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START CUP VENETO

3.8 INDAGINE SULLE IMPRESE TRANSITATE PRESSO START CUBE

L’incubatore rappresenta dunque un tassello fondamentale nel processo di sostegno all’imprenditoria, favorendo anche i contatti tra le aziende ospitate e i business angels, ovvero gli investitori non istituzionali. Questi ultimi hanno la certezza di investire su progetti e idee tecnologicamente innovativi, ma soprattutto più sicuri dal punto di vista del ritorno economico. La garanzia di solidità è offerta dalla dura selezione, ma anche dal costante monitoraggio cui vengono sottoposte le imprese con il miglior potenziale.

Infatti, tutte le idee imprenditoriali, anche quelle che hanno passato con successo un concorso come Start Cup Veneto, vengono sottoposte a ulteriori valutazioni sia di fattibilità dal punto di vista tecnico sia in merito alla solidità del piano di impresa. Ciò costituisce una duplice garanzia sia per gli stessi aspiranti imprenditori sia per gli esterni che vogliono investire, come i risultati dimostrano. Solamente l’impresa Labworks tra le 21 imprese cresciute in seno all’incubatore ha cessato l’attività e tale interruzione è peraltro dovuta a dissapori tra i soci piuttosto che al fallimento dell’attività imprenditoriale.

La composizione societaria è infatti importante e determinante per il successo della start up e a tale scopo si è ritenuto utile indagare tra le imprese incubate da Start Cube per conoscere oltre alle caratteristiche dell’impresa, anche alcune informazioni inerenti l’età e le competenze dei soci fondatori. E’ stato così possibile individuare un breve profilo dell’aspirante imprenditore di Start Cube che risulta in media essere un laureato di circa 35 anni di età.

Per quanto riguarda il titolo di studio si può notare che la maggioranza dei soci delle start up incubate è dottore in Ingegneria, Economia o in Fisica, segno dell’alto livello di conoscenze che gli imprenditori devono avere per fondare imprese altamente innovative. Questo mix di conoscenze è senz’altro positivo poiché per il successo e la

buona organizzazione dell’attività imprenditoriale sono spesso necessarie persone che abbiano competenze diverse e complementari tecniche e gestionali da un lato, ma anche commerciali, amministrative e finanziarie dall’altro.

In generale, quindi, l’imprenditore di Start Cube è un trentenne, aperto, intraprendente, ricercatore, dottore o dottorando che ama la ricerca applicata al trasferimento tecnologico. In Italia, questi casi non sono frequenti come in altri Paesi europei e d’Oltreoceano, però a Padova in particolare si può osservare un fenomeno interessante:

se sicuramente il professore tende a preferire la vita e la professione accademica, è anche vero che è in grado di allevare una squadra di giovani preparati che sono la linfa vitale degli spin off, offrendo loro degli sbocchi importanti per il futuro.126

L’avvicinamento dell’università italiana al mondo dell’impresa è piuttosto lento ma a Padova sembrano esserci grossi segnali di vitalità. La prova è che ben 11 delle 21 imprese transitate attraverso l’incubatore padovano hanno tratto origine da dipartimenti e da strutture interne all’università. In particolare, 9 imprese ospitate dall’incubatore sono ancora oggi fortemente legate all’Università avendo esse scelto di costituirsi in forma di Spin off universitario. Tale forma prevede per le start up degli obblighi e dei diritti che sono debitamente indicati nel Regolamento dell’incubatore:

Gli utenti possono chiedere all’Università e alla Fondazione l’autorizzazione a fregiarsi della denominazione di “spin-off partecipato dall’Università di Padova e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo” e ad utilizzare quindi il logo dell’Università e il logo della Fondazione per scopi legati all’oggetto sociale e per la comunicazione esterna.

Gli utenti devono presentare tale richiesta unitamente ad un’offerta di cessione a titolo gratuito di una quota delle azioni della loro società all’Università e della medesima quota alla Fondazione, che si riserva di indicare quale intestataria delle azioni Auxilia S.p.A., mediante invio di una lettera entro 30 giorni dalla costituzione della società o dalla firma del Contratto, se la società è già costituita. La quota da offrire in cessione all’Università è determinata dal vigente Regolamento degli Spin-off dell’Ateneo.

126 Fonte: CAPORELLO MARIO, Innovaction made in Padua: start cube, l’incubatore nato all’ombra del Bò, sforna giovani aziende ad alto tasso tecnologico. Alcune stanno già sul mercato da sole, CAMPUS BOLOGNA PADOVA febbraio 2007

L’Università e la Fondazione hanno 60 giorni di tempo per decidere se accettare la richiesta.

Il diritto dell’utente alla denominazione di spin-off partecipato e all’utilizzo del logo decorre dalla data di accettazione della richiesta.

Se una società spin-off già partecipata dall’Università è ammessa nell’Incubatore, dovrà cedere gratuitamente alla Fondazione una quota pari a quella detenuta dall’Università.

In ogni caso tutti gli utenti di Start Cube, se in regola con il pagamento dei corrispettivi dei servizi, possono fregiarsi del logo di Start Cube con la scritta “Società selezionata da Start Cube”.127

Tra le 11 aziende che hanno visto nascere le proprie idee imprenditoriali all’interno di strutture universitarie, ben 4 hanno partecipato con successo alle business plan competiton di iniziativa universitaria seguendo il consiglio del personale dell’incubatore e della Università padovana. E ciò ha permesso a tali aziende di avere risorse fresche per il proprio sviluppo imprenditoriale. Infatti, le aziende Thinklaser e Wetware concept hanno tratto dalla partecipazione a Start Cup Padova-Bologna del 2002 e alla Start Cup Veneto del 2005, rispettivamente 60.000 e 5.000 Euro. Inoltre, motivo di forte orgoglio per il personale di Start Cube è stato il posizionamento sul “podio” del Premio nazionale dell’innovazione, di due aziende padovane: Dreamlight nel 2005 e Ananas Nanotech nel 2006. Queste due imprese, dopo aver vinto il primo premio (10.000 Euro) di Start Cup Veneto, si sono distinte nella competizione nazionale vincendo anche, rispettivamente, il premio del 2° e del 3° posto del PNI (30.000 Euro e 20.000 Euro).

127 Cfr. Art. 9 - Denominazione di spin-off, uso dei loghi e partecipazione alle imprese degli utenti –- Regolamento di Premio Start Cup Veneto 2008

Tabella 19: Denominazione e caratteristiche generali delle start up incubate

WetWare Concept 2006 Biotecnologie

Università di

ThinkLaser 2005 Meccanica e automazione

BMR Genomics 2004 Biotecnologie

Università di

Ragione sociale

Padova Risorse 2007 Altro

(consulenza)

Innovation 2005 Altro

(consulenza)

Iniziativa di un

privato no no

SingularID Italia 2006 Nanotecnologie Iniziativa di un

privato no no

Labworks 2005 ICT

Società nata su iniziativa di un privato che oggi è stata messa in liquidazione

Dilegno 2005 Architettura e beni culturali

Iniziativa di un

privato no no

Canovatech 2005 Elettronica Iniziativa di un

privato no no

Consulting 2003 ICT Iniziativa di un

privato no no

Ideogroup snc 2005 ICT Iniziativa di un

privato no no

Utiliteam 2004 Altro

(consulenza)

Dall’indagine sulle start up, infine, emerge che la maggioranza delle 21 aziende transitate attraverso Start Cube opera nell’ ICT Information Communication e technology, nell’elettronica e nella consulenza in generale (4 aziende ciascuno). In

particolare è da notare che il numero di imprese operanti in questi tre settori si equivale (circa il 18%) e questo caratterizza l’incubatore padovano rispetto agli altri incubatori universitari. Infatti, gli altri incubatori italiani e internazionali tendono ad avere uno sbilanciamento dell’attività verso il settore dell’Information Communication e technology . Non solo ciò non si manifesta a Start Cube, ma emerge una certa attenzione da parte delle imprese nei confronti di settori ugualmente innovativi e spesso meno gettonati dalle imprese come le Biotecnologie e l’Ambiente e Territorio (10%

ciascuno). Questa particolarità, insieme all’attenzione (circa 10% ossia 2 aziende su 21) per un settore tradizionale dell’economia italiana come la Meccanica e l’Automazione, dimostra che le lo sviluppo e la creatività imprenditoriale del territorio di riferimento di Start Cube (Veneto) tendono a seguire le discipline in cui le università venete notoriamente eccellono, Ingegneria, Architettura, Chimica e medicina. Per il futuro si prevede un incremento delle imprese che opereranno con Internet e con l’Informatica;

Start Cube insieme all’università padovana intende far conoscere la propria attività in tutti i dipartimenti con lo scopo di mantenere l’attuale bilanciamento settoriale.

Figura 16: Settori di operativià delle imprese transitate a Start Cube128

5% 10%

10%

18%

18% 5%

10%

19% 5%

Architettura e beni culturali ;

Ambiente e territorio;

Biotecnologie;

Elettronica e Apparecchiature ; Chimico e

Farmaceutico;

ICT;

Meccanica e automazione

Consulenza in generale;

Altro (nanotecnologie)

DIMENSIONI DELLE START UP E MODALITA’ REPERIMENTO DEI