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• Esito

Sono state prodotte delle linee guida nelle quali sono state riportate le indicazioni dei partecipanti circa la prospettata riqualificazione dell’area del lungo mare e del lungo porto di Marina di Carrara. Le linee guida sono organizzate con: - la prima sezione dedicata ai principali valori e problemi dell’area individuati nella fase di analisi del territorio;

- la seconda sezione contenente le raccomandazioni generali di più ampio respiro che in momenti e forme diverse sono state espresse in modo condiviso dai partecipanti al percorso;

- la terza sezione che scende invece ad un livello di dettaglio più puntuale, elencando le esigenze condivise da tutti e le possibili soluzioni progettuali che, individuate con l’aiuto del Dipartimento di Urbanistica dell’Università di Firenze, potrebbero rispondere ai bisogni espressi.

• Consenso

Nel trattare i vari aspetti della riqualificazione del water-front all’interno dei gruppi di lavoro è apparsa una visione notevolmente condivisa dalla maggior parte dei partecipanti rispetto alle esigenze ed alle raccomandazioni generali, mentre riguardo agli interventi specifici le opinioni emerse sono state abbastanza differenziate tra un gruppo e l’altro. Le linee guida, che sono state analizzate dai cittadini selezionati prima che venissero pubblicate e consegnate all’amministrazione comunale, hanno tenuto conto solo delle soluzioni progettuali che fossero condivisibili dalla maggioranza dei partecipanti e che non entrassero in contrasto con alcuna delle esigenze espresse.

Moderatamente positivo il giudizio dei partecipanti ai laboratori sulla rispondenza tra gli esiti del processo partecipativo e le opinioni dei singoli. La domanda 20/1 del questionario finale chiedeva “quanto emerso dal processo partecipativo rispecchia le sue opinioni?”. La maggior parte dei compilatori del questionario, 34 persone, ha risposto “abbastanza” contro 2 “poco”, 1 “no, per nulla” e 8 “sì, molto”.

• Legittimità delle scelte

Parte della comunità di Carrara si è dimostrata scettica riguardo allo svolgimento del processo partecipativo. Su tutti è indicativo riportare un fondo del direttore del quotidiano “La Nazione” del 18 luglio:

Di segno opposto l’opinione dell’associazione Legambiente di Carrara che in un comunicato stampa del 19 luglio difende il percorso partecipativo:

Il progetto partecipativo proposto da Amare Marina e finanziato dall’Autorità per la partecipazione della Regione Toscana è una cosa seria, che si basa su una Legge regionale e non su qualcosa di opinabile di cui si può tener conto o meno, a propria discrezione (anche se il non rispetto delle leggi è un esercizio alquanto praticato). Gli 80 cittadini che si sono incontrati in questi mesi sono stati scelti con un sorteggio casuale e statisticamente stratificato e sono quindi altamente rappresentativi dell’opinione della cittadinanza: erano diversi per età e formazione culturale, per professione e inevitabilmente anche per opinione politica. Non hanno fatto chiacchiere ma si sono documentati sui progetti, hanno incontrato tutte le parti in causa (amministrazione comunale, Autorità portuale, proponenti), si sono confrontati in gruppi di lavoro, supportati da esperti per la metodologia di lavoro, e sono giunti a conclusioni condivise, anche se sicuramente diverse da quelle che l’amministrazione intende realizzare in quell’area.

Disconoscere l’importanza di un processo come questo significa essere rimasti ancorati a un vecchio modo di pensare che, come è avvenuto di recente per l’adozione della Variante al Piano Strutturale, considera partecipazione la semplice informazione data alla cittadinanza a cose già definite, cioè dopo che il processo decisionale si è svolto e concluso nel chiuso della Giunta comunale o, peggio, delle segreterie di partito o nelle segrete stanze dei gruppi di potere. Non c’è dunque da stupirsi, poi, se il cittadino, anziché inchinarsi alle decisioni calate dall’alto, si organizza in associazioni o comitati per contrastarle.

Circa l’esperienza fatta i partecipanti danno un giudizio fortemente positivo. La domanda 20 del questionario di valutazione finale, “In scala da 0 a 10 quanto è soddisfatto dell’esperienza fatta in questo processo partecipativo?”, ben 43 compilatori su 49 hanno dato un giudizio positivo (valori da 6 a 10).

Anche la domanda 21 dà informazioni utili per misurare il livello di soddisfazione dei partecipanti riguardo l’esperienza conclusa, indicando un generale apprezzamento della partecipazione al processo. La domanda recitava “parteciperebbe di nuovo ad un evento di questo tipo (eventualmente anche su un altro tema) oppure consiglierebbe ad un conoscente di partecipare ad un evento del genere se gli venisse proposto?”; su 49 persone che hanno compilato il questionario 16 hanno risposto “Probabilmente sì” e 29 “Certamente sì”.

Il processo partecipativo è stato utile anche per mettere in relazione persone che non si conoscevano in precedenza e che avevano opinioni differenti, pur essendo inseriti nella stessa comunità locale. La domanda 19/4 se fosse vera o falsa la seguente affermazione: “ho imparato molto su persone diverse da me, su chi sono e su come vivono”. 28 su 49 partecipanti hanno dato una risposta affermativa.

Il processo partecipativo, secondo quanto si desume dall’analisi del questionario di valutazione finale, è servito per permettere ad alcune persone coinvolte nei laboratori di cambiare le proprie opinioni sugli argomenti trattati. La domanda 19/10 chiedeva se fosse vera o falsa l’affermazione per cui “la maggior parte delle persone si era già fatta un’idea e la discussione ha avuto ben poco effetto su di loro” è stata ritenuta veritiera solo da 11 persone su 49.

• Influenza

Sull’influenza che gli esiti del processo partecipativo produrranno sulle scelte dell’amministrazione comunale non è stata data una chiara informazione da parte degli amministratori locali, suscitando la frustrazione di alcuni tra i partecipanti al processo.

Il 15 luglio si è svolta l’assemblea di presentazione delle linee guida. Oltre ai partecipanti al processo erano stati invitati tutti coloro potenzialmente interessati alle conclusioni emerse dal percorso.

I rappresentanti dell’associazione Amaremarina hanno ringraziato i partecipanti effettuando anche alcune critiche sulle politiche del comune di Carrara. Sono intervenuti anche il sindaco di Carrara, l’Autorità regionale alle partecipazione e il Garante regionale per la comunicazione.

Il sindaco, in particolare, ha riferito che avrebbe attentamente analizzato le linee guida emerse dai laboratori del processo partecipativo sostenendo però che tutte le indicazioni elaborate sono da considerarsi “esaminabili” ma non tutte “accoglibili”. Questa riflessione è riportata nel numero di luglio di «Agorà», il periodico dell’amministrazione comunale, nel quale, dopo aver descritto le modalità di coinvolgimento dei cittadini sorteggiati e gli esiti del processo partecipativo, si dice: «a seguito della presentazione del documento il Sindaco Angelo Zubbani, che ha giudicato tutte le proposte esaminabili, ma non tutte probabilmente accoglibili, si riserva di avviare i necessari passaggi tecnici e amministrativi con gli organi competenti (amministrazione e Autorità portuale), al fine di riconvocare un’assemblea nella quale presentare la sintesi delle verifiche effettuate».

Il consiglio comunale, se l’amministrazione deciderà di modificare il progetto di water-front sulla base delle linee guida prodotte nel processo partecipativo, dovrà elaborare nuovi indirizzi da trasmettere all’Autorità portuale per la formulazione di un nuovo progetto.

In realtà nella seduta del consiglio comunale del 9 agosto, viene deliberato di avviare il procedimento per l’accordo di pianificazione per il piano regolatore del porto di Marina di Carrara e per il porto turistico di Carrara e di Massa ai sensi dell’articolo 21 della Legge regionale toscana 1/05. In detta seduta consiliare un rappresentante dell’associazione Amaremarina ha preso la parola illustrando le linee guida che erano scaturite dal percorso partecipativo. Nella delibera non vengono però citati né il percorso partecipativo né le linee guida per la riqualificazione del water-front.

PERCORSO PARTECIPATIVO “PROGETTIAMO INSIEME LA NOSTRA PIAZZA”