ParteciPiano strutturale di Prato
Data prima compilazione scheda: 20 agosto 2010
ELEMENTI DESCRITTIVI
• Proponente Comune di Prato. • Oggetto del processo
Piano strutturale, in particolare statuto del territorio. • Tempi
Gennaio - Marzo 2009 • Fattori di contesto significativi
Il progetto finanziato si pone in continuità con una serie di attività di partecipazione che hanno accompagnato la redazione del piano strutturale e che sono state condotto dal Dipartimento di urbanistica dell’Università di Firenze. Il town
meeting ha la finalità di chiudere questa fase raccogliendo e sintetizzando le proposte.
La fase precedente non fa parte del progetto finanziato dalla Regione e quindi non è riportata nei documenti a questo relativi. Dalle informazioni su di essa però si riscontra come si sia registrata una forte conflittualità durante l’elaborazione del piano, legata anche al momento pre-elettorale ed alle tematiche dell’immigrazione, soprattutto cinese.
• I luoghi
Il progetto finanziato è il town meeting, realizzato in una data unica ed in un luogo centrale. • Finalità del processo partecipativo
Contribuire alla formulazione dello statuto del territorio con una serie di proposte. • Costi e risorse
Sostegno Autorità Risorse proprie* TOTALE
Personale (unità) 27.500 27.500
Attrezzature 31.750
Locali 1.535
Consulenze esterne 0
Esperti 10.000
Costo dei partecipanti 12.165
Foto, registrazione audio e video 11.500
Comunicazione ed informazione 14.092
Altro (risorse organizzative) 0
TOTALE 75.000 33.542 108.542
* Nella colonna si è riportato, dove possibile, il dettaglio delle spese documentate dagli organizzatori. Il totale è diverso dalla loro somma in quanto non tutte le spese sono state dettagliate.
IL PROCESSO
• Partecipanti
150 cittadini estratti a sorte da una lista di 1.500 selezionati dalle liste dell’anagrafe, coma campione rappresentativo per sesso, età, distribuzione geografica.
Tutti sono stati invitati come singoli e non in rappresentanza di gruppi o associazioni.
Sono stati rappresentati uomini e donne in ugual misura, tutte le fasce di età, i diversamente abili e per l’11% gli immigrati.
I partecipanti al TM non sorteggiati erano solo lo staff organizzatore ed i consulenti. • Meccanismi di neutralità e imparzialità
Oltre allo staff organizzatore l’imparzialità è stata garantita dal garante dell’informazione del piano e da un comitato di garanzia composto di membri del consiglio comunale (maggioranza ed opposizione, rappresentanti della cultura, delle associazioni e delle categorie).
• Regole/procedure
piano è stato illustrato in una mostra ed in un quaderno distribuito a tutti i visitatori della mostra e disponibile presso gli uffici comunali.
• Coinvolgimento
Il metodo di selezione ha garantito la rappresentatività del campione, nei limiti di un gruppo ristretto. Non è previsto un monitoraggio ex-post dei risultati e dell’implementazione delle proposte. Il piano sarà però sottoposto a valutazione ed in quel frangente è prevista per legge una nuova fase di partecipazione.
• Metodo
Come detto si è usato il town meeting, con la sua classica organizzazione per tavoli e votazioni sulle opzioni, in più la tecnologia proposta dagli organizzatori (modì) ha permesso di monitorare tutti i passaggi da parte dei partecipanti. • Qualità dialogico-deliberative
I facilitatori hanno guidato i tavoli del TM, lo staff organizzatore ha compiuto il lavoro di coordinamento e sintesi, tre attori hanno introdotto, con tecniche teatrali, le tematiche in discussione. Durante il TM tecnici esperti hanno contribuito a chiarire gli aspetti più strettamente urbanistici della discussione
• Restituzione
Come previsto dalla tecnica del TM si è avuta una restituzione istantanea, oltre ad una presentazione successiva dei risultati alla cittadinanza.
• Sistema politico-amministrativo
Non sono stati coinvolti i politici nel TM (se non nella commissione di garanzia). La partecipazione dei tecnici del piano è servita a chiarire gli aspetti più strettamente urbanistici.
OUTCOME
• Esito
Proposte per lo statuto del territorio in forma di relazione scritta per l’ufficio di piano. Si tratta di un accenno di strategie di indirizzo da scenario ampio.
• Consenso
La tecnica del TM prevede il voto arrivando quindi a decisioni a maggioranza. • Legittimità delle scelte
Non ne è stata fatta una valutazione se non per il fatto che i partecipanti sono ritenuti un campione significativo. • Partecipanti
Una serie di questionari ad un campione di partecipanti ha rilevato buon grado di soddisfazione e un miglioramento negli atteggiamenti di apertura alla discussione, soprattutto nei confronti dell’amministrazione inizialmente ritenuta la controparte di un rapporto generalmente problematico se non conflittuale.
• Influenza
Non sono rilevati scarti fra obbiettivi e risultati nei documenti.
Da verificare a piano concluso l’impatto sullo statuto ed i tempi per la sua realizzazione (al momento il piano non è stato adottato).
ELEMENTI (DOMANDE) DI VALUTAZIONE GENERALI
• Il progetto è di iniziativa istituzionale.
• Dai documenti del progetto si nota come i partecipanti al TM abbiano richiesto una replica, magari annuale, dell’iniziativa, ma non è ancora possibile valutare se questo abbia dato luogo a forme ordinarie di amministrazione partecipate, anche perché dopo il cambio di amministrazione non vi è stata una decisione esplicita, né positiva né negativa in merito. • Al momento in cui si scrive il PS non è stato ancora adottato è quindi impossibile valutare se il progetto abbia rafforzato
le capacità e l’efficacia delle politiche urbanistiche.
• I soggetti deboli sono stati individuati ed inclusi nel progetto.
• Il TM non è un processo per la valorizzazione dei saperi locali, anche se ha un qualche effetto marginale in questa direzione.
• Il progetto ha sicuramente caratteristiche di replicabilità.
• Da valutare se nella scrittura dello statuto del territorio e nell’attuazione del piano, vi sia stato un canale prioritario per quanto passato attraverso il TM.
• Il progetto era in continuità a pratiche già esistenti all’interno del percorso di formazione del PS. • Date le caratteristiche del PS presentava tratti integrati ed intersettoriali.
PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO