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Gruppo SOL: Fabbriche Aperte 14

3. La ricerca relativa alle aziende familiari AIdAF: i casi di studio 3

3.9. Gruppo SOL: Fabbriche Aperte 14

Il Gruppo SOL, composto da SOL S.p.a. e da altre 47 società, opera nel settore della produzione, ricerca applicata e commercializzazione dei gas tecnici - industriali, puri e medicinali, nel settore dell’assistenza medicinale a domicilio e in quello della saldatura.

SOL è una multinazionale che opera in 15 Paesi europei con 1.447 dipendenti (dato al 31.12.2004), con 320,8 milioni di euro di fatturato, di cui il 72,6 % prodotti nell’Area Gas Tecnici ed il 27,4 % nell’Area Assistenza Domiciliare (consolidato anno 2004).

SOL s.p.a., la holding industriale del Gruppo, è situata a Monza ed è quotata alla Borsa Valori di Milano dal 9 luglio 1998 con un flottante collocato presso terzi del 25%. I soci di riferimento di SOL s.p.a. sono le famiglie Annoni e Fumagalli; esse hanno fondato la prima società insieme ad altre famiglie monzesi nel 1927 e, rimaste le uniche proprietarie del Gruppo dal 1947 sino alla quotazione in Borsa, lo conducono ormai da tre generazioni.

L'attività produttiva è realizzata in 27 impianti di prima trasformazione, unità che producono e stoccano i gas da frazionamento aria allo stato liquido criogenico e unità che producono i gas a partire da altre materie prime (quali gas naturale, carburo di calcio e nitrato di ammonio) e in 35 impianti di seconda trasformazione, unità per la produzione di soli gas ad elevato grado di purezza nonché miscele di precisione e per la lavorazione, imbombolamento, stoccaggio e distribuzione di gas in genere, provenienti dagli impianti di prima trasformazione.

Il servizio di assistenza medicinale a domicilio viene svolto con il marchio VIVISOL da società appartenenti al Gruppo SOL che si avvalgono di sedi autonome ed anche, dal punto di vista logistico, di 30 tra i siti produttivi del Gruppo in 11 Paesi europei.

Pur appartenendo al comparto chimico, il Gruppo SOL ha un’attività produttiva con un impatto ambientale ridotto: produce l’ossigeno, l’azoto e l’argon (negli stabilimenti primari) per liquefazione e successivo frazionamento dell’aria. I gas prodotti vengono stoccati allo stato liquido a bassissime temperature (cosiddette criogeniche), in grandi serbatoi. Successivamente i gas criogenici vengono trasportati in cisterne in stabilimenti secondari dove subiscono un secondo processo di trasformazione, da liquido criogenico a gas compresso stoccato in bombole da 10, 20 e 50 litri.

Il Gruppo SOL è da sempre impegnato in attività di sostegno a favore del territorio e delle comunità con le quali interagisce, in campo culturale, sportivo e sociale, consapevole della propria responsabilità sociale. Vengono di seguito illustrate due tra le iniziative promosse dal Gruppo, la prima, che ha l’obiettivo di far conoscere meglio l’attività produttiva al territorio, e la seconda che ha avuto come target particolare gli studenti delle scuole superiori.

Alle origini dell’iniziativa

L’idea iniziale di aprire al mondo esterno le fabbriche chimiche, ritenute a volte dall’opinione pubblica pericolose e con una produzione ad elevato impatto ambientale, risale al 1992 e rientra

La consolidata attenzione della proprietà e delle direzioni centrali del Gruppo ai temi della sicurezza e del rispetto dell’ambiente hanno portato l’azienda ad aderire in modo convinto alla proposta di Federchimica: anche per SOL è importante mantenere attivo il dialogo con l’opinione pubblica, da una parte per far comprendere alla collettività i reali aspetti di attenzione da seguire nelle attività produttiva e distributiva legate alla produzione e distribuzione dei gas e, dall’altra parte, per liberare il campo da false paure e preoccupazioni diffuse nell’immaginario collettivo anche sulla attività di SOL per il solo fatto che l’azienda opera nel settore chimico.

I contenuti

Fin dalle prime edizioni dell’iniziativa di Federchimica, SOL partecipa a Fabbriche Aperte rendendo visitabile ogni anno uno o due stabilimenti (uno primario e uno secondario) a rotazione tra quelli che il Gruppo ha sul territorio italiano.

In occasione della giornata di Fabbriche Aperte, negli ultimi anni sono stati aperti alla comunità i siti SOL di Cremona, Ancona, Piombino, Pavia, Salerno, Caserta, Verona e Mantova.

Oltre agli amministratori, nell’iniziativa sono coinvolti il Direttore Centrale Qualità Sicurezza e Ambiente, il Direttore e tutto il personale dello stabilimento prescelto per l’apertura.

Durante le visite allo stabilimento di produzione primaria, che opera a ciclo continuo, non vi sono grossi rallentamenti dell’attività che prosegue secondo i normali programmi di lavoro, anche se la presenza di scolaresche e/o di cittadini rende necessaria la massima attenzione all’organizzazione ed alla gestione di eventuali emergenze. Nei casi in cui lo stabilimento aperto alla collettività è uno stabilimento di imbombolamento, l’attività viene ridotta per permettere ai visitatori di muoversi con tranquillità e per consentire al personale tecnico dell’azienda di illustrare come avviene la produzione.

L’attività di comunicazione è gestita in modo congiunto da SOL e Federchimica. Quest’ultima si occupa di comunicare annualmente a livello nazionale l’iniziativa con una pagina pubblicitaria sulle testate nazionali a maggior tiratura (tra cui Il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera) proponendo anche l’elenco degli stabilimenti aperti, mentre SOL svolge la medesima attività a livello locale, coinvolgendo stampa e, in alcuni casi, le reti televisive.

Il giorno dell’apertura dello stabilimento alla comunità circostante sono presenti anche i rappresentanti delle istituzioni cittadine e i clienti, oltre che, ovviamente, i cittadini. Spesso per le scolaresche vengono organizzate delle visite guidate da personale del Gruppo SOL.

A Mantova “Fabbriche Aperte SOL” diventa cultura. Nel 2002 come sede per l’apertura al pubblico è stato prescelto lo stabilimento di produzione primaria di Mantova, appena realizzato con un rilevante investimento (oltre 30 milioni di euro) e situato all’interno del polo chimico prossimo alla città.

Il sito produttivo in oggetto, di rilevante importanza per il Gruppo, ha consolidato la presenza di SOL nella zona, sino ad allora limitata allo storico stabilimento di Bigarello di imbombolamento e collaudo bombole.

Mentre SOL si apprestava a organizzare l’evento connesso all’apertura del suo stabilimento, il Comune di Mantova era impegnato a realizzare una ambiziosa mostra pittorica al Palazzo del Tè: la raccolta e l’esposizione alla cittadinanza delle più significative opere della magnifica Collezione dei Gonzaga (la cosiddetta “Celeste Galeria”), dipinti che nei secoli sono finiti in numerose pinacoteche e collezioni private sparse in tutto il mondo.

A seguito della proposta del Comune di sostenere l’evento, invece di limitarsi ad una mera sponsorizzazione SOL lancia al Comune di Mantova un’idea unica nel suo genere: coinvolgere le scuole a una visita combinata alla Mostra “Celeste Galeria” ed allo stabilimento aziendale e a un percorso didattico collegato ad esso.

Il progetto, approvato dal Comune di Mantova (che ha anche fornito il trasporto autobus gratuito dalla mostra allo stabilimento) e supportato anche da Polimeri Europa (che ha presentato l’attività del polo chimico e ha accolto i partecipanti) e dall’Assessorato Provinciale all’Istruzione, da Federchimica e dal Provveditorato agli Studi viene lanciato sotto forma di un concorso a tema con il

titolo “Conoscere il passato e progettare il futuro, considerazioni e riflessioni a valle di una giornata particolare” e rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di Mantova, chiamati a esprimere le sensazioni vissute nella visita congiunta, con particolare riferimento all’accostamento tra nuovo e antico, tra tradizione e innovazione.

Il Concorso, partito nel settembre 2001 e protrattosi sino a maggio 2002 con numerose visite allo stabilimento SOL e alla mostra, ha visto la partecipazione di oltre 880 studenti frequentanti i licei e istituti tecnici della provincia.

L’evento conclusivo è consistito nella premiazione degli studenti vincitori del concorso, avvenuta nel cinquecentesco Teatro Bibbiena di Mantova. Alla serata hanno partecipato, oltre agli studenti, le autorità cittadine e provinciali e il Ministro alle Attività Produttive Marzano.

I primi tre premi del concorso, messi a disposizione dalla SOL, sono state delle borse di studio dell’ammontare rispettivamente di 1.000, 750 e 500 euro. La Commissione Giudicante era composta da esponenti delle aziende coinvolte (SOL e Polimeri Europa), da un rappresentante dei presidi delle scuole e da altre autorità locali.

L’impegno di SOL in questo caso è stato senz’altro maggiore rispetto alle altre edizioni di Fabbriche Aperte sia a livello di vertice sia di comunicazione, per effetto del costante e necessario coordinamento con l’Ufficio Stampa del Comune.

I benefici per gli stakeholder

L’abbattimento anche solo per una giornata delle barriere di sicurezza e di mistero che spesso circondano le fabbriche di prodotti chimici ha permesso alle comunità sul cui territorio sorgono gli insediamenti produttivi (le più interessate da eventuali esternalità negative) di entrare in contatto con le realtà aziendali per avere maggiore conoscenza e consapevolezza del fenomeno e per scacciare parte dei timori e delle paure.

I benefici per l’azienda

I risultati in termini di visitatori sono stati lusinghieri: l’afflusso medio è stato di 400/500 persone a giornata, con picchi di 1.000 per lo stabilimento di Piombino e 2.000 per Ancona, Pavia, Salerno e Mantova.

L’azienda non ha condotto indagini specifiche volte a misurare il grado di soddisfazione degli utenti, ma si può affermare con certezza che le iniziative descritte, in particolare quella di Mantova, abbiano migliorato l’immagine dell’azienda e, soprattutto, aumentato la conoscenza da parte del pubblico dei processi produttivi e del loro limitato impatto ambientale.

Le ipotesi di evoluzione

Anche nel 2005, proseguendo la felice tradizione, SOL aprirà uno o due siti produttivi. La scelta è caduta ancora una volta su Mantova, in abbinamento al vicino stabilimento della Polimeri Europa, mentre non è ancora stato individuato il secondo stabilimento da “aprire”.