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COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE

Facciamo i conti insieme. Bilancio partecipativo del comune

Data prima compilazione scheda: 21 ottobre 2010

ELEMENTI DESCRITTIVI

• Proponente

Comune di San Marcello Pistoiese. • Oggetto del processo

Bilancio partecipativo. • Tempi

Giugno - Novembre 2009 • Fattori di contesto significativi

Storicamente il comune ha sempre visto una forte predisposizione alla collaborazione ed all’impegno sociale, ma questo elemento, ed il tessuto sociale in generale, hanno risentito in anni recenti della crisi delle zone di montagna.

Il progetto è un’esperienza pilota e non in continuità con esperienze precedenti • I luoghi

Tutte le attività di partecipazione sono state ripetute in tutte le frazioni del territorio comunale. • Finalità del processo partecipativo

Elaborare proposte di interventi e stabilire priorità per l’allocazione di 30.000 euro di spesa nell’esercizio 2010. • Costi e risorse

Sostegno Autorità Risorse proprie TOTALE

Personale (unità) 0

Attrezzature 1.000

Locali 0

Consulenze esterne 10.740

Esperti 0

Costo dei partecipanti 60

Foto, registrazione audio e video 4.810

Comunicazione ed informazione 0

Altro (risorse organizzative) 0

TOTALE 13.000 3.610 16.610

IL PROCESSO

• Partecipanti

La partecipazione è stata a titolo personale, ma sono state invitate anche tutte le associazioni presenti sul territorio. In totale hanno preso parte ai laboratori ed alle votazioni rispettivamente 91 e 178 persone.

I partecipanti sono il frutto di autoselezione, dopo l’invio di una lettera informativa a tutte le famiglie e invito telefonico ad un campione di 300 famiglie.

Non si sono adottati accorgimenti particolari per includere soggetti deboli. Non valutabile la rappresentatività rispetto all’intera comunità.

La componente tecnica e politica dell’amministrazione ha partecipato alla parte introduttiva delle assemblee della fase propositiva, oltre che alle fasi di presentazione del progetto e dei risultati.

• Regole/procedure

Il funzionamento del percorso era chiarito nella lettera di invito, mentre materiali per chiarire la struttura del bilancio sono stati predisposti con un numero specifico del giornale del comune, recapitato a tutte le famiglie ed agli esercizi commerciali.

• Informazioni ai partecipanti sul p.p.

Oltre alla lettera di invito ed al notiziario del comune sono stati utilizzati la stampa locale, il sito web del comune e volantini affissi in luoghi pubblici.

• Coinvolgimento

Il numero di presenze nei laboratori e nelle assemblee è pari a poco meno del 4% della popolazione totale. Non si hanno dati per verificarne la rappresentatività, ma la percentuale è rilevante.

Non previsti meccanismi di monitoraggio ex-post. • Metodo

La parte che implicava la partecipazione diretta si è sostanzialmente strutturata in due momenti. Una prima fase con assemblee di discussione strutturata, per la definizione di proposte di azioni da mettere in bilancio per il 2010. Una seconda di votazione sulle proposte per creare una scala di priorità. Fra le 2 fasi c’è stato un controllo di fattibilità da parte dei tecnici comunali, che ha escluso le proposte non realizzabili (soprattutto per i costi) e le proposte già parte del piano dei lavori in esecuzione.

• Qualità dialogico-deliberative

I facilitatori hanno guidato le discussioni e gestito le votazioni, avendo anche il ruolo di contribuire ad accorpamenti e razionalizzazione delle proposte ricevute nelle assemblee. I facilitatori hanno garantito la correttezza dello svolgimento del dibattito.

In termini di decisioni si è arrivati ad una lista di priorità e, fino al raggiungimento della soglia disponibile, di lavori finanziati. I lavori esclusi sono comunque rimasti come indicazioni di merito per l’amministrazione.

• Restituzione

I risultati della fase propositiva sono stati sintetizzati ed accorpati per le votazioni ed in questa forma illustrati nel corso delle assemblee di votazione.

• Sistema politico-amministrativo

Tutti i dipendenti dell’amministrazione comunale hanno partecipato ad un workshop informativo sul progetto, in modo da avere le conoscenze adeguate per poter interagire fra loro e con i cittadini.

Alcuni tecnici del bilancio sono stati presenti alle assemblee propositive, con alcuni amministratori, per illustrare le modalità di redazione di un bilancio comunale. La loro presenza si è però limitata alla fase introduttiva delle assemblee. Nella fase intermedia fra proposte e votazioni i tecnici hanno valutato la fattibilità in termini economici dei suggerimenti.

OUTCOME

• Esito

Definizione di una scala di priorità per alcuni progetti di riqualificazione di spazi pubblici. Per le scelte rimaste escluse l’amministrazione ha fornito motivazioni (sul merito o sui motivi di ordine finanziario).

• Consenso

Le priorità sono il frutto di votazioni, ma tutte le proposte sono comunque parte del report finale. • Legittimità delle scelte

Non valutabile dai documenti. Si ha comunque un dato nei questionari che rileva come anche i partecipanti alla fase di votazione ritengano le proposte come rispondenti alle esigenze delle frazioni solo per il 46%. Il budget limitato ha probabilmente influito in questa valutazione.

• Partecipanti

Considerati significativi gli impatti del percorso per quanto riguarda la comprensione da parte dei cittadini dei meccanismi di bilancio.

• Influenza

Parte delle proposte sono entrate a far parte del programma dei lavori pubblici 2010 e dovrebbero essere realizzate con i tempi di quest’ultimo. Il budget complessivo reso disponibile e soggetto agli esiti del BP è stato di 30.000 €.

ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI

• Il progetto è il risultato di iniziativa istituzionale.

• Si è trattato si un esperienza pilota al momento non replicata, quindi non ha per adesso dato luogo a forme ordinarie di

amministrazione partecipate.

• Si è ottenuto un piccolo rafforzamento delle capacità e dell’efficacia delle politiche locali. • Non particolarmente rilevante la presenza e inclusione dei soggetti deboli.

• Non particolarmente rilevante la valorizzazione dei saperi locali. • Il progetto ha sicure caratteristiche di replicabilità.

• Per sua natura il BP stabilisce un canale prioritario nell’attuazione di quanto passato attraverso decisioni partecipate. • Si trattava di un progetto pilota e quindi non in continuità a pratiche già esistenti.

• Non particolarmente marcati i caratteri di integrazione intersettoriale, anche se presenti.