attività agrofarmaci di Montedison ed Enichem, è un’azienda internazionale ed integrata che produce per il mercato mondiale prodotti destinati alla protezione delle piante.

E’ presente in oltre 75 Paesi in tutto il mondo con un fatturato pari a 182 milioni di euro (dato 2004). Isagro è l’unica società italiana ad investire direttamente nella ricerca delle nuove molecole e nello sviluppo di principi attivi con basso impatto ambientale.

Ha un organico di 721 persone, delle quali 80 sono coinvolte in attività di Ricerca e Sviluppo. Produce in cinque stabilimenti – quattro in Italia e uno in India – distribuendo direttamente in Italia, Spagna e India. Nelle altre nazioni la distribuzione è garantita da partner strategici.

Alle origini dell’iniziativa

Fin dalla nascita dell’azienda, è stata presente nei vertici (in particolare nell’azionista di riferimento Presidente e Amministratore Delegato) una forte attenzione alle tematiche della responsabilità socio - ambientale, ma la spinta decisiva a formalizzare questa sensibilità si è avuta nel 2002 quando Isagro si preparava al cammino che l’avrebbe portata, nell’anno successivo, alla quotazione in borsa. In questa fase l’azienda è entrata in contatto con una serie di investitori istituzionali, alcuni dei quali permeati da un forte orientamento etico nella definizione del loro portafoglio titoli.

Si sviluppa così all’interno dell’azienda la convinzione di dover puntare, come elemento di forza della strategia, ad una maggiore sostenibilità dell’attività nel medio-lungo termine guidata da attenzione all’ambiente e alla componente sociale. Afferma al riguardo il Presidente: “la RSI non è un valore accessorio, ma ha sempre più peso, in quanto rafforza la visione strategica dell’azienda nel lungo periodo. L’azienda socialmente responsabile oggi sarà capace domani di coniugare la ricerca del profitto con la tutela dell’ambiente, rispettando l’etica negli affari ed il contemperamento delle aspettative legittime degli stakeholder”.

I contenuti

Tra il 2002 e il 2003 in Isagro viene attivato il processo di raccolta delle informazioni che permetterà di giungere alla stesura nel 2003 del bilancio ambientale e nel 2004 del bilancio socio-ambientale. Tale processo, pur impattando per sua natura sull’intera azienda e assorbendo una quota non trascurabile del tempo delle persone coinvolte, non ha necessitato di risorse dedicate. Nella redazione del Social Report, i punti di riferimento interni sono stati e sono tuttora:

− Direttore qualità, sicurezza e ambiente; − Responsabile Comunicazione e Immagine; − Assistente al Presidente;

− Direttore Risorse Umane.

Per le prime edizioni ci sì è avvalsi anche della consulenza esterna di società specializzate che hanno fornito il know-how per impostare il sistema informativo prima e il metodo poi.

Con il bilancio socio-ambientale, Isagro vuole fornire periodicamente il maggior numero di informazioni qualitative e quantitative sugli effetti della propria attività, garantendo trasparenza, permettendo confronti temporali nel tempo e fornendo agli stakeholder interni ed esterni un quadro complessivo della performance dell’azienda.

Nell’edizione 2004 (riferita all’anno 2003) il bilancio socio-ambientale si componeva di cinque sezioni: identità del gruppo; personale; clienti; collettività; ambiente.

Oltre ad essere disponibile sul sito web aziendale, una copia cartacea è stata inviata a tutti i dipendenti, agli azionisti, ai principali clienti e fornitori e alle pubbliche amministrazioni competenti per territorio. La versione in inglese è stata infine mandata ai principali investitori istituzionali. Il bilancio socio-ambientale costituisce dunque il documento principale che riassume e rendiconta tutte le attività compiute nel tempo dall’azienda nei confronti dei propri stakeholder. Tra queste si ricordano:

il sostegno a organizzazioni per la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico quali FAI e

Responsible Care di Federchimica;

la sponsorizzazione di eventi locali per sostenere lo sviluppo di iniziative socio–culturali come, ad esempio, la “Società dei concerti” con il “Festival Paganiniano” allo scopo di diffondere valori storico culturali appartenenti alla tradizione musicale italiana;

contributi a favore della ricerca (Centro di Ricerca Trapianti “Chiara Vecchi De Alessandri e Gilberto Crespi” per l’acquisto di una apparecchiatura per analisi sul funzionamento dei linfociti);

donazioni a favore di soggetti svantaggiati: ad esempio, supporto all’associazione Carlo Maroni ONLUS, che opera in Ecuador con progetti per l’aiuto all’infanzia abbandonata.

I benefici per gli stakeholder

Una sola edizione del bilancio socio-ambientale non è sufficiente per poter giudicare il raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia, il Presidente dell’azienda ha rilevato che si è registrato un notevole apprezzamento per l’iniziativa da parte dei collaboratori.

I benefici per l’impresa

Come sopra precisato a proposito dei benefici per gli stakeholder, anche l’attività di misurazione dei benefici derivati all’azienda dalla pubblicazione del bilancio socio-ambientale è ancora in fase embrionale.

In futuro, ci si aspetta che tale documento possa consentire all’impresa di ottenere una serie di benefici, tra cui:

− promozione e sviluppo dell’identità aziendale;

− aumento delle capacità dell’impresa di attrarre e mantenere personale più qualificato;

− promozione di un dialogo sistematico con gli stakeholder e descrizione dei futuri impegni reciproci;

− aumento della legittimazione nella comunità locale;

− maggior coinvolgimento di tutti gli stakeholder, compresi quelli finora parzialmente esclusi, come i fornitori;

− analisi del valore aggiunto prodotto e distribuito;

− maggiore e più efficace coinvolgimento della struttura aziendale nelle varie fasi di rendicontazione e elaborazione del documento;

− miglior leggibilità di dati e indicatori;

− definizione di indici di risultato e connessione con le strategie aziendali.

La meta finale della strategia Isagro in termini di comunicazione socio-ambientale è la redazione di un bilancio di sostenibilità che incorpori in un unico documento il bilancio economico-finanziario e quello socio-ambientale.

L’iniziativa descritta è vista come punto di partenza nel campo della responsabilità sociale; in particolare nei confronti dei dipendenti sono allo studio una serie di progetti che mirano a rendere i dipendenti parte attiva nelle scelte d’impresa (la prima, in ordine di tempo, è la realizzazione del codice etico).