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COMUNE DI BAGNO A RIPOLI Progetto Il nostro piano strutturale

Data prima compilazione scheda: 28 maggio 2010

ELEMENTI DESCRITTIVI

• Proponente

Comune di Bagno a Ripoli. • Oggetto del processo

Partecipazione dei cittadini alla formazione di variante generale del piano strutturale, in particolare alla formulazione della sua parte strategica.

• Tempi

Settembre 2008 - Marzo 2009 • Fattori di contesto significativi

Processo inserito in una serie di attività di formazione del piano che avevano già previsto il coinvolgimento della popolazione in fasi precedenti ed in particolare per la formazione del quadro conoscitivo. Più in generale il coinvolgimento della popolazione si pone in continuità con iniziative del comune, anche su aspetti diversi da quelli dell’urbanistica.

• Finalità del processo partecipativo

Gli obbiettivi dichiarati, oltre al contribuire alla formazione del PS erano: far acquisire la consapevolezza del territorio e del patrimonio collettivo ai cittadini; elaborare un PS il più possibile condiviso; offrire un occasione di crescita del capitale sociale.

Nelle presentazioni e nei materiali vengono indicati gli obbiettivi immediati e più pratici di formazione del PS. • Costi e risorse

Sostegno Autorità Risorse proprie* TOTALE

Personale (unità) 0

Attrezzature 0

Locali 0

Consulenze esterne 26.664

Esperti 0

Costo dei partecipanti 1.369

Foto, registrazione audio e video 7.908

Comunicazione ed informazione 4.200

Altro (risorse organizzative) 10.600 10.600

TOTALE 36.000 14.741 50.741

* Nella colonna si sono riportate, dove possibile, le spese documentate dagli organizzatori. Il totale è diverso dalla loro somma in quanto non tutte le spese sono state dettagliate

IL PROCESSO

• Partecipanti

Cittadini singoli con accesso libero nelle assemblee di lancio e restituzione, campione selezionato per i laboratori. Hanno partecipato circa 120 - 130 persone nelle assemblee, 112 persone nei 3 laboratori. Inoltre si sono avute interviste ad attori selezionati ed inviti mirati a portatori di interessi per tutte le fasi e, soprattutto, per i laboratori.

Il campione selezionato nei laboratori è derivato da estrazione a sorte e successivi inviti a: partecipanti alla precedente fase di formazione del quadro conoscitivo; cittadini degli elenchi dell’anagrafe; coloro che si erano auto-candidati durante le serate di lancio. Coinvolti inoltre cittadini organizzati in associazioni, comitati, ecc. rappresentanti categorie economiche e dei servizi.

Non sono citate nei documenti particolari strategie di inclusione di voci deboli, piuttosto citato come un limite la non inclusione delle scuole in questa fase (avvenuta invece nella precedente). Attenzione è stata riservata a garantire le condizioni per la parità di genere.

La rappresentatività del campione è garantita dal sorteggio stratificato per età e sesso.

La partecipazione del personale politico ed anche della fascia dirigenziale comunale (salvo figure tecniche necessarie al processo), è stata evitata.

• Meccanismi di neutralità e imparzialità

Il controllo su questi temi è stato affidato al garante nominato dal comune in persona esterna all’amministrazione. • Regole/procedure

Le assemblee di lancio e, soprattutto, la guida per i partecipanti, sono servite per chiarire i termini del processo e le sue regole. Gli intervenuti al laboratorio si sono sempre dimostrati a conoscenza di tali elementi.

• Informazioni ai partecipanti sul p.p.

Le informazioni tecniche sono state garantite dalla guida del partecipante e da documenti di sintesi dei contenuti specifici dei piani. Tutta la documentazione di piano era accessibile presso gli uffici, ma lo staff di lavoro ha ritenuto di non utilizzarla direttamente nei laboratori in quanto troppo complessa per un utilizzo agevole da parte dei non esperti. Da qui la necessità di una guida.

• Coinvolgimento

Alcuni problemi sul coinvolgimento si sono verificati per un numero significativo di rinunce a prendere parte ai laboratori, che ha costretto ad un notevole lavoro di contatti telefonici per arrivare ad una massa critica di partecipanti.

Per il monitoraggio ex-post è previsto di invitare i cittadini a fasi periodiche di valutazione. • Metodo

Modalità assembleari aperte per gli incontri allargati di lancio e di conclusione. Open Space per i laboratori con discussioni di gruppo e collettive su temi strutturati (proposti dagli organizzatori, ma aperti a proposte dei partecipanti). Predisposto anche un web-forum ma senza che vi siano stati partecipanti.

• Qualità dialogico-deliberative

Il garante ha supervisionato e coordinato l’intero progetto ed il legame con le altre fasi di partecipazione precedenti. I facilitatori hanno gestito tutti i momenti di lavoro nei laboratori e di restituzione dei risultati, oltre che la costruzione dei materiali informativi. Il tutto in collaborazione con l’incaricato del piano e con i tecnici comunali che hanno avuto un ruolo costante nel rendere disponibili le informazioni necessarie ai partecipanti.

Il risultato è stato incluso nei materiali del PS ed in particolare nella relazione del garante, sotto forma di spunti e raccomandazioni per il PS.

• Restituzione

I risultati dei laboratori sono stati restituiti mediante instant report in tempo reale, per poi essere inseriti nel report finale del garante.

• Sistema politico-amministrativo

Il personale politico è rimasto fuori dal processo per scelta specifica e per garantirne la neutralità ed imparzialità. La componente tecnica ha avuto un ruolo di consulenza nel corso dei lavori.

OUTCOME

• Esito

Il prodotto finale si concentra nella relazione del garante, che è parte integrante dei documenti di Piano. • Consenso

Partendo da punti di vista talvolta molto diversi si è raggiunto un punto di condivisione sulle indicazioni poi sintetizzate nei report. Non sono mancate posizioni divergenti, ma con reciproca capacità di ascolto.

• Legittimità delle scelte

Non sono state operate scelte precise, ma fornite indicazioni strategiche di principio (vedi elenco del report Autorità). Cosa che rende meno cruciale il tema della legittimità.

Alle assemblee finali di presentazione erano presenti persone che avevano partecipato alle fasi precedenti, ma anche alcuni nuovi venuti. Non si può comunque definire questa una fase di vera e propria legittimazione, importante però, in questo senso, ciò che è accaduto in fase di presentazione delle osservazioni al piano, con una riduzione estrema del numero atteso di quest’ultime. Segno questo che conferma la validità della condivisione delle strategie del piano nella fase della sua impostazione.

• Partecipanti

Vengono considerati positivamente tutti gli obbiettivi, quindi anche la costruzione di un quadro di consapevolezza del territorio e del patrimonio collettivo e di incremento di capitale sociale.

• Influenza

Non si evidenziano particolari scarti se non nell’insuccesso di alcuni canali di dibattito (web-forum in particolare).

L’impatto sulle decisioni è da verificare dopo l’approvazione del P.S. Ed eventualmente in fase di attuazione. Analogamente si dovrà fare per i tempi di attuazione. È comunque importante rilevare che la comunicazione che il processo ha veicolato e la partecipazione stessa ha estremamente semplificato la gestione del piano dopo l’adozione. Le osservazioni al piano non hanno superato le novanta, un numero che è approssimativamente il 10% di quelle che erano attese.

ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI (da punti di legge)

• Il progetto è nato per iniziativa istituzionale.

• Il progetto si colloca in continuità con altri e quindi sembra aver dato luogo a forme ordinarie di amministrazione

partecipate.

• Da valutare in fase attuativa se vi sia stato un rafforzamento delle capacità e dell’efficacia del piano, Si veda comunque quanto scritto in relazione alle osservazioni.

• Non si rileva un’attenzione particolare per i soggetti deboli.

• Il progetto era inserito in una traiettoria più ampia di valorizzazione dei saperi locali, anche se non ha svolto un lavoro di dettaglio e di progettazione.

• Sicuramente ha caratteristiche di replicabilità.

• Non valutabile se vi sia stato un canale prioritario per le decisioni dato che non si tratta di opere e che i PS hanno una natura procedurale molto precisa.

• Il progetto era in continuità a pratiche già esistenti.

• Non particolarmente pronunciato l’aspetto integrato ed intersettoriale, come evidenziato anche nel report (citata come criticità minore).