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1 Gruppi che hanno partecipato a Start Cup (non necessariamente vincitori di premi)

2 Spin off promossi da personale docente e non docente dell’Università di Padova (inclusi assegnisti di ricerca, dottori e dottorandi di ricerca)

3 Spin off promossi da ricercatori afferenti ad altri centri di ricerca o di trasferimento tecnologico del territorio

4 Start up generici

Quindi buona parte dell’attività di scouting viene resa più semplice dalla vicinanza dell’incubatore all’università e dalla partecipazione alla Business Plan Competition. In particolare, proprio quest’ultimo progetto costituisce per l’incubatore un impegno centrale per lo svolgersi dell’attività di selezione. Per cui attraverso Start Cup Veneto il

109 Tabella tratta dall’art.4 – Valutazione delle domande di ammissione del Regolamento di ammissione e di funzionamento di Start Cube – Incubatore Universitario d’Impresa di Padova

personale dell’incubatore riesce a verificare diverse idee imprenditoriali e stabilire quali hanno le caratteristiche che più rispettano la mission aziendale dell’incubatore.

La mission di Start Cube, che è incentrata sull’offerta di supporto alle idee e alle imprese innovative, trova quindi riscontro nei criteri di selezione che sono applicati anche alla Start Cup competition. Però il personale addetto dell’incubatore le deve applicare soprattutto quando analizza le domande dei proponenti generici. Infatti è soprattutto nei confronti delle imprese esterne all’università e esterne al progetto Start Cup che l’applicazione dei criteri di selezione diventa elemento che assume una grande importanza: infatti, i criteri vengono considerati un tramite attraverso il quale si colloca all’esterno l’incubatore e con il quale si pubblicizza la struttura.

Quindi, le due persone addette allo Scouting delle idee imprenditoriali oltre a proceder in questo compito con particolare attenzione, assumono criteri di selezione sia soggettivi che oggettivi.

1. L’innovatività dell’idea imprenditoriale;

2. La competenza e l’affidabilità del team imprenditoriale;

3. La fattibilità dell’idea imprenditoriale e analisi del mercato di riferimento.

1. L’idea scientifica che sta alla base dell’impresa costituenda o costituita, insieme alla descrizione dei prodotti o servizi offerti sono il primo aspetto analizzato dall’incubatore. Infatti, anche se gli imprenditori non hanno ancora messo a fuoco con precisione la gamma di prodotti offerti, è bene che si rivolgano ai potenziali investitori descrivendo quali possano essere i vantaggi o le risposte che potranno offrire al mercato. Evidentemente, più il prodotto o il servizio sarà innovativo più è opportuno che la descrizione sia chiara e approfondita.

L’innovatività dell’idea imprenditoriale costituisce di fatto la caratteristica cardine della selezione. Qualora mancasse verrebbe a concludersi l’attività di Scouting delle idee imprenditoriali e quindi ogni speranza d’incubazione per gli imprenditori proponenti. La Mission dell’incubatore è infatti incentrata sullo sviluppo dell’

innovazione110, per cui non vengono accettati aspiranti imprenditori che non

110 “L'essenza dell'innovazione non è solo nel singolo prodotto, o nel processo produttivo, o

nell'integrazione di tecnologie; sta prima di tutto nella cultura, cioè in quella capacità tutta particolare di metabolizzare gli eventi, contestualizzarli e tradurli affinché siano trasmissibili. È un percorso idea

-propongano idee nuove. Per idee nuove vanno intese quelle idee che sono frutto del lavoro di ricerca dei proponenti (idea scientifica) oppure anche di una semplice intuizione. Infatti, l’incubatore padovano sceglie di non dare attenzione alle idee che, pur se buone e fattibili, sono evidentemente non nuove o provengono dal lavoro di ricerca fatto da altri.

E’ evidente che secondo questo criterio l’incubatore arriva ad aiutare quasi esclusivamente imprese orientate verso l’alta tecnologia che operano nei settori più competitivi e hanno perciò un alto rischio di insuccesso. Ma l’incubatore considera questo il prezzo da pagare per ambire a ospitare imprenditori portatori di idee con un alto tasso di originalità.

2. Il personale di Start Cube ritiene fondamentale capire e conoscere le persone che vengono a proporsi come potenziali imprenditori o che vengono a chiedere il supporto alla propria impresa. Per questo danno particolare importanza ai curriculum dei proponenti rispetto al Business Plan da loro elaborato. In particolare, molta attenzione viene riservata non tanto ai dati anagrafici quanto alle competenze, al titolo di studio e alle precedenti esperienze professionali, soprattutto se coerenti con l’attività che intendono di intraprendere. Infatti, tra le informazioni da fornire, gli aspiranti imprenditori all’incubatore devono dare l’indicazione della struttura organizzativa ipotizzata in modo da evidenziare i ruoli delle persone coinvolte nell’attività d’impresa. Inoltre, viene richiesto agli imprenditori proponenti se hanno già provato a realizzare il prodotto o servizio che sta alla base della propria impresa ed eventualmente di spiegare in che modo lo hanno fatto, cosicché il personale dell’incubatore possa capire quanto realizzabile sarà l’idea imprenditoriale che si intende appoggiare.

creatività-innovazione che genera una nuova tecnologia, o un brevetto, o un nuovo prodotto, oppure un processo di produzione o di controllo.

Il tema dell'innovazione richiede non solo la capacità di fotografare la realtà attuale delle aziende e dello scenario economico, ma anche la capacità di comprendere cosa ci prospetta il futuro. Per immaginare e creare il nuovo ci vuole coraggio e forza di mettersi in discussione, di osare, di guardare oltre….” PIOL ELSELINO, Innovare? È un'avventura 28/05/2007 – www.ilsole24ore.it

Una volta appurata la competenza dei fondatori e del personale della start up proponente, l’incubatore deve vagliare l’affidabilità dei proponenti, onde evitare di investire su una start up che alla prima difficoltà rinuncia al proseguimento dell’attività. E’ difatti opportuno osservare gli obiettivi da raggiungere e le motivazioni personali che spingono gli imprenditori all’avvio dell’attività. A tale scopo il personale dell’incubatore cerca di sfruttare i colloqui conoscitivi per verificare con chiarezza la coerenza tra l’idea che si vuole avviare, le motivazioni imprenditoriali e gli obiettivi personali che si intendono raggiungere con l’attività.

Avviare un’attività imprenditoriale è un’avventura che cambia la vita, non è solamente lo svolgimento di un’attività lavorativa, per cui, perché il team di lavoro sia ritenuto affidabile occorre che gli obiettivi personali dei suoi componenti non discordino da quelli professionali dell’impresa.

3. Il rischio, però, non va dimenticato, in quanto, a differenza degli investimenti in infrastrutture materiali «capaci di garantire un ritorno predefinito», gli investimenti in modelli di business nuovi e innovativi contengono un notevole livello d'incertezza, per numerose motivazioni. Oltre alla difficoltà di prevedere il livello di ritorno degli investimenti, esiste la probabilità che l'intera iniziativa fallisca, o perché basata su ipotesi tecnologiche non realizzabili, o perché diretta a mercati che non si sono materializzati, o perché il team di management non si è dimostrato valido eccetera. Il personale dell’incubatore, perciò, è chiamato a valutare l’idea imprenditoriale dei proponenti anche secondo il criterio della fattibilità dell’impresa, inteso come la capacità di nascere, sopravvivere sui mercati e generare reddito. A tale scopo è richiesta ai proponenti la preparazione di un Business Plan che abbia al proprio interno un’Analisi del mercato di riferimento per i prodotti offerti e un Piano di previsione per i due anni successivi.

Il personale di Start Cube tende a accettare anche le idee imprenditoriali che hanno un piano economico e finanziario un po’ incerto, poiché, come detto, la solidità economica è messa in secondo piano rispetto l’innovatività, ma il tipo di accesso offerto, in casi come questo, sarà limitato alla pre-incubazione. Sarà lo stesso incubatore ad aiutare i potenziali imprenditori nel valutare la fattibilità economico-finanziaria dell’iniziativa.

“Possono presentare domanda di ammissione sia soggetti privati che imprese già costituite da non più di un anno alla data della domanda. Gli interessati devono presentare domanda di ammissione al Consiglio Direttivo di Start Cube utilizzando il modulo scaricabile dal sito web (www.startcube.it). La domanda può essere presentata in qualunque momento a partire dalla pubblicazione del presente regolamento.

In caso di saturazione degli spazi disponibili presso Start Cube, il Consiglio Direttivo può temporaneamente sospendere, a suo insindacabile giudizio, l’attività di valutazione delle domande presentate, dandone opportuna comunicazione.”111

L’attività di Scouting delle idee imprenditoriali si conclude con l’intervento del Consiglio Direttivo di Start Cube che prenderà le sue decisioni. Non deve essere fatta nessuna differenza tra le domande presentate da privati e le domande presentate da imprese già costituite. La decisione finale sull’ammissibilità o meno delle domande presentate spetta quindi al Consiglio Direttivo, il quale, però, può anche scegliere di sospendere la decisione.

Tabella 14: Decisioni sull'ammissibilità delle domande112

Decisione Significato Conseguenze

Ammissione La domanda è sufficientemente chiara e completa, le prospettive imprenditoriali sono incoraggianti

I soggetti richiedenti possono diventare a tutti gli effetti utenti di Start Cube, compatibilmente con la disponibilità di spazi e le priorità dell’incubatore

Sospensione La domanda è interessante ma non sufficientemente chiara e completa oppure le prospettive imprenditoriali sono incerte

I soggetti richiedenti vengono invitati a correggere ed affinare la domanda secondo le indicazioni date dal Consiglio ed a ripresentarla quanto prima

Rifiuto La domanda è largamente carente oppure le prospettive imprenditoriali sono molto incerte

I soggetti richiedenti vengono invitati a riscrivere completamente la domanda e ripresentarla non prima di 3 mesi

111 Citazione tratta dall’art.3 – Modalità di presentazione della domanda di ammissione del Regolamento di ammissione e di funzionamento di Start Cube – Incubatore Universitario d’Impresa di Padova

112 Tabella tratta dall’art.4 – Valutazione delle domande di ammissione del Regolamento di ammissione e di funzionamento di Start Cube – Incubatore Universitario d’Impresa di Padova

Comunque, in generale, l’accesso all’incubatore padovano è riservato a tutte le imprese in via di costituzione o di recente costituzione che dimostrino di saper sviluppare progetti ad alta intensità di conoscenza, e che siano potenzialmente interessanti per il mercato.

3.6 I SERVIZI E LE ATTIVITA’ OFFERTE NELLA FASE D’INCUBAZIONE : I SERVIZI COMODITY E I SERVIZI A VALORE AGGIUNTO

L’incubatore padovano offre un pacchetto completo di servizi che oltre agli spazi arredati e ai servizi di segreteria comprende una offerta d’informazioni e consulenze che possono essere offerte direttamente dal personale di Start Cube oppure attraverso il supporto di consulenti convenzionati. Gli specialisti esterni solitamente offrono i propri servizi a un prezzo inferiore ai prezzi di mercato, ma è interessante notare che spesso il personale dell’incubatore è sufficiente per soddisfare le richieste specifiche degli imprenditori incubati.

Start Cube, difatti, pur incentrando la maggior parte della propria offerta su servizi standardizzati (circa l’80%) viene sempre più spesso incontro alle richieste specifiche delle imprese incubate e offre sempre più spesso consulenze per la preparazione di business plan, assistenza per l’evasione di pratiche di inizio attività, editing di documenti e incontri con potenziali utenti. Questi servizi fanno appunto parte dei servizi a valore aggiunto che rendono Start Cube così appetibile dalle start up; sono proprio le consulenze manageriali il fattore che facilita lo sviluppo e la crescita dell’idea imprenditoriale.

I servizi a valore aggiunto offerti dal personale dell’incubatore, sin dalla nascita di Start Cube, non prevedono un pagamento da parte delle aziende incubate; tutte le entrate dei 4 anni di attività derivano dall’offerta dei servizi standardizzati o commodity. Come è possibile vedere nella tabella seguente, escluso il primo anno di attività (2004) che ha un fatturato di 25.067 Euro, in tutti gli anni successivi le entrate hanno superato i 70.000 Euro. Questo è senz’altro dovuto al fatto che le imprese che hanno richiesto di usufruire dei servizi logistici a pagamento sono aumentate dal secondo anno di attività.

Tabella 15: Fatturato degli anni di attività113

2004 2005 2006 2007

25.067 € 71.825 € 73.009€ 74.995€

Per il 2008 c’è in previsione una diminuzione delle entrate e in conseguenza una diminuzione dell’offerta dei servizi in generale, poiché all’inizio dell’anno sono uscite 3 imprese dall’incubatore e molte di quelle rimaste sono incubate virtualmente. Il personale dell’incubatore sta già cercando di colmare questo gap con un bando utile a coprire gli spazi logistici lasciati vuoti e vista la buona fama di Start Cube non dovrebbe essere difficile trovare aspiranti imprenditori che desiderino usufruire della vasta gamma di servizi offerti.

I SERVIZI COMMODITY OFFERTI ALLE INCUBATE NELLA FASE DI