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Salvatore Ferragamo Italia: il Museo Ferragamo 19

3. La ricerca relativa alle aziende familiari AIdAF: i casi di studio 3

3.14. Salvatore Ferragamo Italia: il Museo Ferragamo 19

Fondata nel 1927, la Salvatore Ferragamo Italia si è affermata nel settore delle calzature e attualmente è uno dei maggiori creatori, produttori e distributori di abbigliamento maschile e femminile e accessori (calzature, borse e piccola pelletteria, foulard e cravatte, bigiotteria, profumi, occhiali ed orologi) nel mondo. È tuttora guidata dalla moglie del fondatore, Wanda Ferragamo, e dai suoi figli.

Gli investimenti sull’efficienza della struttura distributiva e l’espansione qualitativa della rete retail in nuovi mercati strategici hanno rafforzato la presenza dell’azienda a livello globale, portando a oltre 450 i punti vendita personalizzati in più di 55 Paesi nel mondo.

Il successo è il risultato di un impegno costante che coinvolge più di 2.000 persone. Qualità, eleganza moderna e innovazione costituiscono i caratteri distintivi di ogni prodotto Salvatore Ferragamo e assieme alla tradizione artigianale, sono i criteri che danno valore e autenticità universalmente riconosciuta a questo marchio. In altre parole, Salvatore Ferragamo Italia si riconosce nelle caratteristiche che hanno decretato il successo del made in Italy: la qualità dei materiali e delle lavorazioni, la fantasia, il colore e il design inteso sia come evoluzione creativa che come applicazione delle competenze che derivano da una lunga tradizione culturale e artigianale.

Dal design alla produzione, il processo è svolto interamente in Italia. Tutto ciò che porta la firma Salvatore Ferragamo – con l’unica eccezione della linea di occhiali, prodotta da Luxottica su licenza – esce direttamente dalla casa madre, capofila dell’intera filiera produttiva.

Alle origini dell’iniziativa

Sin dalla sua nascita, Salvatore Ferragamo Italia – che nel 1999 ha ottenuto il “Premio Guggenheim Impresa e Cultura” – ha affermato il nesso tra moda e cultura instaurando un rapporto di continua collaborazione con il mondo del cinema.

A quasi 60 anni dalla fondazione dell’impresa, nel 1985, la famiglia Ferragamo (in particolare Fiamma Ferragamo, figlia maggiore di Salvatore), in collaborazione con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, ha allestito una mostra, presso il Palazzo Strozzi di Firenze, sulla storia di Salvatore Ferragamo Italia con l’intento sia di celebrare il fondatore e promuovere l’immagine aziendale, sia di offrire a studenti di moda/design e professionisti del settore la possibilità di conoscere un momento importante della storia della calzatura e della moda internazionale.

Considerato il successo dell’iniziativa (ospitata in alcuni tra i musei più importanti del mondo, come, ad esempio, nel 1987 il Victoria and Albert Museum di Londra, dove è stata la mostra più visitata dell’anno con 300.000 visitatori), nei dieci anni successivi, matura nella famiglia Ferragamo l’idea di creare un museo stabile aperto al pubblico in cui, oltre alle 10.000 scarpe create da Salvatore Ferragamo tra la fine degli anni Venti e il 1960 (anno della sua morte), vengono esposti bozzetti, libri e riviste, fotografie, brevetti e forme in legno di alcuni “piedi celebri”.

Nel 1995 viene così inaugurato il “Museo Ferragamo” i cui abituali fruitori sono – oltre agli studenti di moda e design, la cui affluenza è via via sempre più cospicua – turisti e associazioni. Dal punto di vista giuridico il Museo è parte dell’azienda Ferragamo, con la quale collabora attivamente, fornendo materiali e documentazioni ai diversi uffici, dalla comunicazione al prodotto, organizzando traning di formazione per i dipendenti, che dalla conoscenza della storia aziendale acquisiscono i valori della marca e in essi si riconoscono.

I contenuti

Oltre alla mostra permanente, il Museo organizza eventi culturali e mostre a pagamento, i cui fondi vengono in parte utilizzati per coprire le spese e in parte devoluti a enti non profit.

A titolo esemplificativo, si cita la mostra su Audrey Hepburn i cui fondi, raccolti attraverso le donazioni degli sponsor e la vendita dei biglietti, sono stati interamente devoluti alla Fondazione Audrey Hepburn per la realizzazione di un ospedale per bambini negli Stati Uniti (ad Hackensack nello stato di New York).

Nel 1998, in occasione della biennale del cinema e della moda di Firenze, il Museo ha realizzato una mostra sul mito di Cenerentola.

Nei due anni successivi è stata allestita la sopracitata mostra su Audrey Hepburn, in cui la Salvatore Ferragamo ha esposto anche il modello di una calzatura realizzata per l’attrice nel 1954 (la celebre ballerina “punta Audrey”, indossata nell’altrettanto celebre film “Vacanze romane”).

A Firenze, nel 2004, è stata allestita la mostra fotografica Off scene, firmata Donata e Wim Wenders, all’interno della quale ha avuto luogo la sfilata di “Pitti uomo”.

Tra le attività del Museo, degno di nota è, inoltre, il Concorso Internazionale per Giovani Stilisti, già arrivato alla seconda edizione, di cui si approfondiranno le caratteristiche nelle sezioni sui benefici.Tale concorso, la cui partecipazione è gratuita per dare la possibilità di partecipare anche ai giovani meno abbienti, offre l’opportunità a coloro che aspirano a diventare stilisti di uscire dall’anonimato e, nei casi più fortunati, di ottenere una collocazione all’interno dell’impresa. L’attività espositiva del Museo si estende oltre i confini nazionali: nel 1998, anniversario di nascita del fondatore, è stata allestita una mostra in Giappone e nel 2004 promossa un’exhibition sull’arte cinese in collaborazione con due enti pubblici di New York (l’ICP e l’Asia Society).

Inoltre, il Museo ha contribuito all’apertura, all’interno dei flagships store di Seul, Tokyo e New York, di gallerie d’arte dove sono ospitate mostre dedicate all’arte e alla fotografia contemporanea, come alla storia dell’azienda. In questo modo l’esperienza che il pubblico può vivere all’interno del punto vendita non è solo commerciale, ma anche di approfondimento sulla cultura contemporanea e sullo stile di vita che il marchio Ferragamo propone.

Salvatore Ferragamo Italia è inoltre sponsor stabile dell'Istituto del Teatro del Maggio Musicale a Firenze, del quale dal 2000 al 2003 ha finanziato anche le tournée all’estero. Sostenendo una delle maggiori istituzioni pubbliche della città, nella quale il marchio è cresciuto, è un modo per l’azienda di contribuire, non solo attraverso l’apertura di un museo, allo sviluppo culturale del territorio. A conferma della forte motivazione culturale che caratterizza il DNA aziendale, nel 2003 Salvatore Ferragamo ha inoltre permesso per un intero anno l’apertura domenicale dei Quartieri Monumentali di Palazzo Vecchio, uno dei maggiori monumenti artistici della città, facendosi carico degli stipendi del personale.

I benefici per gli stakeholder

Di seguito si riportano i principali stakeholder che beneficiano dell’attività del Museo:

dalla Salvatore Ferragamo la scarpa da lui disegnata. Inoltre, al vincitore o ai concorrenti che si sono particolarmente distinti si apre la possibilità di un’assunzione in azienda: entrambi i vincitori delle due rispettive edizioni sono entrati a far parte dello staff della Salvatore Ferragamo e uno dei due vi lavora ancora oggi;

− comunità. Per volontà della famiglia Ferragamo, il Museo è aperto gratuitamente al pubblico, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

I benefici per l’impresa

Il principale beneficio cui mirano il Museo e le attività da esso intraprese è quello di rafforzare e al contempo promuovere l’immagine istituzionale dell’azienda in Italia e nel mondo, farne conoscere la tradizione e i valori.

Lo strumento di misurazione che l’azienda adotta per valutare tale ritorno è il numero di redazionali, che in alcuni casi sono numerosissimi (ad es. quelli sulla scarpa Ferragamo esposta in occasione della mostra su Cenerentola).

Altro importante ritorno, soprattutto in termini di traffic building, è quello connesso alle aperture dei flagship store e alle relative mostre nelle gallery. I negozi aperti nei “quartieri della moda” di New York e Tokyo e le mostre effettuate in occasione delle rispettive inaugurazioni costituiscono un’importante vetrina la cui efficacia in termini di notorietà e immagine è molto rilevante.

Il concorso per i giovani stilisti invece diventa un importante momento di incontro con giovani di talento. Da questo punto di vista, è emblematico il caso dei due giovani vincitori delle passate edizioni del Concorso che, come è stato sopra precisato, sono stati assunti in azienda. Inoltre, il contatto con gli studenti delle varie scuole di moda che visitano il Museo, costituisce la possibilità di individuare nuove potenziali risorse umane preparate, motivate e che hanno sviluppato un’affinità con la cultura aziendale.

Da ultimo si sottolinea l’importanza, in termini di qualificazione delle risorse umane, dell’attività di formazione interna: oltre alla visita guidata al Museo prevista per tutti i neo-assunti, il Museo offre degli incontri programmati di approfondimento soprattutto in occasione dell’uscita delle collezioni di prodotto